Questo episodio è ship-mode. C’è così tanto da shippare che non so dove battere la testa, ma proverò a fare il punto della situazione.
La vendetta di Julian.
Ricordate quando Julian il Sommo insegnò a un’ingenua Cara come truffare la gente e sopravvivere in un mondo dominato dalla brutalità degli Ultra? E ricordate l’ultimo incontro tra i due, dove Julian fu messo K.O. da Charlotte la banshee e scomparve non prima di aver maledetto tutto e tutti? Ebbene, dopo averne discusso con una skyppata insieme a tutti i nemici reclutati da Cara & Co, Julian decide di dare una svolta ai suoi pomeriggi fatti di Real Time e cibi in scatola e s’insinua nella sede degli Ultra, con l’intento di unire le forze e distruggere insieme Cara. Oh, ho adorato l’odio con cui ha pronunciato il suo nome, in un certo senso mi sono rispecchiata ogni volta che mi ha fatto storcere il naso per qualche atteggiamento fuori luogo.
Julian riesce ad abbindolare Jedikiah così da ottenere ciò per cui si è fatto catturare: distruggere Cara. La prima imboscata la tendono al supermercato, quando i Tomorrow People decidono di fare spesa illegale e riempire il proprio frigorifero secondo i consigli dello stesso Julian, che tempo addietro le aveva mostrato quel posto. La missione fallisce miseramente per intervento di Stephen, così Julian – avendo capito della sua poca lealtà agli Ultra – punta su un anello più debole: Charlotte.
Ricordate quando Cara fece irruzione nel centro dove tenevano prigionieri i Tomorrow People soggetti a esperimenti da parte degli Ultra? Da quella pessima esperienza, hanno ricavato Charlotte, una bambina dalle grandi capacità, tanto che fu grazie a lei che Julian fu battuto la prima volta. Essendo stata molto vicina a John durante la sua permanenza nel covo, la ragazzina sente fortemente la sua mancanza e cerca di convincerlo a tornare a casa, da lei. Non avendo avuto man forte da Cara, quando il gruppo va in missione per le provviste di cibo, Charlotte coglie l’occasione per andare a trovare John e si reca alla casa di Stephen, non sapendo degli Ultra a piede libero che le stanno alle calcagna. Catturata Charlotte, Julian scopre il nascondiglio di Cara torturandola e si procura una squadra di killer per fare irruzione (inutile dire che l’atto della cattura mi ha rattristato molto, forse saranno gli urli caratteristici della bambina a garantire la pelle d’oca).
Stephen li avverte prima di essere privato dei suoi poteri ed essere trascinato con le manette nella missione, poiché Julian crede che sia il suo biglietto della lotteria. Peccato che Jedikiah non si fermi facilmente dinanzi le minacce, neppure quando si tratta della propria famiglia; il fatto che abbia quasi pianto pensando alla dipartita del nipote onestamente non mi ha fatto né caldo né freddo, perché se provava davvero dei sentimenti nei suoi confronti, avrebbe disattivato la bomba innescata nel corpo di Julian. Invece non l’ha fatto e questo dimostra che i suoi piani sono più oscuri di quanto abbiamo capito fino ad ora.
Julian si cuoce nel suo stesso brodo: tende un’imboscata ai Tomorrow People, ma sono i Tomorrow People a intrappolarlo e, grazie al piccolo intervento di Jedikiah e la sua bomba, Julian salta in aria portando con sé una fetta del triste passato di Cara.
Charlotte inoltre viene tratta in salvo prima che Jedikiah la rispedisca alla Cittadella – perché secondo il suo parere quello è il miglior posto dove far vivere una bambina di all’incirca dieci anni o poco più – e quando torna al covo, ad aspettarla c’è una grande sorpresa: John.
Il primo incontro di John e Cara.
Lasciata sola in un mondo di ostilità, Cara non sa di chi fidarsi, per cui vive alla giornata, derubando i passeggeri della metropolitana. Mai luogo fu più romantico di un primo incontro a lume di tunnel. Cara è intenta a derubare un povero malcapitato del cellulare, ma John è seduto a qualche panchina di fronte, in attesa del suo turno. Dopo una serie di sorrisini e sguardi languidi, John passa al sodo e intavola la conversazione sulla sua vera natura, anziché invitarla a cena fuori le chiede di unirsi al gruppo e, come ciliegina sulla torta, anziché proporle di salire in casa dopo cena e concedersi una notte di passione, John la lusinga sulle sue doti di Tomorrow People e le confessa che sarebbe molto utile alle loro attività di reclutamento. Cara, che ha imparato a tirare calci e pugni, anziché cedere al suo fascino e cascargli tra le braccia in un impeto d’amore, gli regala una testata e lo mette K.O.
E, per quanto mi piacerebbe vedere la testa di Cara su un palo d’argento, devo ammettere che non ho potuto fare a meno di shipparli. C’era intesa, c’era chimica, c’era consistenza. E inutile negare che dove c’è litigio, lì c’è una ship nel mio cervello. Peccato per come stia procedendo tra i due, fin troppo testardi per rinunciare all’orgoglio, ma è anche vero che Cara non rinuncerebbe mai a una pomiciata d’addio (e credo che in quindici puntate ne hanno avuti di momenti del genere).
I Jostrid.
Astrid non è più la stessa sin dalla semi strage dove mamma Jameson ha funto da scudo. Ha paura di frequentare qualsiasi ambiente che non sia casa sua, indossa ciabatte comode e resta a guardare il soffitto tutto il giorno; forse non è del tutto corretto, ma in ogni caso non vuole aggirarsi con Stephen al suo fianco, tanto da evitarlo con ogni scusa possibile. Convintasi di voler parlare con qualcuno che non sia il suo riflesso allo specchio, Astrid inoltra una chiamata su Skype e il caro John a torso nudo e inzaccherato di sudore non riflette due volte in più del dovuto prima di accettare la conversazione.
I sorrisi genuini di John sono stati un piacere per gli occhi – per non parlare dei suoi pettorali – e quando si precipita a casa di lei in un batter d’occhio, l’ho invidiata profondamente. A John mancavano tè e biscottini prima di sembrare una vecchietta pettegola senza uno scopo nella vita. D’accordo cucinare per mamma Jameson, d’accordo allenarsi in camera di Stephen a testa in giù, ma preparargli anche i manicaretti a colazione mi sembra eccessivo.
Tornando a noi, John decide che Astrid deve affrontare le sue paure – devo dire che questo ragazzo non è tagliato per i primi appuntamenti – così la porta in metropolitana – inizio a pensare che sia un feticista delle metrò – e le propone di gettarsi sui binari insieme con un “Ti fidi di me?” che probabilmente avrebbe fatto venire le carie al miglior dentista dell’universo.
Io mi ci sarei tuffata a pesce, quasi per certo avrei colto l’occasione di avvolgerlo come un koala con il ramo di un albero. In ogni caso, anche Astrid si fa prendere dall’impeto del momento e lo abbraccia per ringraziarlo, con tanto di bacio sulla guancia.
Comunque è ufficiale, io li shippo.
Best Face
Jostrid Moment n° 1:
Jostrid Moment n° 2:
Me in questo momento:
La dolcezza:
The Friendship, part 1:
The Friendship, part 2:
Concludo propinandovi nuovamente il sondaggio su quale coppia preferite: #Jara o #Jostrid?
(Alla luce dei nuovi eventi, sapete già qual è la mia risposta)
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E con questa espressione che per me è l’epic win della puntata:
Assolutamente jostrid….
quanto erano splendidi nella metrò? ^_^
E che cara non ce la vedo con nessuno…né con john né con steph….
John e i Jostrid sono praticamente l’unico motivo per cui guardo TTP… Al primo bacio (che sicuramente ci sarà) fangirlerò come non mai!