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This is us 2×05 – Tutti per uno, uno per tutti. Tranne che per Kevin.

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This is us 2×05 – Tutti per uno, uno per tutti. Tranne che per Kevin.

Inizio subito dalla bomba sganciata nel finale: Jack Pearson ha un fratello!!!

Ma la domanda che ovviamente ci stiamo chiedendo tutti è: che fine ha fatto Nick?!? La prossima morte del padre porta Jack a pensare al fratellino (chiaramente più piccolo di lui) ed ecco che lo vediamo in garage (o nello scantinato) a cercare vecchie lettere e perdersi in una fotografia: sono lui e il fratello in divisa militare. Ci possiamo davvero sbizzarrire in ipotesi, e io personalmente stavo cercando di collegare la frase che un piccolo, ma già molto maturo, Jack dice al fratello, “ci sarò sempre io per te” (o sort of, il concetto era comunque questo) con la foto… e se Jack, in guerra, non fosse riuscito a salvare il fratello? Se in qualche modo fosse venuto meno alle sue parole, che macigno sarebbe per il suo cuore e la sua coscienza?

Ovviamente la mia ipotesi numero uno è che il fratello sia morto, più precisamente che sia morto in guerra, mi è sembrato di vedere in Jack molta tristezza, la sua espressione mentre guardava quella foto non era di malinconia ma di costrizione, di dolore, quasi avesse l’amaro in bocca. Eppure sarebbe altrettanto bello scoprire che, da qualche parte nel mondo, c’è un altro Pearson pronto a fare la sua entrata in scena…

La scoperta di Nick non è altro che l’epilogo del fulcro di questa puntata: il rapporto tra fratelli. E, in questo contesto, le parole di Jack ai suoi figli assumono tutto un altro significato, o meglio, si riempiono di significato. Jack sa che i fratelli sono legati per la vita, e vuole che Kevin e Randall si supportino a vicenda, che si capiscano. Abbiamo sempre visto che Randall è il ragazzo dal cuore d’oro, quello premuroso, empatico che mette sempre gli altri dinanzi a se stesso; è lo stesso Kevin a descriverlo MERAVIGLIOSAMENTE bene in questo episodio: RANDALL SENTE TUTTO, AMPLIFICA LE EMOZIONI e poi non può fare altro che battersi per aiutare gli altri.

Eppure Kevin non è da meno, si potrebbe dire che lui sia meno empatico, ma sbaglieremmo: Kevin conosce le sue persone, le sente e sa esattamente cosa dire e come dirlo. Randall capisce gli altri, sente le loro emozioni ma NON SA COME APPROCCIARSI A LORO NEL MODO CORRETTO PER LORO, non sempre almeno.Kevin forse non è così empatico (ma io non ne sono convinta), MA CI SA FARE CON TUTTI. TRANNE CON SE STESSO.

Possibile che nessuno, NESSUNO, si accorga del DOLORE di questo ragazzo?!? Non il dolore fisico, quello che lo attanaglia dentro. Le sue parole “provo molto dolore” sono una stilettata al cuore per me, perché si vede, cavolo quanto si vede, che quegli antidolorifici servono più per la sua anima che non per il suo corpo. KEVIN E’ DISTRUTTO, e NESSUNO LO STA CONSIDERANDO. E la cosa pazzesca è che con Sophie si assume anche la responsabilità della sua irresponsabilità, PAZZESCO. In questa puntata abbiamo anche visto Kevin lasciarsi andare all’alcol… ebbene, uno potrebbe pensare che non è mai stato un “ubriacone”, che questa scelta è campata per aria… eppure il tutto nasce dalla necessità di annegare i suoi “dolori” in qualcosa di diverso dalle pillole che non ha. Alla fine, l’alcol, come le pillole, è un diversivo a quel dolore che si porta dentro, rappresenta comunque un tentativo di eludere quello che prova. Quindi a io avviso è una scelta credibile. Kevin è distrutto e la cosa che mi spaventa è che non si apre con nessuno. E, allo stesso modo, non solo nessuno capisce quello che sta passando ma tutti si fermano e credono quello che lui dice loro. E’ un bravissimo attore, sul set e fuori. E a me si spezza il cuore.

Tornando a Randall non posso non dire che questo uomo è una persona meravigliosa: da sempre attento ai desideri e ai bisogni degli altri più che ai suoi. In questa puntata abbiamo visto, finalmente, che tutti i suoi tentativi di scalfire un po’ il muro difensivo di Deja sono riusciti un pochino a fare breccia. “Bisogna avere pazienza” gli aveva detto il padre… e ancora una volta ce l’ha fatta, aspettando, lasciando alle persone il giusto tempo, quelle persone hanno, alla fine, preso la sua mano. E Deja non solo si è confidata con lui, ma in macchina è perfino riuscita ad addormentarsi… si è sentita al sicuro con lui, di fianco a lui.

Molto belli in questa puntata i parallelismi creati:

– tra Randall/Kevin e Randall/Deja, in cui l’attesa dei tempi dell’altro, la PAZIENZA, sono il cardine attorno a cui ruota tutto;

– tra Randall/Kevin e Jack/Nick, in cui l’essere fratelli è la cosa da preservare a ogni costo, essere fratelli significa in primis supportarsi e sopportarsi, sempre e comunque.

Spendo due parole anche su Kate e la sua sbottata contro la povera Madison: ormoni della gravidanza? Io credo solo in parte: alla fine la bella biondina rappresenta secondo Kate la perfezione, eppure visto che la perfezione non è di questo mondo TUTTI possono avere dei problemi, problemi non meno gravi dei nostri. Kate è stata proprio una stronza galattica. E alla fine quella che secondo lei è una persona che vuole solo deriderli, l’ha abbracciata e quasi piangeva alla gioia per il suo essere incinta. A me personalmente ha fatto impressione il fatto che, in tutto questo, quello che è rimasto a Kate è stata solo la sensazione bellissima di aver gridato al mondo il suo essere in dolce attesa. Ma… SERIAMENTE?!? Kate tra tutti i fratelli è il personaggio che apprezzo meno: sempre troppo concentrata su se stessa, sui suoi problemi che sono sempre i più importanti, i più gravi, i più difficili da sostenere, e SEMPRE TROPPO POCO PROPENSA A GUARDARSI DAVVERO ALLA SPECCHIO e capire che la maggior parte dei suoi problemi li ha perché non solo si piange addosso ma anche e soprattutto perché INCOLPA IL MONDO INTERO TRANNE SE STESSA. Scusate ma DOVEVO dirlo (urlarlo).

QUESTO E QUELLO…

Toby è il migliore, mi fa scompisciare dalle risate:

La sua ragazza va a trovarlo al lavoro e gli dice “nel tuo ufficio, ora” e lui butta tutto giù dalla scrivania…SONO MORTA!

Vogliamo poi parlare della sua canzone della felicità e del balletto per festeggiare la gravidanza?!? EPICO. LO ADORO.

Jack è davvero un padre meraviglioso, attento, premuroso, presente.

E anche Rebecca è una donna e una madre meravigliosa, loro sono davvero un MIRACOLO.

Vi lascio con il promo della prossima puntata, la sesta di questa stagione, intitolata “The 20’s” (ma i capelli di Jack ahahahahahaahah):

Infine, come sempre per tutte le ultime news non dovete far altro che passare da questa meravigliosa pagina

This is Us Italia

 

 

1 COMMENT

  1. Ciao!!!
    Commento inatteso, eh?
    L’episodi mi è piaciuto molto: i due fratelli Pearson da piccoli mi fregano sempre un punto e una scopa e come sempre Jack si è dimostrato il papà stupendo che ormai conosciamo da anni.
    Bella anche la storyline dedicata a Randall e Deja: sono contenta che la ragazzina sia riuscita a cogliere la bontà istintiva del gesto dell’uomo dietro la paura dell’attimo. Certamente gli abusi spiegano molto della difficoltà che Deja ha a relazionarsi con Randall e ci fanno anche comprendere perché il fatto che la moglie avesse raccontato a Randall le confidenze della ragazzina, fosse un fatto così grave.
    Kevin, più passano gli episodi. più diventa la fotocopia del padre:così incapace di chiedere aiuto che ho paura lo farà quando sarà troppo tardi. C’è un dolore nascosto che scava dentro da anni in quell’uomo e che nessuno si accorge che ci sia. Speriamo che presto si corra ai ripari.
    Non me la sento di giudicare troppo duramente Kate: la donna ha un serio problema di autostima che è alla base di tutto e finché non ne verrà a capo, tutti i suoi problemi rimarranno. Peso compreso. Sono convinta che se la sia presa con la ragazza del gruppo perché non riesce a vedere in lei le stesse insicurezze che prova invece nel suo profondo: è talmente avviluppata nei propri problemi da non rendersi conto di quelli degli altri. In primis del naturale desiderio di Toby (uomo meraviglioso) di gridare al mondo la propria gioia. Ed infatti lo capisce solo quando si sfoga sulla ragazza del gruppo e fa uscire tutto quel dolore. Credo che abbia ancora bisogno di lavorare su se stessa e deve farlo prima che nasca il bambino altrimenti finirà per riversare su di lui/lei tutti i suoi problemi.

    Il misterioso oggetto dei miei dubbi ho appen scoperto essere un MIO errore di calcolo ahahahahah. Non riuscivo a spiegarmi come Jack avesse potuto fare il Vietnam….e poi ho ricalcolato e realizzato di aver sbagliato.
    Vabbè, alla prossima e complimenti per la recensione 😉

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