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You’re The Worst | Chris Geere parla di Jimmy nella terza stagione

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You’re The Worst | Chris Geere parla di Jimmy nella terza stagione

Alle prese con l’amore, la morte, il blocco dello scrittore e la ricerca spirituale – è stata un stagione piena di eventi per Jimmy Shive-Overly, il logorroico scrittore britannico al centro della commedia di FXX “You’re the Worst“. L’attore Chris Geere ha prosperato grazie ai copioni scritti per lui dal team di autori.

Sembra davvero che lo show sia decollato in questa stagione. Quali differenze hai riscontrato?
Penso che quest’anno il pubblico conosca già i personaggi. Abbiamo quindi avuto l’opportunità di divertirci di più. Gli scrittori scrivono per noi. E noi quattro insieme [inclusi Desmin Borges e Kether Donohue] siamo una famiglia di attori molto unita.

Jimmy è stato sulle montagne russe negli scorsi episodi, per via della morte del padre. In che modo tu e il creatore, Stephen Falk, avete deciso quale tono dare alla storyline?
Sono stato informato in anticipo. È molto raro che Stephen anticipi una storyline. Non ci dice mai come andrà a finire una stagione. Mi ha detto che sarei dovuto passare attraverso un lutto, che mi avrebbe portato in molti luoghi diversi. Ho pensato subito che non c’è una formula fissa per superare un lutto. Siamo tutti diversi. Non avrebbe mai pianto quando fosse venuto a conoscenza della notizia. Ho deciso che non avrei ripetuto nessuna emozione. Pensavo che fosse più interessante per il pubblico vederlo gestire il processo del lutto in un modo un po’ più astratto, con rabbia e risentimento verso il padre.

Gretchen ha iniziato la stagione combattendo la sua depressione ed Edgar ha dovuto affrontare il suo stress post traumatico. E in tutto questo lo show inserisce sempre elementi comici. Ti piace lavorare con un così ampio spettro di eventi?
Quando si tratta di qualcosa di tanto fenomenale come l’episodio di Edgar – sì. Non ci siamo mai chiesti se fosse adatto, perché la gente ha capito il tono dello show. È stato un sollievo mostrare quel lato della storia. È stato un episodio molto intenso. È una stagione creativamente brillante.

Il tuo personaggio è famoso per le invettive e le osservazioni taglienti sulle persone e sulla cultura pop. Ti serve molta pratica per farle?
Gli autori ovviamente recitano i miei monologhi a voce alta per vedere se sono fluidi. Devo saperli così bene da non rendermi quasi più conto che sono dei monologhi. Alcuni attori ricevono il copione il primo giorno delle riprese, imparano le loro battute e le recitano. Io ho bisogno di un paio di settimane per preparami sui monologhi. Ho capito che quando Jimmy li fa, non pensa a quello che dice, mentre lo dice. È una specie di flusso di coscienza, che sorge da una mente sarcastica e intellettuale. Gli autori usano parole che non ho mai sentito nella mia vita. Ho un’applicazione sul telefono per essere sicuro di aver capito il senso e ne ho una per l’esatta pronuncia. Ma è tutto merito degli autori.

Prima di “You’re the Worst“, hai lavorato soprattutto in parti drammatiche in Inghilterra. Ti viene facile recitare una commedia?
Da quando ho lasciato la scuola, nel giro di cinque anni sono stato con la Royal Shakespeare Company, poi ho recitato in una serie basata su un omicidio e due soap opera. Di seguito un film romantico e un horror. Prendi qualcosa da tutte le varie esperienze. È bello non essere stereotipato, sul serio.

La tua famiglia vive a Manchester, ma “You’re The Worst” viene girato a Los Angeles. Ti piace lavorare a Hollywood? Lo show sceglie le location di Los Angeles meno comuni.
Sono sempre grato di poter vivere in entrambi i mondi. Mi sono innamorato di Los Angeles. È un posto magnifico. La mia famiglia l’adora. È bello poter andare al lavoro e non dover stare chiuso sul set senza vedere il mondo esterno. Trascorro metà anno in America. Passa davvero molto velocemente.

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