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Wanna be… Un cittadino di Mystic Falls

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Wanna be… Un cittadino di Mystic Falls

Bentornati nella rubrica in cui i nostri personaggi preferiti possono essere insultati senza ritegno!

Per il mio esordio, visto che ci tengo al nostro pianeta, ho scelto di celebrare una specie in via di estinzione, più in pericolo dei Panda, più decimati degli amici di Sidney Prescott, più sfigati di Will Coyote: i cittadini di Mystic Falls.

Nel copione del primo episodio, questa ridente località viene descritta come “una piccola cittadina della Virginia. Caratteristica, pittoresca. Un luogo dove ti piacerebbe crescere una famiglia. Meridionale nell’ospitalità, settentrionale nell’atteggiamento”.

Prima di indagare e scoprire cosa si era realmente fumato lo sceneggiatore durante la descrizione,voglio convincervi che vivere qui è bello, io vorrei essere una cittadina di Mystic Falls e ora vi convincerò ad unirvi a me!

Cominciamo con il cartello di “Benvenuto” della città che è stato recentemente sostituito con questo, ritenuto più appropriato:

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Ora che siete entrati nello spirito cittadino, ecco alcune regole per non sentirvi pesci fuor d’acqua:

1) Dovete essere fighi.. A Mystic Falls nessun cittadino è un cesso… Il più brutto è Tyler Lockwood e vi assicuro che potete giocare a dama sulle caselle dei suoi addominali, quindi ci si passa sopra.. Letteralmente 🙂

2) Dovete amare le feste, le sagre, gli anniversari, i mesiversari, per ogni cazzata a Mystic Falls si organizza un ballo o un evento. Il più bello finora è stato quello di Via col Vento con proiezione del film: circa 4 ore di Rossella e Rhett Butler con contorno di guerra Nordisti contro Sudisti, un successone! Quale adolescente rifiuterebbe di partecipare a questa figata pazzesca?

Buttatevi in pista!

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3) Se siete donne dovete sempre essere truccate e pettinate perfettamente… A Mystic Falls a nessuna ragazza è permesso di andare in giro sciatta o coi capelli a caz##! Hanno la messa in piega perfetta anche quando stanno crepando! I capelli di Elena Gilbert li lucidano col Pronto per mobili prima di ogni episodio, le parrucche di Bonnie sono ormai un must e, persino mentre affogava in una fontana, il sindaco non s’è rovinata il trucco! “Perchè io valgo”, anche defunta!

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4) Dovete essere rincoglioniti. I cittadini di Mystic Falls capiscono di essere in pericolo solo quando sono già sanguinanti e in punto di morte. Vi ricordo che siete in una città dove sul giornale ci sono 20 pagine di necrologi al giorno, dove la gente fa conversazione con vampiri psicopatici sdraiati in mezzo alla strada e continua a chiacchierare con un assassino invece di urlare e scappare a gambe levate, fa amicizia con perfide vampire millenarie perché si sente sola e incompresa.

5) Dovete schifare Damon. E’ un vampiro bello, simpatico, affascinante, dagli occhi di ghiaccio, l’unico della città ad avere un quoziente intellettivo decente, morirebbe per salvare Elena, ma… è un po’ psicopatico e beve sangue umano, che orrore, che perfidia!  Al che torniamo alla prima parola con cui l’ho definito… E’ un vampiro, che caspita dovrebbe fare, il maestro elementare e bere Nesquik?! Vi ricordo che il primo vampiro portato sullo schermo era così:

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Direi che ci possiamo accontentare di Damon, no??

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6) Regola importantissima: dovete sacrificarvi per Elena Gilbert. Non importa che vi stia sulle palle; anche se vorreste rasarle a zero quei capelli perfetti o spezzarle quelle gambe kilometriche, per essere veri cittadini di Mystic Falls dovete fare in modo che questa dolce ragazza resti in vita (più o meno) e sia felice. Mi raccomando, quando avrete fatto fuori 12 ibridi, 12 streghe, una chiesa piena di umani, un’intera discendenza di vampiri, solo e soltanto per consegnarle la cura al vampirismo, e lei vi risponderà: “Non posso prenderla, non sarebbe giusto” non dovrete reagire con calci nelle terga, aprirle la bocca e infilarle la cura a forza in gola; dovrete anzi, rispettare la sua decisione e ammirarla per i suoi principi morali!

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7) Dovete essere creature sovrannaturali o parenti di creature sovrannaturali o avere un antenato sovrannaturale, insomma dentro di voi deve esserci qualche gene licantropico, vampiresco, stregonesco. Quindi inventatevi una zia strega (sono sicura che la troverete), un fratello vampiro, un papà licantropo e non indagheranno! L’importante è che non siate parenti di Elena Gilbert, in quel caso avreste i giorni contati e alla prima sagra della salsiccia di Mystic Falls passereste a miglior vita…

8) L’ultima regola è NON ATTRAVERSATE IL WICKERY BRIDGE! Se proprio dovete visitare la città usate un altro ponte, scavate un tunnel, fatevi paracadutare su casa Salvatore, ma NON prendete quella strada, non la attraverserebbe neanche la Signora in Giallo, ci sono più automobili che pesci in quel lago, se non volete suicidarvi anzitempo seguite il mio consiglio!

Bene, direi che ora siete pronti a diventare cittadini onorari di Mystic Falls, che aspettate? Correte a fare testamento e ricordatevi di lasciare tutto a Elena Gilbert. Ci vediamo lì!

Grazie per aver avuto la pazienza di leggere i miei deliri, spero vi siate divertiti e alla prossima!

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Classe 1980, nata e cresciuta a Roma, vive a Milano dal 2010. I suoi amici e colleghi sono rassegnati ormai a riportarle tutto quello che lascia in giro ogni giorno. Cellulare, chiavi, penne, anelli, non fà distinzioni, perde qualsiasi cosa. Sempre con la testa tra le nuvole riacquista lucidità e memoria solo se si parla di cinema e serie TV. Da bimba spaziava dai cartoni animati ai telefilm più improbabili fino alla folgorazione con X-Files quando per la prima volta capisce cosa si prova ad essere “Telefilm Addicted”. Sostiene infatti l’esame di maturità indossando una maglia con su scritto “I want to believe” e per sua fortuna la commissione decide di promuoverla comunque. Dopo una lunga pausa è rientrata da poco nel tunnel dei telefilm, recuperando gli anni persi a discapito degli ultimi neuroni che le erano rimasti. Si commuove facilmente, quindi durante la visione tiene sempre a portata di mano i fazzoletti, ma sa essere anche perfida con i personaggi che non le piacciono.

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