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Unbroken 1×04 – Fury Of The Storm

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Unbroken 1×04 – Fury Of The Storm

Isabel Sanchez Intro

«Mi chiamo Isabel Sanchez.
Per un anno sono stata lontana dai miei amici, dal mio ragazzo, dalla mia famiglia
e dalla mia città. 

Sono stata catapultata nel Medioevo con uno scopo:
diventare regina del regno di Castiglia. 

Ora sono tornata a Houston, ma tutto è cambiato. 

Il destino ha scelto un solo ruolo per me e solo il tempo potrà rivelarmi qual è.»

PREVIOUSLY ON UNBROKEN : QUI


 

“C’è sempre qualcuno che crede nei miti e nelle leggende, almeno in parte. Qualcuno che guarda oltre le apparenze e riesce a scorgere cose veramente meravigliose.”

FLASHBACK | GIUGNO 2012 – 1048

BALLROOM

Garcia

Garcia è disteso a terra con il viso che gronda di sudore, la spada lanciata da qualche parte della stanza e uno squarcio all’altezza dell’addome. Attorno a lui una grande macchia rossa di sangue.

Stefania Ruggero

Stefania e Ruggero entrano di corsa nella sala, Stefania si accascia subito accanto a Garcia, lo prende per la testa appoggiandoselo sulle gambe e lo guarda, sofferente.

Stefania: cosa aspettate? Chiamate qualcuno, SUBITO!!

I servi immediatamente si dileguano dalla grande sala, correndo a destra e a sinistra in cerca di aiuto, nel frattempo Ruggero ha estratto la spada e si è avventato su Ferdinando.

Ruggero: state lontano da Isabel e dalla corte di Castiglia e Navarra oppure morirete per mano mia!

Ferdinando

Ferdinando è ancora sconvolto per aver gravemente colpito Garcia, dopotutto è suo fratello, e guarda Ruggero annuendo. È calmo, è strano.

Ferdinando: allora levatevi di torno o sarò costretto io ad ammazzare voi!

Ferdinando si alza e strattona via Ruggero da davanti a sé.
Le guardie si avvicinano subito per impedire a Ferdinando di fare un passo in più.

Ferdinando: lasciatemi passare! Voglio vedere mio fratello!

Ruggero: fatevi da parte Ferdinando.

Sancha, che fino a quel punto aveva assistito a tutto il duello in un angolo, si avvicina di corsa a Ferdinando e lo prende per un braccio.

Sancha

Sancha: Andiamocene Ferdinando!!!

Ferdinando allenta con forza la stretta e nega con la testa, senza togliere gli occhi dal fratello disteso a terra e tutto il sangue che lo circonda.

Ferdinando: vattene tu! Io rimango qui.

Stefania nel frattempo, con le lacrime agli occhi, continua ad accarezzare la fronte di Garcia.

Stefania: per favore Garcia, rimani con me! Non abbandonarmi!

Il monaco di corte, seguito da alcuni suoi fratelli, si avvicina a Garcia di corsa.

Monaco: è necessario portarlo in camera, Vostra maestà. Forza! Fate attenzione.

I monaci appoggiano Garcia su una barella in legno e lo portano fuori dalla sala da ballo.
Stefania si porta le mani davanti agli occhi e inizia a piangere ininterrottamente tra un singhiozzo e l’altro.
Ferdinando si avvicina a lei molto lentamente, come se avesse paura.

Ferdinando: Mi… mi dispiace signora! Io…

Stefania: state zitto!!! Non fatevi vedere, mai più!

Ferdinando: non l’ho fatto apposta!

Stefania: sì, invece! Non è stato uno stupido gioco! Allontanatevi da qui, immediatamente! E non osate mostrate la vostra faccia a corte. MAI PIÙ! Siete bandito dalla corte di Navarra, da questo momento!!!

Alle parole di Stefania, quattro guardie corrono in prossimità di Ferdinando e lo afferrano per le braccia, con l’intento di trascinarlo fuori.

Stefania: stessa cosa vale per voi, Sancha!

Sancha si avvicina a Stefania, puntandola con gli occhi.

Sancha: se voi foste veramente una regina, dovreste permettere a Ferdinando di vedere suo fratello Garcia per un’ultima volta.

Stefania: dopo quello che gli ha fatto? NO!

Sancha: Ferdinando sta soffrendo!

Stefania: ha quasi ucciso mio marito! Non può pentirsene!

Sancha: l’ho visto nei suoi occhi! Ho visto il disagio e la sofferenza nei suoi occhi.

Stefania ci pensa su, inspirando profondamente.

Stefania: è quello che si merita per ciò che ha fatto alla mia famiglia. È così, una continua lotta per il potere. Voi non siete più accettati qui, da questo momento. GUARDIE! Portate via anche lei!

Sancha entra subito nel panico, si guarda attorno agitata.

Sancha: no, no… per favore! Allora, fate incontrare a me Garcia!

Le guardie sono ormai alle calcagna di Sancha.

Stefania: perché è così importante?

Sancha sospira.

Sancha: Garcia è stato mio compagno prima di Ferdinando. Ho tradito Garcia, con Ferdinando.

Stefania è allibita e con un gesto di mano ferma subito le guardie da qualsiasi movimento.

Stefania: Voi! Voi cosa avete fatto?

Sancha: immagino che non lo sapeste.

Stefania inspira profondamente e stringe i pugni delle sue stesse mani.

Stefania: bene. Ferdinando potrà vedere Garcia appena le condizioni saranno stabili. Il mio messaggero vi manderà una comunicazione. Ora potete andarvene.

Stefania vede Ruggero e gli fa cenno con la mano di seguirla. Poi si volta di colpo, solleva un po’ la grande gonna dell’abito e si incammina a passo svelto fuori dalla grande sala accompagnata da Ruggero.

Stefania: quella donna si merita la mia vendetta.

Ruscello

Isabel e Pablo sono seduti su un’enorme roccia accanto ad un ruscello. Si sono fermati dopo diversi giorni trascorsi tra i boschi spagnoli, nella speranza di arrivare a Castiglia il prima possibile.

Isabel

Isabel è stanca, i piedi sono a mollo nell’acqua fresca e la testa appoggiata sul petto di Pablo che dorme ormai da un po’. Pensa a come la sua vita sia cambiata, al destino di Garcia e di Ferdinando, al Conte Ruggero e a come non sa dare un senso a tutto ciò che le sta succedendo. Le manca Houston, il suo fidanzato, le sue amiche, la sua famiglia, le sue abitudini. Il sole in lontananza sta sorgendo e i primi raggi di luce illuminano tutta la vegetazione, ma soprattutto il profilo lineare di Pablo.

Isabel solleva la schiena e rimane ad osservarlo, nella sua beatitudine e tranquillità. Sorride notando i lineamenti marcati, la barba un po’ incolta e le ciglia lunghe.

Pablo sbadiglia, apre lentamente gli occhi e si stropiccia subito il viso con le mani, poi si accorge che Isabel lo sta osservando.

Pablo

Pablo: che c’è?

Isabel: buongiorno!

Pablo: da quanto tempo mi stai fissando?

Isabel: tutto il tempo necessario per studiarti!

Pablo: studiarmi?

Isabel: storia lunga.

Isabel sorride e distoglie lo sguardo, per ammirare il paesaggio in lontananza.

Pablo: sei sicura che tutta questa confidenza, tra me e te, sia a posto? Io sono povero, tu sei una futura regina… insomma…

Isabel: è tutto ok. Te l’ho chiesto io! Ovviamente finché si tratta di me e te, poi davanti agli altri…

Pablo: dovremo far finta di conoscerci solamente come il tuo servo e tu la principessa.

Isabel: già.

Pablo: già.

I due rimangono in silenzio per un po’, guardando il sole sorgere davanti ai loro occhi.

Isabel: sono contenta che tu sia qui con me, Pablo. Mi sono fidata di te fin dall’inizio, senza sapere perché. Mi è bastato uno sguardo…

Pablo: questa è la cosa più romantica che mi sia stata mai detta. Non che io abbia chissà quali contatti con ragazze, eccetto le altre serve.

Isabel: non hai mai avuto una ragazza?

Pablo nega con la testa.

Isabel: quindi… quindi, non hai mai…?

Pablo: no, Isabel. Non ho mai fatto l’amore. E poi devo essere sposato per farlo.

Isabel: non nel mio mondo.

Pablo: cosa vuoi dire?

Isabel: intendo dire, dipende dalla mentalità.

Pablo: sì, giusto. Quindi tu…?

Isabel: sì, Pablo. Sì.

I due si guardano sorridenti e un po’ imbarazzati.

Isabel: quindi, quanto ci manca ancora per raggiungere Castiglia?

Pablo: non troppo, presto sarai a corte. Nella tua corte!

Isabel sorride.

Isabel: sono successe così tante cose da quando sono arrivata! Ormai è una settimana che stiamo fuggendo.

Pablo: e come ti senti?

Isabel: sottosopra, ma sollevata.

Pablo: andrà tutto bene.

Isabel: lo spero.

Pablo poi si alza, si sistema l’abbigliamento e porge la mano a Isabel.

Pablo: pronta ad andare a casa?

Isabel sorride e annuisce. Afferra la mano di Pablo e si alza.
Ci sono tante cose che vorrebbe dire e un miscuglio di sensazioni la travolge completamente.

Isabel: non vedo l’ora!

COLAZIONE NAVARRA

Sono passati alcuni giorni dagli ultimi avvenimenti al Castello di Navarra. Stefania è seduta a capotavola, in assenza di Garcia, e accanto a lei c’è Ruggero. É l’ora della colazione e nel castello è stato allestito il tavolo a banchetto. Entrambi sono seduti composti, con la schiena dritta e le spalle basse. Iniziano a mangiare.

Ruggero: Come sta vostro marito?

Stefania: meglio, fortunatamente. La ferita non è stata troppo profonda.

Ruggero: è in camera a riposare?

Stefania: sì, non può muoversi.

Ruggero: sono contento che stia meglio.

Stefania: ho temuto di perderlo!

Ruggero: lo amate davvero! Si vede.

Stefania: sì, lo amo con tutto il mio cuore. Mi sono opposta anche a mio padre per seguire Garcia.

Ruggero: l’amore vero. È una cosa rara…

Stefania: solo le persone pure amano veramente.

Ruggero: e come si fa a capire se una persona è pura?

Stefania: lo dirà il tempo.

Ruggero sospira e pensa alle parole di Stefania, poi decide di cambiare discorso.

Ruggero: Quindi Ferdinando tornerà oggi a corte?

Stefania: sembra che per lui sia tanto importante parlare con il fratellastro, quindi sì.

Ruggero: senso di colpa?

Stefania: ne dubito.

Ruggero: volete che rimanga qui a proteggere il castello?

Stefania fa cenno di no con la testa.

Stefania: ci sono le guardie… avete già fatto abbastanza, conte.

Ruggero: se c’è qualcosa che posso fare per Voi…

Stefania: c’è una cosa che Garcia vuole fortemente e credo che voi siate l’unico che possa accontentarlo, per ora.

Ruggero: qualsiasi cosa.

Stefania: Garcia ha particolarmente a cuore sua sorella Isabel. Proteggete lei.

Ruggero: sì, assolutamente.

Stefania: è l’unica cosa che potete fare ora. Verrete ricompensato a tempo debito.

Ruggero si alza dalla tavola, prende la mano di Stefania e la bacia.

Stefania: Un solo passo falso e… beh, potete immaginare la tortura.

Ruggero: con Vostro permesso, Vostra maestà…

Stefania annuisce.

Stefania: correte a Castiglia da Isabel. Buona fortuna.

Ruggero annuisce e si allontana dal tavolo e dal salone da pranzo.
Nello stesso tempo arriva il messaggero e si avvicina a Stefania per sussurrarle all’orecchio.

Messaggero: Ferdinando I di Leon è qui, Vostra altezza.

Stefania sospira.

Stefania: fatelo accompagnare in camera di Garcia. Io non voglio saperne niente.

Messaggero: subito, Vostra maestà.

Il messaggero si dilegua e Stefania sbuffa. Prende un calice e sorseggia del latte fresco.
Ferdinando, scortato da un gruppo numeroso di guardie, viene accompagnato fuori dalla camera di Garcia. Una guardia bussa e la dama di compagnia acconsente a Ferdinando di entrare nella camera.
Garcia è disteso sul letto, con le coperte fino a sotto il mento e la testa dolorante appoggiata sul cuscino. I raggi di sole che si aprono tra le finestre illuminano tutta la camera e il viso affannato di Garcia. È impossibilitato a muoversi e apre di tanto in tanto gli occhi, in uno stato di semi-coscienza.

Ferdinando fa capolino nella camera e, quasi con una sensazione di terrore, si avvicina al letto a baldacchino del fratellastro. I due sono soli in camera, nessun servo, nessuna dama.
Garcia nota la presenza di Ferdinando, ma si limita a fare un respiro profondo.
Ferdinando si inginocchia accanto al letto e prende una mano a Garcia.

Ferdinando: Farò finta che state dormendo, almeno non mi pentirò di quello che sto per dirvi. Mi dispiace, mi dispiace così tanto avervi fatto del male e aver preteso di combattere contro di voi.
Sono accecato dalla lussuria, dall’egoismo e dalla voglia di potere che neanche mi sono messo nell’ottica di poter essere altruista nei confronti di nostra sorella. Voi siete il mio fratellastro ma è come se foste sangue del mio sangue. Ma, non lo nego, voglio sposare Sancha, mettere su famiglia e dare ai miei figli un futuro. Nonostante io non ami Sancha e nonostante il mio destino sia segnato, non raggiungerò mai l’obiettivo della mia esistenza. Nessun lieto fine per me, ma voglio che lo sia per i miei eredi. Fa male e mi pento, in nome di Dio, per avervi inflitto del dolore. A causa del mio vizio, ho rischiato di impedirvi di essere felice, perché lo vedo, lo vedo nei vostri occhi quanto amate Stefania. Mentre io, dell’amore, non so niente. Sono così dispiaciuto, ho pensato a tutte le volte che avete combattuto con me e mi avete aiutato a conquistare il regno di Léon. Non mi sono reso conto di tutto questo fino a che ho temuto di perdervi. Ho visto tutto quel sangue fuoriuscire dalla vostra ferita e ho visto la paura di aver procurato una vita infranta. Le mie più sincere scuse, Garcia.

Una lacrima silenziosa riga il volto di Ferdinando. Stringe la mano a Garcia, poi lentamente si alza per andarsene.
Garcia, con la vista un po’ sfocata, vede Ferdinando allontanarsi e con la debolezza del suo braccio, lo ferma.

Garcia: aspettate…

Ha la voce bassa, fioca, sembra quasi un sussurro.
Ferdinando non si aspettava la reazione di Garcia, quindi si volta lentamente a guardarlo.

Ferdinando: non sforzatevi a parlare.

Garcia: è vero quello che avete detto? O è solo per pietà?

Ferdinando annuisce.

Ferdinando: è tutto vero. Tra un anno morirò.

Garcia: sono dispiaciuto.

Ferdinando: non esserlo, non è colpa tua.

Garcia: chi è il veggente? Ti fidi di lui?

Ferdinando: Si chiama Richard. Vive vicino alle grotte di Ojo Guareña. Ho già chiesto a nostra sorella di andarlo a cercare.

Garcia: Da sola? Siete impazzito? E siete sicuro di quello che dice?

Ferdinando annuisce.

Ferdinando: sapeva che Isabel sarebbe arrivata.

Garcia: mi dispiace.

Garcia lo ripete ancora, in un certo senso ha un vuoto. Un senso di colpa verso suo fratello.

Ferdinando: non dovete. Non è colpa vostra. È tutta colpa mia. Dio mi ha inflitto una colpa che mi sono meritato.

Garcia: allora lasciate che Isabel diventi regina di Castiglia. Fatelo per voi, per la nostra famiglia, per l’intero Regno!

Ferdinando: non posso.

Bosco

Isabel e Pablo sono a cavallo e si stanno dirigendo verso il castello di Castiglia. Il bosco è fitto di alberi e cespugli ed è immerso dai versi degli animali selvaggi.

Pablo tende il naso in avanti e rallenta la presa sul cavallo.

Pablo: sta succedendo qualcosa, Isabel!

Isabel si guarda attorno, spaesata.

Isabel: che cosa?

Pablo: sento odore di bruciato…

Isabel: incendio?

Pablo: probabile. Qui vicino c’è un villaggio.

Isabel: si sarà esteso il fuoco…

Pablo: ne dubito!

Isabel: allora cos’è?

Pablo: qualcuno l’ha fatto apposta! Non succedono casualità qui!

Poco accanto a loro un forte fruscìo di foglie li distrae dai loro pensieri. Si voltano di scatto verso la direzione del rumore.

Isabel: cos’è stato???

Pablo: è meglio allontanarsi…

Pablo dà un lieve calcio al fianco del cavallo. L’animale riprende a galoppare.

Isabel: magari è stato qualche animale…

Pablo: non preoccupiamoci, pensiamo a raggiungere Castiglia il prima possibile.

Isabel si limita ad annuire e stringe più forte Pablo. Proseguono ancora per diversi metri, lungo la stradina in terra battuta, quando si trovano davanti ad una schiera di uomini, dall’abbigliamento malconcio, con in mano delle armi. Pablo ferma di colpo il cavallo e nello stesso momento un uomo si fa avanti.

Antonio

Uomo: dove credete di andare?

Pablo: dobbiamo attraversare il bosco per raggiungere il castello di Castiglia. Voi chi siete?

Uomo: non importa, non vi lasceremo passare.

Isabel guarda la scena impaurita e rimane in silenzio.

Pablo: dovete lasciarci passare! Oppure…

L’uomo si avvicina di più al cavallo di Pablo e Isabel, seguito da una schiera di altri uomini.

Uomo: oppure cosa?

Isabel: Sono dei banditi, Pablo?

Pablo fa cenno di no con la testa.

Pablo: peggio! Dobbiamo immediatamente andare via di qui!

Isabel: cosa stai aspettando?

Uomo: svuotate le vostre tasche e dateci tutto l’oro che possedete!

Pablo: siamo persone povere noi! Non possediamo nulla!

Uomo: i poveri non hanno un cavallo ben curato. Dico bene?

L’uomo guarda Isabel. Isabel annuisce.
Pablo scruta l’abbigliamento di quegli uomini.

Pablo: voi siete dei pirati!

Isabel: cosa???

Tutti gli uomini scoppiano a ridere fragorosamente.

Pablo: stringimi forte, Isabel!

Isabel: Ho paura!

Pablo è carico di adrenalina, stringe le cinghie del cavallo e le tira. Il cavallo si issa e Isabel si sente quasi mancare, come se stesse per cadere all’indietro. Gli uomini si allontanano di qualche passo, aprendo la strada e Pablo inizia a galoppare sempre più veloce, fino ad allontanarsi.

Isabel è sconcertata ed agitata. Si guarda indietro e si stringe ancora di più a Pablo appena nota come il gruppo di uomini continua a correre con ferocia verso di loro.

Isabel: ci stanno ancora seguendo!!!

TEMPO PRESENTE

Philipp: Daniel?

Isabel sente una voce maschile mentre è in una fase di dormiveglia. Inizialmente si domanda perché Pablo continua a parlare di Daniel, poi capisce che la voce in realtà non è sua.

CAMERA DANIEL

Isabel1

Sorpresa, apre gli occhi e si tira su. Ripensa agli ultimi ricordi che le sono piombati nella mente. Ripensa alla notte passata e la sua memoria viene inondata dai vari eventi accaduti la notte prima. Sbarra gli occhi sotto la luce improvvisa della lampadina.
Non si trova da sola, è accanto a Daniel, nel suo letto.
Daniel si solleva con la schiena e si passa una mano tra i capelli scompigliati, successivamente deglutisce.

Daniel

Daniel: ciao, papà!

Philipp rimane appoggiato alla stipite a braccia conserte.

Philipp

Philipp: Hai 25 anni Daniel, figuriamoci se sono sconvolto, ma siamo sinceri, sapevi che sarei arrivato. Dovevi proprio sbattermelo in faccia?

Daniel: non è come sembra!

Isabel afferra i bordi della coperta e se la tira fino sotto il mento.

Daniel: io e Isabel abbiamo condiviso la mia camera perché ieri sera ci siamo messi a parlare con tutti gli altri. Le camere degli ospiti sono tutte occupate e Isabel ha litigato con sua madre. Perciò… rilassati.

Isabel annuisce.
Philipp li guarda poco convinto e annuisce.

Philipp: va bene, va bene, sei grande abbastanza per fare le tue scelte. Ciao Isabel.

Isabel alza la mano per un saluto imbarazzato.

Isabel: Salve.

Philipp sorride.

Philipp: deve essere stata una brutta nottata, eh? Giù vi aspetta il brunch, così vi rifornite e vi ricaricate un po’ di energia.

Philipp sorride un’altra volta, poi esce chiudendo la porta dietro di sé.
Isabel e Daniel si guardano, leggermente imbarazzati.
Daniel raccoglie i jeans da terra e li indossa mentre Isabel salta fuori dal letto, afferra i vestiti dalla sedia e, in due passi al massimo, sfreccia in bagno.
Si scioglie le trecce con cui aveva dormito e i suoi capelli ricadono in onde morbide attorno al suo viso. Una strategia che aveva imparato ad utilizzare l’anno passato in Spagna, era l’unico modo per acconciare i capelli in una maniera decente.
Finisce di sistemarsi e, appena esce dal bagno, Daniel la inchioda con uno sguardo.

Daniel: andiamo.

Isabel: buongiorno anche a te, comunque.

Daniel: possiamo saltare la parte in cui abbiamo dormito insieme e pensare direttamente a come aiutarti?

Isabel: qualcuno si è svegliato con la luna storta.

Daniel: non è stato il miglior risveglio della mia esistenza!

Isabel ci rimane male, ma non vuole farsi vedere debole davanti a lui.

Isabel: sentimi Daniel Lewis, non devi essere incazzato con me se tuo padre ci ha sorpresi mentre dormivamo insieme!

Daniel: io mi arrabbio con chi cazzo mi pare. La situazione in cui ci ha trovati mio padre non è di certo d’aiuto!

Isabel: certo, in fondo tu sei ancora fidanzato con Nicole. Capisco, veramente…

Daniel sbuffa.

Daniel: non dico che non mi sia piaciuto dormire con te, solamente… non doveva accadere!

Isabel: devo ricordarti che sei stato tu ieri sera ad invitarmi nel tuo letto perché “non voglio lasciarti da sola in un momento così difficile”!?

Isabel dice l’ultima parte della frase imitando la voce di Daniel.

Daniel: bel tentativo per farmi passare dalla parte del torto. In ogni caso è stata una scelta sbagliata.

Isabel: lo so che sei preoccupato per Nicole perché non si è presentata a casa tua ieri sera, ma non devi farlo pesare a me!

Daniel: mi sono comportato di merda con lei ed è tutto dovuto a te, al tuo ritorno! Se tu non fossi tornata la mia vita sarebbe stata uno spasso, tranquilla e felice, con Nicole.

Isabel afferra la borsa dalla sedia, arrabbiata e delusa.

Isabel: beh, allora scusami per aver scombussolato la tua favola perfetta e il “vissero felici e contenti”. Ma permettimi di dirti una cosa, le persone che ti fanno il classico effetto “farfalle nello stomaco”, te lo faranno sempre, per sempre e comunque. Anche a distanza di tempo!

Isabel esce dalla camera e, camminando a testa alta, scende in sala da pranzo nel tentativo di valutare la reazione di Daniel e decide di sfruttare al meglio quella strana situazione.

CAMERA OSPITI 1

Nel giro di una notte il clima è mutato notevolmente. La luce tenue che trapassa tra le tende preannuncia una brutta giornata, probabilmente di pioggia.
Improvvisamente il freddo sveglia Rachel.

Rachel

Se fosse stata a casa sua avrebbe potuto recuperare un piumone e dormire qualche ora di più o tutto il giorno. Ma è a casa di Daniel e probabilmente quella domenica sarebbe stata la giornata più impegnativa di quell’autunno.
Si avvolge ancora di più nelle lenzuola, ma non serve a molto, così si accoccola di più al corpo di Justin che sta dormendo accanto a sé e, ben presto, si rende conto che si stanno stringendo la mano.

Justin

Rachel: Justin… ehi…

Rachel sussurra per non svegliarlo di botto.

Justin si muove leggermente.

Rachel: sei sveglio?

Justin: mmm… mmm…

Rachel: vuoi lasciarmi la mano?

Justin spalanca gli occhi, si gira completamente verso Rachel e di scatto le lascia la mano.

Justin: scusa… scusa, io… non ricordo di averti preso la mano!

Rachel ridacchia.

Rachel: ehi ehi… stai calmo! Sarà successo mentre dormivamo, non è morto nessuno!

Justin: probabilmente l’abitudine.

Justin si mette seduto sul letto e sbadiglia.

Justin: che ore sono?

Rachel guarda l’enorme orologio appeso nella camera degli ospiti e sbadiglia anche lei.

Rachel: le 11.00! Ieri sera tra una cosa e l’altra ci siamo addormentati tardi!

Justin: e prima ci siamo fatti delle foto da dementi con i cellulari …

Rachel: e le coccole…

Justin: e io stavo per baciarti. Ancora.

Anche Rachel si tira su dal letto. Guarda il vuoto, poi salta giù e si fa una coda alta. Ripensa al quasi bacio di Justin e a come lei l’abbia rifiutato voltandosi dall’altra parte. Preferisce non toccare l’argomento.

Rachel: credo che ci aspetti il brunch al piano inferiore. Sento del profumo di pane appena sfornato!

Justin: comunque, scusami. Averti accanto mi fa sempre uno strano effetto!

Rachel: lo capisco veramente, ma non è il momento adatto per parlarne. C’è una nostra amica che si trova in mezzo a due realtà e… il destino di questa città potrebbe cambiare da un giorno all’altro e per di più io ho rischiato di innamorarmi di un pazzo veggente!

Rachel parla a raffica. Justin scende dal letto, ancora a petto nudo, e la blocca per le spalle.

Justin: Rachel, respira! Ce la faremo a sistemare tutto questo, insieme. Come una volta. Ora inizia a scendere, ti raggiungo tra poco.

Rachel guarda gli addominali scolpiti di Justin poi sposta lo sguardo agli occhi e gli sorride.

Rachel: sei sempre così gentile con me, non mi posso permettere questo trattamento sempre positivo nei miei confronti!

Justin: ti conosco e quando inizi a parlare a raffica vuol dire che sei agitata… e quando sei agitata, sappiamo cosa succede! Mandi all’aria tutto! Letteralmente!

Rachel gli sorride di nuovo.

Rachel: sicuro di non voler scendere con me? Dai, ti aspetto…

Justin si allontana e va alla sedia a rivestirsi. Jeans e maglioncino ed è pronto.

Justin: ok, scendiamo insieme allora!

SALA PRANZO

Audrina

Audrina: allora, Tom, hai già compilato qualche scheda per le iscrizioni al college?

Audrina sta sistemando le ultime brocche con i succhi di frutta sul tavolo principale della sala da pranzo, una sala elegante e minimal. Come tutto il resto della casa rispecchia la famiglia Lewis e il loro amore per l’arte.
Tom sta sfogliando le notizie del giorno dal suo tablet e sospira appena sente nominare la parola “college”.

Tom

Tom: le domande d’iscrizione al college scadono a metà novembre, onestamente sono in alto mare!

Audrina: sei bravo a scrivere, potresti iscriverti a giornalismo. Ci sono molte università ottime a riguardo!

Tom: i miei genitori vogliono che io continui secondo la loro strada per portare avanti la tradizione di famiglia come ricercatori scientifici.

Audrina si avvolge meglio nel cardigan color caffè. Le temperature si sono abbassate e fa fresco.

Audrina: beh, credo che il tuo futuro dipenda solamente dalle tue scelte! Anche noi avremmo voluto che Daniel intraprendesse una carriera nella politica come suo padre, ma alla fine sappiamo cosa è andato a fare!

Tom: Daniel è un fotografo molto bravo ed è fortunato ad avere dei genitori come lei e il signor Lewis. Voglio dire, non capita a tutti di avere qualcuno d’importante in famiglia che ti sappia valorizzare e farti mantenere la testa sulle spalle…

Tom abbassa lo sguardo, consapevole del fatto che lui vorrebbe avere dei genitori così.

Audrina: grazie Tom, sono sicura che anche i tuoi genitori sapranno valorizzarti!

Tom: lo spero proprio!

Philipp1

Philipp entra in sala da pranzo e si avvicina alla moglie cingendola e dandole un bacio delicato sulla guancia.
Tom si alza e si avvicina a Philipp porgendogli la mano.

Tom: buongiorno signor sindaco!

Philipp stringe la mano a Tom.

Philipp: ci siamo già incontrati?

Tom: qualche giorno fa, in giro per Houston, ero con Isabel.

Philipp: giusto. Comunque, gli amici di mio figlio, anche quelli nuovi, possono chiamarmi Philipp.

Tom annuisce, preso dall’euforia.

Daniel1

Daniel: Tom non è mio amico, è un amico dei miei amici.

Daniel entra in sala da pranzo e va a sedersi su una sedia, scocciato.
Isabel arriva dietro di lui, sospira ed è imbarazzata.

Isabel

Sente che c’è troppa tensione, non solo tra lei e Daniel, ma nell’aria in generale.

Isabel: buongiorno Audrina… e buongiorno di nuovo Philipp… e ciao Tom.

Isabel si siede al tavolo di fronte a Daniel. Philipp e Audrina si guardano, capendo che c’è qualcosa che non va nel loro figlio.
Tom si avvicina a Isabel e si siede nel posto libero accanto a lei.

Tom: non hai fame? Voglio dire, guarda quante cose da mangiare ci sono! Sembra di essere al brunch domenicale di Gossip Girl!

Isabel si limita ad annuire, mentre gioca irrequieta con il tovagliolo.

Tom: ehi, ho nominato Gossip Girl, è possibile che non ti faccia nessun effetto? Sei la mia Serena Van Der Woodsen castana!

Isabel si volta verso Tom con aria interrogativa.

Tom: volevo solo fare conversazione!

Isabel: non sono nella modalità migliore per fare conversazione!

Tom guarda Isabel e poi Daniel.

Tom: ok, ok… ho capito. Qualcuno ha dormito male stanotte.

Rachel e Justin arrivano insieme in sala da pranzo e loro due, al contrario di Daniel e Isabel, sono sorridenti e pimpanti.

Rachel e Justin

Tom: Oh, finalmente qualcuno che porta allegria!

Justin e Rachel: Buongiorno a tutti!

Isabel guarda i due e sorride. Daniel, invece, rimane in silenzio e si limita ad alzarsi per prendere due pancakes e dello sciroppo d’acero.

Rachel: questi musoni non mi piacciono!

Tom: non dirlo a me, è da dieci minuti che ci convivo!

Philipp: ok ragazzi, ora che siete tutti qui, io e mia moglie vi lasciamo al brunch. Se avete bisogno di qualcosa ci trovate nel mio ufficio.

Audrina: tutto quello che vi serve da mangiare lo trovate sul tavolo, dolce e salato… senza distinzione! E poi…

Daniel: MAMMA!

Daniel interrompe la madre prima che possa continuare a parlare.

Audrina: buona giornata!

Audrina taglia corto e, insieme a Philipp, esce dalla sala da pranzo, chiudendo l’imponente porta di vetro scorrevole alle loro spalle.

Daniel: mi fa piacere che voi due abbiate scopato questa notte, ma non c’è bisogno di sbattercelo in faccia!

Justin: si può sapere che cazzo ti prende? Noi non abbiamo fatto niente e poi non è che perché tu non ti sei svegliato nel migliore dei modi devi prendertela con tutto il mondo!

Rachel: soprattutto nella situazione in cui ci troviamo! Anzi, a dire il vero dovresti portare più rispetto ad Isabel. Lei è quella con la merda fino al collo e non ti credere che non abbiamo sentito come parlavi ieri notte con lei! Non puoi pensare che le cose cambino dalla notte al giorno!

Tom addenta una brioche e parla con la bocca piena per smorzare un po’ la tensione.

Tom: a quanto pare sono stato l’unico sfigato a dormire da solo!

Isabel fa una smorfia semi divertita alla battuta di Tom, poi guarda gli altri.

Isabel: ti ringrazio Rachel, ma non ho bisogno dell’avvocato difensore. Daniel si è svegliato con la luna storta ed è colpa mia. Punto, fine della storia.

Justin si versa una tazzina di caffè e lo macchia con del latte fresco, poi si aggira per la sala da pranzo sorseggiandolo e pensando.

Justin: cosa abbiamo intenzione di fare oggi? Il tempo fuori non credo che migliorerà e c’è una situazione abbastanza complicata da risolvere…

Tom, che è passato dalla brioche a delle fette di pane tostato con il salmone, legge qualche notizia sul tablet.

Tom: il meteo dice che ci saranno temporali sparsi per tutto il Texas e non solo.

Rachel: mi sembra un’ottima occasione per studiare un piano di salvataggio!

Isabel: non credevo che avreste accettato la verità con così tanta facilità! Cioè… credevo che mi avreste dato della pazza!

Rachel sorride e si siede nell’altra sedia libera accanto a Isabel.

Rachel: ehi, per quanto tutta questa storia sembri una pazzia, una cosa impossibile, non posso non crederti! Ti ricordo che abbiamo condiviso tutto noi! Dal primo giorno d’asilo, la prima verifica, la prima gara di nuoto, il primo saggio, il primo esame, la prima camminata con i tacchi… devo continuare?

Rachel prende la mano di Isabel per confortarla.

Rachel: mi dispiace se sono stata dura con te appena sei rientrata. Non sapevo che avevi passato tutto quello che ti è successo! Voglio dire, è palese! Chi si sarebbe mai immaginato che Isabel Sanchez potesse essere una futura regina di un regno antico, che ha combattuto con una spada, che sa cavalcare un cavallo e che è stata tipo trascinata in un altro mondo in perfetto stile “Le Cronache di Narnia”?

Tom: io credevo che queste cose succedessero solo nei film! A questo proposito, Richard Ward? E’ il veggente, è per questo che lo temi tanto? O…

Justin: perché è andato a letto con sua madre!

Rachel lancia subito un’occhiataccia torva a Justin.
Isabel ci pensa su. Non sa se dire o non dire tutta la storia.

Isabel: Ancora non capisco cosa ci faccia lui qui, a Houston.

Rachel: mmm… mmm…

Tom: Rachel te la stai facendo con il nemico!

Justin guarda Tom in malo modo.

Isabel: ok, vorrei fare colazione.

Justin: ma devi dirci qualcosa di più! E’ un nostro professore! E per di più non ci hai detto come sei capitata nell’altro mondo!

Rachel annuisce, ma cerca di non dare penso al suo senso di colpa.

Daniel: tutto questo è assurdo.

Justin: per quanto ancora fatico a credere a questa storia, voglio aiutarti. Soprattutto, voglio incastrare quel Rick… Richard Ward! Non mi è mai stato simpatico, fin dall’inizio.

Justin fissa Rachel, con uno sguardo pieno di preoccupazione.
Isabel sorride vedendo come i suoi amici la stanno circondando e confortando, poi guarda Daniel.

Isabel: credo che sia giusto che anche Nicole sappia la verità.

Daniel, che aveva lo sguardo sul piatto, lo alza in direzione di Isabel.

Isabel: Daniel, credo che dovresti obbligarla a venire qui!

Daniel: sono più per l’idea che Nicole non voglia parlarmi. Se avesse voluto avere ancora a che fare con me sarebbe venuta qui a casa, ieri sera.

Rachel: le scrivo io un sms allora.

Rachel prende l’iphone dalla tasca e scrive a Nicole.

*Sms a Nicole* Ehi, buongiorno! Sono a casa di Daniel con Tom, Justin e Isabel, puoi venire il prima possibile? Dobbiamo raccontarti delle cose. Baci, -R.

Isabel: ragazzi, vorrei che steste zitti su quello che mi è successo! Dobbiamo muoverci con cautela! Non voglio diventare un fenomeno da baraccone e voglio capire perché Richard è qui, soprattutto ho bisogno di trovare il testamento di morte di mio padre per leggere per filo e per segno tutte le condizioni dettagliate!

Rachel sente l’ultima frase di Isabel. Il testamento ce lo ha lei e non glie l’ha detto la sera precedente. Vorrebbe dirlo, ma vuole andare a fondo nella cosa, da sola e soprattutto non vuole mettere Rick in pericolo, senza sentire prima la sua versione dei fatti.
Non che non si fidi di Isabel, ma per Rachel non è detto che lui abbia completamente torto.

Isabel sorseggia un bicchiere di acqua continuando a pensare.

Tom: Isa, ricordiamoci anche che tuo padre Robert, in realtà, è Sancho Garces III. Hai mai visto il telefilm The Tomorrow People?

Isabel ci pensa su e poi nega con la testa.

Isabel: non sono una telefilm addicted!

Tom: beh, ci stavo pensando io e… non voglio metterti una strana pulce nell’orecchio, però sai… meglio prevenire… Magari si sta nascondendo! In realtà è successa anche in Gossip Girl una cosa del genere… e in altri telefilm… tipo…

Isabel lo interrompe portando una mano in avanti.

Isabel: sputa il rospo!

Tom: hai mai pensato che tuo padre possa essere ancora vivo? O se c’è un motivo per cui abbia cambiato identità, per poi fingersi morto?

Un lampo taglia il cielo in due. Tuoni, altri lampi. Il cielo si è annuvolato improvvisamente. Inizia a piovere forte.
Rachel fa un sobbalzo dallo spavento.
Daniel si alza di scatto.

Daniel: ok, stronzate! Sono preoccupato per Nicole!

Justin: amico, stai calmo! Avrà bisogno di pensarci su! Probabilmente è nel letto sotto le coperte al caldo a pensare al da farsi!

Tom: concordo con Justin.

Daniel guarda Tom in malo modo.
Isabel pensa alla domanda che le ha fatto Tom: e suo padre fosse ancora vivo? No, impossibile.

Isabel: sicuramente Nicole sarà a casa! Dove vuoi che vada con questo tempo!

Daniel: come se ti importasse qualcosa!

Isabel si alza di scatto dalla sedia.

Isabel: modera i tuoi toni con me, Daniel Lewis! È da stamattina che mi stai facendo girare le scatole! È meglio che io me ne vada!

Rachel: ehi… ehi ragazzi datevi una calmata! Nessuno va da nessuna parte, il tempo non aiuta! Sta per arrivare il diluvio!

Isabel: sono stata esposta a rischi peggiori!

Rachel: ma hai litigato con tua mamma, dove vuoi andare? Ti devo ricordare che l’hai trovata a letto con Rick?

Rachel sembra stranamente tranquilla su quel fatto.

Isabel: non l’ho trovata a letto con lui! Comunque… hai ragione. Non lo so, andrò da Starbucks o in biblioteca o al centro commerciale.

Rachel: vieni a casa mia…

Isabel: sicura?

Rachel: ovvio!

Isabel si gira verso Tom, Justin e Daniel, esitando un po’.

Isabel: grazie per tutto ragazzi, ci teniamo in contatto. E, Tom, fammi sapere se ci sono novità su Nicole.

Tom annuisce e alza la mano in cenno di saluto.

Isabel e Rachel escono dalla sala da pranzo e si avviano all’uscita ad aspettare il driver di Rachel.

Tom: eh… eh… siamo rimasti noi tre! Possiamo vederci un film o giocare ad Assassin’s Creed.

Daniel e Justin lo guardano male.

Justin: non essere ridicolo Reid!

Daniel: io andrò a casa di Nicole a scusarmi con lei… voi, fate come se foste a casa vostra.

Sala Amy

Amy è a casa sua, da sola, si sta annoiando e il maltempo non le è d’aiuto. Ha chiamato un suo amico e lo sta attendendo da qualche oretta in salotto.
Appena il campanello suona, Amy corre alla porta ad accoglierlo.

Amy

Amy: mi dispiace averti chiamato, non volevo disturbarti ma…

Peter: non importa!

Peter

Peter sorride e appoggia saldamente le mani sulle spalle di lei.

Peter: mi stavo annoiando anche io! Cosa posso fare per te?

Amy gli fa cenno di entrare in casa e appena Peter si inoltra nel salotto, chiude la porta dietro di sé.

Amy: i miei non ci sono e… non voglio restare sola!

Peter: cosa mi dici di Justin?

Amy sbuffa.
Peter ridacchia e si avvicina all’amica per abbracciarla.
Amy si stringe forte a lui, con quella sensazione che per un attimo tutto sarebbe andato bene.
Alla fine si scosta, un po’ imbarazzata per averne approfittato.
Peter, invece, le sorride dolcemente.

Amy: mi sento una causa persa!

Dice incamminandosi verso il divano e andando a sedersi. Peter la segue e si siede accanto a lei guardandola preoccupato.

Peter: perché dici così?

Amy: lui è così ancora innamorato di Rachel e non potrò mai competere con lei!

Peter: credo che lui sia semplicemente un idiota e lei una figa di legno!

Amy: lo so, però…

Peter: lui l’ha inseguita e ha continuato a provare a riconquistarla, ma lei nulla. A lei piace ricevere tutte le attenzioni per sé… ed è la cosa più squallida che una ragazza possa fare!

Amy annuisce e sospira, guardando il televisore spento di fronte a sé.

Peter: lo sai che non mi faccio problemi a dire le cose come stanno!

Amy accenna un sorriso e guarda Peter.

Peter: se vuoi un consiglio da maschio, devi conquistarlo. Nel vero senso della parola, fai qualcosa per la quale non possa dimenticarsi di te.

Amy: tipo?

Peter: su questo devi pensarci da sola!

Amy ci pensa su ed infine scrolla le spalle.

Amy: grazie per essere passato.

Peter: Per te ci sono sempre!

Conclude Peter circondandole istintivamente le spalle con il braccio. Amy gli si accoccola contro, appoggiandogli la testa sul petto.

SALA RACHEL

Rachel e Isabel

Isabel e Rachel sono a casa di quest’ultima. In sala c’è silenzio, l’unico rumore che si sente è la pioggia che picchia forte sul tetto e sulla veranda e in sottofondo la televisione, impostata su MTV. Le due ragazze stanno guardando la maratona di Awkward e sono avvolte da due soffici coperte di lana.

Isabel: sei sconvolta, lo capisco! Credo che tu abbia tutto il diritto di esserlo.

Rachel: credi?

Isabel: non riesco neanche ad immaginare quello che stai passando!

Rachel: il fatto è che Rick mi piace. Ma non è nulla in confronto a quello che hai passato tu.

Rachel non vuole mentire sui suoi sentimenti all’amica.

Isabel: no, Rachel… ti prego! Come fai ad essere così tranquilla? Mia mamma e lui erano mezzi nudi in giro per casa!!! Ed è tutta colpa sua se mi è successo quello che mi è successo!

Rachel: in realtà è colpa di quel Federico!

Isabel: Ferdinando!

La corregge Isabel.

Rachel: ecco, insomma! Rick avrà avuto le sue ragioni, no?

Isabel: stai dalla sua parte? Non ti tocca neanche un po’ il fatto che ti abbia potuta tradire? Prima ci prova con te e poi si fa mia mamma!

Rachel: no, no… cioè devo ancora capire! Magari non ha propriamente torto! E poi magari non ci ha mai provato realmente con me! È stata un’illusione.

Isabel continua a negare con la testa.

Isabel: tu sei cotta di lui! E… ha fatto passare l’inferno alla mia famiglia… Come puoi pensare che non abbia torto?

Rachel: quello che voglio dirti… prova a dargli una possibilità! Magari può aiutarti! Poi qui a Houston non può fare nulla… con la magia, intendo! Non può essere un veggente, qui.

Isabel: e chi te lo dice questo?

Rachel: beh, se avesse voluto farti del male, l’avrebbe già fatto. Pensaci.

Isabel sospira.

Isabel: secondo me sta pianificando una strategia parallela per la mia morte, lenta e sofferente!

Rachel: non essere così negativa!

Isabel: quanto vorrei che Garcia fosse qui!

Rachel accenna un sorriso.

Rachel: hai legato molto con tuo fratello?

Isabel: sì, troppo! Mi ha aiutata, sostenuta e consolata quando ne avevo bisogno.

Rachel prende il telecomando e, dato che ormai non stanno più guardando la televisione, la spegne.

Rachel: cosa hai intenzione di fare adesso?

Isabel: devo assolutamente trovare il testamento. Il problema è che non so dove cercarlo! Gli avvocati non parlano con una minorenne!

Rachel pensa al testamento. Sa di tradire la fiducia dell’amica, ma non vuole ancora lasciarglielo. Almeno finché non l’avrà letto.

Rachel: mmm, mmm… sai mi è venuta in mente una cosa…

Isabel: sono tutta orecchie!

Rachel: potresti usare Rick a tuo vantaggio! Tipo corromperlo o comunque raggirarlo, manipolarlo e fargli fare quello che vuoi tu!

Isabel: l’unica cosa che vorrei fare a Rick in questo momento è decapitarlo!

Rachel: posso aiutarti io!

Isabel: a staccargli la testa?

Rachel ridacchia.

Rachel: posso… usarlo! Voglio dire, si è già instaurato un bel rapporto tra noi, lo faccio affezionare a me, così nel tempo sarà poi costretto a fare quel che gli chiedo. Più o meno!

Isabel: mmm… è pericoloso Rachel.

Isabel ci pensa su. Non sa quanto Rick possa essere zerbino, ma sa che Rachel è molto determinata e provarci non le costa niente.

Rachel: non con me…

Isabel: lo faresti davvero?

Rachel: certo! Sei mia amica. Poi, voglio dire… se serve per farti diventare regina, certo Sua Maestà!

Rachel è seria, ma ci scherza anche su.

Isabel: non credevo che mi avresti perdonata così facilmente! Di solito sei tu quella che porta rancore.

Rachel: hai ragione su questo, ma so che è la cosa giusta da fare. Tutti si meritano una seconda possibilità e, soprattutto, non potevo giudicarti senza sapere la verità.

Rachel sorride e prende una mano a Isabel.
Isabel è quasi commossa.

Isabel: grazie. Ti voglio bene!

Rachel: ti voglio bene anche io.

Le due amiche si abbracciano, mentre fuori il cielo sembra essere sempre più arrabbiato.

 

Tom
Rimasto solo con Justin a casa di Daniel, Tom decide di andarsene anche lui. Si fa prestare un ombrello da Audrina e sotto la pioggia insistente si avvia verso casa sua, a piedi. Il vento soffia forte, fino a fargli quasi capovolgere l’ombrello. La pioggia cade di traverso e in cinque minuti è già bagnato fradicio.

GREEK CHURCH PIOGGIA

Passa davanti alla Greek Church e nota tutti i credenti ortodossi che escono dopo la Messa sotto l’incessante temporale.
C’è chi prende la propria auto, chi prende un taxi, chi corre verso l’autobus e chi, con un ombrello o un giornale in testa, si avvia verso casa propria. Tutti sembrano impazziti, quasi fossero degli animali della giungla.

Tra tutti, nota anche Ruby. La ragazza è appena uscita dal portone principale della chiesa e sembra che stia aspettando qualcuno. Senza troppa fretta Tom si avvicina alla ragazza.

Ruby

Ruby: ehi Tom!! Che ci fai qui? Soprattutto con questo tempo?

Tom: stavo andando a casa mia! Sono stato da Daniel fino a 10 minuti fa! Tu cosa fai qui sola e al freddo?

Ruby alza gli occhi al cielo notando come è terribilmente nuvoloso.

Ruby: stavo per chiamare qualcuno che venisse a prendermi! Sono senza ombrello!

Tom: beh, se vuoi ti accompagno io!

Ruby guarda l’ombrello di Tom malconcio.

Ruby: non so quanto ci possa proteggere dalla burrasca!

Tom: allora andiamo a ripararci in un bar, davanti ad una tazza di cioccolata calda!

Ruby: non mi piace la cioccolata!

Tom: va bè, di quello che vuoi! Era per dire!

Tom porta l’ombrello anche sopra la testa di Ruby.

Tom: pronta?

Ruby annuisce, si mette a braccetto con Tom e insieme si avviano verso il centro della città sotto la furia della tempesta.

EMPIRE CAFE'

Dopo una quindicina di minuti, tra pozzanghere prese in pieno, folate di vento e sirene varie arrivano all’Empire Cafè. L’Empire Cafè è avvolto da una deliziosa e calda atmosfera europea con un arredamento dai colori tenui, luci soffuse e una base musicale rilassante di sottofondo.
I due si siedono su delle poltroncine comode, di un tavolino che da sulla strada. Entrambi amano guardare i passanti e godersi quell’atmosfera autunnale.
Una cameriera arriva vicino ai due con un daffare molto simpatico e alla mano.

Cameriera: Ciao ragazzi! Cosa prendete?

Tom: per me una cioccolata con panna e una spolverata di cannella.

Ruby: per me va bene un tea classico.

Cameriera: perfetto, tra poco ve li porto.

La cameriera se ne va, lasciando Ruby e Tom nuovamente soli.

Tom: quindi…

Ruby: quindi…

Tom: hai già lavorato sul compito di Rick?

Ruby: sto dando un’occhiata ai libri che ho in casa… tu?

Tom: per ora no!

Ruby lo guarda male.

Tom: tranquilla, non ti lascio fare tutto il lavoro! Solo che ieri e stamattina sono state delle giornate particolarmente movimentate!

Ruby: capisco.

Tom: ehi, non preoccuparti! Farò la mia parte di lavoro! Possiamo vederci se vuoi, tipo domani o questa sera!

Ruby: forse sarebbe meglio!

Tom: ottimo, allora dopo ci mettiamo d’accordo!

Ruby accenna un sorriso.

Ruby: prenderai parte allo spettacolo di Natale?

Tom: no, no… non fa per me! Io mi occuperò di tutta la parte pubblicitaria!

Ruby: secondo me invece dovresti!

Tom: tu farai il provino?

Ruby: sì, credo proprio di sì! Comunque… se vuoi controllare più da vicino Rick, dovresti partecipare ai provini.

Tom: e con cosa mi presento? Con la mia tesi su Cad o Photoshop o alte cose così?

Ruby scuote la testa e sorride.

Ruby: ti aiuto a preparare un monologo da portare al provino.

La cameriera torna dai due e appoggia le due tazze sul tavolo, lasciando anche lo scontrino. Li saluta e si volta per tornare al bancone.
Tom prende la sua tazza e con un cucchiaino prende un po’ di panna montata.

Tom: non lo so… non sono convinto!

Ruby: ti vergogni, Tom??

Tom: no, no… ovvio che no!

Ruby: allora qual è il problema?

Tom: sicuramente Nicole prenderà parte allo spettacolo, avrà di sicuro una parte importante, mi umilierà e io passerò per lo sfigato di turno!

Ruby: e che c’entra Nicole?

Tom: le ho detto che sono innamorato di lei.

Ruby: ah.

Ruby prende la sua tazza di tea e beve diversi sorsi per mandare giù il colpo.

Tom: tra l’altro nessuno la sente da ieri e, ad essere sincero, sono preoccupato per lei.

Ruby abbassa lentamente la tazza e fa un respiro profondo.

Ruby: è Nicole Baker, sarà riparata in qualche suo negozio di fiducia, servita e riverita, oppure starà godendo di qualche trattamento super lussuoso in una spa o in un centro estetico. E, nella peggiore delle ipotesi, sarà a casa sua a piangere davanti a “The Last Song”!

Tom ci riflette su, in fondo Ruby potrebbe avere ragione.

Tom: si, infatti! Hai ragione!

Tom beve altra cioccolata.

Ruby: allora, hai parlato con quella tua amica che ha bisogno di aiuto?

Tom annuisce.

Ruby: e…?

Tom: non ne vuole sapere! Non vuole coinvolgere altri che possano soffrire!

Ruby: uff!

Tom: troverò qualcosa da farti fare, se proprio ci tieni tanto!

Ruby beve altro tea poi volta lo sguardo verso la vetrina, ammirando l’atmosfera che il temporale ha provocato.

Ruby: adoro questo tempo!

Tom: anche io! Anche se preferirei passarlo sotto le coperte davanti ad un telefilm!

Ruby: Cavoli!!!

Ruby si volta verso Tom.

Ruby: oggi ridavano gli episodi della prima stagione di Once Upon a Time!

Tom: segui anche tu Once Upon a Time?

Ruby: ovvio! Anche se devo dire che quel Henry mi ha stancata!

Tom: quanto speravo che morisse nella terza stagione!

Ruby: comunque, spero che la Swan si accorga molto presto che non potrà soffocare per sempre che ciò che prova per Hook!

Tom ride.

Tom: Beh, allora questa sera sei da me! Ricerca, preparazione provino e Once Upon a Time. Direi che mi piace!

Ruby sorride e finisce di bere il tea.
Tom sorride anche lui e imita la sua mossa bevendo altra cioccolata bollente.

Ruby: ti piace tanto Nicole?

Tom: tanto, tipo da quando ho messo piede alla Lamar High! Però lei è troppo presa da Daniel. Cioè lo ama… palesemente!

Ruby: anche se ora è tornata Isabel!

Tom: si beh, ma non so come andranno a finire le cose! Tra Isabel e Nicole non scorre buon sangue, Daniel sembra indeciso ma è più propenso a continuare la sua storia con Nicole, anche se ama Isabel!

Ruby: ne sei sicuro?

Tom: al 100%!

Ruby: e a te sta bene così? Voglio dire, vuoi che Nicole soffra?

Tom: per niente, assolutamente no! Ma no so cosa fare, perché poi Isabel è diventata mia amica!

Ruby: fingiamo di stare insieme.

Tom: cosa?

Ruby: Se io e te fingessimo di essere una coppia, capiresti se Nicole può provare qualcosa per te, sai gelosia e invidia! In più tutta la scuola ci vedrebbe insieme, tu potresti pubblicare un bel post sul sito… e nessuno penserebbe più che tu sei gay.

Tom: Hai pensato a tutto insomma.

Ruby fa spallucce.

Tom: è un buon piano, valido.

Ruby: Se hai bisogno di tempo per pensarci, non preoccuparti!

Tom: no no, affare fatto.

Ruby: sicuro?

Tom: Sì! Quando incominciamo?

Ruby: tanto vale incominciare subito, no?

Tom sorride e si alza offrendo la propria mano a Ruby.

UFFICIO PHILIPP LEWIS

Philipp2

Philipp è nel suo ufficio con un bicchiere di scotch in mano e lo sguardo perso nel vuoto.
Cammina avanti e indietro nella grande e lussuosa stanza. Si sofferma davanti alla libreria e sistema meglio un libro che sporge leggermente, poi si sposta davanti al muro. Osserva il quadro davanti a lui. Sospira e beve un piccolo sorso di scotch.

Audrina1

Audrina entra talmente piano nell’ufficio che Philipp non si accorge neanche della sua presenza. La donna si avvicina al marito e appoggia il mento sulla spalla dell’uomo, guardando anche lei il quadro.

Audrina: sono contenta che Richard non l’abbia vinto all’asta.

Philipp accenna un sorriso.

Philipp: ci tengo troppo a quest’opera.

Audrina: almeno è ancora qui.

Philipp: e dovrà rimanerci per sempre.

Audrina: spero un giorno mi dirai perché è così importante per te.

Philipp: quel giorno arriverà molto presto.

 

È pomeriggio avanzato, ma con il cielo così scuro e ricoperto di nuvole, sembra già sera. Rachel non è una cima a guidare quando c’è brutto tempo, quindi lascia utilizzare a Isabel la sua Chrysler nera per farsi accompagnare da Rick.
Era stata una decisione improvvisa, ma Rachel voleva sorprendere Rick, voleva fare qualcosa che lui potesse ricordare per sempre. Non voleva che lui se la facesse con la madre di Isabel.

Isabel si aggira con l’auto nel quartiere residenziale del nordest di Houston.

Isabel: lo sai che si può sempre tornare indietro, vero?

Rachel: Isa, stai calma. So quello che sto facendo!

Isabel: mi piace vederti così sicura, ma sai… alla fin fine non lo conosci affatto! Io so com’è!

Rachel: mi presento a casa sua e lo invito alla lettura di “Life After Life” di Kate Atkinson e trovo la scusa del brutto tempo per rimanere lì a cena! Non credo che possa nascondermi chissà cosa! Al massimo nasconde tua mamma in un armadio!

Rachel ironizza poi guarda il gps: The Ava Apartments.

Rachel: gira a destra, dovrebbe essere in fondo alla via.

Isabel preferisce non parlare e continua solamente a guidare sotto l’incessante pioggia.
Arriva in fondo alla via con la macchina e parcheggia. Poi spegne il motore.

AVA Apartment RICK

Isabel: ti aspetto qui, fammi sapere se devo andare via o no.

Rachel: non sei arrabbiata perché ho tirato in ballo tua mamma, vero?

Isabel: no, tranquilla. In realtà credevo che fosse un buon proposito per lasciare perdere Richard. Prendi l’ombrello! E occhio a non bagnarti! In tutti i sensi!

Entrambe sorridono, poi Rachel prende l’ombrello ed esce dalla macchina.

Isabel, rimasta sola in macchina, accende la radio.
Gli appartamenti dall’esterno sembrano tutti uguali. Porte verniciate di grigio e grandi finestre rettangolari. Fortunatamente sono numerati e a Rachel non resta che cercare il numero 123. L’appartamento di Rick. Passa accanto alla piscina, al chiosco, al giornalaio e prende le scale. Chiude l’ombrello e legge i numeri dei vari appartamenti finché trova quello che le interessa.
Fa un respiro profondo e dà una sbirciatina attorno. Dalle fessure della persiana chiusa nota che c’è una luce fioca accesa. Probabilmente sono candele.
Rachel bussa piano.
La porta si apre.

Rick

Rick: Rachel?

Rachel: ciao!

Rick: cosa ci fai qui?

Rachel: beh, vedi… sono passata perchè…

Rick: no, intendo… entra! Cosa ci fai qui, con questo tempo?

APPARTAMENTO RICK

Rachel fa spallucce ed entra in casa di Rick.
L’appartamento è un monolocale, un’unica stanza con cucina, tavolo, divano-letto e una porta dove probabilmente c’è il bagno.

Rachel: grazie… mi dispiace di essere piombata così all’improvviso! So che mi hai detto di starti lontano.

Rick chiude la porta e toglie il cappotto a Rachel appoggiandolo sull’appendiabiti.

Rick: Posso offrirti qualcosa?

Rachel: va bene un bicchiere d’acqua.

Rick si avvicina al piano cottura e versa un bicchiere d’acqua a Rachel.

Rick: come hai fatto a sapere che abito qui?

Rachel: beh… ho i miei contatti!

Rachel si avvicina a Rick e prende il bicchiere d’acqua sfiorandogli le dita della mano.

Rick: sembri tutta infreddolita! Vuoi una coperta?

Rachel beve un sorso d’acqua, vedere Rick così premuroso la fa arrossire. Di certo non poteva essere pericoloso.

Rachel: no, sto bene, grazie.

Rachel si guarda in giro con un po’ di imbarazzo.

Rick: allora, come mai da queste parti? Hai cercato il mio indirizzo… ci sarà un motivo!

Rachel appoggia il bicchiere sul tavolo e si strofina le mani una contro l’altra.

Rachel: prima di tutto volevo scusarmi per non essermi fatta sentire…

Rick la interrompe prima che possa finire la frase.

Rick: non preoccuparti, lo capisco, veramente! La situazione è imbarazzante e tesa, vedersi tutti i giorni a scuola e far finta che non abbiamo passato una giornata insieme non è facile.

Rachel: quindi ha significato qualcosa per te quella giornata?

Rick: sono stato bene.

Rick sorride. Rachel ricambia il sorriso abbassando leggermente lo sguardo.

Rick: ovviamente, poi, quando dicevo di starmi lontano, lo dicevo veramente. Credevo avessi iniziato a considerare la cosa sul serio, ma ho capito che sei una ragazza testarda…

Rachel sorride, mordicchiandosi leggermente l’angolo del labbro.

Rachel: comunque… volevo invitarti ad una sessione di lettura del “Life After Life” che si terrà domani pomeriggio alle 17 al Doshi House, seguirà poi un rinfresco e sì, se te lo stessi chiedendo, sarò io a leggere.

Rick sorride notando come Rachel sia un po’ intimidita da lui.

Rick: se non ho altri impegni ci sarò! Mi farà piacere esserci!

Rachel alza lo sguardo incontrando gli occhi azzurri, ghiacciati di Rick.

Rachel: ok. Beh, che stavi facendo prima che arrivassi io?

Rick: stavo leggendo delle relazioni e poi avevo intenzione di ordinare qualcosa per cena!

Rachel: capisco! Mah… se posso darti un consiglio con questo tempo, la consegna arriverebbe in ritardo di tre ore, sempre che riescano a portare le porzioni sane e salve fino a casa tua!

Rick: allora credo che mi accontenterò di latte e biscotti!

Rachel: ma va, non dire stupidate! Cos’hai in frigorifero?

Rick: dovrei avere qualcosa di affettato e formaggio, poi zucchine, patate da qualche parte. Della pasta… non ho ancora avuto tempo per andare a fare la spesa.

Rick si giustifica come a non voler fare brutta figura.

Rachel: lascia cucinare me, allora! Se per te va bene, ovviamente!

Rick: non hai nient’altro da fare?

Rachel: per ora no.

Rick sorride e va ad aprire il frigorifero. Lo scruta dall’alto al basso e prende una fetta di formaggio avanzato.

Rick: può servirti del formaggio?

Rachel annuisce. Si tira su le maniche e va a sciacquarsi le mani sotto il lavandino, poi accende la luce del piano cottura e afferra il formaggio dalle mani di Rick.
Rick chiude il frigorifero, prende tagliere e coltello e li passa a Rachel.

Rachel inizia a tagliuzzare a cubetti e Rick si limita a guardarla.

Rick: non sei scomoda?

Rachel rimane concentrata.

Rachel: in che senso?

Rick si avvicina a Rachel, portandosi dietro di lei. Appoggia una mano sopra la sua e insieme tengono il manico del coltello. Molto lentamente tagliano il formaggio. Rachel è come rapita dal movimento fluido con cui sta muovendo il coltello.

Rick le parla a bassa voce all’orecchio.

Rick: è più facile così, no?

Rachel deglutisce. Sente il calore del fiato di Rick al collo. Rabbrividisce.

Rachel: Sì…

Risponde con voce roca.

Rick: devi maneggiare gli utensili con delicatezza, calma…

Rachel annuisce. Il suo corpo si sta surriscaldando, la vicinanza con Rick la fa accaldare, il cuore batte all’impazzata e avere il fiato di Rick sul collo le provoca dei brividi lungo la schiena.
Finiscono di tagliare il formaggio e rimangono immobili.
Rachel si volta lentamente verso Rick.
Sono vicinissimi.
Si guardando negli occhi, si sfiorano le labbra.

Rachel: ok. Ehm…

Rachel cerca di rompere la tensione sessuale che si è creata tra di loro.

Rachel: di cosa ci occupiamo ora?

Rachel indietreggia leggermente.

Rick: sai Rachel, le ragazze al giorno d’oggi fanno a gara a chi ha la gonna più corta, a chi dice la frase più stronza… insomma, si mettono tutte in mostra…

Rachel non capendo lo guarda incuriosita.

Rachel: cosa vuoi dire?

Rick: tu mi hai rapito!

Rachel sorride e preferisce non rispondere. Si volta e va ad aprire il frigorifero.
Rick chiude l’anta del frigorifero facendo sobbalzare Rachel che si volta per guardarlo un’altra volta. Lui l’ha bloccata. È incastrata tra il piano cottura e le sue braccia.
I due si guardano. Rachel ha, in un certo senso, paura. Le si legge il panico negli occhi.
Rick porta una mano tra i capelli di Rachel e dolcemente le accarezza il viso.
Il respiro di Rachel si fa sempre più affannoso. Non sa come comportarsi. Non sa se scappare.
I due continuano a fissarsi negli occhi.

Rick l’afferra per i fianchi e la fa sedere sul piano cottura, le prende il viso con le sue grandi mani e, senza esitazione, la bacia con foga.
Rachel lo bacia con più forza e gli accarezza la schiena. I loro baci si fanno più disperati e Rick toglie il maglioncino a Rachel. Si stringono più stretti, con le gambe incastrate tra di loro e con i respiri sempre più veloci. Le dita di Rick giocano con una spallina del reggiseno di Rachel, fino a farla cadere.

Appena prima che l’estasi rapisca entrambi, un forte tonfo fa sobbalzare Rachel. Entrambi si voltando verso la finestra.

SOTTOFONDO MUSICALE : Decode – Paramore

Justin

Justin ha visto tutto. Ha tirato un calcio alla porta dell’appartamento di Rick non sapendo se i due si siano accorti della sua presenza o meno. È cieco dalla rabbia. Furioso. Vedere Rachel avvinghiata a Rick, lo fa andare fuori di testa.
La sua intenzione era di andare da Rick e prenderlo a botte, ma la sorpresa che si è trovato davanti non è stata per niente piacevole.
Scende giù dalle scale, di corsa e con il fuoco che sta per esplodergli dentro. Tira calci e pugni ovunque: alla ringhiera, alle aiuole, ai cestini alle ruote delle macchine.
Non gli interessa del temporale, continua a correre sotto l’acqua verso la sua macchina. Cerca le chiavi della propria auto in tasca ma, distratto, le fa cadere. Si abbassa per prenderle, poi continua a correre.

Qualcuno lo abbaglia con la luce. Si porta la mano sulla fronte per non accecarsi e nota che le luci arrivano dalla macchina di Rachel. Lentamente si avvicina visibilmente sconvolto.

Isabel abbassa il finestrino appena Justin si avvicina all’auto.

Isabel: Justin! Cosa stai facendo qui?

Justin: volevo ammazzare di botte Rick!

Isabel: entra in macchina, non rimanere fuori sotto la pioggia!

Justin: non mi interessa di ‘sta cazzo di pioggia! Non mi interessa più niente di quella sgualdrina di Rachel!!! E giuro, Isabel, lo giuro sulla mia famiglia, che prima o poi ammazzerò quel Rick di merda con le mie stesse mani!

Justin sta dando di matto. Urla buttando fuori tutta la voce.

Isabel: Justin! Ti capisco, ma per favore entra! Parla con me!

Justin: No Isabel! Non voglio! Non voglio salire sulla macchina di quella stronza!

Isabel: perché parli così???

Justin: RACHEL STA SCOPANDO CON RICK!!!!!!!

Isabel è incredula. Non si aspettava che l’amica potesse arrivare a ciò. Non dopo quello che si erano dette quel pomeriggio.

Isabel: sei sicuro? Magari è stata solo un’illusione ottica!

Justin si porta le mani davanti agli occhi e disperato si accascia a terra, ormai completamente travolto dal dolore e dall’acqua.

Isabel nota come Justin stia degenerando. Non aveva mai visto un ragazzo disperarsi così tanto per una ragazza. Esce dall’auto e si avvicina a lui, si abbassa accanto a lui e lo stringe forte. È l’unica cosa che si sente di fare, fargli sentire il suo affetto e la sua comprensione.

Isabel: mi dispiace, Justin. Ti prego, entra in auto con me… andiamocene via di qui!

Justin alza lo sguardo verso Isabel, ha gli occhi lucidi e bagnati. Isabel non capisce se per la pioggia o per le lacrime, ma crede più per queste ultime.
Isabel lo abbraccia forte e, con molta lentezza, lo aiuta a rimettersi in piedi accompagnandolo fino alla portiera del passeggero. Justin si siede in macchina e chiude la portiera affondando il viso tra le sue mani.
Isabel prende il suo posto alla guida, mette la cintura di sicurezza e, acceso il riscaldamento, fa per innescare la prima.

Isabel: andiamocene di qui…

Justin la blocca per il polso.

Justin: aspetta. Non ti conviene muoverti. Le strade sono impraticabili.

Isabel: tu vuoi aspettare che Rachel esca da casa di Rick. Ma lasciami dire una cosa Justin, Rachel si sveglierà domani mattina e Rick l’accompagnerà a scuola, fine della storia.

Justin: lo so, ma sono serio…

Justin inspira e si asciuga il viso con le dita.

Isabel spegne il motore e si slaccia la cintura. Poi si volta verso Justin.

Isabel: cosa vuoi fare allora?

Justin: voglio aiutarti, sul serio. Sono disposto anche a muovermi tra una realtà e l’altra se può servire. Non mi interessa a cosa andrò incontro…

Isabel è sorpresa dalla sfrontatezza dell’amico.

Isabel: per ora quello che possiamo fare è trovare un modo per fare fuori Rick e trovare tutte le documentazioni che mi servono per farmi diventare regina…

Justin: ok, sono più predisposto ad aiutarti nel primo caso!

Isabel sorride.

Justin: quanto vuoi andare avanti a infliggere tutto ciò a tua madre?

Isabel: intendi Kim?

Justin annuisce.

Isabel: io non le sto infliggendo niente!

Justin: l’hai esclusa da tutto! La ignori da più di 24 ore! Non pensi a quanto possa star male? O che magari lei potrebbe aiutarti con quello che stai cercando? Che l’unica persona che possa ancora farla soffrire in famiglia sei tu?

L’immagine di sua madre che la rincorre fuori casa il giorno prima compare tra i suoi pensieri.

Isabel: perché la stai difendendo? Lei se la fa con il nemico!

Justin: l’amico del tuo nemico è tuo amico! E per di più è tua mamma… e non credo che sappia che Rick è il nemico.

Isabel sospira.

Isabel: dovrei essere io a confortarti!

Justin: sto trovando un modo non violento per sfogare la mia rabbia. Lo sai cosa devi fare ora…

Isabel prende il cellulare dalla borsa e lo guarda.

Justin: chiamala.

Isabel cerca nella rubrica il numero di sua mamma e fa partire la chiamata.
Justin nel frattempo prende anche lui il Samsung dalla tasca e compone un sms.

*SMS a PAIGE* Devi tornare in città il prima possibile. Non te lo chiederei se non fosse importante. Riguarda Rachel. A presto, Justin.

Isabel: Mamma?

Dall’altro capo della linea, Kim ha risposto alla chiamata della figlia con voce preoccupata.

Kim

Kim: Isabel tesoro… dove sei? Sono preoccupata per te! Con questo diluvio, poi! Per favore, torna a casa!

Isabel: Mamma stai calma! Sono stata a casa di Daniel a dormire e c’erano anche Rachel, Justin e Tom. Ora sono con Justin… in macchina. Lo sto riaccompagnando a casa.

Kim: in macchina? Ma se non guidi da oltre un anno!

Isabel: la macchina di Rachel, è una storia lunga. Ma ti prometto che per cena sono a casa!

Kim: Isa, non farmi mai e poi mai più rimanere in pensiero, ok?

Kim utilizza un tono più autoritario, non le piace che la figlia si comporti come vuole con lei.

Isabel: non succederà mai più, te lo prometto.

Kim sospira.

Kim: quando verrai a casa penseremo alla tua punizione.

Isabel: credo di meritarmela.

Kim: bene, a dopo allora.

Isabel: a dopo… ah, mamma… scusami. Mi dispiace.

Kim: torna a casa presto Isabel.

Kim chiude la chiamata e così fa Isabel.

SOTTOFONDO MUSICALE: We are – Ana Johnsson

Daniel

Daniel ha passato tutto il pomeriggio a cercare Nicole come un dannato. È stato a casa sua, è stato alla Lamar High, è stato al parco, tra i negozi e persino in chiesa. Ma nulla, Nicole è introvabile, nessuno sa dov’è e soprattutto non risponde alle sue chiamate o sms.
Sente una fitta allo stomaco, quella sensazione è come rivivere le stesse scene che aveva passato con Isabel più di un anno prima.
È in macchina e continua a girovagare da ormai più di cinque ore tra tutta Houston.
Non smette un attimo di piovere il che rende la sua ricerca più difficile del previsto.
Gli manca un unico posto dove non è andato a cercare Nicole, un luogo un po’ lontano ma che Nicole amava tanto da ritornarci quando voleva passare del tempo in solitudine: il Kemah Broadwalk.
Daniel accelera e prende la 45esima strada statale a South Houston, prosegue verso League City e finalmente dopo una mezz’ora arriva a Kemah. La cittadina è sul mare e sullo sfondo la pioggia e il tramonto color porpora creano un panorama mozzafiato e suggestivo.

KEMAH BROADWALK
Parcheggia poco fuori dal Kemah Broadwalk e, sceso dalla macchina, apre l’ombrello e si incammina dentro il centro ricreativo. Molti turisti frequentano quel luogo anche con la pioggia, è molto romantico tra le passeggiate sul lungo mare, i ristorantini tipici e i locali per rilassarsi.

Daniel cammina veloce, senza mai fermarsi focalizzando bene i visi di tutti i passanti. Conoscendo Nicole, sarebbe stato facile individuarla tra tutta la folla. Giostre, parchetto, chioschi, casette colorate, piccoli ruscelli e ponticelli che ricordano Venezia, campi di fiori. Ovunque.

Daniel: Nicole!

Nicole

Di punto in bianco Daniel si trova Nicole a circa cinque metri di distanza. È sola, con il suo ombrello appoggiato sulla spalla mentre cammina spensierata, con lo sguardo perso.
Di corsa la raggiunge, lascia cadere l’ombrello e la prende in braccio. La guarda negli occhi e poco dopo la bacia.

Nicole è sconvolta. Non si sarebbe mai aspettata di vedere Daniel, ne tanto meno che sarebbe andato fino lì a cercarla. Continua a baciarlo con passione e con il sorriso sulle labbra. Lascia cadere anche lei l’ombrello e lo abbraccia forte, come a voler cancellare gli ultimi giorni. Lasciando che la pioggia cada fitta su di loro.

Sorridono, si baciano, ridono e si stringono.

Nicole: ma cosa fai qui? Al freddo? Sotto il diluvio universale!!!

Daniel: mi dispiace. Posso resistere al freddo, ma senza di te.. dove vado???

Nicole sorride, la gioia brilla nei suoi occhi.

Nicole: perché non sei con Isabel?

Daniel: cosa intendi dire?

Nicole: vi ho visti. Vi ho visti ieri sera abbracciati.

Daniel: è per quello che non ti sei fatta né vedere, né sentire?

Nicole annuisce.

Daniel: Isabel ci ha raccontato tutta la verità sull’ultimo anno che ha passato lontana da Houston. Era un abbraccio amichevole, di conforto. Ti fidi di me?

Nicole annuisce nuovamente. Come poteva non fidarsi dopo che era andato fino lì per lei?

Daniel: ti amo, Nicole!

Nicole: ti amo anche io!

Nicole si avventa nuovamente sulle labbra di Daniel e i due rimangono lì a scambiarsi effusioni tra gli sguardi indiscreti dei passati. Il temporale ha completamente sorpreso Nicole, le ha bagnato i lunghi capelli biondi e le ha inzuppato l’abito, modellandole le forme morbide. Si tengono stretti, aggrappati l’uno alla schiena dell’altra e le gocce di pioggia scorrono a caso, lungo le loro schiene, come un brivido. Ci sono solo loro due, abbandonati al loro mondo.

 

Justin e Isabel hanno lasciato la zona residenziale dove abita Rick e, dato che manca un’ora ancora all’ora di cena, i due decidono di fermarsi ad un locale per un aperitivo.

THE DAVENPORT LOUNGE

Il Davenport Lounge è un locale che loro, ragazzi benestanti di Montrose, frequentano spesso. È un posto chic e raffinato e lì sono conosciuti da tutti. Justin e Isabel salutano i vari conoscenti che incontrano e vanno a sedersi al bancone, ordinando entrambi dei Martini.

Isabel: va un po’ meglio?

Justin: l’alcol aiuta sempre!

Isabel annuisce.

Isabel: lo so bene! Mi ricordo quando a 15 anni mi sono ubriacata per la prima volta! Una sensazione bellissima! Ora cerco di limitarmi! Devo rimanere lucida!

Justin: facile a dirlo!

Justin bene un sorso di Martini.

Justin: sai Isa, posso confessarti una cosa?

Isabel annuisce, mentre prende l’oliva dal bicchiere e ne morde metà.

Justin: diciamo che sto conoscendo questa nuova ragazza, Amy… per quanto sia molto carina e sto bene con lei, nella mia testa c’è solo Rachel. Non voglio che Amy soffra, anche se una chance a me e lei la darei…

Isabel: ma Rachel continua a ricordarti che esiste.

Justin: esatto!

Isabel: vedi, quando ho vissuto nella dimensione parallela, sono successe cose importanti con ragazzi diversi ma… niente. Non sono riuscita a prendere una decisione perché nella mia testa c’era solo Daniel.

Justin: non possiamo andare avanti così. E voglio metterti in guardia che Nicole non lascerà Daniel per nulla al mondo!

Isabel: ne sono consapevole! Cosa potevo aspettarmi in fondo? Nicole è sempre stata segretamente innamorata di Daniel anche se non me l’ha mai detto esplicitamente.

Justin: mmm… sì, lo credo anch’io! Daniel invece continua ad essere in bilico e non ti nascondo che il tuo ritorno lo stia facendo oscillare un po’! Ieri notte sono casualmente passato dalla sua camera e vi sentivo parlare e ridere.

Isabel sospira.

Isabel: vorrei solo concentrarmi sul mio destino.

Justin: sarà un onore tenerti sulla retta via!

Isabel sorride e alza il bicchiere, così fa Justin.

Isabel: ad un nuovo inizio…

Justin: ad una nuova alleanza.

I due tintinnano i bicchieri poi si sorridono e bevono altro Martini.
Una ragazza nuova, mai vista, entra nel Davenport Lounge facendo un po’ di baccano. Si trascina un trolley bagnato fradicio e l’ombrellino mezzo scassato lo abbandona da qualche parte, lasciando poi una pozza d’acqua attorno.
Isabel rimane a guardarla. La fissa. Quel viso è familiare.

Isabel: certo!

Di colpo le viene in mente chi è quella ragazza.
Justin si volta verso la ragazza poi di nuovo verso Isabel.

Justin: la conosci?

Isabel: sì, ma lei non mi conosce.

Justin: chi è?

La ragazza nota che Isabel la sta fissando e si avvicina.

Claire

Ragazza: scusami, cos’hai da guardare?

Isabel: niente, sei nuova vero?

Ragazza: e a te cosa importa?

Isabel: solitamente in questo locale ci entrano solo i veterani!

Ragazza: beh, mi dispiace interrompere la tradizione.

La ragazza fa per voltarsi scocciata.

Isabel: ehi!

La ragazza guarda nuovamente Isabel.

Isabel: come hai detto che ti chiami?

Ragazza: mi chiamo Claire.

Claire si allontana definitivamente, poi Isabel guarda Justin.

Isabel: ok, ho bisogno di altro alcol!

Justin: sembra che tu la conosca veramente!

Isabel: anche troppo bene!

Justin guarda Claire che ormai si è allontanata e poi Isabel con aria interrogativa.

Justin: e beh…? Chi è?

Isabel: l’ho vista in un ritratto alla casetta di Richard… ma mi chiedo cosa ci faccia qui!

Justin: non dirmi che…

Isabel: è Claire Ward, la sorella di Richard Ward. Già.

CUCINA ISABEL

Kim è in cucina che gira e rigira un buon sugo nel pentolone, mentre aspetta che Isabel rientri a casa. Con il cucchiaio di legno assaggia il sugo e, soddisfatta del sapore, spegne il fornello e prende il telefono, con l’intenzione di chiamare Rick.

Fa partire la chiamata e attende.

Rick dall’altra parte del telefono, è sdraiato sul divano-letto, con la coperta addosso e, accanto a sé, una Rachel leggermente esausta.

Rick: pronto?

Kim: Rick, ti disturbo?

Rick guarda Rachel e sospira. Si tira su, mettendosi a se sedere.

Rick: no, assolutamente. È tutto a posto?

Kim: sì, sì. Ehm… volevo solo dirti che Isabel sta tornando a casa e sembra che abbia capito come deve comportarsi.

Rick: capisco. Cosa hai intenzione di fare?

Kim: sicuramente la metterò in punizione e poi la terrò d’occhio.

Rick: appena la vedo, le parlo.

Kim: sì, certamente. Beh, mi piacerebbe rivederti… vuoi venire a cena?

Rick si gira e guarda il letto. Rachel lo sta osservando, sorridendo.

Rick: sono un po’ occupato ora.

Kim: ah. Va beh, scusa per averti disturbato.

Rick: buona serata…

Kim: ciao Rick.

Kim chiude la chiamata affranta. Delusa.
Rick chiude anche lui, poi si volta verso Rachel.

Rachel: chi era?

Rick: nessuno di importante.

Rick si stende verso Rachel e, raggiungendo il suo viso, la bacia.

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Un taxi è fermo in un parcheggio abbandonato poco fuori da Houston. Il temporale ha lasciato dietro di sé una pioggia leggera e un vento freddo.

Claire1

Claire esce abbassandosi dalla testa il cappuccio del cappotto e lascia i soldi all’autista.

Davanti a lei una limousine nera con vetri oscurati. Qualcuno tira giù il finestrino e nota Claire, in piedi, abbastanza spaesata.

– Sono contento che tu ce l’abbia fatta.

Claire si avvicina alla limousine accennando un sorriso.

Claire: sono qui solo per ciò che mi serve. Non ho secondi fini.

Il driver va ad aprire la portiera della limousine e, successivamente, apre l’ombrello. Un uomo sulla cinquantina esce dalla limo. Ha la barba incolta, un abbigliamento formale e un atteggiamento altezzoso.

– Finalmente ho il piacere di conoscerti, sono Philipp Lewis.

Philipp

 

“Ma alla fine della storia, quello di cui ci importa non sono i fatti, ma il motivo. Perchè tutto succede per un motivo, ma alcune volte il motivo non è quello che credevamo e solo il tempo potrà dirci qual’è.”

FINE EPISODIO.

 

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Da sempre appassionata di moda, libri e tatuaggi, è nata e cresciuta a Milano dal 1991 con le avventure di “Xena: La Principessa Guerriera”. Ha sempre sognato di essere una supereroina per salvare il mondo dai cattivi ma, nel 2007 un colpo di fulmine con Gossip Girl che le ha permesso di diventare una vera drogata di telefilm di qualsiasi genere: drama, teen drama, fantasy e action. In un’altra vita, se non fosse un’organizzatrice eventi, avrebbe frequentato “un’accademia del complotto” con Blair Waldorf, poi sarebbe diventata Emily Thorne con tanto di doppelganger appressa, si sarebbe felicemente sposata con Oliver Queen, avrebbe cantato in un duetto con Blaine Anderson, sarebbe stata collega di Katherine Pierce e amica di Emma Swan. Da non dimenticare che, ovviamente, avrebbe fatto parte dell’ –A Team! Ma il suo modus operandi è “la vita non è un telefilm”, quindi vive segretamente la sua doppia identità: una ragazzaccia spericolata di Milano amante dello shopping e della bella vita e una sognatrice romantica incantata a guardare telefilm 24 ore su 24 !

12 COMMENTS

  1. Ahahahahah nel bel mezzo del cammino: IL KING IN THE NORTH APPARE! Top 😀

    Tornando ai giorni nostri: due palle sto Daniel! Un momento se ne bacia una, ci dorme insieme, poi si pente e cerca l’altra..peggio di un’isterica col mestruo! Mi piace molto l’amicizia Isa-Justin, e anche l’alleanza Ruby-Tom 😀 Deve conquistarsi quella biondina problematica <3
    Rachel mi sta immensamente antipatica, come qualsiasi personaggio interpretato da Willa in qualsiasi telefilm -.- inutile dire che ADORO Rick, e sono incuriosita a mille da Philipp-House 😀

    Complimenti, gran bel lavoro, continua così!

    • Daniel si è molto confuso, non sa neanche lui cosa vuole!
      Le 2 nuove alleanze ce ne porteranno di belle !
      Per il resto, da questo episodio in poi si entrerà più nel vivo della storia, del drama e tutte le dinamiche daranno i loro frutti!
      Ti ringrazio ancora per i complimenti !
      1 abbraccio!

  2. All’inizio pensavo che l’unico vero cattivo fosse Rick, ma adesso sembra che più di qualcuno abbia qualcosa da nascondere, nel senso che non sono completamente negativi come personaggi ma che abbiano dei secondi fini e sappiano più di quello che vogliono farci sapere. Philippe Lewis ci è invischiato fino al collo, ma non riesco a capire se sua maglie Audrina sia sua complice oppure no e poi Claire da dove spunta fuori: dal Regno di Castiglia? Tutti possono entrare ed uscire dal quadro? Ho davvero tante domande che mi frullano per la testa 🙂 Mi piacciono le storie in cui fino a l’ultimo non si capisce chi sia buono e chi no.

    • Ti dirò di più…nelle ultime 3 puntate verranno fuori molte risposte alle vostre domande!
      Sono contenta comunque che la storia ti abbia suscitato interesse, con tutte le domande che hai in testa ! 😀
      Ovviamente ci sono doppi fini e comportamenti abbastanza ambigui da parte della maggior parte dei personaggi!
      Il tutto poi verrà chiarito mano a mano!

  3. Inizio dalla fine dicendo che il finale è stato WOW… si era già capito che Philipp fosse implicato, ma immaginare la scena è stato bellissimo xD
    Da che parte starà la nuova arrivata dal passato? Spero possa contrastare Rick in qualche modo perchè al momento controlla lui tutto! Il triangolo Kim-Rick-Rachel è un po’ assurdo, e per questo mi piace! A non piacermi invece è il triangolo Is-Daniel-Nicole…ma in compenso credo di vedere finalmente la luce alla fine del tunnel: Justin e Isabel *_* loro mi piacciono… questa amicizia mi piace, ma aspetto qualche altro avvenimento per affermare altro, non vorrei essermi illusa troppo velocemente xD
    Tom e Ruby…”fingiamo di stare insieme” ciò che è finto diventerà reale? Ruby sicuramente ci spera…io al contrario spero che Nicole inizi a farsi piacere Tom!

    Prima o poi tra Is e Pablo succederà qualcosa, sicuro…i loro sguardi parlano chiaro (io intanto mi sono innamorata del pirata xD)! Molto belle le scuse di Ferdinando anche se credo si sia pentito troppo velocemente, o magari avrebbe dovuto riflettere di più prima di ferire il fratello u.u

    Per concludere ti dico che amo il fatto che vengano nominati altri telefilm xD

    Alla prossima!

    • Grazie Sabrina !
      Da che parte starà la nuova arrivata dal passato? eheheheh bella domanda ! Però non voglio risponderti!
      Il triangolo Kim-Rick-Rachel, non è propriamente un triangolo poi vedrai perchè !
      Justin e Isabel, non sei l’unica a cui piace il loro rapporto, così come Tom e Ruby.

      Per quanto riguarda il passato, ti dico di non sperare troppo. Le cose erano più difficili al tempo ! 😉
      A giovedi e grazie ancora ! <3

  4. TGIT, o in questo caso dovrei dire TGIS….Ho letto l’episodio con qualche giorno di ritardo ma, ehi guardiamo il lato positivo, meno giorni a giovedi prossimo.
    Che dire? La storia si fa sempre piu avvicente man mano che avanzano gli episodi. Mai noiosa, mai troppo statica.
    Rick gran pezzo di ….. vabbè non lo diciamo, però devo dire che come villan ci sta.
    La sorella poi! wow grande arrivo (si spera)
    Tom lo trovo ancora un pò……inappropriato ecco. Non so, non mi coinvolge molto con questa sua super infatuazione per Nicole e il fingiamo di stare insieme con Ruby…meh non mi convince molto…
    Le due bitches invece ho iniziato a rivalutarle anche se hanno i loro momenti da “dioquantoviprendereiaschiaffi”
    Non so se fidarmi molto dell’amicizia Justin/Isabel…. vedremo
    Ah, Daniel Nicole Isabel Miglior triangolo di sempre!
    Non vedo l’ora di leggere il prossimo 😉

    • Ti ringrazio Lorenzo ! E sono contenta che la storia ti stia prendendo !
      L’arrivo di Claire sarà particolare e secondo me è anche un bel personaggio!
      Le due bitches, come le chiami te, immaginavo le avresti rivalutate…però ancora ce n’è di strada da fare nel loro percorso!

      A giovedì !!!

  5. Ok,mi sono mangiata le mani sia giovedì che ieri perchè non ho potuto leggere la puntata immaginando che sarebbe stata ancora più interessante,e…NON MI SBAGLIAVO!Puntata davvero interessante!
    Adesso posso finalmente esprimere un parere più dettagliato sui personaggi,conoscendoli un po’ meglio.
    Allora,parto da quelli che non mi piacciono tanto e sono:
    DANIEL:non lo sopporto!E’ noioso e troppo confuso.Prima ride e scherza e gioca con Isabel e poi la tratta di merda.Prima pensa a lei e poi dopo secoli si ricorda che esiste anche Nicole…Ma vattene và!Capisco che Isabel è stato il suo primo amore e il primo amore non si scorda mai,ho capito che prova comunque qualcosa per Nicole ma,cavolo,lei non se lo merita!LEI DEVE ESSERE LA PRIMA SCELTA!Non si merita di essere messa da parte come una bambola vecchia e poi essere riutilizzata solo per “gli scrupoli e i sensi di colpa” che prova per averla “ignorata” per tanto tempo.O,almeno,questo è un mio pensiero.Lui non ama Nicole,lui ama Isabel.Non lascia Nicole solo perchè le vuole bene e non vuole farla star male.Ma io sono sicura che senza di lui starà mille volte meglio!Lasciala stare Daniel e ricomincerà a VIVERE! Ci vorrà un po’ di tempo ma poi dopo starà bene e tornerà la ragazza favolosa che è! NICOLE RULEZ! XD Ok,sono stata cattiva,lo so,ma Daniel non mi scende proprio.
    ISABEL:non è che non mi piace…Ti confesso che con gli ultimi due episodi ha riacquistato punti.Mi sta piacendo di più 🙂 E continuo a shipparla con Ruggero,anche se…ti svelo che in quella scena con Justin,non so perchè,credevo che scappasse il bacio…Penso che non mi dispiacerebbero come coppia!

    TUTTI GLI ALTRI INVECE MI PIACCIONO!
    RACHEL:anche se non è un personaggio che si fa amare,a me piace,pure tanto.Dico che non si fa amare perchè comunque illude Justin e poi si scopa il cattivo della storia! Beh,ripeto che nonostante tutto questo,mi piace!Mi spiace però per Justin,spero davvero che se la tolga dalla testa anche se,ammetto che,vedere un ragazzo struggersi in questo modo per una ragazza è davvero meraviglioso!Rachel è confusa.Non sa se seguire la sua testa(ISABEL) o il suo cuore(RICK).Grande dilemma.
    Isabel è sua amica da tutta la vita,hanno condiviso tutto da sempre mentre Rick è quell’amore passionale,quello malsano ma anche tanto affascinante,che ti consuma dentro, nato dal primo sguardo.E’ difficile scegliere,non vorrei essere nei suoi panni.Secondo me si sente super spaesata perchè non vuole deludere da un lato la sua amica ma dall’altro non vuole,non può pensare che quello che sente per quel ragazzo “cattivo” sia sbagliato.Una cosa così coinvolgente non può essere un errore,no,non può.
    Si è capito che insieme mi piacciono tanto,vero?!Ahahahah penso di si!Amo i bad boy con ragazze alla Rachel!
    JUSTIN:Justin mi piace tanto.Come tutti d’altronde.Mi piace quell’amore sconfinato che prova per Rachel ma mi dispiace dirlo,è tossico per lui.Può distruggerlo completamente e farlo diventare un mostro.Lui merita,come Nicole,qualcuno che lo ami completamente e incondizionatamente.Mi dispiace per Amy…Lui non prova “niente” per lei…Avevo detto nel commento precedente che mi piacevano insieme ma ho cambiato idea!Ora shippo Justin con Isabel e Amy con Peter!Si vede che il ragazzo ci tiene parecchio a lei!
    TOM:Che dire di Tom…è adorabile!Questa cosa con Ruby mi diverte parecchio!Meglio così,voglio che Nicole si ingelosisca!!!Anche se,sono sicura che poi che la finzione diverrà realtà,alla Seth-Anna ma poi tanto Seth tornerà da Summer…Così anche Nicole e Tom,vero?! *_*
    TONICOLE FOREVAH!
    RICK E LITTLE SISTAH:mi intrigano troppo!Ho un debole per i cattivi,lo so!Anche nei cartoni animati ho sempre tifato per i cattivi e anche in molti telefilm!(odiavo beep beep,tifavo per il coyote per esempio!)
    Rick nonostante sia un BAD mi intriga troppo!Non vedo l’ora di scoprire cosa vuole e cosa succederà tra Kim-Rachel-Rick-Isa e che cosa vuole Little sistah.
    Philipp:lo sapevo che era un BAd ass!Io già ho espresso il mio pensiero qualche commento fa…E’ stato lui a spingere Isa nel quadro…Lui sa molto di più di quello che sembra.Che cosa vuole dalla piccola Ward?Chissà…
    Per il resto dei personaggi,quelli del passato…Mi piacciono,anche Pablo.Spero però di vedere più Ruggero.Mi intriga tantissimo!
    Alla prossima!Spero di scoprire di più sulla storia! 🙂

    • Non ho parole Francesca ! Commento direi più che perfetto ! Hai centrato in pieno i personaggi e quello che stanno passando : i loro stati d’animo, la loro confusione, l’amore, i vari rapporti!
      Per la questione storica, l’episodio 1×08 sarà “storicocentrico” e scoprirai tutto quello che c’è da sapere 😉

      Alla prossima ! E grazie ancora !

  6. Allora, Rick mi incuriosisce parecchio… di solito quelli che sono presentati come cattivi in realtà non lo sono fino in fondo, che sia così anche per lui? sinceramente il personaggio più ambiguo è Philipp Lewis, che in ogni puntata è molto “boh” perché non riesco proprio a inquadrarlo. Mmm. Rachel non mi è piaciuta in questo episodio, com’è potuta andare con Rick nonostante quello che le ha detto Isabel? capisco che lui abbia una bella faccia e tutto, però dai le amiche prima di ogni cosa u.u Tom e Ruby, bella trovata quella di lei di fare i fidanzati per finta!! queste cose mi piacciono troppo XD Daniel e Nicole hanno avuto la loro bella parentesi romantica e mi sono piaciuti tanto, e io spero che duri perché niente ogni puntata la mia ship Pablo-Isabel diventa più selvaggia e ormai sono entrata in un circolo vizioso e non ne uscirò mai. A settimana prossima 🙂

    • Grazie mille Maria !
      Sono contenta che i personaggi e le “trovate” ti incuriosiscano !
      Rachel da questo episodio in poi…la inizierete a odiare !!!

      A settimana prossima! Grazie ancora !

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