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The Flash | Recensione 1×10 – Revenge of the Rogues

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The Flash | Recensione 1×10 – Revenge of the Rogues

octavia pilot

(bhè non esageriamo con le offese!)

Scherzi a parte, ci risiamo! The Flash is back and everything is fine. Non vi nascondo di avere sentito la mancanza del caro Barry Allen e alle prime “note” dell’intro è stato come ascoltare una voce amica.
The Flash, tra l’altro, è stato rinnovato per una seconda stagione ma direi che la cosa non ha stupito più di tanto: ottimi ascolti, ottima critica, ottimi fans e popolarità, era una battaglia vinta a tavolino. Questo non toglie che la cosa mi renda molto felice: quante belle storyline ci aspettano al varco!!!

happy groot
E proprio le nuove/vecchie storyline sono al centro di questo episodio che probabilmente potremmo trovare citato sul dizionario accanto alla definizione di «introduttivo», mai aggettivo fu più calzante di questo.

Ma partiamo dal «nelle puntate precedenti di The Flash»:
– «Iris ti amo»….«messaggio visualizzato» cit. Barry Allen
– «Ti svelerò la sorpresa del Kinder Sorpresa solo quando sarai più veloce di me. Pappappero!» cit. Reverse Flash
– «Non solo non mi avete sconfitto ma mi avete anche lasciato la mia arma super letale per cui VENDETTA!» cit. Captain Cold
– «Ronnie Raymond è morto, ora sono Firestorm Will E.Coyote con il jetpack» cit. la parrucca di Robbie Amell

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Ritroviamo Barry – col cuore spezzato – intento a farsi rincorrere da droni super tecnologici (tra l’altro mi chiedo gli STAR LABS dove reperiscano i soldi per mandare avanti la baracca) con lo scopo di diventare super mega iper veloce per battere Reverse Flash, l’omino giallo che abbiamo incontrato nel winter finale e che ha ucciso la mamma di Barry, minacciato l’amore di Barry, gli amici di Barry, il gatto, il cane, il pesce rosso e chissà chi altro. Una crisi rispecchiata anche dall’intro dopo l’intro: «My name is Barry Allen and I’m not the fastest man alive». Ritrovarsi con la possibilità di perdere nuovamente qualcuno di amato, manda Barry in crisi al punto dal fargli mandare a quel paese tutti i discorsi sul voler essere eroe blah blah blah,

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…per concentrarsi solo sullo sviluppo delle proprie potenzialità. Una reazione più che comprensibile, direi, anzi mi sarei scandalizzata del contrario. Ovviamente, tempo che venga rapita una delle persone che care che avrebbe voluto proteggere, e il caro The Flash torna in pista con tanto di alleato inaspettato.

03(altro che sushi…fra un po’ svaligerà un McDonald dopo ogni allenamento!)

Interessante, per quanto concerne questa storyline, è il confronto fra Joe West e Mr Doppiogiochista: l’uno concentrato su Barry e il suo sviluppo come persona, l’altro concentrato sull’ottenere ciò per cui lavora con Barry (cruciale anche il definirsi «partners» e non amici, quasi a prenderne le distanze) e quindi sul ragazzo come super eroe. L’ossessione di Wells per Barry, inizio a pensare, potrebbe essere una disperata volontà di sconfiggerlo ad armi pari: portarlo al massimo potenziale solo per sfidarlo e dimostrare la propria superiorità. Ma immagino che, come sempre, chi vivrà vedrà.

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Il nostro caro Barry, però, ha anche un’altra gatta da pelare, come si dice in gergo. Tutti ricordiamo la bella dichiarazione d’amore che Barry ha regalato ad Iris come regalo di Natale: un gesto coraggioso che ha logicamente complicato i rapporti tra i due ragazzi. Come ho avuto occasione di dire nell’ultima mia recensione, mi sta piacendo molto il comportamento di Iris e allo stesso tempo è interessante come siano riusciti a rendere perfettamente la dicotomia della ragazza fra la gioia e la trepidazione derivante dall’andare a vivere con Eddie, e la tristezza nei confronti di una situazione complicata, com’è quella con l’amico di sempre.
In settimana sono uscite foto molto spoilerose di cui non svelerò il contenuto per evitare traumi a chi è riuscito ad evitarle (io no, purtroppo: argh!) ma mi limiterò a condividere un pensiero personale: dopo anni di trollate, sneak peak e foto promozionali progettati ad hoc per i poveri spettatori, non mi esalterei più di tanto. Potrebbero esserci milioni di spiegazioni e di solito sono una delle altre 999mila.

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Ma parlando dell’altro cuore spezzato della serie, Caitlin decide di approfondire le ricerche sul caro non poi così estinto Ronnie Raymond, arrivando ad un progetto di ricerca gestito dalla futura guest star Victor Garber (momento da fangirl…momento passato), tale dottor Martin Stein. Il progetto è proprio F.i.r.e.s.t.o.r.m., il cui nome è un acronimo.

Piccolo inciso, Barry che arriva a capire che si tratti di una sigla (lunghissima per altro) solo pensando alla parola «scuba diving» mi ha ricordato tanto le intuizioni geniali (ma assurde delle volte) del mio amatissimo Team Scorpion o dei vari Team CSI. Un po’ messo lì, ad uso e consumo della trama ma totalmente illogico.

A parte ciò, anche in questo caso la vicenda è servita ad introdurre il futuro incontro con questi personaggi: un incontro che mi incuriosisce molto, saranno buoni o cattivi? Aiuteranno Barry o saranno suoi avversari?
Tutte le belle ricerche di Caitlin passeranno decisamente in secondo piano con l’inizio della seconda parte dell’episodio. Se i primi venti minuti circa sono stati tutto sommato lenti e tranquilli, nel momento in cui Caitlin viene rapita, il ritmo ha ricevuto uno sprint notevole ed anche noi, come i personaggi, ci siamo ritrovati in ansia per la sorte della bella dottoressa e il piano dei villain.

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I Villain dell’episodio. Parliamone. Probabilmente molti di voi avranno solo sentito parlare di Prison Break, una serie di qualche anno fa, la cui prima stagione è stata quasi perfetta, e che aveva per protagonisti principali due fratelli –Michael Scofield e Lincoln Burrows – interpretati da Wentworth Miller (il nostro Captain Cold) e Dominic Purcell (Heat Wave), i due villains dell’episodio di oggi. Da fan della serie e del rapporto fra i fratelli, non vedevo l’ora di rivederli recitare insieme…e non sono la sola…

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I due attori, molto amici anche nella realtà, ci regalano una strana coppia di cattivi, l’uno il perfetto opposto dell’altro: dove Captain Cold è calmo, misurato, pianificatore e controllato, Mick Rory/Heat Wave è un piromane nel senso psichiatrico del termine, impulsivo, imprevedibile e violento. Notare, tra l’altro, come il contrasto sia stato rispecchiato anche dall’abbigliamento: l’uno con giubbotto, l’altro in canottiera da bevitore di birra e salopette. Sotto certi aspetti, sono la versione cattiva dei loro personaggi di Prison Break. Scusate la digressione.
Ma che ci fanno a Central City?E cosa vogliono? Captain Cold è tornato in città per reclamare vendetta e cerca in tutti i modi di attirare l’attenzione di un Flash piuttosto reticente, almeno finché non rapiscono Caitlin Snow. Bello lo spunto di collaborazione fra gli STAR Labs e il dipartimento di Polizia ed ancora più bello lo spunto finale: i due cattivi sono stati sconfitti per aver peccato di ingenuità. Le due pistole chiaramente si sarebbero annullate a vicenda e, malgrado ci sia voluto un po’, The Flash non fa altro che fare in modo che si sparino a vicenda.

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Ad un primo sguardo (ovvero prima di vedere l’ultima scena della puntata) mi avevano lasciato un po’ insoddisfatta questi cattivi cattivoni: mi aspettavo di più da due villain del genere e già mi stavo preparando per una filippica notevole, ed invece la storia non è si è conclusa con questo episodio. Una misteriosa sorella di Leonard Snart fa evadere i due durante il trasferimento ad Iron Highs ed infatti senza dubbio li ritroveremo più avanti nella serie.

Due o tre considerazioni qua e là:
Joe West meriterebbe il Premio “Babbo Number One” perché è stato tenerissimo con entrambi i ragazzi e Barry che torna a vivere con lui, è una svolta carinissima che mi intenerisce molto.

Le interazioni SnowBarry sono state poche ma comunque belle: mi piace la loro amicizia e l’importanza che hanno l’uno per l’altro, malgrado si conoscano da poco tempo. Così come bella è l’amicizia con Cisco: il fan numero 1 di Flash e l’amico numero 1 di Caitlin.

Mi ha fatto sorridere come tutti sfruttino la super velocità di Barry per sbrigare i fatti propri: che siano leggere 8000 pagine o sgomberare il salotto.

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Eddie Thawne che fa l’eroe o il fidanzato impacciato/terrorizzato dal padre di Iris è un abito perfetto per tutte le stagioni. Molto bello e molto coraggioso il suo usare lo scudo per aiutare The Flash a rialzarsi durante lo scontro ma soprattutto un po’ inaspettato: ma non aveva deciso che The Flash fosse pericoloso con tanto di team per acciuffarlo? O mi ricordo male? Tra l’altro, qualcuno mi spieghi che ci faceva Iris sul luogo dello scontro: era preoccupata? Curiosa? Scema?

Notavo, poi, anche le scelte di regia: quando nell’inquadratura ci sono uno degli altri personaggi e Grant veste i panni di Barry, la figura di quest’ultimo è posta sempre in secondo piano a sottolinea il suo anonimato, cosa che non accade quando veste il costume rosso da Flash: è sempre lui a sovrastare gli altri, anche coloro che nella realtà sono più alti di lui. Mica male eh?

Il trasferimento di Snart e Rory su un furgone…senza scorta…ed insieme…per la serie “Ti piace vincere facile?Ponci Ponci Popopò”. Eeeeeeh vabhè!

Infine, la musica: sto adorando sempre più la sigla finale di The Flash che, come poche, calza perfettamente con la serie. Ma soprattutto, in questo episodio mi hanno «fregato un punto e una scopa», come si dice in Puglia, perché sul finale, mentre Joe e Barry parlano sul divano, risuonavano le note di “Better Man” dall’ultimo album di Paolo Nutini. Canzone meravigliosa, testo meraviglioso e artista meraviglioso. Bravi!

Un episodio, per concludere, che è servito ad introdurci nella seconda parte della stagione: le pressioni di Wells e l’incombente scontro con Reverse Flash, i futuri villain e il misterioso progetto Firestorm, i costanti timori di Barry per le persone care. Forse un po’ sottotono rispetto a certe spettacolarità della prima parte della stagione, tuttavia era necessario per mostrarci un antipasto di quanto noi (e Barry) dovremmo affrontare in questi restanti 10/15 (su per giù) episodi.

La prossima settimana ci aspetta una collaborazione interessante e sospetta…almeno a giudicare dal promo:

Grazie per avermi letta e prima di salutare, vi ricordo di passare dalle pagine amiche dedicate alla serie…

The Flash Italia Fans

The Flash Italia

Grant Gustin Italia

Grant Gustin is my love

Snowbarry. I can’t do it without you

…e di commentare a più non posso, mi piacciare e condividere la recensione. Vi è piaciuto l’episodio?Cosa ne pensate di queste tante storyline che hanno preso il via in questa puntata?Wentworth Miller è gran fiolo esattamente come lo ricordavate?Ma soprattutto, quanto è invecchiato male Dominic Purcell?Pensate anche voi che la voce di Eddie/Rick Cosnett dovrebbe essere usata come segreteria telefonica?Scusate…gli ormoni 😉

bye

A presto!!!

1 COMMENT

  1. Con la facilità con cui ha rapito Caitlin Captain Cold poteva fare anche 1+1 e arrivare a Barry.
    Comunque bella puntata e bellissima recensione! Non vedo l’ora di scoprire di più su Firestorm anche se non bramo di rivedere Amell 2 (il primo posto non potrà mai e poi mai occuparlo!) con il parrucchino da gallo spennato..
    Iris continuo a non sopportarla o per meglio dire mi è sempre più indifferente se compare o no nello show perché ha un ruolo abbastanza marginale, anche se da quel punto di vista.. Fa la cameriera, non posso aspettarmi che stia al centro dell’azione.. In compenso c’è Eddie che si mette a fare l’eroe a tempo perso! (Quanto non è figo?! Ahahahaha)
    Alla prossima!

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