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Game of Thrones | Kit Harington sulla trasformazione in leader di Jon Snow

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Game of Thrones | Kit Harington sulla trasformazione in leader di Jon Snow

game-of-thrones-season-4-kit-harington-jon-snowCome provato dalla premiere della quarta stagione di Game of Thrones, Jon Snow è lontano dal personaggio silenzioso e pensieroso che era quando si è unito ai Guardiani della Notte nella stagione 1. Sa qual è il suo scopo e vi è totalmente devoto, e sembra disposto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere il reame.

Parte di ciò consiste nella sua trasformazione in leader. Jon non ha mai guidato i suoi confratelli prima, e l’attore Kit Harington dice che gli spettatori potranno vedere Jon diventare più un eroe nella quarta stagione.

“Ciò che voglio fare con Jon è non farlo diventare un eroe immediatamente ed è ciò che stanno facendo anche gli sceneggiatori. Deve imparare”, dice Harington. “Penso che questa stagione inizi davvero ad imparare. Inizia a essere capace di controllare di più il suo carattere, cosa in cui non è stato molto bravo in passato”.

La maggior parte delle figure patriarcali nella vita di Jon che avrebbe potuto usare come mentori — Ned Stark, Benjen Stark, Jeor Mormont e Qhorin il Monco — sono tutti morti (o almeno, come nel caso di Benjen, crede siano morti). Ma Harington dice che l’unica persona a cui Jon potrebbe rivolgersi per avere consigli su come essere un leader è l’unica a cui non si rivolgerà mai: Alliser Thorne.
“Ha avuto tutte queste figure patriarcali che gli dicevano cosa fare e finalmente in questa stagione non ne ha, perché l’unica persona che potrebbe esserlo è Alliser Thorne, ma i due si disprezzano a vicenda. E’ questa la direzione che sta prendendo in questa stagione. Non ha una figura più anziana a dirgli cosa fare”, spiega Harington.

Mentre Jon potrebbe non trovare Alliser meritevole del suo rispetto, Harington pensa che il suo personaggio potrebbe sbagliarsi.
“Jon è troppo ambizioso per inchinarsi a questo tizio”, dice Harington. “Penso, in realtà, che Alliser Thorne sia un leader abbastanza buono per molti aspetti, ma Jon è alquanto competitivo con lui. E poi viene messo di fronte a questo cosiglio nel primo episodio e gli viene detto di parlare di se stesso, e lui è troppo testardo, Jon, per tirarsi indietro. Non penso che il problema sia necessariamente Alliser Thorne, o colpa sua. Penso che in realtà sia Jon ad essere testardo, ma penso sia una delle qualità da leader che ha bisogno di possedere”.

Poi c’è Janos Slynt, che è non piace a Jon sin dall’inizio.
“Janos Slynt non gli piace fin da subito perché lo vede abbastanza in fretta come un uomo debole e una sanguisuga. Se c’è una cosa in cui Jon è bravo, è leggere velocemente le persone”, dice Harington. “In quel primo episodio, legge tutti molto velocemente, e questo è ciò che lo rende un buon leader”.

Ora che gli spettatori sanno qual è la posizione di Jon a Castle Black, Harington ci fornisce un piccolo resoconto sulla direzione verso la quale possiamo aspettarci di vedere andare il suo personaggio nella stagione 4.
“Penso che la traiettoria tutta di Jon in questa stagione sia di convincere le persone a rendersi conto della minaccia in arrivo e di iniziare a prendere il comando”, anticipa.

Game of Thrones va in onda la domenica su HBO ore 9 p.m. ET/PT.

 

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

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