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Dracula | Perché dare alla serie una chance

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Dracula | Perché dare alla serie una chance

Dracula - Season 1

Grazie a Twilight, i canini dei vampiri si sono spuntati. I mostri della tradizione sono diventati romanticoni castrati, che assai di rado seguono il proprio istinto più profondo di bere sangue umano. Ma finalmente la NBC ci propone un’alternativa a tutto questo – qualcosa che ci auguriamo servirà a combattere l’attuale deriva dei succhiatori di sangue.

Ambientata nell’Inghilterra vittoriana, Dracula (venerdì, 10/9c, NBC) non è la storia del famoso vampiro per come lo conosciamo. Al contrario, la serie dà vita a una propria versione del mostro, Vlad Tepes (ovvero Vlad l’Impalatore), interpretato da Jonathan Rhys Meyers. Il vero protagonista della serie è proprio questo ex combattente bulgaro, anche se passa la maggior parte del tempo spacciandosi per Alexander Grayson, un industriale americano. Solo quando è assolutamente necessario – o quando è molto affamato – Vlad dà sfogo al mostro dentro di lui (cioè Dracula).

Nella sua vita mortale, Vlad era un membro dell’Ordine del Dragone, un gruppo di fondamentalisti cristiani desiderosi di estendere la propria influenza su tutto il mondo. Scontenti del comportamento sacrilego di Vlad, l’Ordine lo ha punito uccidendogli la sposa, Ilona, e relegandolo nella notte. Ma sfortunatamente neppure loro erano preparati a gestire la nuova creatura, dando così il via a una lotta infinità tra la società e i vampiri.
La sete di vendetta è proprio ciò che spinge Vlad a formare una sorprendente alleanza con Van Helsing (Thomas Kretschmann), un professore che condivide con lui l’odio per l’organizzazione segreta, colpevole di avergli fatto fuori la famiglia. Insieme, combatteranno la tirannia dell’Ordine sul campo di battaglia vittoriano, minando il controllo che la società ha delle fonti di energia mondiali. E’ un modo stranamente ufficiale di intendere la guerra, ma in Dracula non si ha timore di mostrare scene di violenza. Quando il vampiro immergerà i denti nelle arterie della sua preda, la serie darà prova di un realismo tremendo che si è visto di rado nelle storie sui vampiri di questi ultimi anni.

E cos’è la violenza senza un po’ di sesso? La penetrazione, la perdita dell’innocenza, l’intimità della consunzione – tutto quello che riguarda i vampiri ha un che di grottescamente erotico (e c’è qualcosa nella carnagione pallida di Meyers e nei suoi occhi luminosi che lo rendono perfetto per il ruolo). Nel romanzo, i vampiri sono usati per rappresentare l’orrore della sessualità femminile emancipata – ma nella versione della NBC, le minacce più consistenti alla purezza ancestrale arriva proprio dalle donne. Tutte le eroine – Mina, un’ambiziosa studente di medicina, Lucy (Katie McGrath), la sua amica segretamente omosessuale e Lady Jayne (Victoria Smurfit), la prima cacciatrice di vampiri donna – lottano per bilanciare i propri desideri con quello che la società rifiuta loro di avere: potere – sulla propria sessualità, sui propri sogni e sul proprio futuro.
Mina dovrà anche combattere contro la sua passione per “Grayson”, con cui sente di condividere un inspiegabile legame (che potrebbe avere qualcosa a che vedere con il fatto che lei è identica alla moglie morta di Vlad). La somiglianza di Mina con Ilona riaccende l’umanità di Vlad che, tranne che nella sua affettuosa amicizia con Renfield (Nonso Anozie), è rimasta silente da quando è tornato. Il fidanzamento di Mina con uno dei dipendenti di Vlad, il socievole e rampante Jonathan Harker (Oliver Jackson-Cohen) complicherà ulteriormente il rapporto tra i due, ma abbiamo come l’impressione che Mina e Grayson non saranno capaci di rinunciare a lungo alle loro fantasie. Anche se, non bisogna dimenticare che è il legame di Dracula con Mina che porta alla caduta del vampiro, nel romanzo.
Quelli che hanno una certa familiarità con il libro di Stoker non potranno che apprezzare il modo in cui i temi e i personaggi originali  siano stati manipolati in questa trasposizione, tanto da rendere la fonte irriconoscibile. I fan della BBC, invece, trarranno piacere dal ritmo e dallo stile dello show. Dracula spesso fa pensare più a un drama storico che a un horror. E sebbene ci siano momenti in cui la serie è un po’ sopra le righe, questi momenti sembrano voluti e non sono troppo imbarazzanti.

La fascia oraria di programmazione di Dracula il venerdì sera lo rende non troppo appetibile, ma gli appassionati di vampiri – dei veri vampiri – non potranno non amare che lo show mostri cosa questi sono davvero: mostri che non riescono a trattenere i propri impulsi.
La premiére di Dracula è andata in onda ieri (venerdì 25 ottobre) alle 10/9c su NBC.

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