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The Walking Dead | Recensione 5×16 – Conquer (SEASON FINALE)

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The Walking Dead | Recensione 5×16 – Conquer (SEASON FINALE)

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“Conquer” è un season finale al di sotto delle aspettative e un po’ fiacco, considerando l’hype che gravitava attorno alla sua messa in onda. Fondamentalmente, seguiamo a spezzoni quelle che sono le attuali vicissitudini di quasi tutti i personaggi principali: Rick è impegnato a farsi valere, Deanna a cercare la verità, Glenn a regolare i conti con l’infido Nicholas, Padre Gabriel a soffocare il rimorso per le proprie azioni, Daryl e Aaron a cercare altri superstiti, Morgan ad inseguire Rick e Sasha a reprimere la rabbia che prova dopo gli ultimi drammatici avvenimenti.
La AMC ci aveva promesso un gran finale di 90 minuti, ma quello che abbiamo visto – al netto della pubblicità – è solo un buon episodio (con le consuete falle logiche: Daryl e Aaron che riescono a liberarsi facilmente dall’auto, walkers che spuntano a frotte all’improvviso, Glenn che si salva non si sa come…) di poco più di 60 minuti. c1Insomma, questa 5×16 manca di qualcosa per essere un season finale soddisfacente. Le uniche parti davvero interessanti hanno riguardato il ritorno di Morgan e l’introduzione di quelli che saranno i nuovi nemici, i wolves.
Era da tempo che aspettavamo di rivedere Morgan sullo schermo per un congruo lasso di tempo e in questo “Conquer” veniamo accontentati: l’uomo sembra aver totalmente riacquistato la ragione (almeno rispetto a come lo avevamo visto nella terza stagione) ed ora è un abile combattente che ha come scopo il riunirsi allo Sceriffo Grimes. E, neanche a farlo apposta, ha la fortuna di imbattersi in Daryl ed Aaron che lo conducono dall’amico. Ci sarà da fidarsi? Sembra che le sue intenzioni siano buone e, quasi certamente, il signor Jones diventerà uno dei main characters della prossima stagione.
Ma la parte più interessante dell’episodio è quella dedicata ai wolves (i lupi), un gruppo di razziatori che sembrano intenzionati a trasformare in walkers tutti gli umani incontrati sul proprio cammino e a preparare strane trappole servendosi dei non-morti. A che scopo tutto ciò? Che ci sia un piano dietro le loro apparentemente poco sensate e crudeli azioni? È probabile che il loro capo – perché certamente ne hanno uno – sarà il grande villain della prossima stagione: chi ha letto il fumetto o semplicemente ascoltato i rumors in rete si sta già domandando se questi possa essere o no il famigerato Negan. Per il momento, questa è l’ipotesi più probabile, considerando anche che lo show si è sempre abbastanza discostato dalla sua versione cartacea. Sta di fatto che l’idea che i nostri abbiano trovato un altro posto sicuro da dover difendere, se in parte sa di déjà vu, d’altra parte fa ben sperare per una sesta emozionante stagione.
Centrale in questo season finale è anche la figura di Rick, leader messo in discussione dai suoi stessi uomini (più di tutti da Michonne) e supportato unicamente da Carol, ormai completamente a suo agio nei (finti) panni della fragile casalinga. Grimes è risoluto a voler rimanere ad Alexandria per il bene di se stesso e dei suoi, ma deve scontrarsi con i pregiudizi della gente ed i sospetti di Deanna, scossa per la morte del figlio, per la rissa con Pete e per le parole di Padre Gabriel. Fortunatamente per lui, gli abitanti di Alexandria sono così stupidi da non accertarsi né di avere il cancello ben chiuso né di avere un uomo di vedetta sulla torre: così lo Sceriffo ha gioco facile nel dimostrare che lui ec2 gli altri survivors sono indispensabili ai padroni di casa. Di certo è vero che i nostri hanno una grande esperienza nel mondo esterno, ma è francamente fuori da ogni logica pensare che i cittadini di Alexandria possano essere ingenui come abbiamo visto fin ora e, al contempo, essere riusciti a sopravvivere tanto a lungo…
L’episodio si chiude con Deanna che intima a Rick di uccidere Pete, reo della brutale uccisione del marito: la donna – e la sua comunità – hanno finalmente compreso che ora per essere vivi bisogna essere spietati. Un finale ad effetto che apre le porte a nuovi interessanti sviluppi e ad una sesta stagione che potrebbe risultare entusiasmante se ben realizzata.
In conclusione, questa quinta è stata una stagione di alti e bassi che avrebbe potuto dare molto di più di quanto alla fine non abbia fatto: in particolare, le storyline di Terminus e del Grady Hospital avrebbero meritato molta più attenzione ed accuratezza nello sviluppo. Speriamo che la sesta stagione non risenta delle solite pecche che impediscono a The Walking Dead di essere una grande serie, pur avendone tutti i presupposti.

Vi ricordo di passare da The Walking Dead Italia se volete essere sempre aggiornati sullo show!

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