Ragazzi io ero pronta, davvero, l’avevo già scritto in ogni social network, l’avevo preannunciato ad altre fellow liars, questa volta l’avrebbero fatta grossa e non le avrei perdonate. Certo, se vedessi l’episodio prima di giudicare non risulterei ora come una totale incoerente ma forse è meglio così perché in questo modo ho anche avuto la possibilità di essere piacevolmente sorpresa da quello che ho visto, completamente l’opposto di ciò che mi aspettavo. Ero convinta infatti, tramite foto e piccoli spoiler (questa è l’ultima volta che mi fido di uno spoiler, promesso), che le ragazze, una volta scoperto il piano di A e quello di Mona, si sarebbero catapultate in prigione da Ali con il capo cosparso di cenere e la coda tra le gambe, chiedendo umilmente perdono alla loro regina per averla tradita. E in quel momento io, dall’alto della mia indignazione, avrei sparato sulla croce rossa con commenti di incredulità e sdegno. E invece, le mie bellissime liars perdonano ma non dimenticano e la nuova consapevolezza con cui vanno a far visita ad Alison è quella di quattro ragazze che capiscono di aver fatto un paio di centinaia di errori in sequenza ai quali, per amore di quella giustizia che tanto bramano anche loro, scelgono di provare a porre rimedio ma allo stesso tempo non intendono neanche dimenticare tutte quelle bugie, i segreti e le manipolazioni che avevano subito da Alison quotidianamente e che certamente adesso non vengono perdonati soltanto perché, per la prima volta, sono state loro ad aver toppato. E nelle importantissime battute iniziali che servono proprio ad impostare le motivazioni alla base delle loro azioni, ARIA vince TUTTO! Adoro quando fa così la mia gnometta!
Ma anche Spencer non scherza
Mancanti di Hanna, assenza che Alison nota subito nel momento in cui fa l’appello, Spencer, Aria e Emily, un po’ imbarazzate un po’ in colpa, spiegano ad Ali di aver compromesso tanto la sua situazione giudiziaria dall’essere quasi state a un passo dal riuscire ad accusarla anche della morte di Lexie Grey e Neal Cassidy ma grazie alla risoluzione della storyline di Mike e alla scoperta del piano di Mona, avevano finalmente accettato di non aver capito niente, come sempre, e di aver puntato il dito contro la persona sbagliata fin dall’inizio, non che fosse poi improbabile come teoria, chi è causa del suo mal … beh il resto lo sapete. Sta di fatto che adesso le ragazze sentono di dover fare ammenda onde evitare di agevolare il gioco di A e promettono ad Alison di trovare presto un modo per dimostrare la sua innocenza e tirarla fuori dal riformatorio, fate con comodo ragazze, non c’è fretta. Alison però, che effettivamente mi SEMBRAVA un tantino provata dal passaggio da vita regale a quella da prigioniera del blocco D, vede Mike come la sua luce in fondo al tunnel ma chiamarlo a testimoniare significherebbe anche effettuare il primo cambio della partita: fuori DiLaurentis, dentro Montgomery. Tutto ciò che Aria riesce a strappare da Alison è la promessa di un po’ più di tempo per trovare il modo migliore di scagionare lei senza rinchiudere suo fratello in cella per sempre e buttare via la chiave.
Il percorso di Aria mi è piaciuto molto in questo episodio perché è stata adorabilmente attiva nella caccia ad A ma soprattutto al suo ipotetico nuovo braccio destro, Cyrus Petrillo. Con Spencer fuori portata e Emily impegnata nelle audizioni di So you think you can dance?, Aria si ritrova a dover convincere Hanna a fare di nuovo squadra con lei e sinceramente questa era un’accoppiata che non vedevo da tempo e avevo quasi dimenticato quanto esilaranti fossero insieme.
Venute a conoscenza di un incidente avvenuto sul lavoro, Aria e Hanna si spacciano per cugine di Cyrus e vanno a fargli visita in ospedale dove scoprono però che la sua situazione era ben più grave di quanto avessero immaginato. Ustionato e ridotto piuttosto male, Aria cerca di ottenere informazioni preziose sulla persona per cui Cyrus lavora e sul tipo di legame che aveva con Mike ma tutto ciò che Cyrus riesce a fare prima che l’infermiera-secondino cacci le ragazze dalla stanza nonostante le meravigliose proteste di Hanna, è scrivere un nome su un pezzo di carta. Purtroppo Cyrus non scrive il nome in stampatello e il termine che all’inizio sembrava “Carjack” diventa in realtà “Varjack” o come Hanna capisce presto e con astuzia livello: Spencer, l’idea era quella di scrivere “Varjak”, un nome che Cyrus evidentemente aveva soltanto ascoltato parlando PRESUMIBILMENTE con A in persona che aveva scelto questo alias come riferimento a quello che era da sempre il libro preferito di Alison. Purtroppo però potrebbe essere troppo tardi per le ragazze provare a scoprire cos’altro Cyrus possa sapere, soprattutto dopo la visita inquietante di A passione Mummia intenzionato a mettere a tacere definitivamente chiunque sappia più del dovuto sul suo conto. Aria comunque non si arrende e cerca di trovare altre prove che possano incriminare A e scagionare suo fratello chiedendo prima una consulenza legale a Veronica Hastings (scene bellissima!) e tornando poi a fare un sopralluogo in camera di Mike ma nel momento in cui utilizza l’asta dei pesi per raggiungere un piano più alto (ah la nanezza!), questo si smonta all’improvviso causandole una rovinosa caduta.
Per fortuna Andrew riesce a raggiungerla nel momento migliore e a medicarla in una scena che devo ammettere è stata estremamente dolce. Ciò che mi è piaciuto di più però è stato il crollo emotivo che Aria ha avuto nel momento in cui si è resa conto che quella trappola mortale era stata pensata per suo fratello, ormai nel mirino di A indipendentemente da tutto quello che lei possa fare per aiutarlo. E se potessi fidarmi ciecamente di Andrew, direi anche che in questo episodio mi è piaciuto davvero tanto, restando al fianco di Aria in qualsiasi veste lei abbia bisogno: tutor, amico, o qualcosa di più.
La visita in prigione da Ali costa a Spencer un viaggio obbligatorio a Londra da sua sorella Melissa e Wren per provare a rimettere ordine nella sua vita e nel suo futuro con un colloquio importante all’università di Oxford. Esaurite le idee per convincere sua madre a rimandare l’appuntamento, archiviata l’ipotesi di Hanna di raccontare finalmente tutta la verità (Hanna è in ritardo di cinque stagioni con questa idea), Spencer, sempre più esaurita, raggiunge Londra controvoglia ma una volta qui non trova neanche Melissa ad aspettarla (cosa che non ho gradito AFFATTO, #ridatemiTorreyenonWesley) bensì uno strano quanto loquace e indubbiamente affascinante coinquilino. Le cose sembrano però intenzionate a migliorare per Spencer che riesce a gestire brillantemente il colloquio accademico, tra citazioni inserite al momento giusto e battute filosofiche che soltanto lei avrebbe potuto capire, il tutto ovviamente prima che la sua borsa cominciasse a sanguinare come se le avessero appena sparato. Nel panico più totale Spencer fugge dall’università e chiama disperata Aria che le consiglia ovviamente di tornare a Rosewood il prima possibile, se non fosse che A sembra voler tenere in scacco Spencer anche oltreoceano. Unico appoggio in una città in cui è completamente sola continua ad essere l’ennesimo estraneo che entra nella sua vita per motivi che non saranno mai davvero chiari.
Anche la storyline di Emily mi è piaciuta più di quanto avessi immaginato perché, sempre prima di guardare l’episodio, ero praticamente certa che sarebbe stata la prima ad asservirsi nuovamente a sua maestà Alison, soprattutto dopo aver rotto con Talia. Ma le preoccupazioni di Emily al momento sono più nobili e riguardano il concorso che ha promesso ad Hanna di vincere a tutti i costi per procurarle i soldi che le servono per iscriversi all’università. E dal modo in cui ballava sulle note di “I can’t remember to forget you”, suggerirei ad Hanna di dormire sonni tranquilli (quella scena era certamente un regalo per Shay Mitchell e il suo “leggero quasi impercettibile” narcisismo)!
In più sono stata anche felice di notare un dolcissimo e timido riavvicinamento a Talia che ha saputo prendere le sue difese nel momento in cui i giudici del concorso sembravano intenzionati a penalizzare Emily per il suo coinvolgimento nel caso di Alison.
Hanna era l’unica delle ragazze ad aver saltato la visita di cortesia ad Alison considerato che durante il loro ultimo incontro, aveva praticamente gongolato della condizione di Ali, rimproverandole ancora una volta di essere A e di aver ucciso Mona.
Ma il loro confronto era comunque inevitabile e quindi esclusivamente rimandato a poco tempo dopo. Di ritorno dalla missione con Aria e dopo aver sprizzato gioia da tutti i pori quando sua madre le ha confessato di essere ufficialmente fidanzata con Ted (inserire sarcasmo qui), Hanna torna in prigione da Alison ma qui le cose non vanno esattamente come le avevo immaginate. Per la prima volta da quando è tornata ufficialmente nella prèmiere della quinta stagione e con tutte le riserve che ovviamente metto in conto di fronte ad una bugiarda manipolatrice patologica, Alison dice tutto quello che speravo dicesse fin dall’inizio, chiede ad Hanna di non scusarsi perché spetta a lei farlo questa volta, perché la vita in riformatorio in cui ogni sua libertà, anche la più naturale e necessaria, le è stata negata le ha fatto capire (FORSE) quanto tirannica e malvagia fosse stata in tutti quegli anni, allontanando anche quelle persone che credeva di proteggere.
Alison chiede ad Hanna quindi una possibilità per ricominciare ma per quanto dubbiosa sia a riguardo, adesso Hanna non chiude completamente la porta ad Alison chiedendole però una prima dimostrazione della sua buona fede: condividere con loro tutto ciò che sa su Cyrus e su chi possa essere il misterioso Varjak.
E concludendo proprio con Alison, abbiamo modo di assistere a piccoli momenti di inquietante quotidianità nel riformatorio, certamente ben lontano dalla sicurezza di Fort Knox visti i misteriosi messaggi che Ali continua a ricevere. Ciò che però mi ha incuriosito particolarmente, oltre la bambolina nel barattolo e la risposta sul tavolo, è stata la richiesta che Alison ha fatto a Veronica Hastings, ultimamente sempre più al centro della situazione, di “allenarla” a testimoniare senza autoincriminarsi. Veronica inizialmente non risponde ma a rendere ancora più misterioso il caso è la decisione che prende di non far tornare a casa Spencer dopo aver letto il fascicolo di Alison.
In un episodio che ho amato più di quanto avessi potuto immaginare, la storia ha compiuto un innegabile passo avanti verso quel finale che potrebbe capovolgere le sorti della serie, dei suoi protagonisti e di noi poveri fan prossimi alla reclusione al Radley. Io vi lascio e vi do appuntamento come sempre alla prossima settimana,
kisses, Walkerit-A
La puntata mi è piaciuta, piena di nonsense come sempre ma meno terribile del solito.
Oramai ho perso la speranza di riuscire ad estrapolare un concetto di senso compiuto da questo telefilm, visto che secondo me neanche gli sceneggiatori sanno dove vogliono andare a parare, ma sono davvero curiosa di scoprire quale sarà la grande rivelazione durante la puntata del 24 marzo (speriamo meglio di quella riguardante Ezra che ha piazzato 600 telecamere in tutta Rosewood solo per scrivere un libro).
Shay Mitchell è bellissima e sà di esserlo, dopo averla vista in quella scena di ballo dove si ammirava estasiata allo specchio possiamo stare certi che non soffra di problemi di autostima 🙂