La sesta stagione di “Once Upon A Time” è arrivata all’ottava settimana e si avvicina sempre più alla pausa invernale.
Anche questo episodio ha portato avanti la storyline dell’anno, ma ha mostrato alcuni particolari non gestiti al meglio.
Partiamo subito da questi, che si concentrano nel piano di Emma e Regina per intrappolare la Evil Queen.
Il tutto si concretizza principalmente in due aspetti, ovvero il fallimento del piano, che più annunciato ed evidente di così non avrebbe potuto essere, e il momento a casa di Snow con la Evil Queen sotto le false spoglie di Regina.
Per quanto riguarda il primo, il problema è che siamo arrivati all’ottava puntata, è dalla prima che ripetono che la versione “evil” riesce a essere un passo avanti all’originale (proprio perché è evil) e qui ci sono state mostrate Emma e, soprattutto, Regina, stupite che la Evil Queen abbia intuito il loro piano e abbia agito con una contromossa. Seriously?!
Ovviamente, poi, la Evil Queen si è fatta passare per Regina e di nuovo né Emma né Regina stessa ci hanno pensato. Sembra quasi che persino per Regina la Evil Queen sia un estraneo, quando anche i muri sanno che non è così, è lei, deriva da lei.
Questi atteggiamenti stupiti da parte di Regina, in particolare, sono stati un po’ forzati.
Per ciò che concerne il secondo aspetto, invece, è risultato piuttosto assurdo che alla (falsa) notizia dell’avvenuto imprigionamento della Evil Queen la reazione di chi era presente, Snow per prima, sia stata “Sì, pensiamo al ballo di Henry, d’altro canto non c’è alcuna maledizione operante, al momento”. Insomma, va bene che Henry è suo nipote, ma esistono delle cose chiamate priorità e almeno una frasetta che le indicasse era più che necessaria.
Detto ciò, passiamo all’analisi del resto.
Tremotino e la Evil Queen. Posto che non si può non ribadire che tutto il loro sbacciucchiarsi bloccherebbe la crescita a chiunque, la loro collaborazione resta intrigante… se non fosse che era più che ovvio il fatto che Tremotino avrebbe chiesto troppo persino a lei.
Sono stati particolari, in ogni caso, i discorsi sull’happy ending-nuovo inizio e sui figli.
Tremotino sta peggiorando sempre più, ma è anche vero che questa tensione/scontro con Belle è interessante, dà finalmente verve al rapporto tra i due… l’unico aspetto negativo è che dirgli di voler scappare non è la mossa più furba che si possa fare.
In ogni caso, proprio grazie alla Evil Queen è stato introdotto un altro elemento mitologico, il martello di Efesto. Efesto è uno dei Dei dell’Olimpo della mitologia greca, figlio di Era, che lo generò come vendetta nei confronti di Zeus e dei suoi tradimenti. Efesto era il Dio del fuoco, dell’ingegneria, della metallurgia e sue erano alcune delle più importanti creazioni, come le dimore degli Dei sull’Olimpo e alcuni degli accessori distintivi dei vari Dei (come l’arco e le frecce d’oro di Apollo e quelle d’argento di Artemide, il vaso di Pandora, l’elmo e i sandali di Ermes e via dicendo). I suoi simboli, per l’appunto, erano (e sono) il martello, l’incudine e le tenaglie.
Emma e Regina. Abbiamo rivisto in azione il duo delle mamme e non è stato affatto male, tralasciando gli aspetti di cui ho parlato prima. In particolare, è stato molto bello il simbolismo dell’universo dietro lo specchio, che ha richiamato in senso lato “Alice Attraverso Lo Specchio”, sebbene il mondo che si trova dietro la superficie riflettente sia stata del tutto diversa da quella nata dalla penna di Lewis Carroll; altrettanto si può dire del simbolismo di Regina rinchiusa in quella “prigione” in cui lei stessa in passato ha rinchiuso altri, lì a patire ciò che in precedenza ha fatto subire.
Sono state molto carine le citazioni di “Star Wars”, con i riferimenti a Darth Vader, che ha portato alla bella (e vera) affermazione della Evil Queen per cui Vader non era solo oscurità.
Infine, grazie al cielo Killian e Henry si sono rivelati attenti e hanno capito subito che quella non era Regina ma la Evil Queen, la quale è davvero evil, posto che, come abbiamo visto, ha cercato (e vorrebbe ancora) di corrompere addirittura il figlio. Henry, tuttavia, non ha deluso le aspettative e da degno figlio della Salvatrice è rimasto eroe e ha trovato la soluzione.
Lui e Violet sono stati molto carini.
Snow e Charming hanno donato all’episodio la nota davvero romantica. L’ispirazione a Etienne Navarre e Isabeau d’Anjou di “Ladyhawke” è stata ancora più evidente, con quella sorta di routine instaurata dai due pur di sentirsi vicini. E’ stato molto dolce, infatti, vedere come abbiano trovato il modo di stare insieme anche prigionieri di una maledizione. Questi due sono davvero LA storia d’amore dello show.
Ovviamente, era chiaro che la sofferenza avrebbe dovuto fare breccia in questa routine e che Snow avrebbe iniziato a patirla, ma ciò non toglie che siano stati incredibilmente carini anche in questa situazione.
Infine, veniamo a Belle e Zelena e, pertanto, anche ad Aladdin e Jasmine.
I quattro insieme, al Granny’s, hanno creato un quadretto davvero divertente; in particolare, Zelena è stata malignamente fantastica con Aladdin… e poi diciamolo, non ha torto a prescindere, perché spesso le azioni degli Eroi hanno conseguenze disastrose.
Al negozio di Tremotino-Gold è stato davvero carino il particolare per cui Aladdin è stato “salvato” dal peluche a scimmietta, che ha richiamato palesemente Abu, la scimmietta di Aladdin nella versione animata Disney.
Il dialogo tra Aladdin e Jasmine, dopo l’avvenuto furto, ha fatto drizzare le antenne, come suol dirsi. Basta pensare alla risposta di Aladdin a Jasmine, “Ho solo aiutato un’amica”, e alla replica di lei, secondo la quale gli Eroi sono proprio coloro che aiutano le persone. Ed è effettivamente così. Inoltre, bisogna collegare tutto ciò al fatto che Aladdin abbia avvertito il senso di responsabilità in seguito alla frase di Zelena, che lo ha accusato di aver creato il problema consegnando a Emma le forbici delle Parche, e abbia chiesto a Belle se lei lo ritenesse colpevole dei suoi problemi. Tutto questo fa nascere spontaneamente la domanda: come ricorderete, nella recensione dell’episodio in cui lui ha rivelato di aver usato le forbici delle Parche su se stesso (che trovate qui) ho detto che è difficile che basti solo questo per cancellare definitivamente la natura eroica e da Salvatori e che probabilmente lui avrebbe potuto tornare a esserlo… dunque, è iniziato il cammino di Aladdin per tornare a essere Eroe, il Salvatore?
Infine, abbiamo scoperto che il Genio esisteva ed è stato liberato come accade nella versione animata. Due considerazioni in merito: la prima consiste in una critica, ovvero, come ho detto nella recensione in cui è stata presentata la storia di Aladdin, è stato di nuovo tutto troppo veloce e questa nuova informazione lo conferma, poiché se avessero coperto almeno un paio di episodi con la storia del Diamante Grezzo di Agrabah avremmo potuto vedere il Genio e come lui si inseriva in questa versione, invece così non abbiamo alcuna idea; la seconda è una domanda: c’è Jafar nella lampada?
Bene, anche per questa settimana ho detto tutto, pertanto mi fermo e come sempre vi lascio con il promo del prossimo episodio (che vi ricordo andrà in onda tra due settimane), “Changelings”, in cui pare che Rumple sarà scatenato.
A tra due settimane!
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