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The Mandalorian 2×01/2×02 – Recensione: finalmente sono tornati

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The Mandalorian 2×01/2×02 – Recensione: finalmente sono tornati

“The Mandalorian” è tornato dopo quasi un anno dalla fine della prima stagione e queste 2×01 e 2×02 non hanno per nulla deluso le aspettative.

La prima stagione della prima serie live action di “Star Wars” ha sorpreso positivamente tutti: non che non ci si aspettasse qualcosa di bello, anzi, ma il telefilm ha superato le aspettative e il primo ciclo ci ha anche lasciato con un colpo di scena notevole.
Dopo aver recensito la prima stagione (qui il pilot) quindi, non potevamo certo lasciarci fuggire la seconda.

Parliamo dunque di queste 2×01 e 2×02 di “The Mandalorian”.

 

 

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#TheMandalorian has returned. Chapter 9 is now streaming on #DisneyPlus.

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Tutto. Non c’è niente che non sia stato bello in questi primi due episodi. C’è azione, umorismo, easter egg. Inoltre, visivamente sembra esserci stato un ulteriore miglioramento, il che è tutto dire, visto che la prima stagione di certo era tutt’altro che carente sotto questo punto di vista.
Molto interessante, altresì, il rapporto instauratosi tra il Marshal e il Mandaloriano.

Nessuno.
Davvero, non c’è niente di cui lamentarsi.

Va bene, forse una cosa potrebbe esserci: se quello alla fine dell’episodio di debutto di questa seconda stagione è veramente Boba Fett è una scelta narrativa fatta per dare un contentino ai fan che hanno avuto una fissa per questo personaggio. Tuttavia, non è detto che sia lui, quindi non può essere un vero “thumbs down”.

Poi, ma questo non è un vero thumbs down, ewhhhh…. quei ragni erano meno schifosi quando li vedevamo nelle serie animate.

Sono varie:

– L’inizio della 2×01.
– L’arrivo a Tatooine: “Oh, thanks the Force! This little one have me worried. Oh, it seems he recognize me. How much do you want for him? I’m kidding. But not really.”
– La battaglia contro il drago del deserto.
– L’apparizione degli Ala X e il successivo, bellissimo inseguimento.

Il Mandaloriano, ovviamente. Il Baby, altrettanto ovviamente. Non ha fatto nulla nella 2×01, è vero, ma siamo seri: gli basta spalancare gli occhioni, fare qualche versetto e avere le sue orecchiette sventolanti per ridurci tutti in stato balbettante.
E nella seconda abbiamo visto qualcosa in più… e la sua famigerata fame. Seriamente, questo scricciolo sarebbe in grado di mangiarsi un mammut. Ha sempre fame.
Peli Motto, la meccanica di Tatooine, come avvenuto già nell’episodio in cui è entrata in scena, ovvero il quinto della prima stagione.
Con Vanth, il Marshal, sembra piuttosto interessante.

 

 

Come si diceva, lo show sembra essere tornato in grande stile e questa seconda stagione, pertanto, sembra partire in modo ottimo.
La 2×01 di “The Mandalorian” è apparsa in continuazione con lo schema mostrato nella prima stagione: il Mandaloriano ha una nuova missione, come l’aveva all’inizio della prima, e, proprio come durante la stagione di debutto, si è imbattuto in quello che potremmo chiamare “il caso della settimana”. Lo stesso, in sostanza, è avvenuto nella 2×02.
Queste situazioni sembrano costituire episodi filler, ma prestando attenzione si nota che, in realtà, il Mandaloriano nei suoi viaggi e nelle avventure temporanee in cui si trova coinvolto costruisce alleanze e rapporti d’amicizia. Ha fatto così con Kuiil, ha fatto così con Cara Dune e persino con il droide IG-11, nonché con Greef Karga. Con il Marshal potremmo trovarci dinanzi a un’altra di quelle alleanze e “amicizie” destinate a durare. E forse tutto questo è funzionale alla lotta contro il Moff Gideon, in merito al quale speriamo di avere presto ulteriori informazioni.
Esattamente come nella prima stagione, inoltre, anche questa seconda sembra costruita a cicli. Quello iniziato nella prèmiere e proseguita nel secondo episodio, infatti, non si è ancora concluso, probabilmente lo farà nulla terza puntata.

Nei primi due episodi abbiamo visto un’altra volta i richiami alla saga: per esempio, i lottatori visti sull’arena all’inizio dell’episodio sono la stessa razza vista in “Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi”; lo speeder del Marshal è realizzato con uno dei motori degli sgusci della Boonta Eve race (simile a quello di Anakin) visti per la prima volta in “Episodio I – La Minaccia Fantasma”; R5 era il droide di “Episodio IV – Una Nuova Speranza”; l’armatura di Boba Fett e gli Ala X non hanno bisogno di spiegazione, i ragni li abbiamo visti nelle serie animate. E questi non sono gli unici, naturalmente.

La battaglia contro il drago del deserto è stata davvero intensa e bella da vedere e il colpo di scena finale, in ogni caso, solleva quesiti: se è Boba Fett, come è sopravvissuto al sarlacc? E cosa ha fatto in quei circa cinque anni? Se non è Boba Fett, chi è? Un altro clone, ma chi?

Siete pronti a vedere come si concluderà questo primo ciclo?

80/100

Due primi episodi davvero avvincenti e che fanno avere grandi aspettative per la stagione.

Il prossimo appuntamento sarà tra qualche settimana, per la recensione di metà stagione!

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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