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The Walking Dead │Recensione 6×16 – Last Day on Earth (SEASON FINALE)

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The Walking Dead │Recensione 6×16 – Last Day on Earth (SEASON FINALE)

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Il season finale di quello che è forse il più grande successo AMC degli ultimi anni lascia decisamente l’amaro in bocca. Se da un lato vediamo Morgan correre in soccorso di Carol, dall’altro assistiamo alle peripezie di Rick, Eugene, Abraham, Sasha e Carl per salvare Maggie, conducendola da un dottore di Hilltop.
Morgan è sulle tracce di Carol e la trova ferita, demoralizzata e intenzionata a non accettare aiuto né a tornare ad Alexandria: la donna è ormai piegata dai sensi di colpa relativi all’aver ucciso plurime volte pur di difendere la ldon1propria gente. Il percorso della nostra ex casalinga, dopo essere filato liscio ed essere stato un crescendo per quasi sei stagioni, si è arenato: tutto d’un tratto sono spuntati sensi di colpa che l’hanno trasformata in un’altra persona, succube di convinzioni morali ormai insensate. Perché nel nuovo mondo non c’è spazio per la pietà e bisogna essere disposti a tutto per proteggere i propri cari, cosa che capirà lo stesso Morgan a sue spese, nel momento in cui si troverà a rinunciare al suo ideale di non violenza pur di salvare Carol da uno dei Saviors. I due, alla fine, vengono raggiunti da due uomini vestiti quasi come cavalieri, molto probabilmente membri di The Kingdom, comunità di sopravvissuti che i lettori del fumetto ben conoscono.
La parte più interessante dell’episodio è certamente quella che prelude al trionfale ingresso in scena di Negan e che vede Rick e quattro dei suoi tentare di scortare Maggie a Hilltop: i nostri trovano tutte le strade sbarrate dai Saviors e finiscono per architettare uno stratagemma che li consegna dritti nella bocca del lupo. Negan dispone di un vero e proprio piccolo esercito personale di fedelissimi che usano la forza per mantenere il predominio sul territorio: l’entrata in scena del leader dei Saviors è teatrale, colma di tensione ed atmosfera, la paura è palpabile e l’interpretazione dell’ottimo Jeffrey Dean Morgan non delude le aspettative e regala i momenti migliori di un episodio per certi versi fiacco e stiracchiato.
Chi sarà la vittima di questo villain che in poco tempo ha dimostrato di poter fare impallidire il Governor? Molti puntano su Sasha ed Abraham, ma non si esclude che possa trattarsi di Glenn: se così fosse, lo show finirebbe per ricalcare la controparte cartacea, come certe volte ha saggiamente fatto in passato. Diciamo che, volendo escludere Rick (è il protagonista), Carl (Negan sembra averlo adocchiato come futuro Savior) e Michonne (poco utilizzata ultimamente, ma gli autori sembrano tenerci), rimangono solo Daryl (amatissimo dal pubblico), Glenn (troppoldoh2 scontato), Maggie (improbabile) ed Abraham (molto quotato) tra i big da fare fuori. Di certo l’uscita di scena di Rosita, Aaron, Sasha o Eugene non avrebbe lo stesso peso per il pubblico. Staremo a vedere! Fatto sta che il cliffhanger finale lascia perplessi e con l’amaro in bocca: tutta la tensione accumulata sino al fatidico momento del pestaggio si disperde improvvisamente con il buio dello schermo e la consapevolezza che dovremo aspettare parecchi mesi prima di scoprire l’identità della vittima. Sperando che non si aggiunga un’altra beffa alla beffa, e cioè che ad essere fatto fuori sia stato un personaggio secondario di cui non importa a nessuno!
“Last Day on Earth” non convince appieno e pare quasi un filler: è decisamente un finale allungato eccessivamente, che vale davvero unicamente per i minuti conclusivi che vedono l’ingresso del tanto atteso Negan e della sua fida mazza chiodata Lucille.

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