Parte della gioia di Black Mirror arriva dal vedere tutte le follie sci-fi avverarsi. Quindi, nonostante Rosemarie DeWitt (La La Land) non abbia svelato niente di troppo, ha tuttavia anticipato a Entertainment Weekly: The Show alcuni dei temi trattati nel suo episodio della stagione, che sarà il quarto.
“Arkangel”, diretto da Jodie Foster, racconta di quello che è disposta a fare una madre (DeWitt) per tenere al sicuro sua figlia. Uno spavento al parco giochi porta la donna a far iniettare alla figlia una nuova tecnologia. E visto che si tratta di Black Mirror, le cose non vanno esattamente come previsto.
“Pensandoci, i nostri telefoni sono tutto per noi e ci sembrano innocui,” ha detto la DeWitt. “Sono simili ad un frullatore o a un altro elettrodomestico. Tutto sta a come lo usi, e quindi il vero fulcro dell’episodio è come usi questa tecnologia.”
DeWitt, personalmente, non è appassionata di tecnologia. Infatti, lei si descrive come una luddista. “Non sono su nessun social media, non so neanche come funzionano. Sono così indietro,” ha detto. “Ho eliminato i baby monitor dopo sei mesi, perché mi sembravano un’invasione della privacy. Capito quanto sono pazza?”
Charlie Booker, showrunner della serie e autore di “Arkangel”, descrive l’episodio a EW come “una storia all’interno del mondo di un dramma indie.” E per quanto riguarda aver avuto Jodie Foster nel progetto…
“Netflix aveva già lavorato in precedenza con lei e così loro hanno suggerito Jodie. Noi siamo rimasti di sasso, ‘Davvero? Credi che lei accetterebbe?’” ha detto Brooker. “Abbiamo avuto una conversazione su Skype in cui sono riuscito a stare calmo e a non dare di matto. Lei ha commentato la sceneggiatura, per cui aveva molti pensieri e consigli sui personaggi, quindi ci sono state diverse modifiche. Lei non è come un sicario per un progetto; lei è incredibilmente intelligente e riesce a darti consigli davvero validi sul materiale. E questo è esattamente quello che cerchi da un regista perché, soprattutto in questo caso, ogni storia fa parte di un episodio autonomo, quindi vuoi che ogni episodio sia idiosincratico con il suo regista. E lei è riuscita a darci molto.”