Ebbene sì addicted, siamo giunti nel vivo di uno di quei periodi dell’anno che amiamo, secondo il quale programmiamo le ferie, le uscite e la vitavera, per il resto del mondo è luglio, ma per noi è Natale, per noi è COMIC CON!
Ma se da un lato il Comic Con riempie le nostre giornate e ci fornisce materiale a iosa riguardante le serie che inizieranno e/o riprenderanno in autunno, dall’altro, per noi sfigati oltreoceano e non solo, è fonte di enorme disagio, perplessità e tristezza, sentimenti tutti racchiusi nella frase hit di ogni luglio degli addicted: PERCHE’ IO NO?
Noi addicted passiamo quindi le giornate prendendo a testate il muro e consolandoci a vicenda sui social network, tra status dedicati ed immagini, quelle belle, quelle talmente significative che non hanno bisogno di nostri ulteriori commenti.
Il Comic Con ci rende a tutti gi effetti bipolari: per un momento, guardando un panel su youtube, abbiamo gli occhi a cuoricino pensando a quel nuovo personaggio, a quella nuova direzione dello show o al nuovo cacciavite del Dottore, ma subito dopo è come se fosse domenica e il tizio di fastweb ci chiamasse alle 7 del mattino, proponendoci la fibra ottica quando è già un miracolo se ci arriva la 7 mega.
Questo stato di confusione generale fa del male a noi e a chi ci sta intorno, costretto a subirsi pianti improvvisi misti a vaneggi del tipo: “Ti rendi conto che a quest’ora loro stanno parlando della nuova stagione di Sherlock ed io, sono qui, con te a mangiare una pizza?!”
Ma noi diciamo no a questo stato d’animo, noi vogliamo vivere il Comic Con come addicted NORMALI, noi vogliamo uscire da questo tunnel di disperazione sull’essere nati nell’emisfero sbagliato.
Noi di TA abbiamo deciso di aiutarci ed aiutarvi, per questo motivo abbiamo messo su un decalogo su come “farcene una ragione”.
L’inizio di questa lunga strada da percorrere verso la serenità telefilmica da Comic Con può iniziare in due modi differenti:
1) CIO’ CHE NON UCCIDE FORTIFICA
Se vi sentite particolarmente forti, abbracciate la cosa, trovate tutti i panel, e guardateli tutti più o meno in contemporanea. Magari non sarete lì fisicamente ma potete godere anche voi di alcune delle gioie dei presenti a San Diego (lezione su come vedere il bicchiere mezzo pieno).
1) LA CARNE E’ DEBOLE
Se vi sentite troppo deboli in quei giorni tenetevi lontano da qualsiasi fonte di news dal Comic Con. Dite addio ai vari Facebook, Twitter, Tumblr, Pinterest e magari anche a Studio Aperto, che non si sa mai. Pensate che è arrivata l’estate e potete andare al mare o che avete 8759674 episodi sul pc dal 2012 che vi stanno aspettando. Una volta passata la tempesta Comic Con potrete poi, serenamente recuperare tutto il materiale.
2) L’UNIONE FA LA FORZA
Più siamo e meglio è, facciamoci forza a vicenda, tanto tra sfigati ci si capisce. Disperiamoci insieme e ridiamo insieme, ignoriamo quel parente di quinto grado che è riuscito ad andare al Comic Con o quella persona che, non si sa bene come, ci ritroviamo tra gli amici ed è lì, seduta in prima fila ad ogni panel.
Con tutte le novità per l’autunno, bisogna prepararsi e/o mettersi in pari. Quella cartellina sul vostro desktop vi guarda da un anno, dentro ci sono tutti gli episodi di cui avete bisogno per tenervi lontani da intenet per almeno i prossimi 2 anni. Fidatevi che le maratone lasciano sempre tutti soddisfatti!
E’ tutto vero, ve lo giuro. “Fuori” c’è un mondo ad aspettarci, ci sono i colori, il sole (considerato questo luglio inizio a nutrire seri dubbi), le feste, quel gruppo famoso negli anni 70 (e solo allora) che suona alle feste di paese, c’è la gent- …no, quella è meglio non inserirla, c’è il mare, la piscina, il vicino di casa figo (credici), la cassiera gnocca del supermarket (aricredici). Ok c’è un mondo fuori, non sarà il massimo, ma c’è e se proprio dobbiamo perdere tempo ci sta bene tutto.
Questo punto va, solitamente, di pari passo col punto 3. Durante le maratone o i momenti di difficoltà, quando pensate di non potercela fare ricordate che IL GELATO E’ VOSTRO AMICO e che C’E’ SEMPRE UNA PIZZERIA VICINA. Se poi siete particolarmente zelanti, potete sempre darvi alla cucina, magari senza far intervenire i pompieri (perchè non sono quelli di Chicago Fire).
6) DIFFONDERE IL VERBO
Sicuramente uno degli sport preferiti dell’addicted medio è quello di convertire i propri amici, detti eretici, alla serialità. Sfoderate la vostra abilità intrinseca da venditore di ‘Folletti’ e risucchiate anche i vostri amici in questa spirale di felicità che sono le serie tv.
In realtà noi sfigati da casa con un pc possiamo avere tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno anche prima di molte persone a San Diego. Sì perchè non tutti possono partecipare a tutti i panel, non è nè umanamente nè praticamente possibile, quindi voi, potete sapere TUTTO prima di loro e potete godervi anche tutte le foto in HD, sbavando liberamente su tutte le superfici nei dintorni.
Come dicevo al punto 7, possiamo tenerci informati in modo semplice ed in qualsiasi momento. Non abbiamo l’ansia delle file o per prendere il posto migliore, il profumo è nostro amico e ciao all’ascella pezzata per le code di mezzogiorno. Noi abbiamo lo spazio e l’aria, non ci compattiamo come sardine e possiamo continuare con costanza il nostro (secondo) sport preferito: l’atterraggio sul divano o sulla poltrona. Possiamo avere tutti i confort che vogliamo ed oltre i sopracitati luoghi di seduta, non mancano l’aria condizionata e il punto 5.
Il tempo “tolto” al Comic Con, può essere impiegato per scoprire o ritrovare altre passioni. Dallo sport, al cinema passando per i libri e per la musica, tutto quello che avevate accantonato finora è finalmente alla vostra portata, incluso il recupero del sonno perso nel corso degli ultimi 15 anni.
Nonostante tutto, nonostante ora siate coscienti e soddisfatti di aver superato il peggio, San Diego resta la vostra Mecca del mese di luglio. Iniziate quindi a prepararvi psicologicamente: “l’anno prossimo ci sarò anche io, per forza!” vi ripetete. Pianificate tutte le spese, considerate di mollare la/il vostra ragazza/o per evitare regali di compleanni, anniversari e San Valentino vari, di fare fioretti culinari ed alcolici, di vivere con sole 3 t-shirt, 1 felpa, 3 paia di jeans ed uno di Converse, d’inverno e d’estate. Qualsiasi mezzo di trasporto è contemplato, non importa il numero di cambi, scali o pause pipì.
Fate di questo decalogo la vostra bibbia, leggetelo, imparatelo, stampatelo, appendetelo ovunque in casa e distrubuitelo agli altri bisognosi del vostro aiuto.
Ricordate: insieme possiamo farcela!