
Decine di migliaia di lavoratori dell’industria dell’intrattenimento potrebbero entrare in sciopero dal prossimo lunedì se non dovesse essere trovato un accordo con gli studios televisivi e cinematografici. Una mossa che porterebbe Hollywood ad uno stop storico.
L’International Alliance of Theatrical Stage Employees ha annunciato ieri che darà il via ad uno sciopero nazionale a partire dalle 00:01 di lunedì 18 ottobre se le trattative in corso non porteranno ad un accordo prima di allora.
Lo IATSE è l’associazione che rappresenta i lavoratori della TV e del cinema, come ad esempio i montatori, gli operatori di ripresa, gli scenografi, gli elettricisti, i truccatori e i grafici negli Stati Uniti e in Canada. Sono circa 60.000 i lavoratori aderenti allo IATSE, mentre si stimano in 47.000 quelli nei dintorni di Los Angeles.
Le negoziazioni con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers che vanno avanti da mesi riguardano le condizioni di lavoro, gli orari stressanti, il salario minimo, le pause e i giorni di riposo.
Il presidente dello IATSE Matthew D. Loeb ha dichiarato che le contrattazioni proseguiranno per tutto il resto della settimana nella speranza di arrivare ad un accordo tra le parti ma che “tuttavia, il ritmo della contrattazione non riflette alcun senso di urgenza. Senza una scadenza, potremmo continuare a parlare all’infinito. I nostri membri meritano che i loro bisogni primari vengano affrontati immediatamente“.
Le produzioni che non dovrebbero subire alcuno stop anche in caso di mancato accordo sono le produzioni pubblicitarie, quelle con un budget inferiore ai 15 milioni di dollari e le produzioni dei canali premium, regolate da accordi diversi.