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Quotes of the Week #30

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Quotes of the Week #30

La stagione telefilmica è ufficialmente ricominciata, e insieme a essa torna la rubrica Quotes of the Week, che ogni settimana vi fornirà una carrellata delle citazioni migliori tratte dagli episodi andati in onda.

sleepyhollowSleepy Hollow 1×01 – Pilot

Io inizierei direttamente da un pilot, quello che personalmente attendevo di più, ovvero Sleepy Hollow. Penso che la mitologia della serie sia nota a tutti – essendone stati tratti film, fumetti e quant’altro – ma questo Ichabod è diventato già il mio preferito. Accento british e sassy quanto basta da farsi amare a prima vista, non trovate?

Nel seguente pezzo di dialogo, il nostro eroe si trova al comando di polizia, si sta sottoponendo alla macchina della verità ed è intento a spiegare chi sia e cosa abbia fatto nella sua vita, e l’apparente serietà con cui tutti lo stanno ad ascoltare è assolutamente esilarante. Che poi poverino, lui sta realmente dicendo la verità.

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Ichabod: I became a spy under the command of General Washington.
Capitano: General George Washington?
Ichabod: Do you know him?!

Ichabod: Sono diventato una spia al comando del Generale Washington.
Capitano: Il generale George Washington?
Ichabod: Lo conosce?

Qui invece il nostro Ichabod – rimasto fermo all’epoca della guerra d’indipendenza e quindi a quando la schiavitù faceva parte della quotidianità e le donne erano tutto fuorché emancipate – cerca di venire a patti con il fatto che il detective Abbie Mills non solo sia una donna, ma sia una donna di colore. Il che da vita a un divertente siparietto.

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Ichabod: If you’re insinuating I endorse slavery, I’m offended.
Abbie: Wait, back up. You’re offended?

Ichabod: Se sta insinuando che io sia a favore della schiavitù beh, mi offende.
Abbie: Aspetti una attimo. Lei è offeso?

Abbie e Ichabod si fanno poi una gitarella in macchina, durante la quale l’uomo ha modo di vedere come Sleepy Hollow sia cambiata dall’ultima volta che l’aveva vista e di come Starbucks domini il mondo moderno (si vede che non è stato in Italia!).

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Ichabod: That building used to be a livery stable.
Abbie: Well, now it’s a Starbucks… where they make coffee.
Ichabod: That building is also a Starbucks. Well, how many are there?
Abbie: Per block?
Ichabod: Is there a law?

Ichabod: Quell’edificio era una scuderia.
Abbie: Beh, ora è uno Starbucks… sa, dove fanno il caffè.
Ichabod: Anche quello è uno Starbucks. Quanti ce ne sono?
Abbie: Per quartiere?
Ichabod: C’è una normativa a riguardo?

Chiudiamo quest’ampia carrellata su Sleepy Hollow – che meritava proprio! – con l’insubordinazione di Ichabod all’ordine impartitogli da Abbie di starsene buono in macchina mentre lei va a esplorare una scena del crimine.

Abbie: I told you to stay in the car.
Ichabod: Yet, as you know, I am insane and therefore impervious to simple commands.

Abbie: Lo ho detto di stare in macchina.
Ichabod: Eppure, come ben saprà, non sono sano di mente e quindi indifferente anche agli ordini più semplici.

underthedomeUnder the Dome 1×13 – Curtains

Mentre Sleepy Hollow partiva con la sua prima stagione, altrove si chiudeva la prima di Under the Dome, fra spiegazioni che a me personalmente non hanno soddisfatto particolarmente e cliffhanger che lo sono ma solo fino a un certo punto. Il monarca è stato incoronato, Barbie poverino è stato condannato per tutto tranne che per l’omicidio che ha realmente commesso, la cupola non si sa ancora da che parte arrivi e Big Jim Rennie non si smentisce fino all’ultimo, incapace di un minimo di sincerità e onestà perfino nei confronti del suo unico figlio, che anzi si rigira come un calzino facendo leva sulla madre morta. E la citazione che vi riporto è proprio di Big Jim a Junior, giusto per renderci conto di quanto sia bravo a raggirare le persone con le parole.

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Big Jim: Those pink stars she painted were a message son, and they’re shining down on you.

Big Jim: Figliolo, le stelle rosa che ha dipinto erano un messaggio, e ora risplendono direttamente su di te.

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E poi non si può non citare la frase che ha fatto da mantra per tutto il corso della stagione, ovvero The pink stars are falling in line (le stelle rosa stanno cadendo in fila), visto che finalmente sono effettivamente cadute – o forse sarebbe meglio dire ascese.

dexterDexter 8×11 – Monkey in a Box

Ci spostiamo ora su una serie che invece vedrà il suo ultimo episodio di sempre proprio questa sera, una serie che ci ha accompagnato per otto lunghi anni, ovvero Dexter. Detto molto in breve e terra terra: non è successo quasi nulla per dieci puntate e mezza e poi BUM! Tutto negli ultimi dieci minuti della penultima puntata dell’intera serie. Ma non stiamo a guardare troppo i dettagli e passiamo alle due citazioni che vorrei condividere con voi. Nella prima è Debra a parlare, una Debra che sta dicendo addio a un fratello in partenza e che riesce a riassumere in pochissime parole tutto ciò che prova per lui. Che è poi anche la spiegazione al perché non sia mai riuscita a voltargli le spalle, nonostante tutto.

Debra: But don’t ever think that is was the code that made you a good brother. There’s a human being in there. There always has been, even if you can’t see it.

Debra: Ma non pensare nemmeno per un attimo che sia stato il codice a renderti un buon fratello. C’è un essere umano la dentro. C’è sempre stato, anche se non riesci a vederlo.

La seconda citazione invece è il riassunto della vita amorosa di uno psicopatico, nella fattispecie di Oliver Saxon. Non ha nessun valore a livello di storyline, ma è comunque una piccola perla (psicopatica).

Saxon: I’ve never been good at relationships. The longest was a couple of weeks, and she was chained to my radiator, so I guess that much doesn’t count.

Saxon: Non sono mai stato bravo a far durare una relazione. La più lunga è stata di un paio di settimane, e lei era legata al mio termosifone, per cui non penso che conti.

newgirlNew Girl 3×01 – All In

Cambiamo di nuovo genere e ci spostiamo sul comedy con New Girl, perché non posso proprio fare a meno di riportare questo minidialogo fra Jesse, Schmidt e Winston che sono alla ricerca di Nick – detenuto in Messico – e che dopo aver cosparso inutilmente di mazzette mezza popolazione messicana, si preoccupano a modo loro dell’amico.

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Jesse: I just hope he found somebody who can protect him and take care of him.
Winston: What? You hope he’s somebody’s bitch?
Jesse: No, like a mentor!
Schmidt: He’d never be picked as a bitch.
Winston: Nick is very attractive, he can be a bitch.
Schmidt: A sissy perhaps, but a bitch?
Winston: He can be a bitch!
Schmidt: He cannot be a bitch!

Jesse: Spero solo che abbia trovato qualcuno che lo possa proteggere e che si prenda cura di lui.
Winston: Cosa? Speri che sia diventato la puttana di qualcuno?
Jesse: No, intendevo un mentore!
Schmidt: Nessuno lo prenderebbe come puttana.
Winston: Nick è molto attraente, potrebbe essere una puttana.
Schmidt: Una fighettina se proprio, ma una puttana?
Winston: Può essere una puttana!
Schmidt: Non può essere una puttana!

Ed è proprio da New Girl che esce il quote of the week per eccellenza! La mia citazione preferita in assoluto questa settimana è infatti venuta dritta dalla bocca di uno Schmidt intento a valutare le due ragazze fra le quali deve scegliere (che mondo crudele, vero?).

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Schmidt: Cece and I, we have this connection. You know, it’s physical, it’s unhealty. Look, I don’t want to get graphic with you, but I’m not just a plug with her, I’m also a socket.

Schmidt: Io e Cece abbiamo questo legame. Sai, è una cosa fisica, ed è morbosa. Senti, non voglio scendere nei particolari grafici, ma non sono semplicemente la spina con lei, sono anche la presa.

Bene, per ora è più o meno tutto. La prossima settimana daremo l’addio definitivo a Dexter, e spero che l’inizio di S.H.I.E.L.D. e la ripresa di Glee ci diano nuovi spunti sui quali chiacchierare un po’… intanto io vi saluto!

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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