Bentornati alla recensione del nulla. Anche se in questo episodio abbiamo fatto un passo avanti, che ci ha permesso di arrivare a delle risposte, quest’ultime, però, pongono altre domande, oltre ad essere tendenzialmente assurde.
Gli avvenimenti di questa puntata ruotano tutti intorno alla via d’uscita dalla Cupola. Ormai era palese e scontato che né Lyle, né Sam fossero scomparsi nel nulla, ma che avessero trovato un modo per uscire. Quello che era meno prevedibile è il fatto che dalla Cupola si arrivasse direttamente a Zenith, città natale di Barbie e Melanie. Assurdo ed insensato il fatto che il padre di Barbie abbia “le chiavi” della Cupola. WTF?! Ma ci state prendendo per il culo?! Ma siete seri? Avete fatto tutto un riferimento ascetico a questa entità mistica, avete persino scomodato le Sacre Scritture e poi c’è un normalissimo uomo dietro tutto? NO, non ci siamo proprio. E, poi, Barbie sapeva tutto? Che ci è stato a fare lì sotto finora? Per sfuggire ad una banda di matti per cui lavorava e ad un padre troppo apprensivo? Praticamente, ha preso per il culo l’intera Chester’s Mill, donna della sua vita compresa, fingendo di non capire il significato della Cupola?! E il discorso con il padre non ci permette di capire nulla di specifico, se non che i due sono collegati alla comparsa della Cupola. Perché e cosa c’entrino i “contatti a Washington” di Barbipapà non ci è ancora rivelato. Aspettiamo con ansia la prossima stronzata che ci rifileranno!
Mentre Barbie si è preso un giorno di ferie dai drammi della Cupola, a Chester’s Mill, resta tutto invariato. Junior sclera perché non crede che lo zio abbia ucciso Angie; Rebecca è sempre più bipolare, passando da una fedeltà incondizionata verso Big Jim ad un assurdo voltafaccia e conseguente alleanza col nemico; Julia piange Barbie, ma grazie ai bambini che si dilettano con i giocattoli costruiti a scuola, si tranquillizza, scoprendo che al di là del baratro c’è l’accesso a Zenith; e Big Jim è sempre in preda alle sue crisi di onnipotenza. Tutto nella norma insomma!
A passeggiare per le strade di Zenith, completamente dimentichi della Cupola, ci sono anche lo zio Sam e Lyle. Sam va a trovare la sorella, dandoci così la conferma definitiva che è ancora in vita.
Scopriamo così che lei è andata via da Chester’s Mill per proteggere Junior, convinta che la Cupola avrebbe seguito lei. Ma invece si sbagliava. Ecco un altro riferimento alla Cupola come un’entità sovrannaturale, poi smentito dalle macchinazioni di Barbie e padre. Come se non bastasse, quando Pauline porta il fratello da Lyle, ridotto ad un vegetale che non fa altro che mangiare, dormire e fissare l’obelisco ripetendo il nome Melanie, Sam è costretto a confessare il “ritorno” della loro amica d’infanzia. Allora mi chiedo, come collegheranno questo ritorno dal regno dei morti con una Cupola probabilmente artificiale e creata da semplici campi elettromagnetici, visto che Barbiepapà è il proprietario di una società che, dal nome, potrebbe avere a che fare con l’energia, cfr. Aktaion Energy’s R&D?!?
Dalle risposte che ci daranno nei prossimi episodi, potremmo stabilire se questa seconda stagione è veramente il flop colossale che pare fin qui, oppure un ben celato capolavoro visionario. Ripeto, mi astengo dai pronostici e vi lascio con un tributo ad uno dei momenti più toccanti della puntata: la commemorazione di Barbie, un’opera in due atti, diretta da Big Jim Rennie. #aiutateli
Last but not least, un riferimento alla scena in cui Barbie e padre si incamminano verso l’ingresso della Cupola che, dall’eloquente inquadratura, si presenta esattamente come dipinto da Pauline, una porta rossa.
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-Fra-
Da quello che ho capito guardando l’episodio Barbie jr. e Barbie sr. non sono c’entrano con la comparsa della cupola. Barbie vuole semplicemente tornare alla cupola per lasciare un messaggio e chiede aiuto al padre perché le autorità non lasciano avvicinare nessuno.