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Riverdale 2×19 – Una grande rivelazione che porta a nuovi dubbi

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Riverdale 2×19 – Una grande rivelazione che porta a nuovi dubbi

Riverdale” ha incassato un altro colpo grosso, con questa 2×19 che mi ha davvero entusiasmato. C’era tutto: un po’ di “Pretty Little Liars”, con quei cappucci neri che sbucavano da tutte le parti e le false piste, un po’ di “Gossip Girl”, con la storia de “la tua patata per un albergo” (o sort of…), e pure un po’ di “Revenge”, perché sto facendo il rewatch e immediatamente, ogni volta che vedo un rapimento, ripenso proprio a Emily Thorne e al suo addestramento ninja; ovviamente il tutto condito in puro stile “Riverdale”.

Come detto nella scorsa recensione, parte della trama dell’episodio musical è servito a sviare l’attenzione, a tirare in ballo falsi sospetti (come quello su Ethel) e a dare nuovi spunti per avviarsi al finale in grande stile.

Innanzitutto mi dispiace per come lo sceriffo Keller sia stato demonizzato per il ritorno di Black Hood. Dopo anni passati a vedere la polizia nei teen drama giocare a mosca cieca e nulla più, mi fa un po’ pena vedere che uno che non ha fatto nulla di meno si ritrovi invece spodestato. Chiaramente è più per il complotto politico dei Lodge che per un vero senso di giustizia, però gli si fa un grande torto. È emerso ancora una volta come Kevin in realtà potrebbe avere molto da dare, anche in funzione del suo rapporto con il padre, e come invece viene relegato in un angolo. Spero che la morte di Midge possa servire in qualche modo a dargli più spazio anche sul fronte affettivo, magari portando ad un riavvicinamento con Moose, perché si potrebbe esplorare molto più a fondo la loro dinamica.

Per Archie e Veronica avevo iniziato a nutrire grandi speranze, quando lei si rifiuta di assecondare ciecamente i genitori e quando realizzano che Hiram non avrebbe mosso un dito per aiutarlo, nonostante tutte le dimostrazioni di fedeltà, semplicemente perché andava contro il suo interesse.

Dei due certamente Veronica è quella che ne esce meglio. Buon sangue non mente e, giocando altrettanto sporco, riesce a convertire la situazione Saint Clair a suo vantaggio; per lo meno non si piange addosso, schiacciata dalla pressione di far parte di una famiglia mafiosa, ma abbraccia quel suo lato “diabolico” e ne esce vincitrice, dimostrando a mamma e papà che non solo seguendo a testa bassa le loro indicazioni si può arrivare allo scopo. Su Archie invece mi devo arrendere: rimarrà sempre un trota, ma un trota che ha perso la sua innocenza; chiudere con il Boia per lui è l’unica soluzione. Mi dispiace vedere ancora tutta questa cecità nei confronti dei Lodge, quel voler ostinatamente provare qualcosa ad Hiram, quando, in fin dei conti, lui per il boss non è altro che una pedina. Ripeto: non vedo altra possibilità se non una resa dei conti con Black Hood che azzeri la situazione; mi chiedo però se poi sarà in grado di reggerne il peso una volta arrivati alla chiusura.

E come sempre il versante Cooper è quello che regala le soddisfazioni maggiori, e, in questo caso, anche le più grandi rivelazioni. Avevo già detto che Chic era stato portato a casa come un cucciolo abbandonato per strada, senza farsi troppe domande, quindi non gli si può dare nemmeno tutti i torti per avere approfittato della situazione, da bravo psycho qual è. Avrebbero dovuto approfondire le indagini molto prima, prima di accogliere in casa un assassino e soprattutto prima di rischiare la prigione per lui. Chic non solo ha ucciso il vero Charles Smith, ma si è approfittato del suo dolore e della sua storia – ignobile e calcolatore. La reazione di Alice a questa rivelazione mi ha spezzato il cuore e sapevo, lo sapevo, che avrebbe cercato conforto e aiuto da FP, ma ormai avevo escluso l’ipotesi che lui potesse essere il padre di quel bambino. Vedendolo con Chic non avevo percepito nessun tipo di connessione e, in fin dei conti, era perché una connessione non c’era, perché quello non era suo figlio e forse perché nemmeno sospettava che quella gravidanza fosse stata portata a termine. Anche la sua reazione mi ha completamente buttato a terra, oltre che per la disperazione, anche per il suo tirarsi indietro e lasciare ad Alice il tempo di risolvere “in famiglia”. Quando capiranno che LORO sono quella famiglia (e quando Hal si leverà dalle scatole) sarò una persona felice.

La rivelazione della vera paternità di Charles mi ha lasciata spiazzata anche per un altro motivo. Quando la suora malefica mostra a Jug e Betty la fotografia del vero Charles, sottolinea che la sua sicurezza deriva, oltre che da una memoria infallibile, anche dall’evidenza dei “tratti di famiglia”. ora, io non ho visto nessuna particolare somiglianza con i genitori, se non una leggera sfumatura di rosso nei capelli, chiaro indice di sangue Blossom, ma sappiamo che quella componente genetica viene da Hal, che ormai era escluso dai giochi, per stessa ammissione di Alice, anche prima di sapere che il vero padre fosse FP. Un dubbio legittimo, credo, che dovevo condividere e sul quale ovviamente voglio conoscere la vostra opinione.

La rivelazione su Chic porta Betty a riconnettersi in modo molto forte con il Boia, che è tornato ed è determinato più che mai a fare giustizia, con il supporto della sua damigella dal cuore puro. A differenza dell’episodio con Nick Saint Clair, questa volta Betty si fa molti meno scrupoli a gettare Chic tra le braccia dell’assassino, forse perché in questo caso c’è in gioco la sua famiglia, o forse perché sta cedendo sempre di più al suo lato oscuro. Ormai è quasi superfluo ripeterlo, però Dark Betty mi convince sempre, sia nella rabbia con cui cerca di far confessare il finto fratello sia nella glaciale freddezza con cui lo consegna al Black Hood, spietata e risoluta.

Due momenti chiave di Betty mi hanno fatto poi pensare che la vera identità del Boia stesse per essere rivelata e che coincidesse proprio con i sospetti che avevamo da inizio stagione: quando mente a Jughead dicendo che la telefonata ricevuta dal killer venisse da suo padre (per cui ho gridato “Ah! L’ha ammesso e ancora non sa che è la verità!”) ed il suo sguardo finale quando si chiede dove sia Hal, come se quel sospetto avesse iniziato a farsi largo anche nella sua mente. Mancano solo tre episodi al season finale, quindi ormai ogni piccolo indizio è significativo.

Direi che per questa settimana possiamo chiudere qui, che di carne al fuoco ne è già stata messa parecchia. Inutile rimarcare con una Top3 i momenti migliori, perché mi sembra di essere già stata abbastanza chiara; vi lascio piuttosto con una menzione d’onore alla sempre meravigliosa Cheryl Blossom, questa volta vestale delle cheerleader in lutto – contemplate e gioite di tanta meraviglia.

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LILI REINHART ITALIA

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