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The Vampire Diaries | Recensione 4×18 – American Gothic

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The Vampire Diaries | Recensione 4×18 – American Gothic

“American Gothic”, pur con i suoi difetti, è il miglior episodio di questa quarta stagione e ha anche il merito di far tornare nello show uno degli Originals più amati: Elijah. Elena (Nina Dobrev) e Rebekah (Claire Holt), in cerca di Katherine, arrivano in una delle cittadine della lista rubata nella scorsa puntata e scoprono che la vampira è lì, ed ha addirittura soggiogato gli abitanti del posto perché non le siano d’intralcio. Poco dopo le vampire vengono raggiunte da Stefan (Paul Wesley) e Damon (Ian Somerhalder) che vogliono impedire loro d’impossessarsi della cura, ag4ma scopriranno ben presto che la Petrova ha un alleato inaspettato della sua parte. Intanto, a Mystic Falls, Klaus (Joseph Morgan), ferito dopo lo scontro con Silas, si trova a chiedere aiuto a Caroline (Candice Accola).

In questa puntata vediamo un Klaus più umano e fragile del solito, reso tale dalla potenza di Silas che è in grado di prendere l’aspetto di chi vuole e di decidere di tramutarsi in Caroline come ulteriore prova della sua forza. Questa è, in realtà, un po’ una nota stonata dell’episodio e, più in generale, di questa stagione. Silas inizia a ricordare troppo il Primo di “Buffy the Vampire Slayer” e le scene tra il Klaus sofferente e la vera Caroline ricordano troppo quelle tra Spike e Buffy nella settima stagione, quando lui era stato confuso e torturato dal Primo, che prendeva a suo piacimento le sembianze delle persone decedute. Sono momenti senza dubbio ben riusciti e di grande impatto emotivo per la chimica che c’è tra Joseph Morgan e Candice Accola, ma non si può negare che gli autori abbiano pescato a piene mani nell’universo creato da Joss Whedon. È un grosso punto a loro sfavore dato che, presentandoci un big bad dal sapore di già visto, stanno dimostrando scarsa inventiva. Nonostante ciò il “Klaroline” continua a mostrarsi forte e, fino alla fine, è certo che tra i due scapperà almeno un bacio: lo scambio di battute finale, tra Klaus che le chiede se siano amici e la reazione di Caroline, lo lasciano intendere. Lui sa che, se andasse ad uccidere Tyler, perderebbe ogni speranza di conquistarla. E lei, di contro, ha capito che l’ibrido non intende oltrepassare il limite e, a suo modo, gliene è grata.

Scopriamo, inoltre, che Katherine ed Elijah sono in combutta ed hanno addirittura una relazione. La Petrova intende dargli la cura per far sì che lui interceda per lei presso Klaus, in modo da non essere più costretta a scappare da lui come sta facendo da quando è una vampira. È un piacere rivedere la Pierce, si era sentita la sua mancanza e la sua sortita sull’isola non era stata soddisfacente. Ora, il suo ingresso in scena in grande stile e l’ennesima fregatura che ha fatto prendere ai nostri, fanno sperare che rimarrà nello show ancora per un po’ e con un ruolo di primo piano. La coppia che forma con Elijah è strana, ma a suo modo funziona. Sarà vero amore o solo il suo ennesimo doppio gioco messo in atto per ottenere ciò che vuole? Probabilmente un po’ e un po’. Nel dire al vampiro che lo ama sembrava davvero sincera. Probabilmente 500 anni prima, se Klaus non avesse iniziato a perseguitarla costringendola a diventare vampira, tra i due sarebbe sbocciato davvero qualcosa. E senza eventuali secondi fini. Elijah, dal canto suo, è un vero signore d’altri tempi: uno che mantiene, per quanto possibile, la parola data e che ancora spera che la donna della quale si era innamorato secoli prima (Katerina Petrova, appunto) sia ancora da qualche parte nella vampira con la quale sta adesso. A pensarci, una storia d’amore forse migliore dei vari Delena e Stelena….

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Nina Dobrev dimostra la sua crescita come donna e attrice. In questo episodio (e solo in questo) è una spanna sopra tutti e arriva ai livelli di Joseph Morgan, con il quale concorre per la migliore performance. È ammirevole il suo riuscire a destreggiarsi tra la nuova, insensibile e quasi apatica Elena e la seducente e furba Katherine: si riesce a capire quale delle due sta impersonando grazie ad un semplice sguardo. La Dobrev, oltre che bellissima, è anche una discreta attrice che, con un po’ di fortuna, potrebbe diventare una star in prima linea in quel di Hollywood.

I fratelli Salvatore, ormai è chiaro, sono alla mercé di Elena Gilbert da quando la donna che amano ha spento le emozioni e non prova più nulla neppure per loro. E lo show, ultimamente troppo oppresso dalla faccenda triangolo, ne ha tratto giovamento. Questa bad Elena è una boccata d’aria fresca per chi si era stufato dello Stelena, del Delena e del sirebond: si torna (finalmente!) a concentrarsi sulla trama e sui personaggi. Sorge un’unica domanda che è anche una critica: perché mai due vampiri di circa 150 anni come Stefan e Damon si fanno mettere i piedi in testa da una novellina trasformatasi da, se va bene, pochi mesi? Non è credibile che a fine episodio, dopo che la Gilbert ha ucciso la cameriera del locale, i due ritengano un grosso problema che lei rifiuti categoricamente di prendere la cura e che prospetti loro di uccidere altre persone qualora avessero deciso di persistere nei loro intenti. Elena è una, i Salvatore due e hanno dalla loro parte Caroline e, Silas permettendo, Bonnie. È un passaggio poco credibile, ma si chiude un occhio (pur se a fatica) dato che l’episodio è particolarmente ben riuscito.

A cinque puntate dal gran finale di stagione, “The Vampire Diaries”, sforna un episodio molto bello e di grande impatto, in cui fanno da padroni due personaggi in secondo piano da troppo tempo: Katherine ed Elijah. Riuscirà Klaus a mettere da parte l’odio per la Petrova pur di avere la cura? Cosa architetterà ancora Silas per raggiungere i suoi scopi? Bonnie si sarà liberata dalla sua influenza? Sono solo alcune delle tante domande che vengono spontanee dati gli ultimi avvenimenti e che, forse, troveranno risposta tra una ventina di giorni, dato che lo show sarà in pausa sino al 18 di aprile.

 

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