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Unbroken 1×07 – Highway To Hell

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Unbroken 1×07 – Highway To Hell

Isabel Sanchez Intro

«Mi chiamo Isabel Sanchez.
Per un anno sono stata lontana dai miei amici, dal mio ragazzo, dalla mia famiglia
e dalla mia città. 

Sono stata catapultata nel Medioevo con uno scopo:
diventare regina del regno di Castiglia. 

Ora sono tornata a Houston, ma tutto è cambiato. 

Il destino ha scelto un solo ruolo per me e solo il tempo potrà rivelarmi qual è.»

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“La paura ci libera o ci incatena. Dipende dalla percezione che si ha di un pericolo o di una minaccia.
Dipende dalla forza di volontà e dal coraggio che si ha per affrontarla.
La paura spesso è solamente un rifiuto distorto.”

 Cimitero Notte

E’ notte fonda, c’è buio pesto e un venticello freddo che fa rabbrividire la pelle. Qualche ululato in lontananza è l’unico rumore che spezza quel silenzio tenebroso. Isabel2Isabel cammina da sola lungo la stradina deserta del cimitero. Indossa il pigiama e le sue ciabatte preferite, esattamente come è scesa dal letto. Si stringe di più la sua vestaglia di seta viola per il freddo e, voltando l’angolo, arriva quasi di fronte alla tomba di suo padre.

Si blocca di colpo. Non è da sola. C’è un uomo alla tomba di Robert Sanchez.
Isabel deglutisce. Poi fa qualche passo in avanti.

Isabel: chi sei???

Non riesce a distinguere la figura che vede davanti a sé. È troppo buio, c’è troppa oscurità e ben presto si rende conto che uno stormo di corvi neri si sta avvicinando sempre di più a lei. Uno dopo l’altro arrivano in picchiata nella sua direzione. Si copre la testa e il viso con le braccia per proteggersi ma cercando di vedere anche oltre.
Riconosce quell’uomo.

Isabel: papà??? Papà!!!

Abbassa le braccia appena i corvi si sono allontanati da lei e davanti a sé una lunga distesa di neve e una grande distesa di sangue rosso scarlatto.

Isabel spalanca gli occhi di colpo, si guarda attorno. Il cuore le batte all’impazzata, la fronte gronda di sudore e le mani le tremano.
È nel suo letto, nella sua camera e ha appena avuto un incubo.

Rachel2

Giovedi 31 Ottobre 2013, sono passate già due settimane dalla gita a New Orleans e, come era previsto, Rachel è a casa a scontare l’espulsione dalla Lamar High School per lo scandalo con Rick che l’ha vista protagonista.
La rabbia e la noia si sono impossessate di lei fin dall’inizio dei giorni di pena, pertanto scende in cucina con un’aria da strafottente ignorando la madre ai fornelli e il padre seduto al tavolo.

Cucina Parker

Si siede di fronte al padre e si versa del succo di frutta nel bicchiere.

Roman

Terry, sua madre, prende un piatto con della frutta e uno yogurt e li appoggia sul tavolo di fronte a Rachel.

Terry

Rachel sbuffa e con un cucchiaino inizia a mescolare lo yogurt senza logica, poi guarda il padre che si sta abbuffando di waffles e burro di arachidi.

Rachel: perché una colazione così misera, per me?

Sia Terry che Roman, il padre, ignorano la domanda della figlia.

Rachel: mamma???

Terry sbatte un pentolino dentro il lavandino e si volta rabbiosa verso la figlia.

Terry: sei in punizione Rachel!

Rachel: ma questo non vuol dire che debba essere peggio del carcere!!!

Terry: vuoi mantenerti in linea, impara a mangiare sano!

Rachel: stai dicendo una marea di stronzate!!!

Rachel lancia il cucchiaino sul tavolo.
Roman alza subito lo sguardo verso la figlia.

Roman: modera i toni Rachel!!! Non rivolgerti così a tua madre!

Rachel: non mi interessa!!!

Terry: ma chi sei tu??? Cosa ne hai fatto di mia figlia???

Roman: vediamo di calmarci un attimo e sistemiamo le cose.

Terry: non c’è più nulla da sistemare. Non dopo che quella che consideravo mia figlia ha fatto un sex tape con il suo professore!!!

Rachel si alza di scatto guardando la madre con gli occhi lucidi.

Rachel: MI DISPIACE, OK????????

Rachel inizia a singhiozzare.

Rachel: io….io non l’ho fatto apposta!!! Non doveva andare così! Non è colpa mia!!!

Terry: cosa credi, che quando avrai ripetuto l’anno e avrai mandato le domande ai college, ti ammetteranno??? Ovvio che no! Questo scandalo, ti perseguiterà per sempre!

Rachel: lo so!!! Mi prenderò le mie responsabilità!

Rachel parla con la voce mozzata e il singhiozzo. Roman d’altra parte cerca di fare da medium.

Roman: credo che dovremmo non pensare al futuro di Rachel in questo momento ma alla sua reputazione, ok?  Per questo credo sia giusto mandarti per un po’ in Sud America a fare del buon volontariato.

Rachel: ecco!!! Lo sapevo che avresti detto così, papà!!! Ma non cambierebbe nulla!!!

Terry: no, infatti. Sei una vergogna Rachel. Non….non ti riconosco più. Non sei più mia figlia.

Alle parole della madre Rachel sente un colpo profondo nel petto. Quelle parole le fanno il cuore a pezzi, lentamente. Si porta le mani davanti al viso e di corsa si allontana dalla cucina poco prima di scoppiare a piangere.

UFFICIO FOTOGRAFIA

Claire Daniel

Daniel e Claire sono nello studio fotografico. Claire sta catalogando delle foto alternando il lavoro a dei sorsi di succo di frutta mentre Daniel è concentrato nel selezionare le foto migliori su Isabel.

Claire: comunque si vede che ami questo lavoro!

Daniel accenna un sorriso di circostanza mentre continua a guardare la cartella di foto stampate.

Daniel: tu dici?

Claire: sembri rinchiuso nel tuo mondo!

Daniel alza lo sguardo verso Claire.

Daniel: amo fare il fotografo ma, ora ho diverse cose in mente che mi turbano…

Claire: ohh… scusami! Non volevo risultare scortese!

Daniel: non preoccuparti. Parlami un po’ di te, ancora non mi hai detto cosa ti porta qui, a Houston?

Claire: devo andare a fare visita a mio fratello.

Daniel: ah, hai un fratello?

Le chiede Daniel con interesse, senza lasciar trapelare quel che già sa, dopo il messaggio in segreteria telefonica di Isabel.

Claire: sì, si chiama Rick, insegna storia qui alla Lamar High School.

Daniel: insegnava.

Claire lo guarda scettica.

Claire: scusa?

Daniel: la mia ragazza era una sua alunna, prima che lui facesse un sex tape con un’altra studentessa.

Claire: ah. Non è certo una bella cosa. Quindi lo conosci?

Daniel: per sentito dire. Sei qui da due settimane e ancora non lo hai visto?

Claire: è complicato. Le cose tra noi non vanno nel migliore dei modi. Lui in un certo senso mi odia….e io l’ho trattato male. Vorrei solo riportarlo a casa. Quel luogo a cui appartiene.

Daniel: capisco… spero che avrai la tua occasione per parlarci.

Claire: e a te, invece, cosa ti turba?

Daniel: sapevo che me l’avresti chiesto!

Claire: sono una sconosciuta, puoi dirmi qualunque cosa!

Daniel: nulla per cui valga la pena perderci tempo.

Il Sig.Hill entra negli uffici, lasciando il trench su una poltrona e avvicinandosi alla scrivania di Daniel e Claire.

Ryan Hill

Sig.Hill: allora come siamo messi con le foto su Isabel Sanchez?

Daniel: ho una cartella con oltre trecento foto. Sto selezionando le migliori e devo sistemare gli effetti luce ed ombre.

Sig. Hill: bene, affrettiamoci. Ho bisogno del photoshoot per il servizio di Teen Vogue e una decina di foto per l’intervista….

Daniel: per dopodomani avrà tutto.

Sig.Hill: credo dovresti fare questo lavoro di selezione con Isabel.

Daniel: io invece non credo che sia una buona idea.

Sig. Hill: ancora non siete tornati a parlarvi?

Claire guarda i due, poi decide di intervenire.

Claire: aiuterò io Daniel a scegliere le foto! Ho il tatto femminile, saprò scegliere le foto che valorizzano Isabel.

Daniel: no, non c’è bis-

Sig. Hill: va benissimo. Grazie Claire!

Claire sorride, poi si sporge leggermente verso Daniel per sussurrargli.

Claire: quindi… è Isabel, ciò che ti turba?

Daniel sospira poi scuote la testa come a voler dire di lasciar perdere.

LAMAR HIGH SCHOOL

Justin

Justin è in macchina, al parcheggio della Lamar High School. È rimasto rinchiuso in macchina per tutta la prima ora, indeciso e tormentato su cosa fare: entrare e affrontare la realtà o tornare indietro e aiutare Rachel.
Si era ripromesso che non avrebbe più mosso un dito per Rachel ma è più forte di lui, rimane comunque una parte importante della sua vita.
Guarda l’ingresso della Lamar High e ripensa ancora, per l’ennesima volta, agli ultimi avvenimenti, a come tutto possa ancora cambiare, magari, per il verso giusto.
Di colpo apre la portiera e scende giù dall’auto. Afferra la cartella, chiude la macchina e si avvia verso l’ingresso della scuola.

Il corridoio principale è semivuoto, ma nel giro di qualche minuto grazie al suono della campanella, si sarebbe riempito di studenti.
La porta dell’ufficio della Preside si spalanca e Justin sobbalza per il colpo.
Rick esce da quella porta.

Rick
I due si lanciano uno sguardo maligno.

Rick: Justin. Sembra che tu abbia visto un fantasma!

Justin: ho il diavolo davanti a me. Immagina!

Rick: come sei melodrammatico! Aveva ragione Rachel, sei proprio un ragazzino senza palle!

Justin si lancia su Rick dandogli uno spintone verso gli armadietti.

Rick: wow…

Justin: brutto pezzo di merda, non mettere in mezzo Rachel!

Rick: ti brucia….eh?

Justin: non vedo l’ora di vederti in fiamme! Poi vedremo a chi brucia cosa!!!

Rick: vedi, basta poco per farti perdere le staffe! Io ormai non ci perdo nulla, ma tu?

Justin tira un pugno forte all’armadietto.

Justin: SMETTILA!!!!! Lurido viscido che non sei altro!!!

Le porte delle aule si aprono e i primi studenti iniziano a uscire per il cambio ora.

Rick: sai Justin….fossi in te, mi darei una calmata.

Justin: Non sei nessuno per dirmi cosa devo fare!!! CHIARO?!

Rick alza le mani in segno di arresa.

Justin: ti ucciderò!!!

– JUSTIN !!!!!

La voce di Isabel fa allentare la presa di Justin su Rick.

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Isabel: Justin! Cosa stai combinando???

Isabel si avvicina all’amico, prendendolo per un braccio e notando come le nocche della mano destra siano arrossate.

Justin: lasciami stare Isa!!!

Rick guarda i due con interesse.

Isabel: ma sei impazzito!!! Farti del male per questo??? Non ne vale la pena! Andiamocene!

Isabel cerca di trascinare via Justin che tuttavia guarda in cagnesco Rick che se la ride in sottecchi.

Rick: siete proprio carini voi due!

Isabel: STAI ZITTO!!! Nessuno ti ha interpellato!

Justin: va bene, andiamocene. Ma prima o poi tutto questo finirà, Richard!

Rick: beh… fidatevi, ancora non avete visto nulla. Siete voi, quelli che si devono preparare.

Detto ciò, Rick si sistema la giacca, fa un occhiolino a Isabel e si gira per andare verso l’uscita della Lamar High.
Justin e Isabel lo seguono con lo sguardo e appena Rick è fuori dalla loro visuale tornano a guardarsi attorno. Alcuni studenti hanno assistito alla scena.

Isabel: non c’è più niente da vedere!!! Smammate!!!

Al richiamo di Isabel, tutti gli studenti si dileguano di corsa ognuno per la propria direzione. Justin si massaggia la mano arrossata.

Justin: grazie…

Isabel: e di che?

Justin: per avermi impedito di staccare la testa a quel verme!

Isabel accenna un sorriso, poi prende la mano ferita di Justin.

Isabel: fa male?

Justin: no….

Isabel: non devi fare il duro con me!

Justin sorride e guarda Isabel negli occhi.

Justin: leggermente.

Isabel: ti accompagno in infermeria.

Justin: grazie …

Isabel: la smetterai mai di ringraziarmi?

Justin: forse.

CORRIDOIO LAMAR HIGH

Amy Ruby

Ruby: ti aspetto questa sera alle 22.00, non mancare!!!

Ruby lascia un invito per la festa di Halloween ad una studentessa di passaggio poi si volta verso Amy che cammina accanto a sé.

Ruby: non dovresti farlo tu questo sporco lavoro? Ok che sono tua amica e che mi sono offerta volontaria, ma la festa l’hai organizzata tu!

Amy: tutto ciò, spettava a tuo fratello. Mi aveva promesso che mi avrebbe aiutato.

Ruby: quindi, mio fratello è il motivo per cui sei silenziosa da tipo… una settimana?

Amy annuisce lasciando due inviti a una coppia di studenti.

Ruby: credevo che le cose tra voi due andassero più o meno bene.

Amy: bene come tra te e Tom.

Ruby: già. Ma io e Tom ci capiamo. Siamo fatti della stessa pasta e anche se non ci sentiamo per giorni, sappiamo il motivo. Tu e mio fratello invece, siete degli opposti… e per scoprire se il risultato della formula “dosa” è vera, dovete almeno provarci!

Amy: aspetta, mi sono bloccata alla formula “dosa”. Che vuol dire?

Ruby sospira e si ferma davanti ad un muro vuoto per attaccare una mini locandina della festa.

Ruby: Due Opposti Si Attraggono!

Amy: questo spiega molte cose!!!

Amy si appoggia al muro dove Ruby sta attaccando la locandina.

Amy: tuo fratello è strano. Punto. Non si è fatto sentire da dopo la gita di New Orleans! Vale a dire, due settimane!

Ruby: che stronzo! Tu ti sei fatta sentire?

Amy: certo! L’ho tempestato di messaggi e chiamate.

Ruby: forse ti sei dimostrata troppo appiccicosa per lui?

Amy: credevo che dopo quello che è succ-

Amy si blocca nel momento stesso in cui Ruby si volta verso di lei con aria interrogativa.

Ruby: dopo quello che è successo….? Continua la frase….

Amy: nulla!

Ruby: Amy, suvvia!

Amy: non mi va di parlarne….

Ruby: cosa è successo esattamente a New Orleans?

Amy sospira, poi sputa il rospo.

Amy: ho perso la mia verginità con tuo fratello!

Le parole le escono come un fiume in piena.
Ruby per un attimo fa un’espressione schifata, poi capisce la gravità della situazione e torna seria.

Ruby: cos- cosa hai fatto???

Amy: hai capito perfettamente!

Ruby: ma sei impazzita???

Amy: lui mi piace Ruby e anche tanto!!!

Ruby: ho capito, ma….sei sicura che ne sia valsa la pena?

Amy abbassa lo sguardo verso il pavimento mentre si sente gli occhi pizzicare.

Amy: onestamente, io….

Ruby nota come gli occhi dell’amica si siano fatti lucidi e rossi, cosi si avvicina e l’abbraccia forte.

Ruby: ooooh Amy, andrà tutto bene.

 

Nicole

Quel giorno Nicole aveva deciso di uscire prima da scuola con l’intenzione di andare a fare shopping per scegliere il vestito perfetto per la serata di Halloween. Prima però preferisce passare a casa di Rachel, non tanto per sapere come stava, ma per parlare di ciò che aveva scoperto l’ultima notte a New Orleans.

CASA RACHEL
Parcheggia l’auto nel viale di fronte alla villetta Parker, poi si incammina verso l’ingresso con un po’ di ansia addosso. Bussa diverse volte, poi la porta si apre.

Nicole: Signor Parker, buongiorno!

Roman sorride nel vedere Nicole.

Roman: Nicole! Da quanto tempo! Come stai?

Nicole: io bene… sono passata di qui per parlare con Rachel.

Roman: ooh… beh, Rachel è in casa, ma oggi è una giornata veramente complicata.

Nicole: mi dispiace, in realtà sono venuta per portarle degli appunti. Mi ha detto che nonostante sia stata espulsa non vuole perdersi nulla.

Roman accenna un sorriso.

Roman: mi sembra strana come cosa, ma… apprezzo il tentativo Nicole. Non le è permesso ricevere visite, ma chiudo un occhio per te. È in camera sua.

Nicole sorride soddisfatta e fa un passo dentro casa di Rachel.

Nicole: è veramente molto gentile Roman!!! Non la ringrazierò mai abbastanza!!!

Roman si limita a sorridere e a chiudere la porta dietro di sé appena Nicole corre su per le scale.

CAMERA RACHEL

Rachel è sdraiata sul letto con il laptop sulle gambe e le cuffie alle orecchie, completamente persa nel suo mondo.
La porta si apre di scatto.

Rachel: Nicole!!! Non ti hanno insegnato a bussare?

Nicole: oh… c’ mon Rachel! Smettila di dire stronzate! Anche se ti avessi trovata in una posizione indecente, non mi sarei scandalizzata! Ormai!

Rachel alza un sopracciglio e si abbassa le cuffie.

Rachel: cosa ci fai qui???

Nicole chiude la porta dietro di sé e si avvicina al letto di Rachel.

Nicole: senza giri di parole, voglio il testamento di morte di Robert Sanchez!

Rachel: non so di cosa tu stia parlando.

Nicole: te lo ripeto un’altra volta, smettila di dire stronzate!

Rachel: e io lo ripeto a te, non ho la più pallida idea di cosa stai dicendo!

Nicole inspira profondamente per non perdere il controllo.

Nicole: bene. A New Orleans, l’ultimo giorno, ti ho sentita parlare con Richard poco prima di scopartelo.

Rachel: ora mi spii pure? Non c’è fine all’indecenza proprio!

Nicole: si, ti spio perché non mi fido di te!!!

Rachel: beh, non devo dare conto a te, ne a nessuno!

Nicole: ma perché non la smetti di fare la bambina infantile e per una volta non fai la cosa giusta???

Rachel: cos’è, ora stai dalla parte di Isabel?

Nicole: si!!! Da quale altra parte dovrei stare???

Rachel: maaa, non lo so! Sei sicura che Isabel sia dalla parte della ragione?

Nicole: e tu sei sicura che stia dalla parte del torto?

Rachel scuote la testa e guarda prima il muro di fronte a sé, poi di nuovo Nicole.

Rachel: sentimi Nicole, così come sei arrivata fino a qui, puoi girare i tacchi e tornartene da dove sei venuta.

Nicole: sei diventata proprio irrecuperabile Rachel! Non ti riconosco più!

Rachel: non è una novità ormai. Non sei la prima che me lo dice.

Nicole guarda Rachel incredula. Sul serio non riconosce più l’amica, nel suo sguardo c’è tanta tristezza e spaesamento.

Nicole: bene. Continua pure a sbatterti il diavolo Rachel! Ma sappi una cosa, non mi arrenderò facilmente, non finisce qui.

Nicole si volta e aprendo la porta esce infuriata dalla camera di Rachel.

Casa Tom

Justin e Isabel sono usciti insieme da scuola per recarsi a casa di Tom, che doveva parlargli di una cosa importante.
Arrivano davanti alla villetta Reid e Isabel bussa alla porta.

Isabel: dici che ci saranno i suoi genitori?

Justin: non saprei, sono tipo dei ricercatori scientifici, non credo che perderebbero dei giorni di lavoro!

La porta si apre e una signora sulla quarantina sorride ai ragazzi.

Julianne

Justin: salve, cerchiamo Tom Reid…

Signora: sì, io sono sua madre, Julianne…

Isabel porge la mano verso la signora.

Isabel: molto piacere. Io sono Isabel e lui è Justin. Siamo due compagni di scuola di suo figlio.

Julianne guarda i due ragazzi con modo diffidente, infine stringe la mano a Isabel.

Julianne: Tom sta studiando. Sapete, deve scontare l’ammonizione.

Justin: si, lo sappiamo signora. Siamo qui per aggiornarlo sulla scuola…

– chi c’è là???

Julianne si gira verso l’interno della casa e vede Tom in cima alle scale.

Tom

Julianne: due ragazzi chiedono di te!

Tom scende di corsa giù dalle scale per arrivare d’innanzi alla porta d’ingresso.

Tom: Isabel… Justin!

Justin: ciao Tom!

Isabel si limita a sorridere.

Justin: mamma, possono entrare? Mi devono aggiornare sulle novità da scuola…

Julianne inspira profondamente poi fa entrare i due.

Julianne: non più di un’ora però.

Isabel: ci impiegheremo poco!

Tom fa cenno a Isabel e Justin di seguirlo su per le scale e i due lo assecondano.

Tom: scusatemi per mia madre….

Justin: sembra una donna severa!

Tom: è molto diligente!

Isabel: tu come stai?

Tom: oggi è il giorno della mia festa preferita e sono a casa! Poi tralasciando la noia, la punizione e il fatto che non vedo Nicole da troppo tempo, bene.

Justin: e mia sorella?

Tom: è tutta una farsa!

Justin: ma sei cretino?

Tom: è stata una sua idea!

Justin: doppiamente cretino!

Isabel: lo sapevo!!! Lo sapevo!!! Comunque, lo sai che con noi puoi parlare!

Tom: non preoccuparti Isa. Ve lo direi se proprio fossi all’ estremo! E per favore, non dite in giro che tra me e Ruby è tutta una finta.

Justin: basta che non la fai soffrire!

I tre arrivano in cima alle scale.

Tom: pronti???

Justin: è tutta la mattina che ci hai tormentato con gli sms, quindi, sì. Sono curioso!

Isabel guarda la porta chiusa con aria curiosa.

Tom spalanca la porta e davanti a loro si apre una grande mansarda poco illuminata ma ben arredata.

TomCaverna

Al centro un grande tavolo con poltrone e sedie, un televisore datato e un mobile  con cassetti e scaffali. Ma la cosa che non passa inosservata è una lavagna, tempestata di ritagli di giornale, parole evidenziate, appunti su post-it, frecce rosse e tanti scarabocchi.

Isabel si fa avanti, osservando attentamente la lavagna.

Isabel: cos’è tutto questo?

Tom: ehm, sono… le mie ricerche su di te!

Isabel: le tue… che?

Tom: indagini su tutto ciò che mi hai raccontato.

Tom si mordicchia il labbro preoccupato per la reazione di Isabel.

Isabel: cosa??? Sei impazzito???

Tom: voglio aiutarti a scoprire la verità!

Isabel: ma questa è la lavagna di uno psyco-killer stalker!

Tom: no! Non è come sembra! E’ come in Streghe !

Justin: in effetti per quanto possa esserti utile, è raccapricciante!

Tom: lo so, lo so… ma lasciate che vi spieghi come si sviluppano queste cose…

Justin e Isabel si lanciano un’occhiataccia, poi entrambi guardano Tom con aria interrogativa.

Tom: quando si fanno delle indagini, delle ricerche… è giusto mettere sul tavolo tutte le carte!

Isabel: ho capito questo ma, non credo che ti possa essere d’aiuto tutto ciò!!! Io so cosa è successo e basta! Non ci sono intrecci da scarabocchiare!

Dice Isabel un po’ fuori di sé, indicando la lavagna.

Tom: e invece si!!!

Justin: beh, forse …

Tom interrompe immediatamente Justin.

Tom: il fatto è che ci sono dei buchi in quello che ci hai raccontato! Primo, come ci sei finita nella Castiglia del Medioevo? Secondo, come è che Robert e Sancho Garces III sono la stessa persona se Munia ti ha raccontato che Sancho è morto in battaglia? Terzo e quarto, cosa ci fanno Richard e Claire Ward qui a Houston? E poi…

Isabel porta immediatamente una mano avanti.

Isabel:  HO CAPITO TOM!!!

Justin: quindi non ci hai detto tutto?

Isabel sospira e nega con la testa.

Justin: e come mai?

Isabel: non lo so. Troppe cose tutte insieme! E… ho paura!

Tom: paura???

Isabel: voi non capite.

Tom: è ovvio che non capiamo se mancano pezzi del puzzle!

Isabel: stop! La cosa più importante è che devo tornare a Castiglia, assolutamente. Ho bisogno di imparare a diventare una regina, prima che sia troppo tardi.

Tom: ma non puoi tornare a mani vuote!

Isabel: spiegherò a Munia la verità! Che Sancho Garces III ovvero Robert, è morto di infarto e che quindi nulla, appena lei sarà morta Ferdinando e Sancha saliranno al trono. Fine della storia.

Tom: è impossibile! E’ una scusa assolutamente assurda!

Justin: e tu, ti arrendi così facilmente?

Isabel: non ho scelto io di vivere in questo modo!!!

Tom: si, ma a quanto pare… sei destinata a vivere così!

Justin: e per di più ti ostini ancora a non voler parlare con Kim! Pensa se lei avesse tutte le risposte alle tue domande?

Isabel: uff… non lo so ragazzi. Kim è già in pericolo con Rick in mezzo alle sue gambe!!!

Tom: a maggior ragione! Non dovresti farle sapere la verità???

Isabel: voglio proteggerla!!!

Tom: ma da cosa???

Isabel: da tutto! Dalla verità!

Justin: ok… sono d’accordo su questo. A meno che tu ci stia tenendo nascosto qualcos’altro. Isabel?

Isabel sospira e scrolla le spalle andandosi a sedere su una poltroncina in mezzo alla mansarda.

Isabel: in effetti c’è qualcosa che non vi ho ancora detto.

FLASHBACK | Agosto 2012 – 1048

Leon Garden

Sancha Ferdinando

Ferdinando e Sancha stanno passeggiando nel giardino ben curato del loro Castello di Leòn, godendosi una bella giornata di sole.

Sancha: è possibile che tutti già adorino quell’Isabel? È così minutina e insignificante!

Ferdinando: è una futura regina ed è la novità, il ceto dei poveri brama spettegolare.

Sancha: non solo i servi. Anche i reali. Il Conte Ruggero impazzisce per lei. Se solo sapessero la verità, che potrebbe non essere la futura regina di Castiglia.

Ferdinando: siete gelosa moglie?

Sancha: un po’. Devo andare a parlare con il veggente.

Ferdinando: colui che ha predetto la mia morte?

Sancha annuisce e si sventola la mano sul viso accaldato.

Ferdinando: cosa volete?

Sancha: voglio avvelenare vostra madre.

Ferdinando: siete impazzita?

Sancha: da quand’è che provate compassione per vostra madre?

Ferdinando: perché volete farlo?

Sancha: Isabel è una minaccia. Avvelenando vostra madre, andreste voi al trono e io sarei vostra regina consorte prima del previsto. Acceleriamo le dinamiche.

Ferdinando: ora che mia sorella è qui, da sola? Siete sicura?

Sancha: vostra sorella non è da sola. E poi, non siete contento?

Ferdinando: capirebbero subito che siete state voi.

Sancha: e come farebbero a capirlo? Leòn è lontana da Castiglia. Farò fare lo sporco lavoro ad una serva per qualche denaro.

Ferdinando rimane in silenzio guardando a terra la stradina ciottolata.

Sancha: non siete convinto? Vi state già tirando indietro?

Ferdinando sospira.

Ferdinando: no. Assolutamente no, però vi accompagno anche io dal veggente.

Sancha: non ce ne è bisogno. Avrò la scorta.

Ferdinando annuisce, scoraggiato. Ma qualcosa è scattato dentro di sè, come se volesse rimediare allo sbaglio che ha fatto con Isabel. Come se non si fidasse più di Sancha.

Castiglia Garden

È una giornata caldoa e afosa di metà agosto. Isabel è seduta ad un tavolino nel cortile reale mentre la sua dama di compagnia Adela le sta facendo una graziosa acconciatura con delle trecce.

Adela

Isabel: allora, Adela, ditemi… sapete qualcosa del principe Enrico di Borgogna?

Adela: vostra maestà, perchè vi interessa?

Isabel: mia madre mi ha promessa sposa a questo uomo e questa sera lo conoscerò.

Adela: è poco più grande di voi vostra maestà, è molto portato ed elegante e con un viso pulito e lineamenti marcati.

Isabel: è un bel ragazzo?

Adela: secondo me sì, vostra maestà. Siete agitata?

Le chiede Adela mentre continua ad intrecciarle i capelli.

Isabel: abbastanza. Non sono abituata a queste formalità.

Adela: siete stupenda e sapete come comportarvi. Non dovete temere nulla.

Isabel sorride ai complimenti e posa lo sguardo sulle aiuole piene di fiori colorati di ogni tipo.

Isabel: parlatemi di voi, così mi distraggo.

Adela: ho seguito i vostri consigli vostra maestà.

Isabel: ah sì?

Adela: sapete, il ragazzo che mi piace….

Isabel: Pablo, giusto?

Adela: esattamente vostra maestà. È così bello e gentile. Mi  aiuta nelle cucine, parliamo molto, facciamo molte passeggiate. Sembro piacergli.

A quelle parole, Isabel sente un colpo come se fosse amareggiata e gelosa nei confronti di Adela. Rimane in silenzio per un po’.

Adela: vostra altezza?

Isabel si schiarisce la voce.

Isabel: sono contenta per voi.

Nella voce di Isabel c’è poco entusiasmo.

Adela: comunque sta arrivando qualcuno, vostra maestà…

Isabel gira lo sguardo verso il grande portone di vetro che dal castello si affaccia sul giardino. Un ragazzo vestito distintamente e con una camminata elegante e decisa sta andando verso di loro.

Enrico

Adela: è il principe Enrico di Borgogna, vostra maestà!

Adela smette di toccare i capelli di Isabel e fa immediatamente un passo indietro dalla sedia.

Isabel: principe Enrico! Non vi aspettavo qui.

Isabel si alza dalla sedia e fa un mezzo inchino d’innanzi al principe. Adela imita la mossa. Enrico mostra un sorriso elegante, poi prende delicatamente la mano di Isabel e ci posa sopra un leggero bacio. Isabel poi fa immediatamente cenno ad Adela di allontanarsi e la ragazza esegue subito l’ordine.

Enrico: Isabel, è un onore conoscervi. Finalmente.

Isabel: scusatemi se non sono presentabile, semplicemente, come vi ho detto, non vi aspettavo qui prima di questa sera.

Enrico: siete bellissima anche con metà capelli arruffati e metà no!

Isabel sorride, imbarazzata.

Enrico: Concedetemi di organizzarvi un banchetto nel vostro castello per questa sera e poi vorrei guardare le stelle insieme a voi.

Isabel: siete così…

Enrico: deciso?

Isabel: stavo per dire romantico!

I due sorridono. Isabel si sente per la prima volta intimidita. Adela aveva ragione, Enrico ha tutta l’aria di essere un principe francese.

CASETTA DISPERSA DI RICHARD

Richard è seduto alla panca di casa sua. Degli ingredienti sul tavolo, un manoscritto e una finestra aperta per far entrare un po’ di aria fresca. Qualcuno bussa alla porta.

Richard: chi va, là?

– sono io, Richard!

Richard riconosce la voce, si alza dalla panca e sistemandosi l’abbigliamento trasandato va ad aprire la porta.

Richard: vostra altezza, cosa posso fare per voi?

Sancha entra nella casetta e Richard non facendo in tempo a fare l’inchino chiude la porta dietro di sé.

Sancha: non vi ho mai ringraziato abbastanza per quello che avete fatto per me, ma ora ho bisogno di un altro favore. vi darò qualunque cosa in cambio.

Richard: significa molto vostra altezza. Allora ditemi, cosa le serve?

Sancha: Voglio che Munia di Castiglia muoia…

Richard: vostra maestà, può essere…

Sancha: pericoloso?

Richard annuisce.

Sancha: credete che non lo sappia? Sono disposta a correre qualsiasi rischio, quindi dobbiamo sbrigarci!

Richard: un veleno?

Sancha: se è ciò che serve a effetto immediato, sì. Cosa volete in cambio questa volta?

Richard sospira e ci pensa su.

Richard: una tregua. Voglio raggiungere il futuro da dove arriva Isabel.

Sancha ragiona sulla richiesta di Richard per qualche secondo poi acconsente facendo un cenno con la testa.

Sancha: e va bene. Potete andare da dove proviene Isabel, però prima fatemi avere gli ingredienti.

Richard: ci vorrà una settimana, Vostra Maestà.

Sancha: tra sette giorni sarò qui. E tra otto giorni, tutto finirà!

Sancha è soddisfatta della sua stessa affermazione, fa una risata malefica ed esce dalla casetta di Richard sbattendo la porta dall’euforia.

TEMPO PRESENTE

SALA RACHEL

Rachel è seduta sul divano di casa sua che si rigira il testamento di Robert Sanchez tra le mani. I suoi genitori sono entrambi in cucina e ovviamente non la degnano di una parola.
Qualcuno suona alla porta principale.

Rachel rimane immobile, richiudendo il documento per metterselo nella tasca della felpa.
Il campanello suona ancora.

Roman: arrivo!!!

Rachel: se avessi potuto avrei già aperto io. Ma è peggio di Iron Heights qui!

Roman: smettila Rachel!

Roman apre la porta.

Paige

Paige: sorpresa!!!

Roman: Paige!!! Tesoro, ma che bella sorpresa! Lasciati abbracciare!!!

Paige: ciao papà!

Paige abbraccia forte il padre, mentre nota Rachel sul divano e la madre che si sta avvicinando.

Terry: tesoro!!! Ma cosa ci fai qui? Non ci hai neanche avvisati! Non ti ho preparato niente!!!

Paige scioglie l’abbraccio con il padre e abbraccia subito la madre.

Paige: non preoccuparti, sto benone! Sono qui di passaggio per un evento!

Terry abbraccia la figlia e sospira sollevata.

Terry: ma sentiti, come sei tutta ossa! Allora è vero che quei parigini non mangiano nulla???

Paige allenta l’abbraccio e sorride.

Paige: sto bene, veramente! Ho lavorato molto… e duramente.

Roman: allora potrai riposarti un po’!

Paige: non credo proprio! Ho un evento da organizzare qui a Houston!

Roman prende il trolley della figlia e chiude la porta di casa dietro di loro.

Roman: fortuna che sei arrivata. Rachel ci sta facendo imbestialire.

Rachel: ah, sì giusto. Lei è la figlia prediletta… io, invece, non sono neanche più considerata vostra figlia, vero???

Paige guarda i genitori poi Rachel con aria confusa.

Paige: ma cosa dici, Rachel?

Rachel: niente.

Paige si avvicina alla sorella che l’ha appena raggiunta e l’abbraccia con dolcezza.

Paige: mi sei mancata.

Rachel sospira lasciandosi avvolgere dall’abbraccio caloroso della sorella.

Rachel: anche tu.

Terry: io e papà vi lasciamo sole.

Roman annuisce, abbandona il trolley di Paige sul corridoio e insieme alla moglie, tornano in cucina.

Sottofondo Musicale : Terrified – Jordyn Kane

Rachel si allontana dall’abbraccio della sorella e va a sedersi sul divano.

Paige levatasi il cappotto, la segue.

Paige: come stai?

Rachel: di merda.

Paige: questo lo so.

Rachel: cosa intendi dire?

Paige: non sono venuta qui solo per lavoro. Sapevo che c’era un’emergenza in casa e dovevo tornare.

Rachel: io sarei l’emergenza?

Paige annuisce.

Rachel: come hai fatto a saperlo?

Paige: Justin.

Rachel: ah…

Paige prende le mani della sorella e la guarda con aria comprensiva.

Paige: allora, raccontami….cosa è successo?

Rachel: sei sicura di voler sentire la storia? Non hai bisogno di riposarti un po’?

Paige: sai da quanto non dormo per più di 5 ore? Da quando ho lasciato questa casa 8 anni fa! Tralasciando le varie festività in cui sono tornata! Comunque, parliamo di te, non di me! Dimmi tutto…

Rachel: ho fatto un enorme casino!

Paige: spero di riuscire ad aiutarti.

Rachel: non lo so, ho deluso tutti… ancora non capisco perché Justin ti abbia detto di tornare.

Paige: perché sia io che lui teniamo a te!

Rachel: non dovreste…

Paige: Rachel, cosa hai combinato di così grave?

Rachel scrolla le spalle e sbuffa.

Rachel: Isabel è tornata a Houston e ha sconvolto le vite di tutti di noi. Ma il peggio è arrivato quando mi sono innamorata di un mio professore e… il problema è che questo professore nasconde un segreto. Isabel lo conosce!

Paige: Isabel conosce il professore o il segreto?

Rachel: entrambi! Lei mi aveva avvertita di stargli lontano, di non cascarci… ma mi sono lasciata sopraffare dai sentimenti senza dare peso alle sue parole. Un giorno poi Justin mi ha vista mentre facevo sesso con il prof., ha registrato un video e l’ha fatto pubblicare sul sito della Lamar High School. A me è costata l’espulsione e a Rick il licenziamento.

Paige: deduco che Rick sia il nome del prof. E comunque, lo sapevo di già.

Rachel: sapevi che Justin aveva fatto questo?!

Paige: no, sapevo che eri stata espulsa e di questo sex tape. Comunque, quello che voglio capire, dici di aver deluso tutti per un sex tape? Non è poi questo grande scandalo!

Rachel: per mamma e papà lo è! Ma, no, non è questo il casino. Il casino è che… ho scelto Rick invece che i miei amici. Ho scelto l’inferno! Il male!

Paige: Rachel, tesoro… spiegati meglio.

Rachel: Rick ha qualcosa contro Isabel e la sua famiglia. Rick aveva il testamento di morte di Robert Sanchez, una sera però l’ho trovato e da quel momento sono sempre stata in bilico se dire tutto a Isabel o se dare un’opportunità a Rick. Solamente che… ora, ho realizzato di aver incasinato tutto!

Paige: perché hai rinunciato a tutto per uno che neanche conosci. Eeeh… il potere dell’amore!

Rachel: no, non capisci!!! Non è il potere dell’amore! È il potere di volere fare qualcosa di giusto, di fare del bene pur di rischiare la propria vita… di voler avere un ruolo in questo dannato mondo. Di decidere qual è il mio destino!

Paige: quindi se ho capito bene, hai deciso di patteggiare con il nemico come a volerti sacrificare per i tuoi amici e la tua famiglia?

Rachel: sì. È così terribile?

Paige: no, no… è un gesto eroico ma… puoi sistemare tutto.

Rachel: non penso proprio. Ormai ho perso tutto. Non posso tornare indietro!

Paige: ma puoi andare avanti, soltanto migliorando la situazione.

Rachel sorride alla sorella, dopo diversi giorni, finalmente per un attimo si sente stranamente sollevata. È contenta che Paige sia li, per lei.

 

Houston è in modalità Hallowen e in particolare il quartiere Montrose è addobbato appositamente per l’occasione: ragnatele, lanterne con le zucche, finti scheletri e finti fantasmi, sangue gelatinoso e tanto altro. I bambini sono elettrizzati all’idea di festeggiare e andare in giro per le case con il famoso motivetto: dolcetto o scherzetto. Anche l’atmosfera in generale, promette una nottata da paura: il clima freddo e il cielo già buio pesto.

CASA ISABEL

Isabel è in camera sua che sta ultimando gli ultimi ritocchi al suo trucco, non spaventoso ma particolarmente forte e attraente: occhi marcati e labbra seducenti.

Finito di truccarsi esce dalla camera e scende al piano inferiore dove trova Kim al lavello della cucina.

Kim

Kim: ehi! Stai già uscendo?

Isabel: no, aspetto Tom.

Kim: ti sta bene quel trucco.

Isabel: grazie.

Tra le due c’è un distacco freddo che è impossibile colmare, per Isabel per lo meno.

Kim: mi dispiace di non averti permesso di avere una tipica cena di Halloween con la zucca e tutto il resto, ma ogni tanto mi viene difficile. Sai, senza tuo padre… e tu che… sei diversa da quando sei tornata…

Isabel: Kim, puoi risparmiarti tutta questa drammaticità!

Kim prende lo strofinaccio e si avvicina a Isabel mentre si asciuga le mani. Sentirsi chiamare per nome non ha avuto un effetto piacevole su di lei.

Kim: è successo qualcosa? Perché sei così dura nei miei confronti?

Isabel: perché lo so.

Kim: sai cosa?

Isabel: tu non sei la mia madre biologica.

Kim si sente un colpo fitto in mezzo al petto. Forte come uno schiaffo sul viso. Lascia cadere lo strofinaccio e guarda Isabel a bocca spalancata.

Isabel: mi hai mentito per tutti questi anni, così come ha fatto papà. Capisci perché sono dura e fredda? Perché per me, non sei più nessuno.

Gli occhi di Kim brillano pronti a scoppiare in una marea di lacrime.

Kim: Isa… per favore… lasciami spiegare…

Isabel: ah, perché, c’è una spiegazione a tutto ciò? Al fatto che mi hai mentito?

Kim: si, c’è una spiegazione.

Isabel: dimmela.

Kim sospira.

Kim: non ora, forse un altro giorno. È complicato….

Isabel: come immaginavo. Sai cosa Kim, non mi interessa più quello che hai da dire. Io so qual è la verità!

Kim: parlamene. Parla con me! Ti prego!

Isabel fa un respiro profondo poi nega con la testa.

Isabel: con una sconosciuta? Non ci penso nemmeno!

Kim non ci vede più dalla delusione. Si avvicina a Isabel e gli tira uno schiaffo sulla guancia.

Kim: non permetterti di trattarmi così, ok??? Dopotutto vivi sotto il mio tetto… e io, ti ho cresciuta!!! D’accordo???

Isabel si porta una mano sulla guancia e cerca di massaggiarsela.

Alle parole severe di Kim si limita ad annuire mentre gli occhi  si fanno lucidi, poi il suono del clacson distrae le due.

Isabel capisce che si tratta di Tom che è venuto a prenderla. Afferra la pochette e il cappotto dall’appendiabiti, poi senza proferire parole esce di casa, sbattendo la porta dietro di sé.

Kim si guarda la mano, trema.

Houston Congress

Philipp

Philipp ha passato gran parte della giornata a partecipare a meeting e riunioni per il futuro della sua città: Houston. È ormai sera quando esce dal Centro Congressi, scortato da due bodyguard e si avvia verso la limousine dove il driver lo attende. Entra nella lussuosa auto, il driver non fa in tempo a chiudere la portiera che la limousine parte.

Philipp: ma??? Che sta succedendo?

Philipp appoggia le mani sui sedili guardando di fronte a sé il separé dell’auto che si abbassa.
Philipp cerca di identificare l’autista dallo specchietto.

Philipp: chi è lei?

L’autista si toglie il berretto e fa un sorriso maligno.

Philipp: Richard Ward?

Rick: finalmente ci incontriamo signor sindaco!

Philipp: cosa sta facendo? Mi faccia scendere!!!

Rick: non si fida di me?

Philipp: no, non mi fido di lei!!!

Rick: fa bene a non fidarsi di me.

Rick frena di colpo.
Philipp guarda fuori dal finestrino.

Philipp: dove siamo?

Rick: in un parcheggio abbandonato non lontano dal centro congressi.

Rick si volta per guardare meglio Philipp.

Rick: lo so cosa hai fatto!

Philipp: non so di cosa tu stia parlando!

Rick: stai cercando di mettere fine a tutta la maledizione!

Philipp: maledizione? Sei impazzito? E’ uno stupido scherzo di Halloween?

Rick: Isabel? Castiglia? Robert? Devo continuare?

Philipp guarda Rick con aria interrogativa.

Rick: diamine!!! Smettila di fare lo strafottente!!! Scommetto che sei stato anche tu a far tornare mia sorella Claire, vero???

Philipp: non sapevo che tu avessi una sorella!

Rick è fuori di testa. È completamente accecato dalla rabbia.

Rick: mettiamola così. Perché non mi fai avere il quadro che tieni appeso nel tuo ufficio?

Philipp: e perché dovrei?

Rick: lo sai il perché, idiota!!!

Philipp: non ci penso nemmeno.

Rick: bene. Allora farò del male a tua moglie, a tuo figlio… e alla tua città. Distruggerò ogni cosa che ti è cara!

Philipp: non provarci neanche che… giuro, che…

Rick: giuri che …?

Rick guarda Philipp con un sorrisino malvagio. Philipp d’altra parte si sente impotente.

Rick: abbiamo un accordo?

Philipp scrolla le spalle ed infine annuisce.

Lumen

Sottofondo Musicale : Thriller – Michael Jackson

Il Lumen era stato scelto appositamente da Amy per ospitare un party esclusivo per gli studenti della Lamar High School. La ragazza aveva fatto addobbare la sala con luci e decorazioni a tema Halloween, una lunga tavolata con del punch corretto e diversi stuzzichini ad hoc per l’occasione, fumo e finto sangue ovunque e tanto altro. Si respirava un’atmosfera molto dark grazie anche alla musica di sottofondo.

I primi invitati iniziano ad arrivare ed Amy è particolarmente agitata, spera che la festa abbia successo ma spera soprattutto che Justin si faccia vivo. Saluta diverse persone, sorseggia il drink e fa il giro della sala, quando si blocca nel bel mezzo di quella che era stata delineata come pista da ballo. Quasi le va di traverso il punch nel vedere Justin entrare da solo nel locale, vestito divinamente.

Justin si guarda in giro e si lascia scappare un sorriso, senza dubbio Amy ci sapeva fare nell’organizzare un evento. Saluta un compagno di classe e si avvia verso il buffet quando nota Amy che lo sta fissando. Si ferma e la fissa a sua volta. Poi lentamente alza la mano e la saluta.

Amy non sopporta quell’atteggiamento di Justin, manda giù d’un fiato il contenuto del bicchiere e si precipita vicino a lui.

Amy: si può sapere che diavolo ti succede?

Justin spalanca gli occhi e porta le mani avanti.

Justin: wow… wow… calma ragazza!

Amy incrocia le braccia e attende una risposta da Justin.

Amy: quindi?

Justin: a cosa ti riferisci?

Amy: ti ho dato la mia verginità e ora mi ignori. Ecco cosa succede.

Justin: ti avevo avvertita!

Amy: sei un idiota! Ti odio! Ma… non ti permetterò di rovinarmi questa serata!

Amy si volta di scatto, rabbiosa per allontanarsi il prima possibile.
Justin allunga un braccio cercando di fermarla, invano.

Justin: Amy… Amy, aspetta! Torna qui.

Amy fa un respiro profondo e si volta a guardarlo.

Justin: hai ragione, sono stato un coglione.

Amy: almeno lo ammetti.

Justin: il fatto è che….tu mi piaci, sul serio… ma, ora non sono pronto a impegnarmi. C’è qualcosa che va al di là di me e te… che è più grande, più incasinato. Proprio perché ci tengo a te, non voglio coinvolgerti.

Amy sospira un’altra volta.

Amy: ci sono rimasta male, Justin. Ecco. Credevo che mi avessi usata.

Justin accenna un sorriso amaro. Poi si avvicina a lei e l’abbraccia. Amy appoggia la testa sul petto di Justin e si lascia coccolare.

Justin: Amy….

Entrambi sciolgono l’abbraccio.

Amy: cosa siamo Justin? Cosa c’è tra di noi? Dammi una definizione.

Justin si passa le mani tra i capelli e sbuffa esausto, guardando Amy negli occhi.

Justin: non siamo niente. Non devi più metterti in contatto con me, non dobbiamo più vederci. Devi dimenticarti di me.

Amy sente il cuore sgretolarsi in mille pezzi. Il magone, gli occhi lucidi… e scoppia in lacrime. Si porta le mani davanti al viso, poi si volta e corre via… lontana e delusa da Justin.
Justin vede Amy allontanarsi, ma anche lui… dentro di sé sta soffrendo.
Vorrebbe fermarla, rimediare alle sue ultime parole.

Justin: mi dispiace …

Sussurra infine a se stesso.

 

Daniel lascia l’auto al parcheggio del Lumen e insieme a Nicole si avvia all’ingresso della sala principale. Entrambi sono vestiti elegantemente con un tocco dark per l’occasione, perfettamente combinati, come una vera golden couple.

Nicole: finalmente questa sera possiamo divertirci senza troppi pensieri e tutti insieme, Justin… Isabel… Tom…

Daniel: spera allora che Rachel non venga qui a rovinarti la serata.

Nicole: non succederà! Perché, sono qui con il miglior accompagnatore di sempre!

Nicole sorride a Daniel e le porta le braccia dietro al collo.

Daniel: ah si? Ora sono solo un accompagnatore? Mi sento offeso!

Nicole: beh… diciamo anche il mio favoloso ragazzo!

Daniel: così va meglio!

Daniel si sporge verso il viso di Nicole e le da un lungo e dolce bacio.
Dopo un po’ Nicole allontana il viso sorridendo.

Nicole: dici che dovremmo dirlo agli altri?

Daniel: ti riferisci al testamento?

Nicole annuisce.

Daniel: credo proprio di sì. Isabel merita di sapere la verità. Già gliel’hai tenuto nascosto per due settimane e Rachel da oltre un mese. Sicuramente il tutto sarà legato al destino di Isabel a Castiglia.

Nicole: Hai scoperto qualcosa da Claire invece?

Daniel: non molto. Solo che non è in buoni rapporti con suo fratello.

Nicole: beh, sono contenta che Isabel ti abbia detto di tenerla d’occhio. Quindi siete tornati a parlarvi?

Daniel: no. Non ti preoccupare, ho solo ascoltato il suo messaggio in segreteria telefonica. Non ho motivo per tornare ad avere un rapporto sensato con Isa.

Nicole accenna un sorriso.

Nicole: ok. Comunque appena la vedo stasera, le dico tutto. Sperando che non se la prenda con me.

Daniel: non succederà! Capirà la situazione difficile in cui ti sei trovata!

Nicole: sei perfetto. Sai trovare sempre le parole giuste!

Daniel: lo sai che ti amo e che farei qualsiasi cosa per te. Anche le più piccola cosa, vero?

Nicole annuisce e a quel punto e lei che a sporgersi verso di lui e lo bacia.

 

Isabel: finita la festa ho intenzione di andare al cimitero a salutare mio padre….

Tom: nel giorno di Halloween? Brrrrrrrividi!!!

Isabel sorride e scuote la testa.

Isabel: sono una futura regina, ricordi? Non devo aver paura di niente!

Tom: neanche di uno psicopatico come Rick?

Isabel: nemmeno di uno come lui!

Tom: bene! Comunque mi dispiace per oggi. Sai, di come hai scoperto tutto quello che ho costruito in mansarda da me. Hai ragione a dire che non ne avevo il diritto…

Isabel: è tutto a posto Tom. Ci sono cose ben più gravi che mi preoccupano!

E’ in quell’esatto momento che Isabel e Tom entrano nel Lumen, davanti ai loro occhi Nicole e Daniel abbracciati l’un l’altro che si stanno scambiando qualche effusione.
Entrambi sono come combattuti e delusi, ma non riescono a distogliere lo sguardo dalla coppia.

Tom: sono d’accordo. Drink?

Isabel: decisamente!!!

Isabel si mette a braccetto con Tom ed entrambi si incamminano per la grande tavolata a lato della sala.

Isabel: lo sai che devi affrontare Ruby?

Tom: sì, appena la vedo, le parlerò. E che mi dici di te? Continuerai a non parlare con Daniel?

Isabel: è….

Tom: fammi indovinare… complicato?

Isabel fa spallucce mentre si versa del punch in un bicchiere.

Tom: rendilo più semplice!

Isabel: gli ho lasciato un messaggio in segreteria telefonica chiedendogli un favore per… Castiglia, per il bene di tutti, ma mi ha ignorata!!!

Tom: magari ha bisogno di una spinta. Io credo che dovremmo andare da loro…

Isabel: e rovinare il loro bel momento felice? No grazie. Ci ho già provato involontariamente e ho fallito!

Entrambi bevono un sorso del drink, quando nel voltarsi a guardare la sala, notano Daniel e Nicole che si avvicinano a loro. Nicole li saluta con la mano e con un sorriso.

Tom: le ultime parole famose.

Isabel manda giù tutto d’un fiato la bevanda come se avesse bisogno di una carica di energia.

Isabel: Nicole!

Nicole: Buonasera Isabel!

Nicole si volta verso Tom e accenna un sorriso.

Nicole: Tom…

Tom: Nicole…

Tom accenna un sorriso, poi distoglie lo sguardo per rivolgersi a Daniel.

Tom: ciao Daniel!

Daniel: Ciao Tom e…

Daniel finalmente riesce a guardare Isabel in viso.
Isabel accenna un timido sorriso.

Daniel: Isabel.

Per un attimo che sembra interminabile i quattro rimangono in un silenzio imbarazzante, guardandosi quasi senza fiatare. Poi Nicole decide di prendere la parola.

Nicole: ok, tutto ciò è strano, quindi… andrò dritta al punto. Rachel ha il testamento di morte di Robert Sanchez e ha intenzione di darlo a Richard Ward, se non l’ha già fatto. Mi dispiace Isabel, avrei dovuto dirtelo appena l’ho saputo, ma non sapevo come fare e volevo verificare prima che fosse tutto vero!

Tom spalanca gli occhi.

Isabel: calmati Nicole!!! Mi stai dicendo che Rachel o Richard possiedono ciò che potrebbe mettere fine a tutto ciò che mi sta succedendo?

Nicole annuisce.

Isabel: come fai a saperlo?

Nicole: ho spiato Rachel a New Orleans e ho origliato una sua conversazione con Rick.

Tom: mossa astuta!

Nicole fa un sorriso compiaciuto al commento di Tom.

Nicole: avrei dovuto dirtelo prima…

Isabel: Non preoccuparti, non dovevi essere tu a dirmelo per prima, ma Rachel. Questo spiega tutto. Da che parte sta quella traditrice!!!

Nicole: non sei arrabbiata con me?

Isabel: no, ovvio che no!

Daniel: quello che dobbiamo scoprire è in che mani è finito ora il testamento…

Tom: se è finito nelle mani sbagliate…

Isabel: sono spacciata!

Isabel si passa le mani davanti al viso e sospira, poi guarda Daniel.

Isabel: hai fatto quella cosa che ti ho chiesto?

Daniel: intendi scoprire qualcosa su Claire?

Isabel annuisce, piacevolmente stupita che Daniel abbia sentito il messaggio vocale che gli aveva lasciato.

Daniel: me la sto tenendo vicina, per ora so solo che non è in buoni rapporti con il fratello e che è qui perché deve parlare con lui.

Isabel annuisce poi si mordicchia leggermente il labbro inferiore.

Isabel: riesci a tenermela d’occhio ancora per un po’ o chiedo troppo?

Daniel: non ti preoccupare. Lo farò.

I due si lanciano un sorrisino leggero.

Nicole: beneeeee… beh, dov’è Justin?

Tom: mi ha scritto un sms dicendo che è già qui.

Nicole: d’accordo. Amore, andiamo a cercarlo?

Nicole si rivolge a Daniel.

Daniel: certo, ci becchiamo dopo ragazzi!

Tom alza un cenno di saluto poi si gira verso Isabel.

Tom: ti dispiace se vado a cercare Ruby?

Isabel: vai… vai! Tranquillo! Io sarò in compagni di…

Isabel abbassa lo sguardo verso il proprio bicchiere che tiene in mano.

Isabel: beh… di un bicchiere da riempire e di qualche fantasma in giro per la sala!

 

Rachel: grazie per aver convinto mamma e papà a farmi uscire!

Paige: beh, sono la sorella maggiore, a qualcosa servirò no?

Rachel: certo, poi ancor di più se sei la preferita!

Paige: ma non è vero, non dire così!

Rachel: non mi hai ancora detto come li hai convinti a farmi venire ad una festa di Halloween con praticamente tutta la Lamar High!

Paige: beh… diciamo che non ho detto propriamente la verità!

Rachel: cosa hai detto?

Paige: che andavamo a fare una passeggiata rigenerativa!

Rachel: e loro… hanno semplicemente creduto a questa stronzata?

Paige fa spallucce e sorride, poi prende a braccetto la sorella.

Paige: tu pensa solo a divertirti questa sera, d’accordo?

Rachel: ci proverò, ma ho paura!

Paige: te lo dicevo anche quando eri piccola, i fantasmi non esistono!

Rachel: non di quello Paige!!!

Rachel ridacchia.

Paige: cercavo di farti ridere, dai! E ce l’ho fatta!

Rachel: sai, rivedere tutti… aver l’ansia di poter incontrare Rick…

Paige: stai tranquilla, ok? Ci sarò io al tuo fianco e non ti abbandono. D’accordo? Combatteremo le tue paure insieme!

Rachel annuisce, cercando di mostrarsi il più convincente possibile.
Le due sorelle sono arrivate in prossimità dell’ingresso del Lumen.

E’ una notte scura scura di fantasmi e pipistrelli. Una notte di paura da far torcere i budelli… E’ una notte di terrore che risveglia ogni vampiro… una notte di rumore, da far togliere il respiro!

Rachel sobbalza dalla paura e si volta dietro di sé.

Alieno

Rachel: chi sei??? Mostra il tuo viso!!!

Qualcuno travestito da alieno mostruoso spunta da dietro il muro.

Rachel: aaaaaaaaaaaaaaahhhh!

Quel qualcuno si toglie la maschera e le fa un cenno di saluto con la mano, mostrandosi poi come un ragazzino del primo anno della Lamar High.

Rachel: tu, stupida matricola!!! Vai a fanculo! Mi hai fatto spaventare a morte!!! Non sei simpatico!

Ragazzino: questo era l’intento! Buon Halloween!

Rachel: stupido ragazzino!

Rachel fa un respiro profondo poi guarda la sorella.

Paige: è uno stupido scherzo di Halloween!

Rachel: io non ci trovo nulla di divertente!!!

Paige: sei troppo tesa!

Rachel: lo sai perché!

Paige: Ricordati di mostrarti sicura di te stessa. Sguardo alto e non negare il saluto a nessuno!

Lumen Inside

Tom sta camminando su e giù per il Lumen in cerca di Ruby, tra la musica altissima e la confusione non crede di riuscire a beccarla, ma ad un certo punto la vede da sola seduta su una poltroncina. Sorride e si avvicina a lei.

Tom: RUBY!!! Rubyyyyy!!!

Ruby si sente chiamare, si volta e vede Tom. Immediatamente le si apre un sorriso luminoso sul viso.

Tom: ti ho cercata per tutto il Lumen!

Tom è arrivato ormai in prossimità di Ruby, si sporge verso di lei e le da un bacio dolce sulla guancia.

Ruby: lo so che non siamo veramente fidanzati ma, credevo mi avessi abbandonata!

Tom: noooo, non dire così! Mi sono intrattenuto con alcuni amici!

Ruby: hai visto che ora un po’ di popolarità ti ha portato a farti degli amici? Non è poi così male essere una finta coppia!

Tom sorride e si siede accanto alla ragazza, guardandola.

Tom: Rick è stato cacciato da scuola, nessuna ricerca, nessuno spettacolo di Natale. Nicole è ufficialmente fidanzata con Daniel… perché stiamo ancora fingendo tutto questo?

Ruby abbassa leggermente lo sguardo verso la punta delle sue scarpe poi fa spallucce.

Ruby: forse perché ci fa comodo?

Tom la guarda.
Ruby si sente lo sguardo di Tom addosso, poi alza gli occhi per guardarlo in viso.

Tom: si, infatti. Devi ammettere che siamo un bel team insieme!

Ruby sorride.
Poi apre la borsa ed estrae un libro pesante, di quelli datati.

Ruby: a proposito, ho preso in biblioteca il libro che mi hai chiesto.

Tom: fantastica! Me lo terrò bene vicino durante tutta la serata!

Tom fa per prendere il libro, ma Ruby lo blocca per il polso.

Ruby: mi dici a cosa ti serve?

Tom: per una ricerca…

Ruby: sei stato ammonito. Non devi fare una ricerca…

Tom: è un lavoro extra…

Ruby: tu e mio fratello, state passando troppo tempo insieme. È successo qualcosa, che non volete dirmi con quella vostra amica?

Tom: no, no… nulla di preoccupante!

Ruby: si tratta di qualcosa con Isabel, vero? Sento Justin che parla con lei al telefono o su skype di….

Tom si sporge verso Ruby e la bacia.
Un bacio dolce che interrompe il fiume di parole della ragazza.
Ruby è compiaciuta e sente le farfalle che svolazzano nello stomaco come se stessero per far esplodere la gabbia in cui si trovano. Non se lo lascia ripetere due volte e si abbandona a quel bacio inaspettato.
Tom, poi, si allontana lentamente.

Ruby: e questo? Cos’era?

Tom alza l’angolo della bocca in un sorrisino compiaciuto, poi sussurra all’orecchio di Ruby.

Tom: si sta avvicinando il tuo amico disadattato.

Ruby si volta di scatto dietro di sè e vede come Peter ormai sia vicino a loro, poi guarda di nuovo Tom.

Peter

Ruby: ah, giusto. Era un bacio da finti fidanzati.

Tom: Già.

Tom accenna un sorriso, poi si alza dalla poltroncina, stringendo tra le braccia il libro.

Tom: ci si vede Ruby!

Ruby: ok, ok. Ciao.

Tom si allontana e Ruby lo segue con lo sguardo, rimanendoci visibilmente male, ma non fa in tempo a reagire che Peter spunta alle sue spalle.

Peter: ancora, con quello?

 

Claire aveva deciso di prendere parte alla festa di Halloween, sotto invito di Daniel. Per conoscere le tradizioni americane, per sperare di incontrare suo fratello, per conoscere di che pasta erano fatti i suoi futuri alleati, ma soprattutto per conoscere finalmente la futura regina di Castiglia: Isabel Sanchez.
Il party non assomigliava a nessuno di quelli a cui era abituata, ma da parte sua, essendo nuova, sapeva come dare all’occhio, ma non troppo. Cammina lungo la sala principale del Lumen, cercando Daniel con lo sguardo e notandolo subito mentre sta camminando accompagnato da una ragazza bionda.
Claire accelera il passo e cerca di raggiungerlo.

Claire: Daniel!

Daniel nel sentirsi chiamare, si gira e così fa anche Nicole.

Daniel: Claire! Ce l’hai fatta alla fine!

Claire: sì, sì… non trovavo il posto!

Nicole guarda la ragazza con circospetto. A primo impatto, non le piace.

Nicole: io sono Nicole, la ragazza di Daniel.

Claire sorride e le porge la mano che tuttavia Nicole ignora.

Claire: Daniel mi ha parlato molto di te!

Nicole: ah si? Ne sono contenta!

Claire: comunque sono venuta anche per conoscere Isabel…

Nicole: come mai questo interesse per Isabel?

Claire: beh…

Daniel lancia un’occhiataccia a Claire, dato che Nicole ancora non sa del servizio fotografico che lui ha fatto a Isabel.

Claire: divergenze della ragazza con mio fratello.

Nicole: ah, già… tu sei la sorella di Rick.

Claire: beh, il mondo è piccolo, no?

Daniel accenna un sorriso di circostanza. Tutto era un’enorme ragnatela incasinata.

Nicole: se non vi dispiace, vi lascio un secondo. Ho trovato un amico con cui devo urgentemente parlare!

In lontananza infatti Nicole vede Justin e Tom che si stanno allontanando insieme dalla pista centrale.

Daniel: certo, io offro da bere alla nostra ospite.

Nicole: fate i bravi!

Nicole lascia un bacio veloce sulla guancia a Daniel e poi corre via per raggiungere Justin e Tom.

Claire: quindi, la tua ragazza non sa che hai lavorato con la tua ex?

Daniel: non voglio troppi drammi! Già ce ne sono!

Claire: spera che non lo venga mai a sapere!

 

Justin: quindi mi stai dicendo che mia sorella sta capendo che c’è qualcosa che non va?

Tom annuisce.

Justin: e come ha fatto a scoprirlo?

Tom: magari le tue chiacchierate notturne con Isa?

Justin: e tu cosa le hai detto?

Tom: l’ho baciata!

Justin: Tom!

Tom: che c’è? Almeno ha smesso di parlare! Poi è arrivato un suo amico e mi sono tolto dai piedi!

Justin alza gli occhi al soffitto e scuote la testa.

Tom: comunque mi ha fatto avere questa enorme enciclopedia sulla Spagna.

Justin: cosa pensi di farci?

Tom: non avendo niente da fare a casa, voglio studiare la storia del periodo in cui in teoria avrebbe vissuto Isabel.

Justin: e poi cosa ne ricavi?

Nicole arriva con il fiato corto accanto ai due ragazzi. Una mano sul petto e i capelli un po’ scombussolati.

Tom: hai fatto la maratona Nicole?

Nicole: no, sono solo venuta di corsa da voi, se no vi avrei persi! Ho appena parlato con Claire.

Justin: Claire… quella Claire?

Nicole annuisce e cerca di riprendere fiato.

Nicole: Claire la sorella di Richard, esattamente.

Tom: cosa ti ha detto?

Nicole: nulla. Che vuole conoscere Isabel, ma il mio sesto senso femminile che non si sbaglia mai mi dice che quella ragazza nasconde qualcosa.

Tom: ecco il motivo per cui ho questo libro!

Nicole: ti porti un libro ad una festa? Ma, come sei messo???

Justin ridacchia.

Tom: me l’ha fatto avere questa sera Ruby. Non ti preoccupare sarò anche sfigato ai tuoi occhi Nicole, ma non da andare ad una festa con un libro!

Nicole: va bene, va bene. Non ti scaldare!

Justin: comunque, Isabel ci ha aggiornati oggi, su alcune cose che non ci aveva mai detto.

Nicole: ovvero?

Tom: ci sarebbero il Conte Ruggero ed Enrico di Borgogna che le fanno la corte, e lei non ha ancora scelto.

Nicole: e il poveretto… Pablo.

Justin: le cose sono più complicate del previsto anche là!

Nicole: io credo che Isabel abbia paura di tornare a Castiglia. Ecco perché sta tirando le cose alla lunga.

Tom: è per questo che ha bisogno del nostro aiuto. È arrivato il momento di mettere fine a tutta questa agonia.

Nicole: ci dobbiamo vedere un giorno e pianificare tutto. Capire come muoverci. No?

Tom: venite al mio covo uno dei prossimi giorni!

Nicole: covo? Non capisco questi nerdismi!

Tom: ho trasformato la mia mansarda in una TomCaverna con tutte le mie ricerche su ciò che è successo a Isabel…

Nicole: ah, nerd!

Tom: è una figata! Vero Justin?

Justin non risponde.
Tom e Nicole lo guardano e notano subito come ha gli occhi persi nella direzione dritta davanti a sé.

Tom: Justin, cos’è successo?

Nicole: oh, no!
Justin: già.

Nicole e Tom vedono Rachel e Paige di fronte a loro, nella parte opposta della sala.

Nicole: quella traditrice e quella puttanella della sorella! Con che coraggio mostra la sua faccia qui???

Tom: non rendiamo le cose più incasinate di quello che sono!

Nicole: non me ne frega niente. Io vado a dirgliene quattro!!!

Nicole affretta il passo allontanandosi dai due.

Justin: Nicole!!! Nicole, torna indietro!

Tom: non ne vale la pena!!!

Ma ormai Nicole ha già raggiunto spedita Rachel e Paige.

 

Peter: bambola!!!

Ruby è seduta alla poltroncina e sbuffa riconoscendo per la seconda volta la voce di Peter. Così, alla fine, si volta a guardarlo.

Ruby: dici a me?

Peter: beh, ti sei girata!

Ruby: cosa vuoi da me?

Peter: a parte una cosa che non mi darai mai?

Ruby si alza in piedi e porta una mano su un fianco poi lo guarda con un modo un po’ altezzoso, senza dire nulla.

Peter: fai ancora parte del giro?

Ruby: ovvio!

Peter estrae dalla propria tasca un ipod e lo porge a Ruby.

Peter: bene, questo è tuo!

Ruby: il mio ipod!!! Me l’hai rubato???

Peter: no! Io…

Ruby: O mio Dio… ero così preoccupata! Dove lo hai trovato??? Anzi, non rispondere neanche… ora puoi andartene!

Peter: a casa mia si usa ringraziare comunque. E per la cronaca, lo hai lasciato sulla sdraio della piscina del residence a New Orleans.

Ruby: ooh. Ok, beh… grazie allora.

Peter si avvicina a Ruby sorridendo maliziosamente. Si avvicina alla guancia di lei.
Ruby sente il respiro caldo di lui che le provoca i brividi sul collo. Ha il fiato mozzato. Infine, Peter le sussurra all’orecchio.

Peter: al posto della batteria c’è della coca. Cerca di venderla a 8.000 dollari. Io mi prendo il 20%, il resto è tuo. Che dici?

Ruby a quella affermazione immediatamente scrolla le spalle e guarda Peter negli occhi.

Ruby: vedrò cosa riesco a fare.

Peter: molto brava la mia bambolina. A proposito, hai visto Amy?

Ruby: solo all’inizio della festa, poi l’ho persa di vista.

Peter: vado a cercarla. Stammi bene bambola!

Peter accenna un sorriso poi si allontana da Ruby.
Ruby segue Peter con lo sguardo con un sorriso amareggiato, poi abbassa gli occhi verso l’ipod che tiene tra le mani e alla coca, al suo interno.

Sottofondo Musicale : Everything You Need – Kate Booye

Isabel da lontano nota Daniel che parla con una ragazza che non è Nicole. Dopo un po’ si accorge che si tratta di Claire, così, armata di coraggio e una quantità eccessiva di alcol, si avvicina ai due.

Isabel: Daniel!

Daniel è sorpreso di vedere Isabel che arriva verso la sua direzione ma decide di cogliere l’occasione al volo.

Daniel: Claire, volevo presentarti Isabel, la protagonista del photoshoot di cui ti sei occupata!

Claire: oooh, Isabel, piacere!

Claire porge la mano verso Isabel.
Isabel inizialmente è diffidente poi accenna un sorriso di circostanza e ricambia la stretta.

Isabel: piacere mio.

Claire: hai proprio un viso regale… e sei ancora più bella da vicino. Aspetta, ma ci siamo già viste?

Isabel: scusami?

Claire: tranquilla, non ci sto provando con te. Ma, se ti va possiamo vederci per un caffè…

Daniel guarda le due incuriosito.
Isabel pensa a quella sera che l’ha incontrata al Davenport Lounge con Justin. Quella deve essere l’unica volta che Claire l’aveva vista.

Isabel: beh…

Claire: se Daniel acconsente, ovviamente.

Daniel: avete il mio consento.

Claire: ottimo! Che dici Isabel? Possiamo vederci per una chiacchierata? Anche perchè, è inutile tenere le cose nascoste, non credi?

Isabel: beh… sai cosa? Hai perfettamente ragione! Ci sto!

Claire: bene! Ti chiamerò nei prossimi giorni! Ora vado a farmi un drink. Divertitevi voi due!

Daniel: Ciao Claire!

Claire sorride e si gira dileguandosi dai due.

Isabel: Claire! Aspetta…

Claire a sentirsi chiamare, torna nuovamente indietro con uno sguardo interrogativo.

Isabel: hai vissuto a Castiglia nel 1048, vero?

Claire sbatte le palpebre diverse volte, in un certo senso è pietrificata. Non credeva che la ragazza sapesse di lei.

Claire: come fai a saperlo? Tua madre…

Isabel: un ritratto nella catapecchia di Richard alle grotte di Ojo Guareňa.

Claire: giusto, per questo eri interessata a me quella volta che ci siamo viste al Davenport Lounge.

Isabel: già. Cosa stavi dicendo di mia madre? Conosci mia madre?

Claire: Certo che conosco Munia. Sono la sua confidente, colei di cui si fida di più.

Isabel: non mi ha mai parlato di te…

Claire: e ha fatto bene!

Isabel: cosa intendi dire?

Claire: che dici se ne riparliamo con calma in un altro momento?

Daniel: si, credo sia meglio così.

Isabel sbuffa poi annuisce.

Isabel: d’accordo, aspetto la tua chiamata. Ma sappi che se non la riceverò, verrò a cercarti… ovunque!

Claire: manterrò la mia parola.

Claire accenna un sorriso e si gira per allontanarsi definitivamente.

Isabel: c’è qualcosa che non mi quadra!

Daniel: almeno puoi scoprire qualcosa di persona, al vostro appuntamento!

Isabel: e se stesse facendo il doppio gioco quando in realtà è un’alleata di Rick?

Daniel: ma è anche la confidente di tua madre.

Isabel: e se Munia avesse mentito su tutto?

Daniel: ti stai facendo troppe paranoie Isa.

Isabel: si, forse hai ragione.

Isabel accenna un sorriso distratto,non troppo convinta.

Daniel: va tutto bene?

Isabel: si, si. Tutto ok.

Isabel mente, ovviamente.

Daniel: beh, allora io vado a cercare Nicole. Ciao Isabel.

Daniel si volta e fa allontanarsi poco prima che Isabel lo ferma per il polso.

Isabel: aspetta….

Daniel si volta lentamente verso di lei per guardarla negli occhi. Per un attimo sente un sollievo.

Isabel: in realtà non va per niente bene. Devo parlarti. Dobbiamo parlare.

Daniel: io, non ho nulla da dire. Se devi parlare tu, la parola è tua.

Isabel lascia la presa di Daniel e deglutisce.

Isabel: perchè stai facendo tutto questo? Perchè mi stai aiutando?

Daniel rimane in silenzio come a voler trovare in poco tempo le parole giuste, che tuttavia non arrivano.

Daniel: perchè, dopotutto… c’è una parte di me, che ancora ci tiene a te.

Isabel: quando sono tornata, hai detto che non provavi più nulla per me!

Daniel: ho mentito.

Isabel: e allora perché mi hai allontanata così?

Daniel: il fatto è che non posso perdonarti così facilmente, non dopo tutto ciò che mi hai fatto. Dopo essere sparita per un anno senza farmi sapere nulla! No, non posso sacrificare ciò che provo per Nicole per tornare con te!

Isabel: Daniel…

Daniel: e quando tornerai a Castiglia, cosa ne sarà di me?

Isabel: non ce l’ho fatta a dimenticarti per un anno che sono stata lontana, se dovessi andare via, non sopporterei altro dolore.

Daniel: la pensiamo allo stesso modo. Tra noi due, non potrà mai più esserci niente!

Isabel: non dire così! Vieni con me appena ne avrò la possibilità. Vieni a Castiglia. Stai al mio fianco… lo so che lo vuoi.

Daniel nega con un cenno della testa.

Daniel: la mia vita è qui Isabel. E un tempo, anche la tua lo era.

Isabel: mi stai dicendo che io non valgo la pena di fare un sacrificio?

Daniel: forse è proprio così.

Daniel arretra di qualche passo, senza espressione, poi si volta e si allontana da Isabel ormai pietrificata e, ancora una volta, con il cuore spezzato.

 

Nicole: ciao Rachel, spero che tu sia venuta qui con ciò che ti ho chiesto!

Rachel: fatti una vita Nicole!

Nicole: e tu con che coraggio sei venuta qui a mostrare il tuo bel faccino, eh?

Rachel: magari perchè al contrario tuo, non ho niente da nascondere!

Nicole: ho i miei dubbi su questo!

Paige decide di intervenire per calmare la tensione.

Paige: ragazze, non mi sembra il caso di discutere qui, in mezzo a una festa!

Nicole: tanto sono tutti ubriachi e strafatti! Nessuno si accorge di noi!

Rachel: mi è già passata la voglia di stare qui!

Paige: andiamo a farci un drink, non puoi già tornare a casa!

Nicole: a meno che… non ci sia qualcuno che ti aspetta…

Paige: Nicole, smettila. Almeno tu!

Rachel: esco fuori a prendere un po’ d’aria.

Rachel sbuffa e lascia le due, cercando tra l’ammasso indistinguibile di gente, il portone dell’uscita.

Paige: Rachel! Non fare così!

Rachel ignora la sorella e continua per la sua strada.

Nicole: ti ha raccontato tutto?

Paige: sì, in parte.

Nicole: è irrecuperabile!

Paige: c’è ancora una parte della Rachel buona, ben nascosta!

Nicole: sono severa con lei, solo perchè ho paura di perderla per sempre!

Nelle parole di Nicole c’è preoccupazione, la vera preoccupazione di un’amica.

Paige: non la perderai, sono tornata apposta per rimetterla sulla retta via.

Nicole: lo spero.

Nicole esita un po’, poi accenna un lieve sorriso.

Nicole: a proposito, ben tornata!

Marciapiede

Rachel passeggia avanti e indietro sul marciapiede fuori dal Lumen. È irrequieta e impreca contro ogni ragazzino o ragazzina che, ubriaco, cerca di fare schifosi scherzi di halloween. Si sfrega le mani una contro l’altra per il freddo, poi tutto accade in fretta. Viene presa per un polso, tappata per la bocca e trascinata via, dentro a un vicolo buio. Cerca di dimenarsi ma è ci riesce.

Rick: mi dispiace se sono dovuto ricorrere a questi metodi forti, ma mi hai ignorato per ben due settimane!!!

Rachel è pietrificata, con il cuore in gola.

Rachel: i-io… sono stata espulsa da scuola, non sono riuscita a mettermi in contatto con nessuno!

Rick: ma sei venuta qui a divertirti, eh?

Rick afferra Rachel per i capelli e la strattona verso il muro freddo che fa rizzare la ragazza.

Rick: stupida adolescente!!!

Rachel: Rick, per favore… non farmi male!

Rick: oh, no… no… non è mia intenzione.

Rick si avvicina lentamente alla bocca di Rachel che tuttavia cerca di scansarsi, guardando oltre le spalle possenti del ragazzo.

Rachel: cosa vuoi da me???

Rick: lo sai cosa voglio. Lo hai forse dimenticato? Non sei più dalla mia parte?

Rick le parla con voce roca.
Rachel deglutisce guardandolo negli occhi. Quegli occhi pieni di rabbia e rancore.

Rachel: ti farò avere il testamento, te lo giuro!!!

Rick: molto bene! Hai tempo massimo due giorni, d’accordo?

Rachel annuisce.

Rachel: ora lasciami andare, ti prego! O giuro che urlo…

Rick: e cosa credi, che qualcuno ti sentirà?

– ehiiiiii!!! Sta lontano dalla ragazza!!!

Rick a sentire una voce maschile alle sue spalle, alza le mani e lentamente si allontana da Rachel.

Rick: qui abbiamo finito.

Rachel invece scrolla le spalle, decisamente più sollevata e rendendosi subito conto di chi era quella voce.

Rachel: David???

David

David vede una Rachel impanicata e impaurita, così la raggiunge subito abbracciandola forte.

David: Rachel! Stai bene???

Rachel annuisce abbandonandosi tra le braccia di David.

Rachel: sto bene, ora.

Rick ha visto tutta la scena. Si passa una mano tra i capelli, poi si allontana dai due, lasciandoli da soli ma con una sensazione di disgusto e rabbia addosso.

Cimitero Notte

Sottofondo Musicale : Breathe and Winter – Matt Corby

E’ notte fonda, c’è buio pesto e un venticello freddo che fa rabbrividire. Isabel sta camminando da sola lungo la stradina deserta del cimitero e per un attimo le sembra di rivivere il sogno della notte passata. Si guarda i piedi, non indossa le ciabatte, quindi di certo non sta rivivendo il sogno. Si stringe di più il cappotto per il freddo e voltando l’angolo arriva quasi di fronte alla tomba di suo padre.

Si blocca di colpo. Non è da sola.

Un uomo incappucciato è alla tomba di Robert Sanchez e sta pregando.
Isabel deglutisce. Poi fa qualche passo in avanti.

Isabel: chi sei???

L’uomo sente la voce della ragazza ma rimane immobile. Impassibile.

Isabel: mostrami il tuo viso!!! Ora!!!

Isabel urla, fuori di sé. L’uomo lentamente si gira e abbassa il cappuccio.

Isabel: cosa??? Tu?

Davanti alla ragazza, visibilmente sconvolta e stupita c’è Philipp.

Philipp: ciao Isabel. Non volevo spaventarti!

Isabel: e invece mi hai spaventata! Cosa ci fai qui?

Philipp: sono venuto a pregare per tuo padre…

Isabel: nella notte di halloween? Mi stai mentendo.

Philipp: tu, hai avuto la stessa idea… no?

Isabel sospira, esausta di tutto e di tutti.

Isabel: sono stanca di tutti questi sotterfugi e giochi di parole!

Philipp: d’accordo. Hai assolutamente ragione, per questo ti dirò tutto.

Isabel incrocia le braccia e ascolta Philipp, interessata.

Philipp: sono la tua guida.

Isabel: la mia… che?

Philipp: so tutto quello che ti è successo, dove sei stata, chi sono Richard e Claire Ward…

Isabel: tu sai tutto.

Isabel ripete quella frase come affermazione, poi ci ripensa su.

Isabel: TU SAI TUTTO??? Hai saputo tutto per tutto questo tempo???

La ragazza è ancora poco convinta ma più che altro è sconvolta.

Philipp: se me lo permetterai, vorrei essere veramente la tua guida!

Isabel: che diavolo vuol dire che tu sei la mia guida???

Philipp: vuol dire che io sono stato scelto per proteggere la tua missione e il tuo destino. Per aiutarti a prendere la giusta decisione!

Isabel: che sarebbe?

Philipp: tornare definitivamente a Castiglia o rimanere per sempre qui.

Isabel: ma, non posso scegliere così senza pensarci su!

Philipp: ecco perchè ci sono io. Per valutare insieme a te…

Isabel: io… io non ho scelto questa vita, non so cosa fare!!!

Philipp: no non l’hai scelta tu. Ma qualcun’altro ha scelto il tuo destino per te.

Isabel: chi è stato?

Philipp: vorrei saperlo.

Isabel: prima di scegliere, devo tornare a Castiglia ancora una volta…

Philipp: se vuoi tornare, ci sono tre passaggi tra il mondo attuale e l’altra realtà. Li conosci già…

Isabel: il quadro che tieni nel tuo ufficio è il primo, poi ?

Philipp: quando sei tornata, dove ti sei trovata? Di certo non nel mio ufficio!

Isabel: la porta di marmo al Memorial Park ! E, qual è il terzo?

Philipp: una barca al Buffalo Bayou.

Isabel: tu come fai a saperlo?

Philipp: è mio compito proteggerli tutti e tre. Per questo il quadro lo tengo appeso in ufficio, la porta è chiusa con una chiave che tengo al collo e la barca parte solo con le mie impronte digitali. Se i passaggi verranno distrutti, quello che hai vissuto sarà come se non fosse mai successo.

Isabel: cosa intendi dire?

Philipp: ogni singola cosa che hai visto, ogni singola persona che hai incontrato a Castiglia, resterà solo un pezzo di storia raccontata sui libri di scuola. E si cancellerà automaticamente dalla tua mente.

Isabel: e le persone che sanno tutto ciò?

Philipp: i tuoi amici?

Isabel annuisce.

Philipp: stessa cosa. Le emozioni che hai vissuto tu si riverseranno su chi ha provato in prima persona le tue stesse esperienze. Quindi, verrà cancellata anche la memoria dei tuoi amici.

Isabel: e tutto, sarà come… se non fosse mai successo.

Philipp annuisce.

Philipp: ma devi fare attenzione, spesso ci sono dei danni collaterali.

Isabel: non voglio che i portali vengano distrutti! Non finché non ho finito la mia missione.

Philipp: allora devi anche sapere che tutta questa maledizione terminerà nel momento in cui tornerai a Castiglia e sarai incoronata regina del Regno.

Isabel: cosa???

Philipp: e non potrai più tornare ad Houston.

 

“Qualcuno una volta ha detto: la paura è il peggior nemico dell’uomo. 
E infondo è vero. Se non si ha coraggio di affrontare, si ha paura di fallire.”

FINE EPISODIO.

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Da sempre appassionata di moda, libri e tatuaggi, è nata e cresciuta a Milano dal 1991 con le avventure di “Xena: La Principessa Guerriera”. Ha sempre sognato di essere una supereroina per salvare il mondo dai cattivi ma, nel 2007 un colpo di fulmine con Gossip Girl che le ha permesso di diventare una vera drogata di telefilm di qualsiasi genere: drama, teen drama, fantasy e action. In un’altra vita, se non fosse un’organizzatrice eventi, avrebbe frequentato “un’accademia del complotto” con Blair Waldorf, poi sarebbe diventata Emily Thorne con tanto di doppelganger appressa, si sarebbe felicemente sposata con Oliver Queen, avrebbe cantato in un duetto con Blaine Anderson, sarebbe stata collega di Katherine Pierce e amica di Emma Swan. Da non dimenticare che, ovviamente, avrebbe fatto parte dell’ –A Team! Ma il suo modus operandi è “la vita non è un telefilm”, quindi vive segretamente la sua doppia identità: una ragazzaccia spericolata di Milano amante dello shopping e della bella vita e una sognatrice romantica incantata a guardare telefilm 24 ore su 24 !

2 COMMENTS

  1. bellissimo episodio e in particolare ho amato la parte finale… bello bello!!! (scusa il ritardo ma ho potuto leggerlo solo ora e posso andare immediatamente sulla 1×08 xD)

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