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The Walking Dead | Recensione 6×14 – Twice as Far

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The Walking Dead | Recensione 6×14 – Twice as Far

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A due episodi dalla fine di questa sesta stagione, The Walking Dead si prende una pausa per poi accelerare bruscamente negli ultimi frenetici e inaspettati minuti. Questa 6×14, che si apre con la calma che regna ad Alexandria dopo la tempesta, si divide per seguire da un lato Abraham ed Eugene e dall’altro Daryl, Denise e Rosita.
Questi ultimi, difatti, decidono di andare alla ricerca di medicinali, spinti dalla dottoressa. Denise dice di sentirsi pronta ad affrontare il mondo esterno ma nel corso della sua avventura fuori dalle confortevoli mura di Alexandria finisce per accorgersi che no, non è affatto emotivamente pronta a fronteggiare il nuovo mondo. Non è pronta a taf1guardare in faccia la distruzione della civiltà che conosceva, la morte e persino i pericoli che si celano dietro ogni angolo e che non è in grado di valutare come si deve. Purtroppo per lei, non avrà modo di crescere e maturare poiché brutalmente e improvvisamente uccisa da Dwight, un uomo incontrato e risparmiato da Daryl nella 6×06. In The Walking Dead, ormai è chiaro, il vero nemico è l’uomo: in fondo, riflettendoci, i walkers non sono altro che esseri non pensanti governati dalla fame, mentre le persone sempre più spesso si macchiano di azioni terribili per pura crudeltà, incapaci di fare fronte comune per il bene della collettività. La perdita di Denise non passa inosservata, lei era tutti noi spettatori: un personaggio con pregi e difetti, un po’ ingenuo e impreparato all’orrore in agguato lì fuori; non abbiamo avuto che una manciata di episodi per conoscerla ma tanto è bastato per prenderla in simpatia e piangerne la scomparsa.
E l’arrivo di Dwight colpisce anche Abraham ed Eugene che, usciti in coppia e poi separatisi per un litigio, finiscono preda della medesima imboscata dei loro amici. Eugene in particolare si fa notare per l’esuberanza nell’attaccare le parti basse del suo aggressore, evento che causa un conflitto a fuoco che vede i nostri vincitori e l’ex falso scienziato eroe ferito, ma vittorioso: insomma, pur con le sue stranezze il buon Eugene è entrato pian piano nelle grazie del pubblico e, da essere un codardo, sta mostrando un grande cambiamento che gli sta portando stima da parte dei suoi compagni.
Riflettendoci, Denise ed Eugene sono accomunati dalla voglia di riscatto ed entrambi riescono – Denise per poco, purtroppo! – nell’intento di passare ad una fase successiva, in cui non sono più spettatori ma attori in uno scenario devastato quale è quello che lo show ci mostra.taf2
Piccola parentesi romantica di Abraham che, scampato al massacro, si decide a cogliere l’attimo e va a dichiararsi a Sasha che, inaspettatamente dato che non aveva mai dato segnali in tal senso, lo accoglie a braccia aperte.
Finale amaro con l’addio (definitivo? Ne dubitiamo!) di Carol, che scrive una lettera al suo insignificante e improvvisato interesse amoroso in cui comunica di lasciare la cittadina: perché? E a cosa è dovuto questo suo improvviso cambiamento? Onestamente, è un passo un po’ azzardato degli autori che, vuoi per movimentare un po’ le cose, vuoi per mostrare una supposta crescita psicologica dei loro personaggi, hanno francamente fatto un passo falso in tal senso. Ad ogni modo, i guai per gli abitanti di Alexandria non sono finiti dato che, scampati ad una minaccia, ne arriva subito un’altra a prenderne il posto: uno schema circolare e un po’ trito che avrebbe bisogno di una ventata di novità.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio:

https://www.youtube.com/watch?v=5BiYmiVOz18

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