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Agents of S.H.I.E.L.D. | Dietro le quinte della “Grande Perdita” di Coulson.

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Agents of S.H.I.E.L.D. | Dietro le quinte della “Grande Perdita” di Coulson.

AVVISO: Spoiler per chi non ha ancora visto il Season Finale della seconda serie!

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Eravate stati avvisati. Sapevate che Coulson avrebbe perduto qualcosa di estremamente importante per lui. Ad ogni modo, non avevate probabilmente immaginato che lo sfuggente Direttore avrebbe perso la sua dannata mano nei Season Finale di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.

Mentre gli Inumani pianificano di rilasciare i Cristalli Terrigeni a bordo dell’aircraft carrier dello S.H.I.E.L.D., Coulson (Clark Gregg), Mack (Henry Simmons) e Fitz (Iain de Caestecker) si scontrano col formidabile teleporta Gordon (Jamie Harris), il cui ultimo atto prima di morire impalato è lasciar cadere sul pavimento della nave uno dei cristalli che possono spazzare via l’umanità.

Coulson non perde tempo e afferra il cristallo, ma il suo atto eroico ha un prezzo: inizia a pietrificarsi. Fortunatamente, Mack prende l’improvvisa e veloce decisione di tagliargli il braccio per salvargli la vita. “Ha fatto davvero parecchio male.” Dice Clark Gregg con una risata.

Niente paura. Gregg ha ancora entrambe le sue appendici – anche se era un po’ ammaccato la mattina dopo, per essersi gettato a terra più volte ad afferrare il cristallo nelle varie riprese. La magia degli effetti speciali include un’ascia meccanica che taglia davvero, affettando un finto braccio fatto di interiora avvolte attorno a una coscia di pollo – ovvero la cosa che vi da la croccante sensazione sonora di un osso spaccato in due. Buono!

Iniziò tutto prima di produrre il finale, quando i produttori convocarono Gregg per una chiacchieratina, un giorno sul set. “E’ sempre terrificante quando lo fanno,” ci dice Gregg. “Forse soffro solo di stress post traumatico per essere già stato ucciso una volta, ma dissero di aver qualcosa di cui parlare con me. Mi spinsero in un vicolo, e mi raccontarono alcune delle cose che sarebbero successe nel season finale. Fui molto felice di apprendere che avrei sistemato alcune delle incomprensioni con Henry Simmons (Mack), al quale voglio così bene – ci sono stati disaccordi tra il suo ed il mio personaggio per tutta la stagione – e mi rattristai alla notizia che avrei perso un braccio.”

Continuando con chiacchiere riguardo a quale delle braccia sarebbe finita sul ceppo, la comprensione di quello che stava per accadere iniziò a mettere radici. “E’ importante,” dice Gregg. “Tu pensi: Wow, è un grosso cambiamento,” cosa vera sia per l’attore che per il personaggio. “E’ una di quelle occasioni in cui hai le stesse difficoltà pratiche che ha il tuo personaggio. Le persone mi passavano cose, ad esempio i files, e io non riuscivo materialmente ad aprirli a meno di non usare il naso. Richiede un sacco di pratica.”

“Poi si arriva al momento di girare la scena. Una scena chiave, emozionante, davvero ben scritta e molto eroica. Non ci sono scappatoie. Sei tu o non sei tu a gettarti a terra per primo di testa, nel tentativo di salvare il resto della squadra. Esci di scena col botto. Ci sono un sacco di domande che ronzano nella testa di Coulson, del tipo “Cosa significa ciò?”. E’ chiaro, per alcuni momenti, che questa è la fine.”

Ad ogni modo, Coulson non ha necessariamente paura della morte in quel momento. “Sento come se lui fosse un uomo che ama la sua vita tanto quanto ama il suo lavoro, ed è consapevole che ci sono persone vive, nel mondo, grazie a lui, è questo a dargli uno scopo. Ma non credo davvero che Coulson sia tornato in vita immutato dopo The Avengers, non nel profondo,” dice Gregg. “E’ come se avesse un rapporto diverso con la morte. Non come se la cercasse, ma non penso ne sia più spaventato come lo era prima. E’ come se non fosse destinato al 100% ad essere qui. Se le cose fossero andate in quella direzione, sarebbe solo lui ad essere tornato al suo stato di non-vita – nel senso di ripristinare l’ordine dell’universo. E’ un tantino fatalistico, ma penso sia un elemento di ciò che è lui ora.”

Comunque, Gregg è felice che Coulson abbia perso solo la mano e non la vita. “Sono entusiasta di essere sopravvissuto ad un’altra stagione. Non lo do mai per scontato. Ci sono davvero poche persone che ottengono una morte eroica, figurarsi due!”

Cosa significherà questo per Coulson, nella prossima stagione? E’ ancora da decidere. “Hanno suggerito che sarà una grave perdita, ma in questo mondo, con alcuni degli amici che abbiamo allo S.H.I.E.L.D., ci sono diverse tecnologie che potranno rendere la perdita della mano, ad un certo punto, un po’ meno dolorosa.” Questo, o “Spero che Deathlock mi presti una delle sue meravigliose mani, se dovrò mai combattere qualcuno!” Dice Gregg.

Per il finale, almeno, Gregg spiega che hanno utilizzato più tecnologia low-cost per nascondere il braccio durante le riprese con Skye e Lola. “C’è stato un gran bel lavoro fatto dai dipartimenti dei costumi e delle protesi per fare in modo che risultasse credibile. Ha spaventato davvero le persone di passaggio!”

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Annalisa Mantovani nasce a Ferrara, in un freddissimo e nevossissimo Febbraio del 1980. Forse è per questo che odia l’estate, il sole e il caldo e preferisce climi rigidi e temperature polari, grazie alle quali può godersi le fusa dei suoi gatti, una bella coperta calda, il divano e i suoi amatissimi libri. Sin da piccola legge tutto il leggibile, dal romanzo d’avventura al fantasy, dalla storia d’amore alle etichette dello shampoo, ma le sue letture preferite rimarranno sempre i romanzi di Emilio Salgari sul pirata Sandokan, Il Silmarillion di quello che definisce il suo “papà” letterario J.R.R.Tolkien, la saga di Harry Potter e qualsiasi cosa sia stata scritta sui vampiri, anche la spazzatura. Da qui, e dalle sessioni di Dungeons&Dragons a cui gioca col marito ormai da più di 15 anni, la passione per la scrittura di romanzi fantasy e urban fantasy che, se dio vuole, un giorno riuscirà anche a pubblicare. Telefilm Addicted da quando guardava Hazard e l’A-Team con il nonno dopo i compiti, predilige serie dove la componente sovrannaturale giochi un ruolo importante, anche se non disdegna Downton Abby, Criminal Minds e Broadchurch. Whovian per la vita, le sue serie del cuore saranno sempre Doctor Who, Buffy e, da poco aggiuntasi, Once Upon a Time, che ha il potere di farla tornare bambina.

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