Ad esclusione degli ultimi dieci intensi minuti, questo “Try” ha l’aria di essere un episodio filler ideato per allungare il brodo in vista del tanto atteso finale di stagione. Mentre Deanna e famiglia tentano di elaborare il lutto per la perdita di Aiden, Rick cerca di risolvere il problema di Pete e dei suoi scatti di violenza e Michonne e Rosita tentano di riportare Sasha alla ragione. Nel frattempo, Daryl e Aaron trovano gli inquietanti segni del probabile passaggio di gente ostile: un nuovo nemico è alle porte?
Di certo le cose si sono complicate sia per Rick & Co. che per gli abitanti di Alexandria: la morte di Aiden ha scosso i fondatori di questa piccola pacifica comunità e c’è il rischio che i nostri vengano cacciati se Deanna dovesse decidere di credere alle menzognere parole di Nicholas e di Padre Gabriel. Ma, è evidente, per Rick non sarebbe un’opzione neppure pensabile l’andarsene da quella che sta diventando una nuova casa per lui ed i suoi uomini. Probabilmente, nel season finale arriveremo ad uno scontro armato e la prospettiva è alquanto interessante. È ovvio che le esigenze di entrambe le fazioni vadano contemperate: Rick e gli altri non possono pretendere di avere il comando assoluto, così come Deanna e i suoi devono mettersi in testa che hanno bisogno dell’aiuto e dell’esperienza dei nuovi arrivati.
Rick è evidentemente psicologicamente provato da tutto ciò che ha vissuto e spesso fatica a ragionare lucidamente. Più di una volta non si è dimostrato un leader all’altezza e francamente si fa fatica a comprendere come il suo gruppo abbia continuato a credere in lui senza (quasi) mai contraddirlo, ma questa volta ha ragione: Pete va fermato (magari non uccidendolo, dato che è un medico…) e, se dovesse servire, Alexandria va conquistata. È troppo importante per tutti poter continuare ad abitare in un luogo sicuro che abbia una parvenza di civiltà e, più di tutti, è importante per Judith e Carl.
Carl, ad Alexandria, sta recuperando quelle piccole grandi tappe della crescita che era stato costretto a saltare. In questa 5×15 lo vediamo interessato ad una ragazza e i suoi un po’ goffi tentativi di cercare di catturare la sua attenzione stridono con il contesto apocalittico in cui i due si trovano. Quei sussurri e quell’imbarazzo tra Carl ed Enid sono la normalità, sono la natura che è più forte di tutto e che, anche in un mondo ormai devastato, prevale. I walkers “sullo sfondo” sono una sorta di allegoria di tutto questo. Senza dubbio, questa parte dell’episodio è molto bella, ma viene da domandarsi: possibile che gli adulti non controllino mai i ragazzini in questo show?
Ma veniamo a ciò che ci fa pregustare quanto vedremo – con tutta probabilità – nella prossima stagione: Daryl e Aaron si imbattono in uno spettacolo agghiacciante (un omaggio a True Detective?) e incontrano una walker con una W incisa sulla fronte. È chiaro anche a loro che qualcosa non va. Chi sta lasciando quei segni (che non è la prima volta che vediamo)? Purtroppo per i nostri, non sembra essere opera di nessuno di amichevole. Staremo a vedere, sperando che appaia all’orizzonte un nuovo grande villain.
L’episodio si chiude con una rissa tra Rick e Pete e con Deanna che riesce a fermarli e che, minacciosa, sembra far capire che dovrà essere lo Sceriffo Grimes ad abbandonare Alexandria. Cosa succederà? I nostri proveranno a conquistare la cittadina con la forza? È tutto molto interessante, ma non si può non avere l’amaro in bocca per l’occasione sprecata che continua ad essere The Walking Dead: due prime stagioni notevoli e poi un lento declino.
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Vi lascio con il promo del season finale:
https://www.youtube.com/watch?v=Qc9ZvyjACA4