Carissimi addicted, questa settimana ha portato con sé una nuova, agghiacciante consapevolezza: sono passati ormai vent’anni da quando cantavamo a squarciagola “Aidonuannauei” convinti che si trattasse di una frase di senso compiuto in una fantomatica lingua straniera, tipo, che so, l’aramaico antico.
Rassegnamoci: SIAMO VECCHI.
Il primo episodio di Dawson’s Creek compariva per la prima volta sugli schermi americani due decadi fa. Ecco cinque motivi per cui questo proto-teen drama, che raccontava le vicende dei figli della serva, i cugini sfigati che vivevano nella palude e che sarebbero in seguito stati sostituiti dai patinatissimi protagonisti di The O.C. e Gossip Girl, rimarranno probabilmente per sempre nei nostri cuori:
- Chi di friendzone ferisce… Dawson’s Creek è stata forse la prima serie ad osare e a giocare la carta del ribaltone. Per anni Joey si è sdilinquita (e ci ha sfrantumato le palle) pendendo dalle labbra di quel carciofo di Dawson.
Quando alla fine della prima stagione lui decise finalmente di limonarsela durissimo, tirammo tutti un enorme respiro di sollievo… ingenui! Dopo una manciata scarsa di episodi lei gli diede il benservito, gettandosi fra le braccia del testosteronico Pacey e lasciando alla povera Jen il compito di accollarsi il peso della deflorazione di Dawson. - Così vecchio eppure così attuale. Saranno anche passati vent’anni, ma i temi trattati in questo telefilm risultano ancora oggi del tutto attuali. Merito probabilmente delle scelte audaci che hanno spinto gli autori a trattare argomenti ritenuti all’epoca assolutamente scottanti (basti pensare alla figlia di Jen, affidata dopo la morte della madre alle cure di una coppia omosessuale).
Credo che sia innegabile e incontestabile che questo telefilm, più di ogni altro, ha rappresentato una buona parte dell’educazione sentimentale degli adolescenti che con esso sono cresciuti e che, nonostante i vestiti imbarazzanti e le pettinature improbabili, potrebbe essere apprezzato anche dalle nuove generazioni. - Giustizia per Jen! Non c’è nulla da fare, è passata una vita eppure ‘sta cosa ancora mi tormenta: cosa cavolo si erano fumati gli autori prima di pensare la storyline di Jen? Questa povera anima persa ha attraversato una disgrazia dopo l’altra, non gliene è andata bene mezza dal primo momento che ha messo piede a Capeside.
Vi giuro, io avrei voglia di un reboot giusto nella speranza che stavolta la produzione si decida a rendere un po’ di giustizia a una donna controversa ma con due palle grosse così! #savejensavetheworld
Punto bonus: la nonna di Jen. All’inizio della storia era una figura odiosissima e petulante ma, complice la convivenza con Jen (che, ci terrei a ricordarlo, è la vera eroina di questa storia), si è trasformata nel corso delle stagioni in un personaggio cazzutissimo, capace di difendere a spada tratta la nipote e Jack e di ammaliare con le sue arti femminili tutti i compagni del circolo di burraco.
Credo e spero che Dawson’s Creek rimarrà una di quelle serie intoccabili, di cui nessuno si azzarderà mai a fare un revival (anche perché dove la ritrovi una in grado di partorire faccette così odiose come Katie Holmes?).
Nel dubbio, Dawson… sappi che ti ricorderemo sempre così!