Home American Horror Story The Best of 2013 | I personaggi

The Best of 2013 | I personaggi

0

Dopo il Natale c’è un’altra festività alle porte, quella che segna la fine di questo 2013 e apre le porte al 2014. Ci sembrava giusto quindi fare qualcosina anche per quest’occasione, ovviamente in tema con quello che è il nostro pane quotidiano: le serie tv. In questi giorni usciranno alcuni articoli per celebrare gli show del 2013, sotto diversi punti di vista, infatti questo primo riguarda i personaggi, o per meglio dire alcuni dei personaggi, che quest’anno ci hanno colpito, ci sono piaciuti, sono comparsi per la prima volta e così via. Apriamo le danze!

LUCAS HOOD – BANSHEE
1525379_10202781800415837_1677563549_nNon è neanche il suo vero nome ma ormai ci piace chiamarlo così! Hood è un personaggio apparentemente rude, a tratti scorbutico che, episodio dopo episodio, svela sempre di più la sua vera natura: è un uomo buono, ferito e segnato da una lunga e solitaria prigionia. Per quanto si sforzi di essere un “duro” non riesce a nascondere il vero “motore” che lo ha sempre spinto ad andare avanti: l’amore. Inizialmente lo vediamo arrabbiato, pensiamo a un desiderio di vendetta verso la donna che lo ha abbandonato in galera ma, andando avanti, capiamo che ogni giorno, ogni attimo della sua vita, ha pensato a lei e la rivuole con sé. Nel frattempo si dà da fare con un bel po’ di fanciulle, ma ogni volta che guarda Ana quell’amore, sopito e represso da rabbia e prigionia, lo tortura, fino al culmine, quando finalmente, in una scena meravigliosa, raggiunge di nuovo il cuore della sua donna. Credo sia un personaggio fantastico, uno dei più belli di questo 2013 e Antony Starr, almeno per me, è una gran bella scoperta! Non vedo l’ora di rivederlo in azione e, fortunatamente, non dovrò aspettare molto, visto che la seconda serie inizierà il 10 gennaio.

PETER HALE – TEEN WOLF
Questa prima parte della 3a stagione di Teen Wolf ha dato veramente un cambio di rotta allo show: una trama stratosferica, personaggi spettacolari e colpi di scena unici, prima tra tutti quel “I am the Alpha!!” di Zio Peter. Ebbene tra i personaggi che mi sono più piaciuti quest’anno c’è proprio lui, l’eccentrico, lunatico e opportunista Peter Hale. Come si fa a non amare il suo sarcasmo e la sua vena ironica?! Come si può non parteggiare per lui quando deve affrontare l’UberWolf nell’ospedale?! E come si può non saltare in piedi sul divano quando si sente la battuta finale della prima metà di stagione?! Non addentratevi mai nel mondo delle fanfiction che lo vedono coinvolto, è un luogo oscuro e pericoloso.

BLOODY FACE – AMERICAN HORROR STORY: ASYLUM
Due uomini, una sola faccia, un destino che li lega. Credo sia questo il modo migliore per descrivere questo serial killer senza età. AHS: Asylum ci ha stupiti a tutti e il suo “cattivone” finale credo che sia proprio uno dei meglio riusciti della storia. Durante i 12 episodi della serie ci è stata fatta vedere la sua nascita e la sua trasformazione, quando il figlio prende il ruolo del padre e vuole vendicarsi dei torti subiti dalla madre. Un serial killer a 360° e dalle diverse sfumature visto che è incarnato in ben due persone diverse che indossano la stessa maschera… un volto umano!
Lestblue

ELSABETH TASCIONI – THE GOOD WIFE

Chi segue The Good Wife (e se non lo seguite, recuperatelo SUBITO) è abituato alle guest stars. Avvocati, clienti, giudici ricorrenti che ogni tanto fanno capolino nella trama. Ma non ci sono dubbi, ce ne sono alcuni che rimangono impressi più di altri.
Il 2013 è stato l’anno della favolosa Elsbeth Tascioni/Carrie Preston. Non che gli altri anni fosse da meno, anzi, ma è stato l’anno del suo Emmy come miglior Guest Actress (lo scorso anno era toccato a Martha Plimpton, la “cara” Patty Nyholm).
Non è un personaggio facile. Il pericolo di scadere nella macchietta è sempre dietro l’angolo. Ancora una volta i King hanno dimostrato di saperci fare e di mantenere alto un personaggio divertente, strambo, decisamente sopra le righe, ma estremamente intelligente. Solo 3 episodi in questo 2013 bastano per farla rientrare tra i migliori personaggi.

DAVID LEE – THE GOOD WIFE
Ancora The Good Wife, ma è il momento di un personaggio maschile diventato series regular nella 5 stagione: David Lee. Per 4 anni lo abbiamo visto solo saltuariamente, principalmente per il suo ruolo da disturbatore nelle logiche aziendali. Il suo è un personaggio razionale, molte volte cinico e con una lingua tagliente. Trovarselo in ogni puntata è esaltante. Perché non ci sono dubbi, se c’è David Lee (interpretato da Zach Grenier) le risate sono assicurate. L’apostrofare i nuovi “nemici” come Giuda è ormai diventato storia. David Lee maestro di vita. Eccovi la mia scena preferita, da Red Team Blue Team 4×14:

1495174_611450758891903_595831004_o1489569_611450768891902_1381328383_o1496014_611450775558568_1113616536_o

Fran

THE MOTHER – HOW I MET YOUR MOTHER
Dopo nove anni di estenuante attesa, finalmente How I Met Your Mother ci presenta la famosa e largamente nominata The Mother, la donna senza nome che rappresenta l’input dell’intera serie.
Sicuramente il suo arrivo ha diviso i fan, c’è chi la ama e chi non la apprezza ma… non è poi così importante, non è vero? The Mother, interpretata da Cristin Milioti, a mio parere ha fatto un ottimo lavoro nei pochi episodi in cui è apparsa. L’arco narrativo della nona e ultima stagione potrebbe essere tranquillamente riassunto in una frase: “ragazzi, lasciate che vi racconti la storia di come Lily, Barney, Marshall e Robin hanno conosciuto vostra madre prima di me”.
The Mother è simpatica, con uno spiccato senso dell’umorismo e a tratti un po’ insicura e non vedo l’ora di vederla interagire con Ted. Ma siamo abituati alle attese quindi non ci resta che goderci i momenti che l’hanno vista protagonista: ha fatto sfogare Lily, ha fatto rinsavire Barney e ha dato un’ottima dritta a Mashall. The Mother è esattamente quella che è sempre stata, il Deus ex machina delle situazioni, ora finalmente protagonista degli eventi.
La mia scena preferita di The Mother? Sicuramente il suo discorso con Barney!



Aniel

FELICITY SMOAK – ARROW
Felicity Smoak va sicuramente inserita tra i personaggi da ricordare di questo 2013. Un personaggio il cui destino era quello di apparire una sola volta sullo schermo e che invece è riuscito a conquistare talmente tanto il pubblico, gli stessi autori e l’attore protagonista Stephen Amell, da diventare series regular e probabilmente il personaggio preferito dagli spettatori di Arrow.
D’altronde è praticamente impossibile non amarla: Felicity è un genio dell’informatica, estremamente intelligente, assolutamente adorabile, ma la caratteristica che ci ha fatti innamorare subito di lei è la sua totale mancanza di filtro tra cervello e bocca, che la porta a figure imbarazzanti ma senza dubbio divertenti. Felicity Smoak non è solo una geek di alto livello, è anche una bella ragazza, il cui guardaroba rispecchia perfettamente la sua personalità: gli occhiali, le gonne, la bionda coda di cavallo, le labbra che vanno dal rosa al rosso e le unghie laccate di colori sempre diversi sono i suoi tratti distintivi, ma -soprattutto in questa seconda stagione- la vediamo anche sfoggiare look più eleganti, che rendono la nostra IT girl preferita ancora più femminile.
Dopo essere entrata a far parte del segreto di Oliver Queen, Felicity si rivela essere una ragazza fragile e forte allo stesso tempo, che ha paura dei pericoli che il Team Arrow deve affrontare, ma che mostra enorme coraggio nel mettersi in gioco ed affrontarli; si dimostra l’unica donna capace di affrontare Oliver e di tenergli testa, l’unica persona che non ha paura di mettergli sotto il naso i suoi errori e a fargli capire quando è giunto il momento di cambiare, per il bene della città e soprattutto per il bene dell’uomo che lei considera un eroe. Il feeling tra Oliver e Felicity è palpabile già dal loro primo incontro: è la prima persona in grado di farlo sorridere subito dopo il suo ritorno dall’isola, ed è l’unica con cui Oliver può essere sé stesso, senza bisogno di fingere. Il loro è un rapporto che non si basa su una mera attrazione fisica, esso parte innanzitutto da una base di reciproco rispetto e fiducia, da un legame affettivo che diventa sempre più forte, dalla consapevolezza che l’una rende migliore l’altro. Felicity Smoak non piace solo come singolo personaggio, ha convinto anche gran parte del pubblico che forse, tra tutte le donne presenti nella vita del protagonista, quella di cui ha davvero bisogno è proprio lei. E se Felicity Smoak ha conquistato il cuore di tutti, il merito va senz’altro alla brillante e simpatica ventiduenne Emily Bett Rickards, che ci offre, episodio dopo episodio, interpretazioni che continuano a rendere il suo personaggio sempre più importante nell’universo di Arrow.
Bornwithoutamask

HOOK – ONCE UPON A TIME
Lo conosciamo già dal 2012, ma ad oggi… Colin O’Donoghue, irlandese, il Capitan Uncino della riedizione Disney, Once Upon a Time (ABC), ha praticamente conquistato tutti. Addirittura gli stessi produttori dello show, gli hanno offerto un contratto da regular non appena lo hanno visto entrare nella parte in maniera così totalitaria. Il bell’aspetto e le movenze da rock-star certamente aiutano ad entrare nelle grazie del pubblico (soprattutto quello femminile), ma in poco meno di un paio di anni, il personaggio ha avuto una maturazione di storyline e una crescita personale come pochi. Ce lo hanno presentato come ‘villain’: un villain senza scrupoli, disposto a tutto per vendicare un amore perduto (Milah, la moglie di Tremotino), e che per coincidenze di trama di ritrova sulla strada della protagonista, Emma Swan. Cosa succede allora? Come nelle migliori favole, Hook si innamora di lei, e per lei stravolge i suoi piani, e la sua vita. E’ lui infatti che guiderà all’inizio della terza stagione la spedizione del gruppo dei buoni verso Neverland per salvare Henry, il figlio di Emma. E per farlo è stato disposto anche a scendere a patti con l’odio che proverà sempre per Tremotino (colpevole non solo di avergli amputato la mano, ma soprattutto di aver ucciso la donna che amava prima di Emma). L’amore non solo ha cambiato il suo destino: ma lo ha reso più simile al ragazzo che era anni prima di diventare un pirata, quando onore e buoni principi erano le uniche cose che contavano nella sua vita. Guardando l’ardore con cui combatte a fianco di personaggi a lui da sempre ostili, tutti noi non possiamo che fare il tifo per lui in una lotta che lo vede protagonista NON SOLO per ‘vincere’ il cuore di Emma, ma anche in quella per uno dei migliori personaggi dell’intero show.


SISTER JUDE – AMERICAN HORROR STORY: ASYLUM
photo.phpSuor Jude è, all’apparenza, una donna austera, forte e moralista, che dirige l’ospedale psichiatrico di Briarcliff. Ella non esita a giudicare come mostri i pazienti di cui si occupa e nemmeno a punirli, con vere e proprie pene corporali, mostra una fede incrollabile, ma ha anche una spiccata attrazione nei confronti del piacente monsignor Timothy Howard. Ogni santo però ha un passato e conosciamo meglio Judy Martin, una donna che prima di prendere i voti, faceva la cantante in un night, dedita all’alcool e a uomini che non la considerano. Quella forza apparente tipica di suor Jude nasconde una donna estremamente fragile, con un equilibrio instabile e anche depressa al punto di desiderare di morire. E il destino volle che, presi i voti per aver ucciso una bambina in un incidente stradale, da carnefice diviene anche ella una vittima: rinchiusa a Briarcliff per aver perso il senno, Jude si ritrova a subire le stesse torture a cui aveva sottoposto i pazienti, e in un certo senso lo spettatore non può fare a meno di provare empatia per quel personaggio così forte, caduto in disgrazia. Anche i pazienti stessi, in particolare, Keith e Lana provano dispiacere per la donna, e soprattutto Keith le dimostra un po’ di pietà prendendola con sé in casa e dandole fino alla fine dei suoi giorni una vita più che dignitosa.
ETTY90

ICHABOD CRANE – SLEEPY HOLLOW
tumblr_mwz48uqsBw1sonvcxo1_500Devo farvi una confessione, sto continuando a seguire Sleepy Hollow solo per il personaggio di Crane (e per la presenza di John Noble). Ichabod è affascinante, british e di un’altra epoca, cosa che spesso lo mette in difficoltà quando si tratta di confrontarsi con il mondo di oggi, dalla scoperta di internet e del computer, all’apertura del finestrino della macchina, fino alla questione del pagamento dell’acqua o alle difficoltà con lo scotch. E’ un personaggio che per quanto detto e molto altro suscita molta tenerezza nello spettatore, l’essere lontano anni luce dalla sua vita e dai suoi affetti contribuisce in parte ai suoi tormenti. Parte del suo fascino è sicuramente dovuto anche al suo look: uniforme dell’impero britannico un po’ malandata, capello lungo al punto giusto, insomma non tiene particolarmente allo stare al passo coi tempi.

CLARA OSWALD – DOCTOR WHO
Clara-Oswald-doctor-who-series-7-33868417-500-600Questo personaggio compare per la prima volta in Doctor Who nel 2012 ma diventa effettivamente la nuova compagna del Dottore nel 2013; si scoprirà il mistero che la avvolge solo alla fine della settima stagione. Clara (Jenna Coleman) è carina e dolce al punto giusto, peperina e testarda, raramente la da vinta al dottore, anche se ben sappiamo quanto ci tenga e, come tutti i compagni, il suo non può che essere un ruolo fondamentale in molti aspetti della vita del nostro spaceman preferito. E’ umana e dinamica, non ama stare con le mani in mano, le piace dedicare il suo tempo all’insegnamento e alla cucina. Col dottore c’è una bella chimica, insieme ci hanno fatto ridere e piangere ampiamente, anche nei pochi episodi (rispetto alle precedenti accoppiate) in cui li abbiamo visti insieme.
A mio avviso, finora è una delle compagne migliori in “New Who” e sono certa che ha ancora tanto da dare, quindi ottava stagione arriva in fretta!

ALEC HARDY & ELLIE MILLER – BROADCHURCH
Broadchurch è una delle serie migliori di questo 2013 è parte del suo successo è dovuta anche ad i suoi protagonisti, scritti ed interpretati ad arte. Alec Hardy (David Tennant) incarna il poliziotto scontroso e dal passato burrascoso che, arrivato in una nuova cittadina si sente un pesce fuor d’acqua più del solito. Non ama la compagnia ed i vincoli sociali, ha una personalità al limite del sociopatico ma, nonostante il guscio da duro è una persona sensibile e di cui potersi fidare nelle più disparate delle situazioni.
Ellie Miller (Olivia Colman) è l’opposto di Alec, solare ed altruista, più materna e accorata, empatica e non riesce proprio a comprendere il suo nuovo capo/collega, ma, nonostante tutto, all’occorrenza sa cacciare le unghie e mostrarsi autoritaria al punto di riuscire a zittirlo. L’accoppiata funziona benissimo, i caratteri dei due si completano, riuscendo a farci dono di scene divertentissime anche in una serie triste. Allo stesso tempo, anche singolarmente, entrambi riescono nel migliore dei modi ad emozionarci ed a creare un legame con noi spettatori, anche nei pochi episodi che la prima stagione della serie ci ha proposto.

Ovviamente l’elenco sarebbe ancora lunghissimo ma per questioni di tempo e di spazio non possiamo parlare in modo più o meno approfondito di tutti i personaggi che quest’anno ci hanno colpito come Barry in Arrow, i tanti cloni di Orphan Black, lo splendido Don Draper in quest’ultima stagione di Mad Men e tanti altri.
Vi aspettiamo tra qualche giorno con i prossimi articoli!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here