Dopo tre anni finalmente a Grimm si sta per parlare della leggenda natalizia di Krampus. L’attore David Giuntoli ha ammesso che i fan tedeschi hanno fatto pressioni per anni, fin dalla prima stagione, alla NBC perché si costruisse un episodio intorno al diavolo nemico di Santa Claus, quindi adesso è molto emozionato all’idea che questo spunto sia stato sviluppato.
“Chi sapeva che Santa aveva le corna?” scherza Giuntoli parlando del doppio finale di metà stagione – “Cold-Blooded”/”Twelve Days of Krampus” -, durante una recente conferenza stampa. “Rovineremo il Natale a tutto e questo è fosco e meraviglioso”.
Insieme alla serie, con il passare del tempo, è cresciuta anche la consapevolezza di Nick del suo ruolo. Questo è stato messo in evidenza soprattutto nella 3° stagione, con Nick impiegato ad ampliare le sue conoscenze delle fiabe, come ad esempio nella puntata del 6 dicembre, “Stories We Tell Our Young”. Avventurarsi in questo folklore tutto Grimm è stato davvero divertente per Giuntoli, ma l’attore ha dichiarato che i suoi episodi preferiti sono ancora quelli basati sulle storie che i telespettatori conoscono sin da quando sono bambini.
Ma Giuntoli deve anche destreggiarsi con la affidabile formula di Grimm. E’ qualcosa che si è visto spesso nel corso della stagione e che ritroveremo anche nei due episodi del finale di metà stagione.
“Immagino che tutto ciò che vada nella direzione di scombinare le carte in tavola e di sorprendere il pubblico sia una buona cosa”, ha commentato Giuntoli.
Secondo la prospettiva dell’attore, ora come ora ci sono tre cattivi nello show: Adalind, Renard e Viktor Albert Wilhelm George Beckendorf (Alexis Denisof). Ma dopo il finale di metà stagione solo due di questi rappresenteranno ancora un problema – sebbene il vero Cattivo non sia ancora stato individuato.
Non sarà solo questo trio di malvagi, però, a creare problemi al nostro Nick. Lui infatti dovrà vigilare affinché il numero di persone che conoscono la sua doppia vita non cresca e anche controllare quelle che già lo sanno.
“In caso qualcuno scopra qualcosa che non è pronto a scoprire sul mondo dei Grimm, si deve andarci molto leggeri – ha detto l’attore – Abbiamo girato da poco un altro episodio dove qualcuno vede qualcosa di sorprendente, per la prima volta”.
Tensioni in vista anche tra Monroe e Nick, quando il primo inizierà a domandarsi se per caso l’amico non lo stia solo usando. “Domanda fantastica: io sto usando Monroe? – ha detto Giuntoli – Penso che l’emergere di questo problema proprio adesso sia perfetto. E’ il momento giusto”.
Alla fine anche la nuova formula – dove le storie sono basate su miti dei Grimm, quindi sconosciuti al pubblico – sta funzionando. “Stories We Tell Our Young” ha fatto registrare i migliori ascolti come premiére dello show, e il numero dei telespettatori continua a crescere. Questo da a Giuntoli e al resto del cast molto più spazio per costruire e sviluppare la loro mitologia.
“Ci piace essere quel tipo di show che fa restare a casa il venerdì sera e spaventa i bambini – ha ammesso Giuntoli – E’ proprio questo che ci rende felici”.
Grimm va in onda il venerdì alle 9 p.m. su NBC.