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Game of Thrones | [SPOILER] è morto davvero?

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Game of Thrones | [SPOILER] è morto davvero?

ATTENZIONE: questo articolo contiene spoiler importantissimi sul finale della quinta stagione di Game of Thrones.

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Jon Snow è davvero morto?

Potrebbe dipendere a quale versione dell’epica storia di Westeros ed Essos vi stiate riferendo. O forse no.

Sia nel finale della quinta stagione di Game of Thrones, che nel capitolo finale del romanzo del 2011 di George R.R. Martin, A Dance with Dragons, Snow sembra venire ucciso dai suoi fratelli dei Guardiani della Notte, i quali sono contro i piani del loro Lord Comandante di ingaggiare l’esercito dei Bruti contro il loro comune nemico soprannaturale.

Quando abbiamo chiesto se Snow fosse definitivamente morto — cioè, se l’attore Kit Harington fosse stato liberato dal suo contratto — lo showrunner Dan Weiss ha risposto, “Morto significa morto.”

“Speriamo che dopo aver visto la scena e il modo in cui è girata, la risposta non sia ambigua nelle menti di chi guarda,” ha spiegato Weiss. “Dovrebbe essere piuttosto chiaro una volta che hai finito di vedere la scena. Non è una scena del tipo ‘Oh, cosa è appena successo?’”

Eppure, per Martin e la sua saga Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, la risposta è: Forse no.

“Oh, voi pensate sia morto, vero?” ci ha stuzzicati Martin in un’intervista nel 2011. “I miei lettori dovrebbero sapere di non prendere tutto come se fosse il Vangelo.”

E poi qualche mese fa, quando gli abbiamo posto di nuovo la domanda, Martin ci ha detto: “Se c’è una cosa che so delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è che la morte non è necessariamente permanente.”

Una delle teorie dei fan è che Snow potrebbe essere “trasmigrato” nel suo metalupo Spettro proprio prima di morire, tenendo in vita il suo spirito nel mondo fisico, anche se il suo corpo è morto. Un’altra teoria è che Melisandre potrebbe resuscitare Snow nello stesso modo in cui il praticante del Signore della Luce Thoros ha resusciatato Beric Dondarrion sia nel libro che nella serie (che Melisandre sia ritornata a Castle Black giusto in tempo per la dipartita di Snow nel finale ha sicuramente insospettito e spinto i fan a speculare). Le risposte non verranno date fino alla pubblicazione del prossimo romanzo di Martin, The Winds of Winter, e/o fino alla messa in onda della sesta stagione dello show.

Quando abbiamo chiesto a Martin quale fosse stato il più grande “errore” di Jon, l’autore ha pensosamente risposto, “Erano davvero degli errori? Immagino lo siano stati per certi versi, dato che lo hanno portato a perdere il controllo di parte del suo gruppo. Ma potrebbero essere state decisioni necessarie e sagge, per quanto concerne la protezione del regno e la gestione della minaccia degli Estranei. Sono un grande fan di storia, e nel corso di essa c’è sempre questa domanda su quale sia la decisione giusta. Guardi indietro con il senno di poi a una battaglia persa e dici, ‘Il generale che ha perso era un tale idiota.’ Napoleone fu un genio per tutte le battaglie che ha vinto, o un idiota per aver perso a Waterloo? In parte sto reagendo alla parte fantasy che è successa in precedenza. Governare è difficile, che tu sia Lord Comandante dei Guardiani della Notte o Re d’Inghilterra. Sono decisioni difficili e ognuna ha delle conseguenze. Vediamo Jon che cerca di prendere il controllo dei Guardiani della Notte e gestire i bruti e la minaccia oltre la Barriera, e vediamo Cersei e Dany nei loro regni e le loro scelte.”

Ma per quanto riguarda la serie HBO, il team prende posizione dichiarando che Jon è morto. Harington è stato abbastanza fermo nella nostra intervista. Weiss ha fatto notare che quando si gira un film o uno show televisivio, l’ambiguità del capitolo finale del romanzo di Martin, A Dance with Dragons, è difficile da riprodurre. Un produttore di solito deve impegnarsi completamente al destino di un personaggio, in un modo o nell’altro, e qui sembra che lo show abbia accettato che Jon sia morto.

“In un libro, puoi presentare quel tipo di ambiguità,” ha detto Weiss. “In uno show, tutti lo vedono per quello che è. E’ quella regola per cui: ‘Se non vedo il corpo, allora non è morto davvero.’ Come quando abbiamo tagliato la testa a Ned, non volevamo un geyser di sangue alla Monty Python, ma dovevamo vedere la spada che entrava nel collo e tagliare alla parte in cui la lama era a metà collo – decidere in quale punto tagliare è stata la discussione più lunga di sempre; due ore di discussione su se tagliare al fotogramma sei, sette oppure otto. E questo per dire che volevamo che la morte di Ned fosse assolutamente inequivocabile. Ricordo che lessi il libro, e continuavo a fare avanti e indietro con la pagina ed ero tipo, ‘Mi sono perso qualcosa? Ned è stato sostituito con qualcun altro?’ C’è un certo livello di ambiguità perché non la stai vedendo accadere chiaramente. Nel libro, puoi scrivere intorno alle cose per creare un certo tipo di mistero, a cui invece devi rimetterti sullo schermo.”

Se Jon è vivo nei libri ma morto nello show, non sarebbe la prima volta che la serie si rifiuta di resuscitare potenzialmente un personaggio centrale che c’è ancora nei libri. Nei libri di Martin [spoiler sui libri], lo spirito vendicativo di Catelyn Stark viene riportato in vita come Lady Stoneheart, ma il personaggio non è apparso nello show e non sembra far parte dei piani degli showrunner. E il leader dei Bruti Mance Rayder è stato sicuramente ucciso quando è stato messo al rogo nel primo episodio della quinta stagione, ma nei libri si scopre che la scena del rogo era un’illusione creata con l’aiuto di Melisandre, e Mance più tardi appare nella corte di Ramsay a Winterfell.

Ma per quanto riguarda Jon nella serie … oh andiamo, è davvero morto allora?

“Cosa possiamo farci?” ha detto Weiss. “Kit è un bel ragazzo. Ha molto talento. E’ molto dolce, ed è molto facile lavorare con lui. Quando gireremo quella scena, sarà in giorno triste”.

 

Fonte

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

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