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La Casa di Carta 4 – Le pagelle ignoranti!

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La Casa di Carta 4 – Le pagelle ignoranti!

Finita la maratona della parte 4 di La Casa di Carta torniamo a pubblicare, dopo una lunga assenza, le nostre pagelle ignoranti. Come si sono comportati questa volta Tokyo, il Professore, Denver, Rio, Berlino, Nairobi e gli altri? Scopriamolo!

Il Professore: Il suo piano nella quarta stagione di La Casa Di Carta è stato talmente geniale che i componenti della banda alla 4×08 si trovano allo stesso punto in cui erano nella 4×01 con l’unica differenza di avere Lisbona al posto di Nairobi. Come se non bastasse perde la calma in più di un’occasione manco fosse una teenager mestruata. Professore o bidello? Voto: 5-.

Palermo: Nel corso di soli 8 episodi cambia idea più volte di Salvini. Prima è a capo dei rapinatori, poi vuole andarsene non si sa dove, poi aiuta il prigioniero più pericoloso a liberarsi, poi ce lo ritroviamo di nuovo leader della Banda Bassotti a dargli la caccia. Confuso. Voto: 4,5.

Nairobi: Praticamente perfetta, anche perché il suo unico compito è di starsene sdraiata su una barella senza fare praticamente un cazzo per tutta la stagione. Probabilmente il compenso dell’attrice varia in base al numero di parole che dice, quindi la tengono lì come soprammobile. D’altra parte, è l’unica che non sbaglia nulla. Voto: 8.

La Casa di Carta 4 – Le pagelle ignoranti!

Gandìa: Un riuscito mix tra Rambo e Terminator, è la vera spina nel fianco dei rapitori. Riesce più volte a passare indenne in mezzo a seicentomila pallottole volanti e fa risparmiare molti soldi alla produzione togliendo di mezzo Nairobi (vedi pagella precedente). Voto: 6,5.

Denver: Fa confusione con le auto manco fosse in una concessionaria. Dà della Maserati a Tokyo, dimenticandosi di avere una ragazza che, quando lo affronta sull’argomento, si sente rispondere “vabbé Tokyo è una Maserati ma TU MICA SEI UNA SEICENTO”. Male, a tratti malissimo. Voto: 1.

Arturo: Da quattro stagioni passo il tempo a chiedermi come mai non ci sia nessuno che gli pianti una pallottola in mezzo agli occhi. Stavolta si supera perché, oltre ad essere più fastidioso di un gatto attaccato ai coglioni, diventa anche uno stupratore. Farebbe saltare i nervi anche a Madre Teresa di Calcutta. Voto: 0.

Alicia Sierra: La sua gravidanza dura più della costruzione del ponte di Messina, ma tralasciando questo particolare conferma di essere la più sveglia di tutti. Scommettiamo che ora che ha scovato il professore le si romperanno le acque e la sua fatica sarà vana? Voto: 8.

Tokyo: Non si sa in quale momento di preciso sia avvenuta la trasformazione, ma passa di colpo da odiosa combinaguai a Wonder Woman. Addirittura la banda si fida così tanto di lei da affidarle il comando dell’operazione come se un improvviso attacco di Alzheimer avesse fatto dimenticare a tutti che per tre stagioni non ha fatto altro che mandare a puttane ogni singola parte del piano con le sue scelte scellerate. Voto: 6 al personaggio, 2 alle scelte ad cazzum degli autori.

Berlino: Avendolo fatto morire troppo frettolosamente, e avendo scoperto solo dopo che è uno dei personaggi preferiti dai fan, non sanno cosa cavolo fargli fare, così decidono di rispolverare con lui il repertorio di Sanremo degli anni ’70-’80. Quando, nel bel mezzo di “Ti Amo”, butta via il microfono e smette di cantare mi sarei aspettato un “Dov’è Bugo?” da riscrivere per sempre la storia del trash nelle serie tv. Occasione mancata, ma buone doti canore. Voto: 6.

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