I will make sure to keep my distance
say I Love You when you’re not listening …And I keep waiting
for you to take me …
Eccomi qui, di nuovo pronta a scrivervi, di nuovo disposta a prestarvi i miei occhi e perché no, anche un po’ il mio cuore per permettervi di vedere qualcosa dalla mia prospettiva, dal mio punto di vista, sperando di emozionarvi tanto quanto è successo a me.
Non è la prima volta che questa rubrica vi parla della coppia che voglio raccontarvi e non vi dirò certo che le mie parole sono migliori di quelle che mi hanno preceduto, semplicemente tanto è successo dall’ultima volta in cui i loro nomi sono comparsi nei nostri articoli e in fondo Settembre si avvicina sempre di più e io li sento tornare, giorno dopo giorno, e tra uno rewatch e l’altro non ho potuto trattenere dentro di me la voglia di parlarvi di loro. Questa coppia per me al momento è un po’ la ship per definizione, quella sempre pronta a salpare ma mai davvero canon (mi sono addentrata nel lessico specializzato), quella che sai, con ogni cellula del tuo corpo e della tua anima, che è destinata ad avere un lieto fine, ad essere endgame se vogliamo tornare nel gergo, quella che ti distrugge perché dopo tutto ciò che si sono detti e che hanno vissuto insieme, non puoi concepire un finale diverso da quello che hai immaginato milioni di volte nella tua mente e che, se non dovesse realizzarsi, sai bene che ti lascerebbe un grande rimpianto, neanche fossi stata tu a vivere personalmente la storia. Porto avanti uno stupido e inutile anonimato quando i loro nomi li avete letti e riconosciuti nel titolo di questo tributo, quindi ve lo ripeto, oggi voglio parlarvi di Emily Thorne e Jack Porter e di quell’amore immenso che provano l’uno per l’altra ma che, per un motivo o per un altro, non hanno mai saputo esprimere e accettare davvero.
Tante volte, quando inizio a scrivere un qualsiasi articolo, cerco sempre di cominciare in maniera originale, di seguire un ordine diverso dall’ordinaria sequenza temporale di eventi ma con Jack & Emily ho quasi paura di cadere in luoghi comuni, in cose vere ma già dette. Mi piacerebbe ricordarvi della voce narrante dei promo ABC che in occasione dell’episodio 3×04 definì Jack “Her True Love”, o potrei smontare facilmente quell’accusa che la controparte ha sempre voluto evidenziare secondo cui Jack era solo il suo amore d’infanzia ma in realtà quando scrivo, dovessi anche scrivere solo un biglietto d’auguri, io voglio soltanto essere me stessa e in tutta sincerità quando penso a Emily & Jack la prima immagine che mi viene in mente risale proprio ai loro inizi, al momento in cui quella ragazza misteriosa arrivò negli Hamptons.
Quando abbiamo conosciuto Emily Thorne, ne siamo rimasti affascinati, è innegabile: lei era bellissima, decisa, imperscrutabile, letale e totalmente badass! Niente e nessuno poteva scalfire quella maschera di cinismo e determinazione che aveva scelto di indossare per portare a termine il suo piano finale, niente e nessuno poteva riconoscere la ragazzina distrutta e sola che si nascondeva dietro quella maschera perché Emily per prima aveva detto addio ad Amanda Clarke tanto tempo prima. “Amanda Clarke no longer exists”, lei continuava a ripeterlo eppure continuava a mentire a sé stessa perché quando Emily ha scelto di tornare negli Hamptons non aveva davvero messo in conto la possibilità di rincontrare quell’unica persona che avrebbe riconosciuto e fatto rivivere Amanda Clarke anche sotto le sue mille maschere. Volete dirmi che Jack era il suo amore d’infanzia? Bene, vi dirò che è vero ma vi dirò anche che da quel momento in poi Emily non ha mai smesso di amarlo così come Jack non ha mai smesso di aspettarla e la dimostrazione più evidente la trovate proprio lì, agli inizi.
Emily camminava tra gli Hamptons a testa alta, guardava negli occhi tutti coloro che l’avevano tradita e che lei sapeva che avrebbero pagato per questo, aveva sempre la risposta e il sorriso giusto per ogni occasione ma quando incontrava Jack la nostra perfetta Emily Thorne quasi perdeva l’uso della parola perché lui andava contro tutto ciò che lei credeva di sapere, lui era l’eccezione alla sua regola, lui era rimasto buono e puro, Jack era ancora il suo ricordo più bello, quella luce che non credeva avrebbe mai più rivisto nella sua vita. E di fronte a Jack, le certezze della nostra Emily crollavano come castelli di sabbia perché una parte di sé avrebbe voluto dirgli che Amanda era tornata, avrebbe voluto dirgli la verità perché la verità era tutto ciò che una persona come Jack meritava. Mi sorprende ancora, dopo tutto questo tempo, quanto anche solo vederlo per caso riuscisse a sconvolgere Emily, riuscisse a minare tutte le sue sicurezze e a riportare in vita una persona che lei per prima credeva fosse ormai andata per sempre. E proprio per questo motivo Emily ha cercato di allontanare Jack, “to keep my distance”, di restare distante da lui e dai dubbi che riusciva a far nascere in lei anche solo guardandola negli occhi, anche solo con un sorriso.
Ma più Emily cercava di allontanarlo, più cercava di salvare Jack da sé stessa, e più desiderava conoscerlo, desiderava vedere l’uomo che era diventato perché in fondo aveva ricominciato ad amarlo dal primo momento in cui l’aveva rivisto mentre giocava col suo cane, il cucciolo che lei gli aveva affidato prima di andare via, quando il suo inferno era cominciato.
Emily voleva allontanare Jack, lo voleva davvero ma una parte di sé ne aveva bisogno perché lui era l’unica persona con cui poteva abbassare le sue difese senza paura di essere ferita ancora una volta, lui era la sua via di fuga da una realtà che odiava e dalla persona che era diventata. Ma quando gli si avvicinava, Emily si rendeva conto che restargli accanto era il suo pericolo maggiore perché quell’uomo così vero, puro e buono, poteva davvero ostacolare e indebolire quel desiderio di vendetta su cui lei aveva costruito la sua vita negli ultimi anni. Mi dà ancora i brividi la scena in cui Emily vede per la prima volta il nome della barca di Jack, l’Amanda, e nei suoi occhi puoi facilmente leggere il suo rimpianto di non poter tornare ad essere quella ragazza a cui Jack aveva dedicato il suo bene più prezioso.
Ma l’inizio della loro storia è ancora più immenso, se è possibile, visto con gli occhi di Jack perché a tratti questa storia si tinge quasi di sfumature favolistiche e oniriche, in parole povere DA SOGNO. Jack Porter è un uomo che sinceramente, per quanto mi riguarda, rappresenta la definizione di perfezione perché ha vissuto tutta la sua vita rispettando la sua morale, i suoi valori, lavorando senza sosta per sostenere la sua famiglia in ogni momento difficile, pronto a sacrificare ogni istante di libertà e ogni possibilità di avere un futuro tutto suo solo per fare la proverbiale cosa giusta, per aiutare le persone che ama più di sé stesso. E per tutto questo tempo, mentre viveva e andava avanti fedele soltanto a quella bontà infinita che lo caratterizzava, Jack aspettava, “the man who waits” direbbero gli whovians, lui semplicemente aspettava che Amanda tornasse e mentre aspettava il suo amore per lei cresceva sempre di più nonostante la speranza di rivederla era più piccola ogni giorno che passava. Ma in quel momento preciso, nel momento in cui Jack vede Emily per la prima volta, qualcosa dentro di sé cambia, perché lui legge nei suoi occhi, lui riesce a vederla davvero, nonostante le sue mille maschere, come nessun altro riusciva a fare. È quasi difficile da spiegare perché Jack si innamora di Emily nell’istante in cui la incontra per la prima volta e prova per lei quell’amore che credeva potesse sentire solo per Amanda ma dentro di sé, in una parte di sé che non riesce neanche a raggiungere razionalmente, lui sente una connessione e sente di appartenere ad Emily in un modo che non riesce neanche a spiegarsi.
Ed è per questa connessione, è per questo sentimento che ancora lo sorprende che Jack decide di rischiare, decide di mettersi in gioco e di provare a lottare per quella persona che sente come l’unica perfetta per lui. Jack confessa i suoi sentimenti ad Emily perché nonostante la conoscesse solo da poco tempo, non aveva più dubbi su ciò che provava per lei ma Emily non era ancora disposta a lasciar andare il suo bisogno di giustizia e di vendetta così lo allontana, gli mente con dolcezza e lo vede andare via mentre lei, in momento di solitudine, si abbandona, anche solo per pochi secondi, al suo cuore spezzato per aver rinunciato all’unico uomo con cui poteva davvero essere di nuovo felice.
Eppure, dopo quella sera, dopo aver spezzato entrambi i loro cuori, Emily non riesce mai davvero a prendere le sue distanze da Jack e continua a ruotare nella sua orbita, a vegliare su di lui, ad assicurarsi che lui stia bene anche quando le sue bugie lo coinvolgono più di quanto lei abbia mai voluto. Con l’arrivo della finta Amanda Clarke, “FauxAmanda” come Nolan la definiva, Emily perde in parte il controllo della situazione e vede Jack innamorarsi di nuovo ma questa volta di un nome, di un’idea, di una bugia e tra una gelosia celata sotto mille falsi sorrisi e il rimorso di non poter essere lei la donna al suo fianco, Emily accetta ancora una volta di lasciarlo libero perché sempre più convinta di potergli offrire in questo modo un futuro migliore del suo, quel futuro che Jack merita più di chiunque altro.
Ma le distanze alla fine continuano ad annullarsi e il loro cane Sammy continua a portarli l’uno sulla strada dell’altra cercando di aprire gli occhi ed entrambi e mostrar loro quella verità che sembrano ostinati a non voler vedere. Con le sue ultime forze, Sammy riporta Jack da Emily ed è in quell’istante, quando entrambi perdono il loro migliore amico, il loro ricordo più dolce, che Emily e Jack si lasciano andare al momento più profondo, vero e intenso che abbiano mai vissuto dai tempi in cui ridevano felici sulla spiaggia.
Quell’attimo di pura verità sembra poter risvegliare Amanda, diventa la sua “luce in fondo al tunnel” come lei stessa ammette, diventa la sua forza più grande che le permette di aprire il suo cuore di nuovo e di mettersi in gioco per davvero. Emily accetta l’amicizia di Nolan e proprio col suo migliore amico accetta anche, come farebbe una ragazza normale, il suo amore per Jack, quell’amore che da tanto tempo l’aiutava a restare fedele a sé stessa e a non perdersi nell’oscurità che aveva riempito le sue giornate.
Fa sinceramente male vedere il suo sorriso dolce e la speranza nei suoi occhi quando Emily decide di dire tutta la verità a Jack, quando decide di voler essere felice o almeno di volerci provare ma quello che doveva essere il momento in cui Emily ricomincia a vivere si trasforma invece nell’ennesima delusione e nella sofferenza di vedere qualcun altro ottenere quel lieto fine che da sempre spetta anche a lei.
L’estate successiva Emily torna indietro e ricomincia tutto da capo, tra porte chiuse e muri innalzati, tra maschere e bugie nonostante Jack sia per lei sempre il suo punto più debole, il suo rimpianto più grande. Ma quella ragazza che credeva di non saper amare, amava così tanto e così intensamente da concedere ad Amanda di essere felice al posto suo, da donarle la persona più importante. Emily allora guarda Jack, lo vede allontanarsi sempre di più eppure non fa niente per fermarlo perché in cuor suo lei ha sempre creduto di non meritarlo, ha sempre creduto di non meritare la possibilità di essere felice, di non poterlo amare come avrebbe voluto e paradossalmente, in un atto di puro amore, lo lasciava libero, da lei, dalle sue bugie, regalandogli il suo lieto fine. Emily credeva di non meritare Jack ma la verità è che lui è sempre stato tutto ciò di cui lei aveva bisogno e il suo sacrificio faceva di lei l’unica persona che davvero all’altezza di stare al fianco di un uomo come Jack.
Purtroppo però, un po’ per colpa di un destino che a quanto pare si divertiva a colpirlo lì dove faceva più male, un po’ a causa di nemici ereditati e di pericoli che ancora non riusciva a vedere, la vita di Jack diventa sempre più difficile, sempre più oscura, tanto da offuscare quella che luce che da sempre il suo cuore emanava. Jack perde prima Amanda, perde la persona che credeva di aver aspettato per tutta la sua vita, perde la madre di suo figlio e la donna che innegabilmente amava, e poco dopo perde anche suo fratello Declan, vittima innocente anche lui di una fitta trama di inganni e di malvagità in cui entrambi i Porter erano rimasti intrappolati. E in tutto questo dolore, nel momento in cui forse aveva più bisogno di un’amica di cui potersi fidare, Jack inizia a scoprire parte delle bugie di Emily, scopre del suo legame con Amanda, scopre alcuni di quei segreti che a quanto pare univano le due donne più importanti della sua vita. Emily non può ancora dirgli la verità ma allo stesso tempo adesso non è più disposta a lasciarlo solo perché non può permettere che la luce negli occhi di Jack si spenga per colpa sua, per colpa di una storia in cui si è ritrovato per caso nonostante i suoi tentativi di proteggerlo. Dopo la morte di Declan, Jack è annientato dal dolore, un dolore che Emily prova empaticamente e che vorrebbe alleviare a Jack più di ogni altra cosa al mondo ma più di tutto Emily conosce bene quella sofferenza e conosce la rabbia che ne deriva quando qualcuno ti porta via la tua famiglia, una rabbia che ti consuma e ti acceca mostrandoti la vendetta come unica soluzione possibile. Jack riconosce in Conrad il responsabile di tutte le sue sofferenze, Emily riconosce in Jack i segni di una furia autodistruttiva.
La corsa che Emily compie, prima per salvare Jack e dopo per raggiungerlo e impedirgli di uccidere Conrad, mi dà ancora i brividi ora che la richiamo alla mente per raccontarvela perché in quella corsa, in quegli occhi di già pieni di lacrime, c’è tutto l’amore che Emily prova per Jack, c’è quel suo disperato bisogno di salvarlo, c’è la consapevolezza che il suo peggior incubo si fosse realizzato e che Jack stesse pagando per errori che non lui non aveva commesso, per pericoli che non aveva mai cercato. Quando Emily raggiunge finalmente Jack, è ancora in tempo per salvarlo così si mette di fronte a lui, distrutta dal suo dolore, un dolore di cui si sente troppo responsabile e gli chiede, lo supplica di fermarsi e di non rovinare la sua vita per qualcosa che lei ha fatto. E poi, all’improvviso, Emily Thorne scompare. Lì, di fronte a Jack, di fronte al bisogno di salvare il cuore più puro che abbia mai incontrato, Amanda Clarke torna a vivere e chiede a Jack di guardarla davvero negli occhi e di accettare ciò che in fondo ha sempre saputo dentro di sé.
Dopo quel momento tutto cambia. Quando ritroviamo Emily & Jack, i loro rapporti sono ormai lontani mille miglia da quel sogno che avrebbero dovuto vivere una volta rivelata tutta la verità perché troppe cose erano avvenute, troppe volte il loro cuore era stato spezzato per colpa di quelle bugie e di quei segreti. La terza stagione è la stagione in cui Jack & Emily prendono il tuo cuore shipper e decidono di distruggerlo in tanti piccoli pezzi, così, tanto per divertirsi. E ad aprire le danze ci pensa proprio Jack che ritroviamo semplicemente infuriato con Emily. Jack rimprovera ad Emily la sua vita ricca di menzogne, le rimprovera il cinismo e le maschere, le rimprovera la quotidianità fondata sul desiderio di vendetta noncurante secondo lui delle vite altrui, le rimprovera quasi di respirare la sua stessa aria e decide così di spezzarle il cuore e farle male tanto quanto lei ne ha fatto a lui.
Ma la verità è che Jack mente a sé stesso più o meno come Emily ha sempre fatto dal momento in cui è tornata negli Hamptons. Ciò che probabilmente più ferisce Jack è anche lo stesso motivo che lo spinge ad allontanare Emily ossia la consapevolezza di essere ancora innamorato di lei, di esserlo da sempre ma di non riuscire a riconoscere più la donna che ama.
Ed è in questo momento che nascono i veri problemi e i problemi si chiamano Aiden e Margaux.
Aiden Mathis. Con Aiden ho avuto un rapporto complicato e con “complicato” intendo dire che l’ho odiato come ho fatto con pochi personaggi in passato, augurandogli la morte un episodio si e l’altro ancora di più. La verità però è che tante volte la ship ti offusca vagamente la vista non permettendoti di giudicare un personaggio nella sua interezza. Non rimangerò tutto ciò che pensavo di lui, credo ancora che Aiden sia stato troppe volte per Emily e per il suo piano un ostacolo, una nuova pedina sulla scacchiera che caricava Emily di un ulteriore fardello da portare, quello della sua vendetta personale, ma non negherò neanche che Emily lo amava e tanto. Emily vedeva in Aiden qualcuno con cui condividere l’oscurità, una persona che potesse comprendere davvero ciò che era diventata, la sua possibilità di avere ancora qualcosa per cui combattere quando la sua vendetta sarebbe stata compiuta ma se da persona razionale ammetto tutto questo devo anche ricordarvi un altro aspetto fondamentale della loro storia: ogni volta, ogni singola volta che Emily si è abbandonata ai suoi sentimenti per Aiden era anche il momento in cui aveva la certezza che con Jack non avrebbe mai potuto avere un futuro. Non so se possa esistere una scena che esprima meglio ciò di cui parlo come quella in cui Emily sceglie di ricominciare la sua vita con Aiden nell’istante successivo al bacio tra Jack e Margaux, bacio a cui assiste ancora una volta col cuore spezzato ma sempre convinta che soltanto lontano da lei lui avrebbe potuto essere felice.
Ed è esattamente ciò che Jack prova a fare con Margaux, lui prova a ricominciare, prova a reagire, prova a riacquistare la sua serenità e in fin dei conti però prova soltanto a convincere sé stesso di potersi innamorare di qualcun’altra che non sia Emily. Ma per quanto si sforzi di fingere Jack non è mai stato troppo bravo a mentire, a nascondere i suoi sentimenti, a celare la gelosia che divampa quando scopre che Emily sarebbe andata via con Aiden, a placare quella rabbia che è soltanto l’ennesima dimostrazione di quanto ancora sia innamorato di lei.
E in un momento di pura sincerità, quando Emily si pente di avergli detto la verità perché troppo ferita dal suo astio, lui le confessa di non poterla odiare, di non poterlo fare neanche se lo volesse.
La rabbia di Jack comincia ad affievolirsi giorno dopo giorno ma di fronte alla possibilità di perdere Emily per sempre, scompare come se non fosse mai esistita. L’incidente di Emily e la sua successiva amnesia sono stati per me una conferma a tutto ciò che avevo sempre visto, in cui avevo sempre creduto. Sola, vulnerabile senza la sua maschera, fragile senza Emily Thorne che protegge i suoi segreti, Amanda Clarke torna a vivere nel momento più sbagliato, circondata da persone che non riconosce e di cui ha paura. Ma fra tutti loro, c’è soltanto una persona di cui riesce a fidarsi, solo un uomo che non la spaventa ma che riesce a tranquillizzarla e a farla sorridere come aveva fatto già tante volte.
Non ditemi che tra Emily & Jack non è vero amore, non ditemi che non sono una favola immersa nella realtà più oscura perché solo quando Jack le dà un tenero bacio sulla fronte e le sussurra di tornare, i ricordi di Emily vengono in qualche modo ristorati (un po’ come avremmo sempre voluto che accadesse con Sarah & Chuck no?) e la vera Emily Thorne torna a vivere e a proteggersi da tutti coloro che avrebbero voluto distruggerla.
E so che niente batte questo momento, ma andando avanti il rapporto tra Emily & Jack migliora sempre di più e insieme diventano quasi tutto ciò che avevo sempre sperato che diventassero. Jack impara davvero a conoscere anche Emily Thorne, impara a vedere tutto il buio che l’avvolge e come ha sempre fatto porta nel suo mondo quella luce di cui lei si era innamorata fin dal primo giorno in cui l’aveva rivisto.
Jack diventa per Emily il partner perfetto, la persona ideale per restare al suo fianco perché adesso la capisce completamente, adesso l’aiuta ad ottenere la sua giustizia ma la riporta anche coi piedi per terra quando la sua rabbia prende il sopravvento.
Emily & Jack ricominciano ad essere amici, ad esserci l’una per l’altro in qualunque occasione, a mettere i bisogni dell’altra persona prima ancora dei propri.
Ed è proprio con Jack che i sogni di Emily diventano realtà perché è allo Stowaway che insieme vedono il nome di David Clarke ripulirsi e tornare ad essere soltanto il nome di un uomo innocente.
A questo punto della storia io non saprei davvero che altre prove portare per dimostrarvi quanto Emily & Jack siano destinati a stare insieme, in ogni realtà loro vivano, dopo ogni sfida che possano affrontare. Jack ha perso Amanda, Emily ha perso Aiden ma in fin dei conti c’erano sempre stati soltanto loro, Jack & Emily, così hanno cominciato e così dovrà finire.
http://www.youtube.com/watch?v=9RGkl-d22sU&w=560&h=315
Mi sono emozionata 🙂 Bellissimo racconto, tifo per loro da sempre! Prima o poi mi faranno felice ( spero )
Grazie!!!!!!!! Anch’io li amo dal pilot!!! E chissà che non sia la stagione giusta la quarta!!!! Se lo è, offro da bere a tutti!!!! xD