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Pilot Addicted | American Crime

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Pilot Addicted | American Crime

Altro giro altro pilot! Oggi siamo qui per parlarvi del primo episodio del nuovo show di ABC American Crime.
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La prima cosa che ho detto finendo questo pilot è stata: «Wow!Che roba!» ed ammetto di averlo fatto soprattutto per il colpo di scena finale che proprio non mi aspettavo.
Al centro della serie c’è il concetto di «american crime» elaborato attraverso i diversi aspetti legati ad un probabile furto con omicidio nella provincia americana. Protagoniste sono le storie dei genitori della vittima e dei tre imputati. Uno spunto interessante che potrebbe portare ad approfondimenti sociali e psicologici di notevole importanza.
Promuovo il pilot, anche se non prevedo vita lunga, anzi auspico che una stagione sia sufficiente ad esaurire il caso così da ottenere quelle risposte che se portate alla lunga potrebbero stancare il telespettatore.
Che Timothy Hutton e Felicity Huffman fossero dei “signori attori” lo si sapeva: la disperazione di Hutton mi ha strappato il cuore e l’apparente freddezza della Huffman ha fatto anche di peggio. Buona anche l’interpretazione dei personaggi secondari.
L’atmosfera alla “Traffic” o “Crush” (due film che consiglio caldamente) dona alla serie un tocco maggiore di realismo e crudezza; i lunghi silenzi aumentano il coinvolgimento dello spettatore.
Ammetto però che questa atmosfera è stata allo stesso tempo un po’ soporifera: stavo per arrendermi alla “buon prodotto, ottimo potenziale ma questo ritmo scarso potrebbe danneggiarla ” quando è avvenuto il twist finale che proprio non avevo immaginato. Ed ora voglio sapere il resto!
Malgrado tutto, premio enormemente questo pilot per il concetto multi-sfaccettato di «american crime». Un probabile furto con omicidio, il giro (e abuso) della droga, la brutalità e pregiudizio della polizia per la comunità ispanica, i diversi effetti del lutto sui parenti delle vittime. Il potenziale per una buona serie dai temi importanti c’è tutto: bisogna solo capire se resisterà al lungo arco di episodi che una stagione contiene di solito.
Una piccola perla: sullo sfondo della televisione dello spacciatore di marijuana trasmettevano “Revenge”. Della serie, anche gli spacciatori tifano Emily Thorne.
Per ora la promuovo a pieni voti. La consiglio a chi cerca un crime dai ritmi apparentemente lenti e l’approfondimento psicologico unito al tema sociale. Non è un prodotto leggero, quindi preparatevi.
-The Lady And The Band

Questo pilot non mi ha particolarmente colpito. La trama non è delle più originali sicuramente, abbiamo questo crimine efferato che coinvolge spacciatori, comunità ispanica ed ovviamente le famiglie delle vittime, le forze dell’ordine non sembrano proprio brancolare nel buio, data la presenza di tre sospettati in quest’episodio. Dalla trama principale si diramano varie storie che potrebbero approfondire diverse tematiche interessanti ma che, allo stesso tempo potrebbero essere trattate in modo sommario vanificando il tutto.
Il mood dello show l’ho trovato bello ma, le diverse trame e situazioni mi sono sembrate un po’ buttate a caso, magari andando avanti tutto avrà un senso ma l’impatto personale è stato caotico. Per quanto riguarda le interpretazioni non saprei, le ho trovate convincenti a tratti. Insomma dove troppo e dove troppo poco in questo pilot mi è mancata un po’ di continuità. Infine, la colonna sonora originale con le sviolinate no, proprio NO.
Sinceramente? Non so ancora nemmeno io se dare una seconda opportunità a questa serie o meno, per ora protendo più verso il no, magari più in là potrei rivalutarla.
-Lu

Voi avete visto questo pilot? Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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