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Tom Clancy’s Jack Ryan – Una seconda stagione non senza difetti

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Tom Clancy’s Jack Ryan – Una seconda stagione non senza difetti

Quando Amazon Prime ha finalmente rilasciato la seconda stagione di “Jack Ryan” ovviamente mi sono precipitata a binge watcharla. Purtroppo, però, confesso che non mi ha pienamente soddisfatta.

La prima stagione è stata davvero bella, potete trovare la mia recensione a questo link, una storia ben costruita e in crescendo, personaggi caratterizzati in modo puntuale e l’unica pecca era forse stata la troppa poca azione, compensata però dalla grande introspezione delle analisi di Jack e dalla grande caratterizzazione dei personaggi.

Questa seconda stagione di “Jack Ryan”, invece, a mio avviso ha almeno cinque principali difetti, che non mancherò di analizzare insieme a voi lasciandovi anche la mia personale pagella!

ATTENZIONE SPOILER! NON PROSEGUITE OLTRE SE NON AVETE ANCORA VISTO LA SECONDA STAGIONE DELLA SERIE!

1. CI SIAMO PERSI IL PASSATO

Alla fine della prima stagione eravamo tutti salpati a bordo della ship Cathi/Jack, devo chiamare “Chi l’ha visto?” per sapere che fine abbia fatto lei?

2. CONNESSIONI CASUALI E DOVE TROVARLE

Che questo non fosse il solito Jack ce lo fanno capire subito dalla prima puntata, come lui possa essere uno “da una botta e via” ancora me lo devono spiegare però. Harriet ti si è amata ma, scusa te lo dico, non solo ti potevano introdurre in un modo diverso, ma la tua storyline potevano anche chiuderla.

3. ANALISI, QUESTA SCONOSCIUTA

Jack Ryan che non studia la situazione, le connessioni, le implicazioni causa/effetto semplicemente non è Jack Ryan. E in questa stagione di analisi praticamente non ce ne è stata.

4. TROPPA AZIONE…

Sembra un paradosso, lo so, però mi è sembrato che ci fosse troppa carne al fuoco, troppe storie messe tutte insieme e non tutte poi concluse in modo ragionevole (tipo quella di Harriet, giusto per mettere il dito nella piaga). E ovviamente ogni storia aveva la sua esagerata dose di azione.

5. …AL LIMITE DEL REALE

Dirò solo una cosa: quattro militari che entrano nel palazzo presidenziale con un elicottero, salvano il malcapitato, incappano nel Presidente della Nazione, ma escono tutti e 4 vivi e praticamente incolumi. Il tutto durante i festeggiamenti per le elezioni. Giuro, è troppo anche per il mio amore per il sci-fi.

E ora vediamo la pagella della stagione!

AMBIENTAZIONI: 6

Temo abbiano investito tutto in azione perché, alla fine, ci ritroviamo di fatto solo in Venezuela; infatti, Russia, Londra e Stati Uniti sono solo una toccata e fuga. Rispetto alla prima stagione è poca roba, troppo poca.

AZIONE: 7

Molto presente, in ogni episodio c’è movimento e si è catapultati al centro della scena, peccato che ci sia troppo in ballo e allora non si riesce più a ballare così bene.

PERSONAGGI SECONDARI: 6-

Ce ne sono tanti, Max, Harriet, il Console americano in Venezuela, Marcus (il referente della CIA in Venezuela)… eppure nessuno è approfondito, praticamente nessuno ha una storia che ti cattura. Si salva solo Matice, una perdita troppo grande e che non mi aspettavo, un personaggio che, però, conosciamo dalla prima stagione.

INTERPRETAZIONI: 8

Un cast dalle performance notevoli, Noomi Rapace a mio avviso davvero sopra le righe, ed è stato un piacere tornare a disprezzare il caro Jaqen H’ghar di “Game Of Thrones”.

JACK RYAN: 6,5

Purtroppo questa volta la prestanza fisica non basta, questo Jack mi è sembrato troppo Walker Texas Ranger e poco Ryan.

VOTO COMPLESSIVO ALLA SERIE: 6,5

Una trama che scorre e che, comunque, si fa seguire, nonostante il fatto che avrebbe potuto sicuramente essere gestita meglio in molti aspetti e i personaggi avrebbero potuto essere approfonditi maggiormente. Non mi ha entusiasmata e coinvolta come mi aspettavo, si poteva fare di meglio. Molto belle le scene di azione e molto belli i paesaggi ma non basta, la sufficienza è appena superata.

Alla prossima!

 

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

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