Nathan Fillion vuole accendere un candelotto di dinamite con una sigaretta.
Vuole anche scassinare una cassaforte.
In effetti, la star di Castle ha sul suo iPhone, al momento, tutta una lista di cose a cui aspira e che deve ancora fare, come attore. Un giorno o l’altro.
“Far atterrare un elicottero. Interpretare il mio doppio. Premere il pulsante di un detonatore”, prende spunto dalla sua lista di cose da fare, durante un’intervista con domande dei lettori a TVLine – durante la mia visita al set della serie ABC. Va avanti: “Usare un candelotto di dinamite. Allontanarmi da un’esplosione in slow motion. Disinnescare una bomba”. Fillion si interrompe, poi preme con il pollice il tasto di backspace. “In effetti posso depennare l’ultima voce della lista. L’ho già fatto”, nell’ultimo episodio stagionale di Castle.
UOMO SPOSATO? | Nei panni dello scrittore di gialli Richard Castle, Fillion ha in effetti aiutato la sua partner nella lotta al crimine, Kate Beckett (interpretata da Stana Katic), a disinnescare ogni sorta di situazioni al limite. Ma quando la 5° stagione è giunta al termine, è scatta la scintilla per la più grande collaborazione di tutte: la relazione amorosa.
Facendo il punto: per quattro anni Castle e la sua musa detective del NYPD si sono mossi intorno ai crescenti sentimenti che provavano l’uno per l’altra, per cedere infine alla passione nel finale di 4° serie. La passata stagione li ha visti impegnati, con qualche (seppure effimero) successo, a tenere la loro relazione nascosta al 12° distretto di polizia. Tutto questo ha portato al finale di stagione di maggio, nel quale Castle ha colto di sorpresa la sua amata con un anello e una proposta: “Katherine Houghton Beckett, vuoi sposarmi?”
SONDAGGIO POPOLARE | Kate deve ancora rispondere a Rick, è possibile che dica di no?
Far inginocchiare Rick per la proposta non è stato facile, dal modo in cui si è svolta la stagione 5 si capisce bene. In effetti, almeno per un attimo, i telespettatori – e la stessa Kate – si sono domandati se lo scrittore non sarebbe andato proprio nella direzione opposta, lasciando perdere questa relazione. Dopo tutto, nell’episodio precedente Kate aveva messo in discussione l’apprezzamento di lui, provocando il collaboratore poliziotto con la possibilità di un aspirante e attraente corteggiatore (interpretato da Ioan Gruffudd, nell’episodio “The Squab and the Quail”).
Anche se qualcuno era pronto a cavillare che tutti questi ostacoli non erano naturali, l’idea di Kate sul coinvolgimento di Rick non comprendeva il fatto che lui sedesse su una bomba con lei, ma Fillion ha apprezzato non poco la necessità di contatto fisico.
“Quando si guarda una serie in TV, si tende a desiderare di vedere la favola. Ma quello che succede in Castle somiglia molto di più all’andamento reale delle cose – ha commentato l’attore – Queste sono le cose che succedono nella vita vera. Queste cose succedono. Tutte le volte. Le persone prendono decisioni e queste decisioni hanno delle ripercussioni. Sul momento non si pensa a quello che le nostre azioni porteranno più avanti, ma le ripercussioni ci sono. Così è la vita.”
CASTLE PREME IL GRILLETTO | Riflettendo sull’ultima scena di Rick al parco giochi, Fillion dice: “È sembrata un’evoluzione naturale”, aggiungendo poi che il creatore della serie Andrew W. Marlowe e gli sceneggiatori “hanno sviluppato in modo molto originale, nel corso degli anni, la dinamica del ‘vogliono, non vogliono, e se vogliono dove li porterà tutto questi’ tra i due personaggi principali”.
“È una specie di danza – ha osservato – perché quando dai vita a un programma televisivo di successo e ben fatto, non vuoi mischiare troppo le carte, non vuoi cambiamenti troppo repentini. Almeno, io la vedo così. Il team dietro Castle è stato molto bravo a gestire tutto questo nel modo corretto.”
Per Castle – che non dà il meglio di sé nella parte del marito e non ha mai disdegnato la compagnia femminile – fare una proposta di matrimonio è segno evidente di una nuova maturità. Ciò nonostante quando chiedo a Fillion se lo ha fatto stare bene vedere Rick compiere un certo passo, come attore che interpreta questo personaggio, lui smonta la suggestione con garbo.
“Io non la vedo in questi termini. Penso più alla salute della serie. Insomma, vado a lavorare tutti i giorni e non mi domando mai ‘Cosa significa per me?’. Questo è un lavoro di squadra e quando sei sul set ogni giorno, quando ci sono 60 persone e tutti stiamo facendo la stessa cosa, e tutti lavoriamo incessantemente – e sono molti quelli che lo fanno più duramente di me – io tendo a pensare in termini di salute e buona riuscita dello show.”
Cosa porterà la proposta a Rick e alla sua possibile fidanzata, ovviamente Fillion non può dirlo. È quello che rivelerà la première della 6° stagione, in onda lunedì alle 10/9c. Il capo della serie Marlowe, intanto, ha anticipato che mentre gli sceneggiatori hanno giocato con diverse possibilità, alla fine “noi cerchiamo sempre di scegliere la possibilità più onesta e stimolante. E nel finale, la strada che prendono i personaggi è onesta.”
VITA DA ATTORE | Quando ho parlato con Fillion – seduti uno di fronte all’altro nella stanza per gli interrogatori del 12° distretto di polizia, ovviamente, mentre la serie ABC era alle prese con il 3° episodio – per lui l’estate era già quasi tutta alle spalle. Il progetto dell’ideatore di Firefly Joss Whedon, Much Ado About Nothing, era stato rilasciato due mesi prima. Monsters University, film nel quale Fillion ha prestato la voce a uno studente con problemi respiratori, era già uscito al cinema. E la pellicola Percy Jackson: Sea of Monsters, dove interpreta il messaggero degli dei Hermes, era già sulla strada per la Cineplex. Tutto questo, e un’intera stagione di Castle, sono davanti a lui.
Quindi ho dovuto fare la fatidica domanda: “È il momento più bello nella tua carriera di attore?”
“Sto passando un periodo molto positivo – ha commentato, sorridendo – Mi sorprende sempre venire chiamato per prendere parte a progetti di cui sono entusiasta.”
“Non ho mai sognato di fare il cameriere, eppure l’ho fatto per anni. E andare avanti con un lavoro come quello non era male, ma non era il mio sogno. Adesso tutti i lavori che faccio sono lavori dei sogni. Non è una brutta sensazione.”
E adesso, chi ha una sigaretta e un candelotto di dinamite?