Il cast e Tim Kring, creatore di Heroes Reborn hanno dichiarato al TIFF che un mondo più buio e nuove tecnologie caratterizzeranno la nuova serie di NBC.
Non c’è bisogno di salvare la cheerleader per salvare il mondo. Come Tim Kring, showrunner della serie, ha detto in precedenza a The Hollywood Reporter, Noah Bennet (Jack Coleman) è tornato, ma sua figlia Claire (Hayden Panettiere) è morta. E questo rende Heroes Reborn una serie più dark che parla di nuovi eroi che cercheranno di salvare il mondo o semplicemente cercheranno di sopravvivere.
THR ha parlato con Kring e con il cast alla premiere dello show al Toronto International Film Festival per avere qualche scoop su questo nuovo (revival) franchise e ha cercato di capire cosa devono assolutamente sapere gli spettatori di questa mini serie formata da 13 episodi.
Questo è un mondo più dark
Il fatto che Claire abbia mostrato al mondo i suoi poteri alla fine della serie originale, avrebbe dovuto lasciare gli spettatori con l’impressione di avere un mondo unificato, con la convivenza pacifica tra persone normali ed “evos”, ovvero come gli umani chiamano le persone che si sono evolute nella serie. Ma quando un attentato terroristico ad un evento umani-evos uccide centinaia di persone ed un volto molto familiare se ne prende il merito, tutte le possibilità di una pace duratura vengono subito eliminate.
“Sono passati cinque anni e ora il mondo è più buio e molto diverso per gli evos,” ha detto Coleman. “È molto pericoloso essere un evo adesso. La posta in gioco è molto alta.”
In città c’è una nuova organizzazione molto sinistra
Come nella serie originale, gli eroi sono ancora dispersi – solo che questa volta, Bennet non è il responsabile della loro scomparsa. Dopo Primatech, ora c’è una nuova compagnia cattiva che vuole catturare gli eroi per studiare (e potenzialmente usare) i loro poteri. E questo porta Bennet a mettersi in contatto con un uomo chiamato Quentin (Henry Zebrowski), che diventa subito suo complice.
“Noi non siamo amici…io lo infastidisco,” ha detto Zebrowski. “Il mio personaggio coinvolge questa persona che è molto seria. C’è questa idea di fantasia, in cui io arrivo al centro di una cospirazione e penso di spaccare e di esporre alcune persone…e poi arriva lui e penso, ‘Oh. Queste persone sono assassini. Non sono preparato.’”
Altri sono a caccia
C’è molto di più di quello che sembra con Luke Collins (Zachary Levi) e Joanne Collins (Judith Shekoni). I due coniugi formano una coppia molto complessa, che, guidata da forze molto oscure, compie un certo tipo di azioni.
“Mi piace pensare a loro due come a un misto tra Natural Born Killers e Mr. And Mrs. Smith’” ha detto Shekoni. “Quello che mi piace davvero molto di questi personaggi è che ci sono delle persone che uccidono e non hanno conseguenze. Qui invece puoi vedere come le loro azione li cambino man mano che la serie va avanti. È come un viaggio.”
C’è un luchador in arrivo
Come la serie originale, Heroes Reborn è uno show decisamente internazionale. Questa volta significa incorporare nella storyline del luchador molti colpi di scena e deviazioni.
“È unico nel suo genere,” ha anticipato Ryan Guzman, il cui personaggio Carlos Gutierrez viene in contatto con il luchador. “Soprattutto nella comunità latina, il luchador è una personificazione di eredità e famiglia. Amo il fatto che siamo riusciti ad avere un po’ di cultura latina in questo pazzo e nuovo mondo di Heroes.”
Nuove tecnologie significano una nuova ed intensa storyline
Una delle rivelazioni top-secret della premire di due ore di Reborn riguarda l’incorporazione di un nuovo tipo di storytelling e di eroe. Il risultato potrebbe essere controverso per alcuni fan, ma è qualcosa che lo showrunner Kring non vede l’ora di mostrare al pubblico.
“Fare cinque anni fa quello che abbiamo fatto è qualcosa che probabilmente non era possibile a livello di budget e di programmazione,” ha detto. “Quando parlo di come così tante cose non siano cambiate nella produzione di uno show, intendo dire che è stato possibile grazie alle nuove tecnologie.”
Alcuni eroi originali ritorneranno
La lista di eroi che ritornano è stata precedentemente annunciata e vede Matt Parkman (Greg Grunberg), Mohinder Suresh (Sendhil Ramamurthy), Hiro Nakamura (Masi Oka), The Haitian (Jimmy Jean-Louis) e Micah Sanders (Noah Gray-Cabey). Almeno uno di loro riapparirà nella premiere, con la promessa di vedere anche gli altri.
“Abbiamo pensato a questi personaggi originali quando eravamo nella sala autori e stavamo scrivendo la storia,” ha detto Kring. “Ci sono solo un paio di personaggi che avremmo voluto avere, ma che non era possibile perché gli attori erano impegnati in altri progetti.”
I problemi sociali sono in prima linea
Come gran parte degli show che hanno eroi, Heroes Reborn continua a parlare di problemi sociali ed economici del mondo attuale, mentre sviluppa i suoi personaggi.
“Heroes è sempre stato una sorta di specchio e ha sempre mostrato quello che succede nel mondo,” ha detto Kring. “Parleremo di problematiche ambientali, di idee tecnologiche, dell’avarizia delle aziende e cose del genere.”
Il Canada ha un ruolo principale
Gran parte degli eroi stanno scappando da compagnie top-secret e cacciatori, quindi negli ultimi cinque anni il Canada è diventato una sorta di rifugio per gli evos. Ovviamente, il Canada è anche il posto in cui lo show è girato.
“Là hanno una detrazione fiscale che ci permette di rendere la produzione dello show più economico,” ha rivelato Kring. “Questo ci permette di avere più soldi a disposizione per la realizzazione dello show. Inoltre, lo show mostra diversi luoghi del mondo, e Toronto è perfetta, perchè al suo interno puoi trovare tutti i posti che ti servono. Siamo rimasti là per sei mesi e abbiamo avuto tutti i tipi di tempo possibile, e questo ci ha aiutato a realizzare questa sensazione globale dello show.”
Heroes Reborn debutta giovedì 24 settembre.