Bentornati, miei carissimi lettori e fan del nuovo show di punta di Real Time, aka American Horror Story Roanoke.
Ho visto la puntata senza sottotitoli, perché non vedevo l’ora di sfatare accertarmi di una certa teoria che un tale di Reddit ha deciso di condividere con il resto dell’umanità (per chi non lo sapesse, è da siti come Reddit che escono le più grandi teorie complottistiche di tutti i tempi; la più recente è quella di Grease. Perché sì, signori miei, Grease era tutto un sogno di Sandy, e non un sogno qualsiasi, ma un sogno da coma, un sogno di pre-morte… perché Sandy, in realtà, è morta annegata. *mind blowing*).
Il tizio di Reddit ha una teoria, che francamente ho trovato anche particolarmente interessante: lui ritiene che questi primi episodi di American Horror Story siano di fatto dei richiami alle stagioni precedenti, ragion per cui in ogni episodio non abbiamo titoli, ma capitoli. Ogni episodio è strettamente legato a una stagione, e solo dal sesto episodio in poi inizierà la vera trama di questa sesta stagione.
Pensiamoci un attimo insieme, vi va?
Il primo capitolo gridava Murder House, e di questo ce ne siamo accorti tutti: stessi problemi, la coppia si trasferisce per riprendersi da un trauma (un aborto), si compra una casa di cui non si sa nulla, la casa inizia a dare dei problemi ma non hanno più le finanze per rivenderla.
Il secondo capitolo può essere adattato ad Asylum. Le infermiere che uccidono i pazienti anziché aiutarli richiama un po’ le vicende del Dr. Arden.
Il terzo capitolo ha introdotto streghe e sensitivi, quindi ci siamo anche con Coven.
Questo quarto capitolo doveva richiamare Freak Show. Mmmm. Qui diventa difficile.
Il problema di queste teorie è che sono così interessanti che si cerca sempre di farle quadrare, qualsiasi cosa succeda. Ma dobbiamo ammettere che già qualcosa non torna. Se volessimo farla quadrare per forza, possiamo dire che il Piggy Man è un Freak, o che la carneficina di Thomasin in qualche modo ricorda quella finale di Freak Show. Ma ripeto, dobbiamo davvero sforzarci.
Il prossimo episodio dovrebbe avere qualcosa a che fare con Hotel, e visto che abbiamo lasciato i nostri eroi chiusi in casa e pronti per essere brutalmente uccisi, dubito che abbiamo il tempo di fare il check in hotel.
Caso chiuso. Bocciamo questa teoria e andiamo avanti!
Quello che però sappiamo e che ci sarà una svolta a partire dall’episodio 6.
Io credo che terminerà il documentario.
Le cose stanno andando veramente in fretta in questa narrazione, quindi posso solo ipotizzare che una volta terminato il documentario, i protagonisti riprenderanno le loro vite, e a quel punto potremmo avere anche qualcosa di più, qualcosa di diverso, qualcosa come… LA SIGLA!
Sì, ragazzi, questo fatto che siamo ancora senza sigla mi angoscia da morire.
Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo in questo episodio e dividiamo questa recensione in due filoni principali: le vicende di Matt e Shelby e la storia dei personaggi di Roanoke.
Avevamo lasciato Matt e Shelby in una situazione delicatissima che potrei anche spiegare con un’emoji, sapete… per essere un attimino più veloci. Ma cerchiamo di fare le persone di classe e citiamo una quote da What If (che ho visto ieri sera, film carinissimo): Matt ha infilato il suo arnese nel garage di Lady Gaga, e a Shelby la cosa non è piaciuta.
Temevo che questo scontro si sarebbe protratto fino a farmi valutare l’idea di avvelenarmi mangiando delle barbabietole, ma per fortuna hanno risolto tutto molto in fretta.
Matt ha pianto e Shelby era tipo “amorino, no… non piangere. Lo so come può sembrare da fuori della Casa, ma io so chi sei e so che ci amiamo tanto. Ah, e io non sono per niente gelosa di Gaga, anzi Gaga… se potessi ridargli i suoi pantaloni sarebbe meglio, grazie! Che tanto tutta la North Carolina sa come sei fatta veramente!”.
Sei falza, Gaga! Sei una persona falza!!11!
Assistiamo ad un momento estremamente catartico, interrotto dal Piggy Man, che irrompe nella casa e cerca di fare dei nostri eroi un kebab. Per vendetta, è chiaro.
Ora, lo so che tutti vi state domandando dove sta Evan Peters. Ragazzi, Evan Peters è il maiale, no pun intended. Mi ci gioco tutto che è lui, potete anche stare tranquilli.
Buonasera, avete cinque minuti per parlare di nostra signora e padrona, Peppa Pig?
Ad ogni modo, la coppia viene salvata dall’intervento di Elias, e BAAAM. Nuovo personaggio preferito. E BAAAAAM, muore.
La mia delusione non può essere espressa a parole.
Ma sapete qual è stata la mia parte preferita? Quella in cui Shelby ha avuto il barbaro coraggio di dire “sapevamo che aveva dovuto vendere la casa. Magari era un trucco per farci andare via e riprendersela”.
Cioè… ma sei seria? Hai sniffato incenso, di recente? Dopo tutto quello che hai visto, temi ancora che sia tutta una truffa? Ma io ti prendo a sberle così forti da farti cambiare mestiere, insegnante di yoga del cavolo. Tu che prima sei “io non voglio bruciare la mia casa, chissene di Flora” e poi sei “io non me ne vado senza Flora”. Ma tu sei bipolare! Per il bene dei telespettatori, fatti aiutare.
Già Matt è un attimino più ragionevole. Così quando arriva Cricket, ti dici che una squadra composta da due persone con un po’ di cervello e un’idiota potrebbe anche vincere. Basta non infrangere l’unica regola dei film horror: restare uniti.
Tranquilli, ragazzi, penso a tutto io. So come eliminare i fantasmi, vendere la casa e sintonizzare la TV via cavo. Però prima devo tornare in hotel, perché mi serve – wait for it – LA SALVIA.
Cricket lascia il gruppo per recuperare qualcosa come un po’ di salvia. Ma te la do io la salvia, imbecille! Ci cucino io, con la salvia! E poi Shelby è praticamente un hippie, vuoi che non abbia un po’ di salvia? O delle candele?
Ritratto: sono due idioti e una persona ragionevole. Piano fallito. Siamo morti.
Così quando Thomasin e il suo adorabile figlioletto fanno quello che fanno a Cricket, non ci stupiamo nemmeno più di tanto. Ci fa schifo, quello sì. Ma l’idiozia si paga cara, questo lo sanno tutti.
Intanto, molti anni fa, a Roanoke… Lady Gaga arriva in America. Tempo tre giorni e la etichettano come strega. Non siamo poi molto lontani dalla realtà.
Ma lei si libera e si trasferisce nei boschi, dove incontrerà la sua bff, Thomasin.
Thomasin – che nello scorso episodio aveva cazziato di brutto i suoi e tolto la playstation al figlio Ambrose – diventa un vero e proprio punto di riferimento per la piccola colonia: il cibo è abbondante, si beve dalla mattina alla sera, è tutto perfetto. Peccato per quel piccolo problema dei sacrifici…
E ora sacrificheremo questo sasso!!!
Comunque, Ambrose – che ormai gioca solo a Pokemon Go, in completa autonomia – comincia a fare un discorso del tipo “mia mamma è in combutta con le streghe, con Satana e con Trump, ci siamo allontanati dalla retta via… ora torniamo tutti a casa ad aspettare papi. E nella strada di ritorno andiamo a catturare tanti pokemon!”
I roanokiani si convincono immediatamente, perché hanno la capacità di giudizio di un cucchiaino.
Thomasin, come è giusto che sia, si incazza e invita i suoi amici a cena… dove si scusa con loro… e offre della frutta. Un comportamento per niente sospetto considerando che Thomasin aveva già dimostrato di essere ragionevole, ascoltando e accettando ogni abitante di Roanoke (e per accettare qui intendiamo colpire con un’accetta).
Miei cari amici e fratelli, vorrei scusarmi con voi e con Gesù. Ora prendete questa frutta avvelenata, traditori figli di madre ignota #tepoifidà
Halloween si sta avvicinando, è tempo di zucche, dolcetti e brutali omicidi. Non aspettavamo altro!
Ho apprezzato questo episodio molto più del precedente, anche se sinceramente non vedo l’ora di assistere al sesto.
Mi aspetto una svolta degna di questo nome!
E voi cosa ne pensate di questo episodio? Fatemelo sapere nei commenti! Prima di lasciarvi con il promo della 6×05, vi invito a passare dalla pagina American Horror Story ITALIA!