Ed eccoci qui a commentare l’ultima puntata di Witches of East End, sembra passato pochissimo tempo dalla messa in onda del pilot, ed effettivamente questa prima stagione è stata decisamente breve, solo dieci episodi con una settimana di pausa.
Ogni season finale che si rispetti ha qualche grande avvenimento, qualcosa che crea aspettativa e curiosità nello spettatore, il cosiddetto momento “turning point”, il punto di svolta e possiamo dire che questa season finale in particolare di punti di svolta ne abbia visti parecchi. In questo caso, lo sfondo degli eventi è stato il tanto atteso matrimonio di Freya e Dash (mi sembra sempre poco credibile scrivere questo nome, va bene che il Dash non è internazionale, insomma immagino che in terra statunitense abbiano altre marche di detersivo, ma in ogni caso… Dash? Io non sono neanche certa che questo nome esista. Chi diavolo chiama suo figlio Dash?), sfondo abbastanza sciagurato, non c’è che dire.
Matrimonio sfigatissimo sin dall’inizio, diciamo alla povera Freya sono capitate proprio di tutti i colori, dal velo che si strappa, al diluvio universale, ai corvi morti sul porticato di casa. E da brava (solita) rompiballe che sono, ecco la mia prima perplessità: sia Joanna che Wendy sono a conoscenza di ciò che hanno detto le carte riguardo il destino della ragazza, cioè che uno dei due pretendenti è l’anima gemella mentre l’altro è colui che la distruggerà. Bene, visto che sono streghe potentissime (nonché mezze dee di Asgard, ma come ho detto nella scorsa recensione, sto cercando di rimuovere questo particolare) è possibile che non prendano sul serio questi piccoli “inconvenienti”? Voglio dire, già le tue figlie non sopravvivono oltre i 30 anni, non è il caso di intervenire se una delle due sta per fare qualcosa che chiaramente non porterà a nulla di buono?
Del resto se le carte raffigurano “L’Imperatore” e “Il Truffatore”, il truffatore rappresenta l’inganno, qualcuno che si dimostra diverso da ciò che è realmente. Insomma, tutte le strade indicano Dash come portatore di sventura, e con quel nome non ci sono neanche grandi dubbi, ma la nostra Freya, almeno nella prima parte dell’episodio, appare in piena fase di negazione. Forse sono la solita brutta persona, ma penso potrebbe avere a che fare col pataccone tempestato di diamanti che il dottorino le ha regalato come “qualcosa di nuovo e qualcosa di blu”.
Mentre ci viene chiarito da Victor che è Killian l’anima gemella di Freya (i due stavano insieme in una vita passata, in cui Killian si chiamava Henry, pianista spiantato con cui la strega ebbe una bellissima storia d’amore finchè non morì a causa della maledizione), ne abbiamo anche la prova concreta: quando i due fratelli riacquistano i poteri, Dash, il nostro boy scout, non si fa alcun problema a uccidere il fratello (anche se io personalmente non penso proprio che Killian sia morto) e farlo sparire in mare insieme alla sua barca, poco prima che una disperata Freya lo vada a cercare. Come volevasi dimostrare, la vera natura di Dash ha poco a che fare con quello che abbiamo visto finora, non mi stupirei affatto se nella prossima stagione il dottorino passasse dalla parte dei cattivi e francamente lo spero: la vendetta per il rifiuto e il tradimento da parte della fidanzata e del fratello potrebbe rendere Dash (finalmente, aggiungerei) un personaggio quasi interessante. Immaginavo una svolta alla Dark Willow per Ingrid, invece credo potrebbe essere lui “il prescelto”.
La scena della lotta tra Joanna, Wendy e Athena non era qualitativamente molto alta e soprattutto è stata molto frettolosa. Diciamo che dopo dieci puntate vedere il “grande nemico” sconfitto nel giro di due secondi è un po’ riduttivo e semplicistico, ma devo dire che è un difetto che sto riscontrando in diverse serie ultimamente. Si crea una grande aspettativa nei confronti del cattivone super potente e dell’epico scontro finale, e poi viene sconfitto con due incantesimi e una spintarella tra le fiamme. E meno male che aveva pure rubato i poteri dei figli per diventare più forte. Eh vabbè.
Per concludere, devo dire che le ultime due puntate mi sono piaciute decisamente di più rispetto alla media della stagione, credo che questa sia servita più per buttare le basi della trama e che dalla seconda stagione in poi la storia prenderà sicuramente più forma. Una prima stagione che ha avuto molti alti e bassi, ripeto, non è uno show impegnato, non è uno show che vi farà riflettere o che permette di immedesimarsi coi personaggi a livello un po’ più profondo, ma non è nemmeno uno show nato con questo scopo. E’ chiaramente puro e semplice “entertainment”, e per intrattenere, non c’è che dire, intrattiene bene.
Di solito questo è il punto in cui vi lascio col promo del prossimo episodio, invece stavolta vi lascio alla prossima stagione, la cui data d’inizio purtroppo non è ancora stata divulgata. Per tenervi informati a riguardo, ma anche per interviste, extra, foto e video sulla serie, vi ricordo di mettere mi piace alla pagina Facebook Witches of East End Italia.
Ciao a tutti!