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The Escape Artist | Recensione 1×02 – Episode Two

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The Escape Artist | Recensione 1×02 – Episode Two

Rieccomi a commentare con voi questo secondo e allo stesso tempo penultimo episodio di questa chicca british che è The Escape Artist.
La settimana scorsa abbiamo lasciato Will in lutto per l’omicidio di Kate e sul piede di guerra con Maggie, avvocato che assisterà Foyle, il colpevole, durante il processo. In quest’episodio diverse cose vengono alla luce ed alcuni nuovi personaggi, positivi e non, entrano in gioco.
Il primo passo verso la libertà di Foyle, chiamato amorevolmente dalla sottoscritta psycobird, è quello di essere rilasciato su cauzione durante il processo, cosa che riesce bene al suo avvocato e che provoca in Will un grosso senso di paura e ansia. Con quell’assassino a piede libero suo figlio non è al sicuro, anche se ha confermato di non essere in grado di riconoscere l’uomo. Infatti lo psicopatico avvicina il bambino sul bus, cercando di notare in lui una qualche reazione, nel frattempo Will non sa più dove cercare il figlio e terrorizzato pensa già al peggio. E’ stata davvero molto bella la scena in cui Jamie torna a casa e suo padre fa il padre.



Nel frattempo scopriamo che il caso dell’omicidio di Kate è tra le mani di un avvocato noto per non essere particolarmente brillante: Trevor. Allora Will, con l’aiuto del tizio di The Paradise di Danny, lontano da occhi indiscreti, cerca di dare qualche dritta a Trevor e di indicargli la giusta direzione per trovare qualcosa su cui impostare l’accusa. Inizialmente riluttante, Trevor fa il gioco dei colleghi ma finisce inevitabilmente con l’esporsi e la sua simpaticissima collega Tara capisce subito che sotto c’è dell’altro e decide un bel giorno di seguirlo. Nonostante la fuga rapida di Danny e Will, la donna riesce comunque ed identificarli tra la folla e, anonimamente a fare rapporto ai superiori per capire cosa accade in questi casi.
Nel frattempo Will è sempre più distrutto, non sa bene come comunicare con suo figlio, come contenere il suo dolore e come affrontare questa grande perdita, ne sono la testimonianza le continue chiamate al cellulare di Kate solo per ascoltare ancora una volta la sua voce, quasi a cercare aiuto o conforto in quelle poche parole registrate sulla segreteria telefonica. Inoltre, durante una gita al cottage per recuperare tutte le loro cose, scopre anche della gravidanza di Kate, cosa che lo distrugge e lo rende ancor più furioso.


Il fatto poi di essere uno dei migliori avvocati sulla piazza e di non poter fare nulla per sbrogliare la matassa di questo caso non aiuta per niente.
Ancor più strano è il rapporto tra Maggie e Foyle, la donna è ben capace di far buon viso a cattivo gioco ma pian piano inizia a risentire di questa pericolosa “collaborazione”, inizia ad avere paura del suo cliente che facilmente s’intrufola in casa sua mentre lei non c’è come a voler dimostrare che è lui quello al comando. Su Foyle scopriamo anche che ha un passato da studente di giurisprudenza e che quindi è consapevole di tutto quello che sta accadendo anche dal dietro le quinte. Dal punto di vista del caso c’è tanto da considerare. Iniziamo dall’alibi del colpevole Foyle, una donna, Eileen che condivide con l’uomo uno strano e malato, oserei dire, rapporto. La difesa prevede che i due la notte dell’omicidio fossero insieme a cena, ma Eileen è una donna debole, instabile quindi Foyle ha bisogno di essere certo che non crolli sotto interrogatorio e nel peggiore dei modi, la mette alla prova. I due poi faranno anche la pace, scena che credo mi lascerà segnata a vita, grazie a Dio si vede poco e per poco tempo.
Innanzitutto, ai fini del processo, vanno considerati i fatti in merito a quella notte, fatti che purtroppo scarseggiano in quanto le impronte ritrovate in giardino non corrispondono per misura a quelle di Foyle e su due persone, Will e suo figlio, solo uno è in grado di riconoscere l’aggressore come Foyle, collocandolo sulla scena del crimine. Scopriamo solo a fine episodio che il bambino non è stato sempre nascosto nella cassapanca, dove l’ha trovato suo padre, ma si è spostato per sfuggire all’aggressore, graffiandolo. Quest’ultima informazione da alla scientifica qualcosa su cui lavorare, infatti riescono a trovare il sangue di Foyle all’interno del cottage, ma non solo. Dopo aver controllato ed ispezionato alcune proprietà di Eileen la scientifica riesce a trovare anche un apio di stivali che combaciano con quelli delle impronte sulla scena del crimine, ma tutto ciò non sembra comunque essere abbastanza. In tutto ciò mi è anche balenato un altro dubbio: non è che magari Eileen sia più coinvolta di quanto pensiamo in questi casi ed omicidi?
Durante il processo Maggie, quasi si vendica sul collega, facendolo apparire agli occhi della giuria come stressato e provato dal comportamento del suo ex cliente che gli aveva fatto avere un’ammonizione per essere stato poco professionale nei suoi confronti e che quindi volesse vedere lì presente Foyle quando invece non c’era. Will al banco dei testimoni non può fare a meno di essere un avvocato e lo vediamo sin da subito capire dove Maggie voglia andare a parare con l’accusa e quindi si mostra quasi rassegnato.

Non sono convintissima dell’introduzione di Tara e Eileen, o almeno non lo sono perché le vediamo a partire dal secondo episodio su tre della serie, ora o non hanno abbastanza da dire o ci si ritroverà con molto potenziale irrisolto dal punto di vista dei personaggi.

Mi è piaciuta moltissimo la scena in cui Will trova la mela in tasca e poi va a chiacchierare culla tomba di sua moglie. Col rischio di essere smielata e sentimentalista, la presenza costante in questi 2 episodi di quelle mele verdi ha segnato un po’ i momenti di rilievo nella vita di Will, per la prima volta si ritrova questa mela nel cappotto, messa da sua moglie quando scopre di essere stato eletto come miglior giovane avvocato, poi le vediamo ancora tra le sue mani quando Maggie gli dice che rappresenterà Foyle ed in quest’episodio c’è un cambio di testimone. Jamie decide di continuare la tradizione iniziata da sua madre e di mettere una mela a Will nel cappotto, questo poi la mangerà andando al cimitero e la lascerà sulla tomba della moglie come ad assicurarle che la frutta sta continuando a mangiarla anche senza di lei, che il loro bambino si sta prendendo cura di lui e viceversa.



The Escape Artist ci saluterà con l’ultimo episodio stasera, che sicuramente ci stupirà in qualche modo. Cosa vi aspettate da questa puntata conclusiva?
Domani vi aspetto qui in sito dove troverete i sottotitoli, grazie allo splendido team di >NoWaySubs<.
Buona serata e buona visione!

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