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The Following | Recensione 2×02 – For Joe

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The Following | Recensione 2×02 – For Joe

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“For Joe”. L’intero episodio, a partire dal titolo, ci prepara alla rinascita di Joe Carroll. Nella 2×01 il tema era la resurrezione, il salvataggio miracoloso, la vita in campagna lontano dalla città e dalle tentazioni, un nuovo Joe chiamato Darryl.

In questo secondo capitolo vediamo invece la VERA rinascita di Joe Carroll, in una scena molto forte dove Purefoy ha reso perfettamente visibile cosa significhi, per questo personaggio, uccidere. Il potere di togliere la vita, di decidere dove e quando farlo, è come una droga, un istinto impossibile da soffocare, soprattutto quando giornali e TV continuano a parlare di lui anche dopo la sua morte.

I AM INEVITABLE è la sua confessione. Per quanto tenti di soffocarla la sua natura è quella e vedere nuovi seguaci che cercano di attirare la sua attenzione stuzzica la sua vanità. Diciamo anche che citare Socrate non è stata una buona idea per il reverendo.

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Interessante il rapporto con la piccola Mandy, affezionata a lui come un padre, ma allo stesso tempo spaventata dal suo desiderio di uccidere. Divertente il dialogo in cui la ragazzina chiede a Joe se il suo essere psicopatico sia stato causato dai videogiochi o da troppi film horror, teoria caldeggiata spesso nei talk show che, come vediamo, non ha alcun fondamento (altrimenti anche l’autrice di questa recensione conserverebbe un coltellaccio sotto al letto 🙂 )

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Mandy è anche un ottimo tramite verso il mondo fuori da lì, visto che l’attuale “fidanzata” di Darryl non vuole “tentazioni” che lo spingano a tornare ad uccidere. Scopriamo infatti che la donna era una delle tantissime fan che scrivevano a Joe quando era in prigione, una di quelle convinte che lui possa essere curato e salvato dalla sua “malattia”. Ma la donna è quasi sempre fuori casa, quindi non mancano le occasioni per dare una sbirciata al tablet di Mandy e cercare  messaggi in codice dei suoi seguaci. Vediamo Joe prendere nota di un numero di telefono e scommetto che presto quel cellulare squillerà.

Una cosa che non mi è chiara è che Milke, nello scorso episodio, ha detto che il DNA del corpo di Joe, bruciato nell’incendio, era compatibile con quello di suo figlio. Com’è possibile, quindi, che Joe sia vivo? Ha un seguace nell’FBI che ha falsificato i risultati? E soprattutto… Ce lo spiegheranno? 🙂

Il nostro amico Ryan continua nella sua ossessione solitaria, spalleggiato da sua nipote, che, oltre a rintracciare chiamate in un minuto, lo manda, da solo, a cercare pazzi serial killer. Qualche volta prova a fermarlo, ma non è molto convincente visti i rischi che entrambi stanno correndo. Lei potrebbe perdere il lavoro, lui la vita, per non parlare delle vittime che, senza l’intervento tempestivo di uno stuolo di agenti, possono rischiare grosso. Fa bene Mike alla fine dell’episodio a dirgli: “Vuoi catturarli al punto che non ti importa chi viene ferito”. L’amico cerca da tempo di riallacciare i rapporti e Ryan ha sempre rifiutato di coinvolgerlo, ma stavolta incassa con dolore le parole di Mike:

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C’è da dire però che l’FBI, anche quando è presente, non fa granché. La scena del salvataggio di Lily è stata infatti confusionaria e poco realistica. C’erano 3 agenti armati ed è Ryan, a tutti gli effetti un civile e per giunta con un pacemaker, a dover correre dietro a Luke e Mark. Basta un suo ordine per farli stare fermi a badare alla donna, nonostante lui non abbia, di fatto, alcuna autorità su di loro. Sono piccole cose, ma in una serie così mi aspetto la perfezione, anche nei dettagli.

Bella invece, la scena in cui Ryan è al telefono con uno dei gemelli e si intravede l’altro dietro.

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La scelta dei gemelli killer mi piace tantissimo,  rende le loro scene decisamente inquietanti. Nel primo episodio sono stati perfetti nell’alternarsi con la vittima e il fatto che sia un unico attore ad interpretarli mi ha lasciato di stucco. Davvero bravo Sam Underwood in entrambi i ruoli, un ragazzo da tenere d’occhio,  a mio avviso.

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Non ho apprezzato molto il fatto di aver rivelato a Ryan così presto che i killer sono gemelli, sarebbe stato interessante vederlo impazzire dietro a questa cosa, avrebbero potuto giocare di più con lui.

I fratellini Psycho, comunque, anche in questo episodio, fanno del loro meglio per inquietarci, stavolta giocando alla famiglia Cuore con una coppia di malcapitati che hanno la sfortuna di esser stati scelti per rappresentare i loro genitori in un macabro gioco, dove gli unici vivi sono gli assassini. Il loro inscenare attimi di vita quotidiana di una famiglia normale, nella quale si confidano o pranzano con mamma e papà, la dice lunga sulla loro sanità mentale, probabilmente minata da episodi di violenza, lutti o chissà cos’altro. Personalmente sono molto curiosa di sapere la loro storia, visto che in questa serie abbiamo imparato che non sempre il killer ha avuto una vita difficile, la pazzia è dietro l’angolo per tutti.

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La nostra Emma invece, insospettita dalla nuova ondata di omicidi, indaga sulla “setta” riuscendo a mettersi in contatto con Carlos. La modalità in cui ci è riuscita, obiettivamente, lascia un po’ a desiderare (“Ho trovato il tuo numero su un foglio” WTF??), ma visto il personaggio non proprio sveglio, soprassediamo :).

La rivelazione su Joe è un brutto colpo per lei: l’uomo per cui aveva una vera e propria venerazione, a quanto pare, non ha pensato di avvertirla di essere ancora vivo. Scommetto che presto farà irruzione nel mondo dei gemellini i quali, sospetto, non reagiranno bene ( RIP Carlos a breve 🙂 )

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Per quanto riguarda Lily, il fatto che sia sopravvissuta a ben due attentati da parte della setta, la mette di diritto, nella lista dei miei sospettati. Dopo poche ore dall’essere stata accoltellata in metropolitana e anche dopo il secondo tentativo alla galleria d’arte, era tranquilla, serena e impiegava il tempo a psicanalizzare Ryan, il quale, a mio avviso, prenderà a breve, una sbandata per lei.

L’aurea di santità che la pervade, oltre a renderla sospetta, mi irrita un pochino, vedremo cosa avranno in serbo per lei in questa seconda stagione.

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In generale l’inizio di questa stagione mi sta piacendo, in questo episodio è stata messa molta carne al fuoco che, se ben sviluppata, ci incollerà allo schermo: Luke ferito, Emma che conosce la verità, Ryan alle prese con l’FBI e Joe Carroll restituito alla sua follia.

Intanto godiamoci il promo del prossimo episodio:

Se volete essere sempre super informati su The Following non dimenticate di seguire le pagine  The Following ItaliaThe Following Italia (FOX)   , dove potrete trovare ogni tipo di curiosità e novità sullo show!

 

 

 

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Classe 1980, nata e cresciuta a Roma, vive a Milano dal 2010. I suoi amici e colleghi sono rassegnati ormai a riportarle tutto quello che lascia in giro ogni giorno. Cellulare, chiavi, penne, anelli, non fà distinzioni, perde qualsiasi cosa. Sempre con la testa tra le nuvole riacquista lucidità e memoria solo se si parla di cinema e serie TV. Da bimba spaziava dai cartoni animati ai telefilm più improbabili fino alla folgorazione con X-Files quando per la prima volta capisce cosa si prova ad essere “Telefilm Addicted”. Sostiene infatti l’esame di maturità indossando una maglia con su scritto “I want to believe” e per sua fortuna la commissione decide di promuoverla comunque. Dopo una lunga pausa è rientrata da poco nel tunnel dei telefilm, recuperando gli anni persi a discapito degli ultimi neuroni che le erano rimasti. Si commuove facilmente, quindi durante la visione tiene sempre a portata di mano i fazzoletti, ma sa essere anche perfida con i personaggi che non le piacciono.

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