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5 motivi per recuperare Sense8 prima del finale

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5 motivi per recuperare Sense8 prima del finale

Carissimi Addicted, l’8 giugno è alle porte, e con esso ovviamente il FINALE di #Sense8!!!

In realtà il mio stato emotivo passa continuamente dall’eccitazione di voler vedere l’episodio di 2 ore e mezza (ebbene sì, circa 150 minuti!!!), alla voglia di voler prolungare (la puntata, o meglio le puntate) l’attesa così da non dover mettere la parola fine a questa meravigliosa serie… sto praticamente impazzendo nel mio bipolarismo.

In tutto questo io e Claw abbiamo pensato di ammazzare l’attesa con una bella maratona di articoli in onore di questa serie, passando in rassegna i personaggi, le ship (ah! le ship…),  i coprotagonisti e le scene migliori viste finora… insomma, inganniamo l’attesa immergendoci in questo capolavoro, secondo noi almeno.

Ovviamente, se fate parte di quella piccola (praticamente siete delle mosche bianche) percentuale di persone che ancora non ha visto la serie, con questo primo pezzo vi faremo cambiare idea e correrete subito a recuperarla, e lo faremo con questi ottimi, assolutamente consistenti, 5 MOTIVI!

1. UNA STORIA ACCATTIVANTE, DINAMICA E PIENA DI PASSIONE, DI TUTTI I TIPI E A TUTTI I LIVELLI

C’è chi vi dirà che la storia è lenta, soprattutto all’inizio, io stessa ammetto di aver avuto delle difficoltà nelle prime 4 puntate della prima stagione, ma il fatto è che, seppur stentasse a decollare, qualcosa mi ha tenuta incollata ai miei 8 sensate.  Nel suo essere lenta la storia mi ha catturata e mi ha portata a volerne sempre di più, cercando di capire chi fossero questi sconosciuti, quale fosse il loro legame, quale fosse la loro storia, personale e come Cerchia. E allora BOOM, una marea di emozioni ti esplode dentro. In più sono sincera nel dire che questa serie mi ha regalato alcune delle frasi più profonde sull’attualità (politica, culturale e sociale), senza rendere nulla pesante o stereotipato.

2. PERSONAGGI CHE NON PUOI NON AMARE E CHE TI SENTI ADDOSSO COME UNA SECONDA PELLE

“Sense8” ha questa peculiarità: ogni singolo personaggio che appare sullo schermo LASCIA IL SEGNO, persino quella che potresti pensare essere una comparsa. Alla fine dei conti tu non puoi far altro che vestire i panni di ciascuno di loro, in ogni singola scena tu sei lì con loro, vivi con loro, senti quello che sentono loro. Questi personaggi riescono a coinvolgerti emotivamente e catapultarti dal divano di casa nelle loro vite. Poche serie riescono in questo, pochissime.

(Tanto per farvi capire come siamo messe, io e Claw non abbiamo nemmeno dovuto litigare sulle assegnazioni dei pezzi sui personaggi, tanto comunque cadi, cadi bene.)

3. SHIP, SHIP, SHIP…SHIP EVERYWHERE

“L’arte è Amore reso pubblico”

Ebbene, Sense8” sprigiona amore da tutte le parti, amore in ogni sua accezione, e così ovunque tu guardi ti ritrovi a shippare questo con quello, quello con quello, questo con questo. Ma il bello è che non sono ship-ship, non saprei neanche come spiegarlo, è un perdersi negli occhi, nei gesti, nelle frasi di questo o quel personaggio quando pensa o si relaziona con un altro.

4. SCENOGRAFIE E FOTOGRAFIE DA TOGLIERE IL FIATO

Una produzione che risiede nel mondo, in ogni suo continente, USA, America del Sud, India, Africa, Europa, portando in scena culture diverse, colori diversi, costumi diversi come se fossero UN INSIEME UNICO, come se si muovessero all’UNISONO. La fotografia è spettacolare, il lavoro dietro agli “scambi” tra un sensate e l’altro ricostruiti non tramite green screen ma girando effettivamente tutte le scene nelle varie città e set fa capire quanto tengano alla cura del dettaglio e alla perfezione visiva più di molte altre serie (cosa che purtroppo ha portato il budget della serie ad essere così alto, perdonali Netflix!).

5. COLPI DI SCENA CHE SONO DEI SIGNORI COLPI DI SCENA

Non posso spoilerarvi nulla, ovviamente, ma credetemi: ringrazierete il fatto che la serie sia di Netflix! La frase “guardo il prossimo episodio e spengo” perderà totalmente di significato perché una volta arrivati ai titoli di coda lo sconvolgimento emotivo in cui vi troverete vi costringerà a continuare. E la vostra vita non seguirà più i ritmi normali, ma sarà scandita al ritmo delle puntate già viste e quelle ancora da vedere, fino al countdown finale.

E ne vorrete ancora, e ancora… ma come tutte le cose belle, anche “Sense8” è destinato a finire, e avrete un vuoto dentro che difficilmente sarà colmato.

A domani con i 5 motivi per amare Sun Bak” e mi raccomando, fateci sapere nei commenti cosa ne pensate di #Sense8!

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

3 COMMENTS

  1. Il countdown al series finale di “Sense8” è cominciato!
    Quindi, eccomi qui a commentare.

    Io sono una di quelle che “La prima stagione è leeeeentaaaa!” Anche TROPPO lenta. Ho fatto molta fatica a guardarla, ci ho messo circa un mese distanza di anni continuo a pensare che per narrare ciò che hanno narrato in 8 episodi ne bastavano 4 o 5. Tuttavia, ci sono anche dei momenti bellissimi e la storia è indubbiamente originale già dal pilot, visto che oggettivamente non ci sono state altre serie con una tale storia e con tanta varietà di temi di rilevanza sociale.
    Il momento più bello della prima stagione è quello del memoriale a Berlino. E’ toccante e a livello tecnico visivamente stupendo.
    Gli ultimi 4 episodi della S1 sono molto avvincenti.

    Infine, è indubbiamente vero quanto hai detto: i personaggi sono profondi e diversi e prima o poi inevitabilmente ti coinvolgono, la fotografia e le scenografie sono notevoli (per l’appunto, il monumento a Berlino) e il legame che creano tra tutti loro è bellissimo.

    La seconda stagione è STUPENDA, ti fa piangere la qualunque e non ti molla un attimo. Divorata in 24 ore.

    Attendiamo questo finale, contenti che Netflix abbia deciso di non lasciare “Sense8” in sospeso!

    E attendiamo i vostri prossimi articoli. 🙂

    • A questo punto penso di essere l’unica che non ha trovato la S1 lenta ma anzi se l’è divorata ahahah
      Qualsiasi altra persona che conosco ha fatto una fatica bestia nei primi episodi, infatti la mia cit quando spacciavo Sense8 alle masse è sempre stata “Arriva sino alla fine del quarto episodio, se non sei ancora coinvolta puoi anche lasciar perdere”. I mean, se non ti ritrovi a cantare What’s Up ogni 2×3 è evidente che Sense8 non ha colpito.

      Però questa serie ti regala davvero TANTO, personalmente mi ha emozionato come poche altre e a livello visivo, scenografico e di fotografia è veramente un gioiellino. Ma come faremo quando finirà? Insomma io son sì pronta a vedere il FINALE ma con un misto di gioia e tristezza allo stesso tempo!

      Grazie per il commento 🙂

      • Io sono dovuta arrivare all’episodio… 9 o 10 per essere finalmente coinvolta.

        Sono cresciuta ascoltando “What’s Up” delle 4 Non Blondes, quindi sentirla all’improvviso è stato bellissimo e sì, ovviamente l’ho cantata, così come sono stata favorevolmente impressionata da alcuni momenti particolari, dei quali come ho detto quello del momoriale di Berlino è il più bello in assoluto, ma il mio problema è che la storia non procedeva davvero. E otto episodi così sono tanti.

        E’ iniziato in questo modo, due-tre mesi dopo l’uscita della prima stagione: “Simo, devi vedere ‘Sense8’.”-“Simo, dai, guarda ‘Sense8’!”-“Simo, hai iniziato ‘Sense8’?”
        E così per fare contenta Mari ho iniziato, ad agosto.
        Le settimane sono andate avanti così: “Come la trovi?”-“Lenta.”-“Vai avanti, vedrai che dal quarto episodio la divori!”
        Una settimana dopo: “A che episodio sei arrivata?”-“Il quinto.”-“Vero che adesso che hai visto il 4 ti ha preso?”-“No.”-“Ah. Beh, vedrai che dal sesto ti prende tantissimo!”
        Una settimana dopo: “Allora, dove sei?”-“Al settimo.”-“Ah, vero che adesso ti ha preso?”-“No.”-“…Ah.”
        Una settimana dopo: “Ehm… Simo? Sei andata avanti?”-“Sì, sono al nono episodio, FINALMENTE SUCCEDE QUALCOSA!”

        Invece la seconda stagione l’ho divorata in 24 ore. L’ho trovata decisamente superiore, con un buon bilanciamento di azione e introspezione.
        Avrebbero dovuto fare così anche con la prima, secondo me.

        Mi spiace che finisca, ma con quei costi e i bassi ascolti non poteva essere diverso. Almeno danno un finale in un film che in pratica è una mini stagione.
        Il che è da apprezzare.

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