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Masters of Sex | Recensione 3×11 – Party of Four

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Masters of Sex | Recensione 3×11 – Party of Four

Erano settimane che non vedevo un episodio di Masters of Sex così intenso e pieno di risvolti interessanti. Un confronto decisivo era nell’aria già da settimane, e, ora che finalmente è arrivato, non potevo chiedere di meglio.
Ti lascia il cuore spezzato, questo episodio. Per Johnny, che è un bambino che ha avuto la sfortuna di avere come padre un uomo che non ha mai saputo come volergli bene; per Libby, sacrificata ad una vita che odia per amore dei suoi figli proprio quando stava per trovare la felicità; per Virginia, di nuovo costretta a scegliere tra un uomo che potrebbe renderla felice e uno che la ama, ma con cui ha un rapporto che ormai è logorato. Il dialogo tra Dan, sua moglie, Bill e Virginia è un crescendo di tensioni in cui, poco a poco, tutti i segreti vengono a galla e scoppiano, alla fine, con Virginia e Bill, da un lato, e Dan e sua moglie, dall’altro. E’ una vera e propria guerra, in cui tutti quanti, chi più, chi meno, usciranno feriti e noi spettatori restiamo con il fiato sospeso a guardare lo schermo, cercando di immaginare chi l’avrà vinta e in che condizioni si ritroveranno i quattro che le stanno combattendo. Perchè, in fin dei conti, tutti loro usciranno con delle ferite. Tutti giocano le loro carte al massimo, senza esclusione di colpi, per garantirsi, se non proprio la vittoria, almeno una sconfitta meno amara.
Masters-Of-Sex-3x11-4Quello tra Dan Logan e Bill è uno scontro tra due personalità agli opposti: il primo è un uomo affascinante, diretto, che sa come piacere alle donne e ottenere quello che vuole, ed ha un vero talento nelle relazioni con gli altri; il secondo è uno stratega, un uomo contorto che, per ottenere quello che vuole, sceglie strade secondarie e tortuose, e non ha mai capito fino in fondo come gestire i rapporti con gli altri in maniera semplice.
Bill ha passato tutta la stagione e commettere molti errori e a estraniare Virginia, e poi ha iniziato ad avere il terrore di perderla, e adesso gioca il tutto per tutto, per riconquistarla. Una parte di tutto quello che fa può anche essere considerata romantica, ma il modo in cui ha deciso di arrivare a quel punto non lo è; anzi, lo rende solo più odioso, complicato ed egoista. In contrasto, come era successo già negli scorsi episodi, Dan Logan, con tutti i suoi difetti, risalta: dice le cose giuste, fa le cose giuste, difende Virginia, contrasta Bill. Siamo ad un episodio dalla fine, e la prossima settimana sapremo se è riuscito del tutto ad allontanare Bill e Virginia o se il tentativo di Bill e le parole della moglie di Logan sono andate a buon fine. In tutta onestà, Bill è stato talmente insopportabile, questa stagione, che non riesco a tifare per lui come facevo prima.
E poi c’è Libby. A un passo dalla felicità, dall’ottenere quello che ha sempre voluto, perde tutto. Non vediamo la risposta definitiva di Libby, ma ho il terrore che lei abbia deciso di rimanere per sempre.
E’ la solita, vecchia storia: rimanere per i figli, per permettere loro di non perdere un padre, o andarsene, essere felici, e dare loro una figura paterna più sana, più affettuosa? Perché Paul è bravo coi bambini, sa farsi volere bene, è buono con loro ed è affettuoso con Libby, e vederla rinunciare a lui mi fa una rabbia tremenda.
Tempo fa, scrissi che Johnny, a cui io voglio un bene dell’anima dalla prima volta che è apparso, è un bambinoMasters-Of-Sex-3x11-2 troppo simile a suo padre, e che Bill con lui ha paura di diventare come il suo, di padre. Quello che dice a Libby è straziante, e se Bill fosse riuscito in prima persona ad essere più sincero con suo figlio, Johnny non sarebbe mai arrivato dov’è ora. Johnny vuole sapere, vuole capire, perché fondamentalmente non sa niente di suo padre… come potrebbe, se lui non glielo permette? Ma ogni figlio vuole essere vicino ai suoi genitori, e Johnny ha avuto da Bill soltanto un rapporto a distanza, in cui, ogni volta che cercava di avvicinarsi, veniva allontanato o ferito. Nell’episodio viene detto più volte che Bill non farebbe del male a nessuno, ed è vero, non volontariamente, ma ne ha fatto a suo figlio, e, per questo, anche sua moglie si auto condanna all’infelicità. Bill, con un effetto domino, ha influenzato tutta la sua famiglia e le loro vite future, e la cosa che fa ferisce, è che, probabilmente, non se ne rende neanche conto.
Vi dico la verità nuda e cruda: per quanto capisca il discorso di Libby, per quanto capisco il bisogno di Johnny di ricucire il rapporto con suo padre, per spezzare la catena di rabbia padre/figlio non credo che sia la scelta giusta rimanere. Johnny non è stupido, sa che i suoi genitori non si amano, e continuare a vivere in una famiglia così piena di segreti non gli farà bene. Né a lui, né a Libby. Bellissimo il momento in cui ammette che la cosa che la fa più male è pensare che Bill possa non provare assolutamente niente, una volta saputo che lei vuole il divorzio. Perché se fosse così, lei avrebbe sacrificato anni di felicità per un uomo che non è neanche triste al pensiero di vederla andare via. Spero (ma non ho l’impressione che la mia sia una speranza vana), che lei decida di rimanere solo per un periodo di tempo limitato.
Un applauso agli autori, che sono riusciti, concentrando gli eventi in solo in due location e in un arco di tempo veramente ridotto, a tirar fuori un episodio pieno, solido, con dialoghi ben strutturati, magnetico. Bravissimi anche Lizzy Caplan, Michael Sheen e tutti gli altri attori: hanno reso perfettamente i sentimenti e i pensieri dei loro personaggi. E’ qualcosa che non dico da molto tempo di Masters of Sex, ma stavolta lo dico davvero con tutto il cuore: questo è proprio un bell’episodio.

 

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