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Orange Is The New Black | 7 buone ragioni per guardare lo show

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Orange Is The New Black | 7 buone ragioni per guardare lo show

orange-is-the-new-black-cast-2Avete di sicuro sentito parlare dello show di Netfix intitolato Orange Is The New Black. Per i corridoi a lavoro avete sentito qualcuno che bisbigliava del “vortice di cioccolato e vaniglia”. Continuate a vedere immagini di donne che indossano tute arancioni o grigie. Da Starbucks la gente continua a fare riferimenti a qualcuno chiamato Piper e alla sua più-o-meno-amata/odiata-fidanzata Alex e a lamentarsi del fatto che una di loro non sarà molto presente nella stagione 2. Un’attrice ti ricorda una versione con i capelli scuri di quella ragazza presente in That 70s Show. Ma non hai Netfix, quindi non t’importa.

Eppure dovrebbe importarti.

Che cosa ti serve sapere di questo show e perché dovresti guardarlo? Per essere onesti, una stagione di una serie tv rilasciata tutta in una volta rende difficile ai giornalisti capire quale sia il modo migliore di ricapitolare e recensire lo show. E questa è al tempo stesso una benedizione e una maledizione perché siamo tutti abituati a cuocere a fuoco lento, in puntate settimanali, il nostro amore per lo show. Invece in questo caso le abbiamo a disposizione tutte in una volta, un meraviglioso buffet all-you-can-eat che ci fa soffocare con storie stupende e cercare di capire come spiegare tutto quanto a un passante curioso.

Quindi, ora (per estendere la metafora ancora un pochino) che abbiamo digerito OITNB, ecco qui un po’ di cose che dovreste sapere sullo show e sul perché dovreste farvi forza e abbonarvi a Netfix. Ne vale davvero la pena perché questo tipo di show – i cui episodi vengono pubblicati tutti in una volta e sono disponibili solo online, come la nuova serie di Arrested Development e il nominato agli Emmy House of Cards – cambieranno il modo in cui si guarda la TV e a cui ci si rapporta ad essa, proprio come ha fatto il videoregistratore e come hanno fatto gli show via cavo in passato.
Dunque, perché dovreste guardare Orange Is The New Black?
1. Vi farà mettere in discussione tutto ciò che pensate di sapere sulla galera.
Piper Chapman (Taylor Schilling) è una “brava” ragazza. Una brava, bianca ragazza della classe medio-alta che vive a Manhattan e organizza il matrimonio con uno scrittore eccentrico (Jason Biggs). Ma come tutti noi, quand’era più giovane ha fatto alcune scelte stupide nel nome dell’amore. E queste le si sono ritorte contro sotto forma di una condanna alla galera, sfortunatamente. Ma quel pasticcio in cui si è cacciata potrebbe rivelarsi la cosa migliore che sia mai successa a Piper perché in questo modo fronteggia un sacco di demoni. Perché, come forse pensereste anche voi, lei non poteva essere come “queste persone” in galera. E voi potreste dire “è uno show: è finzione!”. A questo proposito, vi presentiamo Piper Kerman. In che misura è reale e in che misura si tratta di finzione? Francamente non ci importa.

2. La battuta “Ho buttato la mia torta per te” è perfetta per il Ringraziamento.
E quando scoprirai che la battuta è stata detta da una donna soprannominata “Crazy Eyes” mentre corteggiava Piper, la tua citazione da Ringraziamento diventerà ancora più significativa. La stessa donna ha pronunciato anche la battuta del “vortice di cioccolato e vaniglia”. Scrivetelo su google e vedete che cosa succede. Il che ci porta a…

3. Sì, ci sono un sacco di discussioni riguardo relazioni interrazziali e lesbiche.
Ci sono un sacco di donne rinchiuse insieme. E sì, Piper è in prigione per aver aiutato una sua ex ragazza, Alex, interpretata da Laura Prepon di That 70s Show. Piper era lesbica ma ora non la è, o almeno non pensa di esserla. Cercare di comprendere quella parte della sua vita non è reso più facile dal fatto che il suo fidanzato è solo là fuori o che una seducente Alex è lì dentro con lei.
4. Vi piaceva Nick Sobotka in The Wire.
Pablo Schreiber ha dei nuovi sexy baffi ed è una viscida guardia carceraria. Un incredibile viscido che soffre di scarsa autostima ed è offensivo. Lui, come le donne a cui “fa la guardia”, ha dei problemi ma, a differenza loro, non se ne rende conto.
daya-bennett-ointb-w7245. Avete un debole per le storie d’amore impossibili che includono le gomme da masticare.
La detenuta Daya (Dascha Polanco) e la guardia carceraria Bennett (Matt McGorry) potrebbero essere perfetti l’uno per l’altra ma, in realtà, non lo sono. Entrambi hanno desiderato l’amore e non hanno nessun’altro posto in cui andare. Questa bella relazione cresce sommessamente, nascendo dalla disperazione e dalla paura, e non si riesce a capire in che modo potrà mai andare a finire bene.
6. Un ricco ed incredibilmente talentuoso cast di (quasi tutte) donne.
Piper non è da sola in prigione e non è in prigione con persone “come lei”, come direbbe lei (almeno all’inizio). In prigione con lei c’è una ricca varietà di donne, la maggior parte decisamente proveniente da un differente background. Tutte stanno affrontando i loro demoni e le loro scelte di vita nel modo migliore che possono e con quello che hanno. Ecco il momento nerd: queste attrici sono diventate famose con questi personaggi e con questo show. Avete sentito parlare di alcune di loro (Taryn Manning, Kate Mulgrew, Natasha Lyonne) ma della maggior parte no. Inizierete a setacciare IMBD.com per scoprire qualcosa di più riguardo a queste sconosciute perché sono semplicemente bravissime. Yael Stone, Michelle Hurst, Dascha Polanco, Danielle Brooks, Uzo Aduba, Samira Wiley, Laverne Cox, ci stiamo riferendo a voi e vorremmo invitarvi a cena.
7. Lo stesso cast ha un debole per i social media.
Guardate qui, ad esempio. E gli attori sono divertenti. E sono carini con i loro fans, i quali hanno a loro volta un debole per i social media (guardate qui). Ritwittano, caricano Vines divertenti e sembrano partecipare a una vera festa mentre creano un po’ di televisione dall’alto impatto emotivo. Vedere un cast così frastornato dal proprio successo è piacevolmente sorprendente. E, Laverne Cox, sai fare una Tina Turner con i fiocchi. Sul serio, vieni a cena.
Se, come Piper, avete del tempo da ammazzare, andate su Netfix. Guardate lo show. Così potrete intervenire nei discorsi sentiti da Starbucks.
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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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