Ieri, guardando la puntata, ero quasi felice, nell’erronea convinzione che fosse la penultima volta che sottoponevo me stessa a questa atroce tortura. Poi mi son svegliata e ho realizzato che ne ho altre due ancora da vedere. Ancora 82 preziosissimi minuti della mia vita da sprecare a guardare aria fritta.
Gli abitanti della cittadina più sfigata della storia, vengono messi alla prova ancora una volta. La piaga che li colpisce questa volta è il freddo glaciale. Mi aspettavo di incontrare Sid, Diego e compagnia bella da un momento all’altro, avrebbe reso il tutto più interessante. Invece, abbiamo dovuto assistere ad altri 41 minuti di nulla più totale.
La trama orizzontale è ormai ferma da almeno un paio di puntate. Più si va avanti, meno si scopre sull’uovo, sulla sua origine e sul suo legame con la Cupola e con le 4 mani. Stessa situazione di stasi anche per quel che riguarda gli uomini vestiti di nero ed il loro interesse per l’oggetto del desiderio. Non so voi, ma io sono stanca di non avere risposte. Ormai gli autori hanno adottato uno schema fisso, che prevede lo sviluppo di una trama verticale diversa per ogni episodio, con buona pace di quella orizzontale, sacrificata tanto da arrivare quasi a scomparire. Per esempio, in questo episodio, vediamo l’uovo fare i capricci all’inizio e poi nulla più. Come se non esistesse, tutte le attenzioni si concentrano sull’emergenza gelo. Salvo qualche riferimento sporadico, dovuto al fatto che Hunter è stato costretto a collaborare con i man in black dei poveri. Per un attimo ho pensato ad un plot twist: il dolce e tenero Hunter è in realtà un doppiogiochista senza scrupoli. E invece no. Sono bastate due lacrime di Norrie per convincerlo a proteggere l’uovo e di conseguenza Melanie. La cosa grave è che, per un attimo, ho shippato Norrie e Hunter. La scena in cui lei, in lacrime, si apre con lui ed il modo in cui lui le dice che è così dolce a preoccuparsi per tutti, mi ha ricordato di essere umana. O, forse, è solo un tentativo inconscio e disperato del mio cervello di trovare un qualcosa di interessante per andare avanti con la visione di questa porcheria.
Torna a galla un’altra grande debolezza di questa stagione, la scarsa coerenza. Ancora una volta, nell’arco di un solo episodio, vediamo Big Jim passare da mostro ad eroe, con la stessa velocità con cui i piloti di formula 1 lasciano le griglie di partenza! All’inizio sono tutti ad urlargli contro, ad accusarlo di essere la causa di tutti i loro mali, Pauline lo aggredisce verbalmente rinfacciandogli di essere stato un pessimo marito. Ma basta poco perché tutti cambino idea. Mentre rischiano di morire assiderati a causa della scarsità di carburante per alimentare i riscaldamenti, Big Jim si offre di andare a reperire altro carburante. Caso vuole che, al tale scopo, si rechi al lago e qui chi ti ritrova in perfetta forma? Il disperso Lyle. Sono l’unica ad aver trovato ridicolo il fatto che la gente al caldo moriva, mentre lui è sopravvissuto al gelo in acqua?
Jim, mosso a pietà, mette da parte orgoglio e gelosia e salva il rivale in amore. La sua semi scenata di gelosia a Pauline, per inciso, è stata totalmente fuori luogo. Una volta tornato a scuola con Lyle al seguito, viene salutato da tutti come un eroe. RebeccaPedia lo ringrazia, mentre le parole che gli rivolge Pauline contraddicono in tutto e per tutto le cattiverie che gli aveva rovesciato addosso poche ore prima. No words.
Nel frattempo, le tragedie continuano. Barbie e Julia hanno un incidente con l’ambulanza mentre sono diretti a fare scorta di provviste per la notte.
Chi ha la peggio è la rossa, alla quale resta un ferro conficcato nella gamba, che le impedisce di muoversi. Il rischio è che abbia toccato un’arteria e che lei possa morire dissanguata. Io avrei corso il rischio. Barbie si ingegna per rendere l’ambiente il più caldo possibile. Non vi dico cosa ho pensato quando ha tirato fuori la vasellina. Bocca mia taci. 🙄 Ma la Sfiga è così accanita che non li molla: il freddo gela un finestrino, che di conseguenza si frantuma, rendendo impossibile ai due strare al riparo. Allora Barbie gioca a fare un po’ Dio: lascia che Julia muoia per cinque minuti, bloccando così anche eventuali emorragie, estrae il ferro, la porta al caldo e la rianima. Roba che Cristina Yang levate proprio.
Anche in questo episodio non può mancare la carrambata: l’incontro tra la moribonda Melanie e Pauline. Le due si giurano amore e amicizia reciproci, alla faccia del fatto che una delle due è stata uccisa con la complicità dell’altra. Ma se speravamo di capire qualcosa di più sull’uovo e la Cupola, ci sbagliavamo di grosso!!!
Cliffhanger finale. La Cupola inizia ad accartocciarsi su se stessa. Che si sia stancata anche lei di assistere alle pagliacciate che accadono al suo interno?!
Noi ci risentiamo la prossima settimana, nel frattempo ricordatevi di passare dalla pagina facebook Under The Dome Italia per essere sempre aggiornati!
-Fra-
Peccato che fin’ora ci abbiano venduto questa serie come drama, secondo me funziona molto meglio come comedy: non ho mai riso così tanto come guardando tutte le pagliacciate che si sono inventati in questa stagione!! 🙂
E’ normale che dentro un’ambulanza ci siano solo un paio di bende e della vaselina? Ma la usano per curare la gente o…”giocano al dottore?” XD
ahahahahahah! ottima osservazione! cambiando categoria, sarebbe un capolavoro!!! XD