
Carissimi Telefilm Addicted, bentornati all’appuntamento settimanale con “Riverdale”!
Se avete seguito le mie recensioni lo scorso anno sapete cosa vi aspetta: insulti gratuiti contro Archie e il suo essere la versione umana del ping pong del Commodore 64; sbavare come un labrador che insegue un bastoncino davanti a FP Jones; un altarino che si innalza sempre più all’unica Dea Divina Cheryl Blossom; la totale mancanza di interesse per la vita di Josie che, grazie a Dio, anche quest’anno si dedicherà alla sua musica senza intervenire nella trama… Insomma, tutto regolare. E dopo questa brillante presentazione, direi di cominciare.
L’inizio di questa première non mi ha entusiasmata, ma la partenza in sordina ha lasciato spazio (soprattutto sul finale) a delle scene che fanno ben sperare in una terza stagione brillante come le precedenti.
Prevedevo già che il buon Archie Trota Andrews avrebbe sfoggiato ancora una volta la sua scintillante armatura sacrificandosi per evitare a tutti un dispiacere grande grande. Come suo solito il bravo ragazzo ha deciso di mettere da parte se stesso per gli altri, macinando un bel po’ di senso di colpa per la sua breve svolta mafiosa al fianco di Mr Lodge. Sicuramente la sua carriera da cantante neomelodico potrà così arricchirsi di tante struggenti ballate sulla prigione che Johnny Cash levate. Era altrettanto chiaro come il giorno che il piano di Hiram fosse rivolto contro Veronica, con l’unico intento di farla soffrire e farle capire che non si possono voltare le spalle così facilmente a chi ti compra le borse di Hermes senza aspettarsi una punizione esemplare.
Ho visto la luce in fondo al tunnel quando è emersa la forza dell’unione del gruppo, Bulldogs e Serpents, North e South Side, pronti a difendere a spada tratta Archie e Riverdale, e soprattutto quando l’Esercito dei DILF (non vedevo l’ora di usare questo termine, quindi fateci l’abitudine) si è schierato con maschia arroganza promettendo di tirare fuori di prigione il giovane Andrews a qualunque costo. 10 minuti di applausi e ormoni impazziti.




Come ormai d’abitudine passiamo alla TOP 3 della settimana:
- L’abbiamo invocata a gran voce e lei è apparsa in tutto il suo splendore. Tiratore scelto, donna di mondo, regina delle feste e un grande cuore: sotto 23 strati di rossetto rosso matte, Cheryl Blossom è anche questo, e per questo io la amo.


- L’Esercito dei DILF (non mi stancherò mai di dirlo), perché, concordo con Betty, Fred Andrews che prende finalmente a pugni in faccia Hiram Lodge vale da solo tutta la puntata. Un bonus per FP che ci piace sempre e comunque, ma in versione Papà Castoro un po’ di più.




- Il mistero del Gargoyle King. Strizziamo forse l’occhio a “Chilling Adventures of Sabrina“? Se un anno fa avrei ribaltato lo schermo del PC al solo pensiero, dopo aver visto il trailer della nuova serie Netflix non sono più così contraria…
A voi il trailer della prossima puntata “Fortune and Men’s Eyes” e vi invito come sempre a commentare insieme!
https://www.youtube.com/watch?v=7Im0VQQbjmQ
Ricordatevi di passare dalle nostre pagine amiche