Home How I Met Your Mother How I Met Your Mother | Recensione 9×10 – Mom and Dad

How I Met Your Mother | Recensione 9×10 – Mom and Dad

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How I Met Your Mother | Recensione 9×10 – Mom and Dad

Nonostante l’episodio non sia stato male mi ritrovo a cancellare e scrivere e cancellare la recensione da almeno mezz’ora, segno che, in fondo, non mi abbia detto nulla. Non è stato brutto, quindi non posso insultarlo (accidenti! È così divertente sparare a zero) né è stato una meraviglia per cui eccomi qui che tento di mettere insieme le idee. Procedo attraverso i filoni narrativi così magari riesco a ottenere qualcosa di utile.

Parto dal gruppo che mi è piaciuto di più, Marshall-Daphne-Marvin: i tre sono ancora in viaggio per l’East Coast sulle note della contagiosa e virale “500 miles” dei Proclaimers che ha finito per contagiare anche Daphne (la cui guest è giunta al termine)…e Marvin: il bebè alla guida era meraviglioso.

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I tre continuano il viaggio ma Daphne è di pessimo umore perché non può arrivare in tempo per la simulazione del discorso all’ONU della figlia; Marshall ha il cuore tenero e fa la cosa giusta: fa una piccola deviazione e la scorta alla scuola dove la ragazzina si dimostra figlia di sua madre: «Dicono che i bambini sono il futuro dell’umanità. No, il futuro dell’umanità è il petrolio! Trivella Bellezza Trivella!»: la faccia di Marshall è stata meravigliosa! Perché la parte mi è piaciuta? Perché il discorso che fa Daphne sulla distanza dal proprio figlio potrebbe essere foriero di riflessione per Marshall e Lily per quanto riguarda la scelta se andare a Roma o restare. Ce lo ritroveremo in futuro insomma… spero, al momento la discussione fra gli Eriksen è nella lista di “Chi l’ha Visto?”. E sì, anche perché Marvin alla guida mi ha «fregato un punto e una scopa» come si dice dalle mie parti: quanta tenerezza in una camicetta a quadri!

Sezione numero due: “Il Detective Mosby, Lily e il mistero dell’inchiostro sulla foto”. Ted uscendo dalla doccia trova la preziosa foto autografata dall’idolo di Robin coperta d’inchiostro (il suo prezioso inchiostro):

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…e quindi parte l’indagine coi tre sospetti:

1)William Zabka

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2)Il cameriere dallo sguardo sfuggente

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3)Il cugino di Robin con problemi al collo

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4)Lly stessa…anche se non avrebbe alcun senso.

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Ho apprezzato l’atmosfera da indagine anni ’70 e chiaramente il colpevole era Zabka con l’inchiostro in camera da letto. Scusate, ho giocato a Cluedo. Movente? Voleva continuare ad apparire il buono della storia, per una volta. Cosa che mi ha fatto riflettere su tutti quegli attori che finiscono per rimanere intrappolati in un ruolo o, peggio, il cui ruolo coinvolge così tanto gli spettatori che finiscono per confondere il personaggio con l’attore. Ad esempio, scusate la digressione, il presidente di Scandal – Tony Goldwyn – per me sarà per sempre l’assassino di Patrick Swayze in Ghost nonché psicotico serial killer di Senza Traccia: mi dispiace ma proprio non riesco a separare i ruoli.

Da notare il ritorno del “Pineapple Accident“: rimarrà irrisolto ci hanno detto, ci tocca aspettare che Lily Rush e i suoi Cold Case se ne occupino.

(Robin), James e i piani di Barney. Tecnicamente Robin ha tipo 4 battute in tutto l’episodio. Dunque, avete presente “Il cow-boy col velo da sposa” e “Genitori in trappola”? Ma sì, quei due film che partivano dalla per nulla malsana premessa per cui se divorzi si fa a metà di tutto comprese le figlie gemelle che si conoscono 12 anni dopo in un campo estivo e complottano per riunire la famiglia. Barney ne sa sicuramente qualcosa, deve aver studiato complottologia con Lindsey Lohan (protagonista del più recente dei film) e gli basta vedere sua madre e suo padre dirsi «Ciao» senza sguardo assassino per decidere che si amano ancora e devono tornare insieme. Deve affrontare due ostacoli: 1) anche James ha avuto la stessa idea e siccome il Reverendo Gibbs è all’albergo per officiare il matrimonio, fa al fratello concorrenza sleale 2) il padre di Barney (the greatest Tim Gunn is back!) è leggermente sposato. Ma Barney non si arrende!

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Spedisce la moglie del padre, con Rajiit da qualche parte e intrappola padre e madre in ascensore dove serve loro l’occorrente per una bella rimpatriata: colonna sonora compresa!”Bang Bang Bangity Bang” versione Barry White è meravigliosa!Così come meraviglioso è il cartello ai piedi delle scale che avverte di usare l’ascensore:

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Nella lista di Funny Moments dell’episodio non posso dimenticare le due versioni musicali della vita da famiglia felicemente unita di Barney e James: se la seconda finisce con una zuffa tra i fratelli,

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la prima finisce così:

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A vincere è naturalmente James: il reverendo e Loretta erano in realtà tornati insieme da qualche tempo ma aspettavano il momento giusto per dirlo ai ragazzi e Barney, dopo una chiaccherata con Robin, capisce che il fratello ha bisogno di quella vittoria più di lui.

Le trovate divertenti alla fin fine non erano malaccio ma comunque la puntata non mi ha entusiasmato: dei tre filoni narrativi solo il primo di cui ho parlato aveva un suo perché mentre gli altri due non ci hanno realmente portato da nessuna parte. Continuo a preoccuparmi per questa persistente volontà di concentrare l’azione su un solo weekend anche perché ho notato una cosa in questo episodio: saranno passate sì e no 24 ora dall’inizio della serie e questi qua in ogni episodio hanno un drink in mano. Com’è possibile che non siano allo stato infiammabile?! Praticamente è uno spot dell’alcolismo. Per un gruppo di creatori come quello guidato da Carter e Bays, il rispetto del verosimile è di solito la regola ma questa volta ci sono cascati in pieno e quando concentri l’azione in un breve lasso di tempo la credibilità è tutto.

In conclusione, vi lascio con due o tre cosette:

1) la perla del Reverendo Gibbs:

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2) il promo dell’episodio della prossima settimana in cui tutto sarà in rima, spot compreso…OMG!


http://www.youtube.com/watch?v=FZ7R6dYhHrM

3) vi rinnovo l’invito a farvi un tour delle pagine Alla Fine arriva Mamma! e Le migliori frasi di Barney Stinson: è salutare, è gratuito, fa bene al fisico e alla mente.

Naturalmente sono più che benvenuti commenti qui sotto 🙂 Mipiacciate a volontà e convidete il verbo!

Grazie come sempre per essere in tanti a leggere le mie recensioni e….That’s all folks! Alla prossima!

cofanetti


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