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Telefilm Addicted consiglia… Revolution

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Telefilm Addicted consiglia… Revolution

In questo appuntamento della rubrica ‘Telefilm Addicted consiglia…’ parleremo di Revolution. Nonostante non sia una serie del tutto sconosciuta, in quanto se n’è sentito parlare in diverse occasioni, purtroppo non ha il prestigio che meriterebbe e viene decisamente sottovalutata. È una serie della NBC creata e prodotta da due grandissimi geni del male del panorama televisivo: Eric Kripke, conosciuto per lo più per essere il creatore e attuale co-sceneggiatore della serie CW Supernatural, e JJ Abrams, che nemmeno avrebbe bisogno di essere identificato ma che, se proprio vogliamo, potremmo associare ad una serie capolavoro, racchiudendo il suo estro in una sola parola, LOST.
Queste due fantastiche menti unite insieme hanno dato vita ad una serie tv dall’aspetto apparentemente banale ma che, invece, va studiata con accurata attenzione. Ammetto, osservando la serie con sguardo critico e obiettivo, che non è una di quelle serie tv che rimarranno impresse nella storia ma merita comunque di essere vista e ci tengo a spiegarvi perché, con poche parole.

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Innanzitutto, merita di essere vista per la sua STORIA:
Ogni fonte di energia cessa di esistere sull’intero pianeta. Nessuno sembra sapere come sia potuto succedere. Panorama post apocalittico. Ogni forma di governo viene brutalmente fatta a pezzi e rimpiazzata da milizie. Tra tutte, spicca quella del generale Sebastian Monroe, estesa per migliaia di kilometri e comprendente circa nove stati, tra cui parte del Canada.  Gli Stati Uniti d’America non esistono più, lo stile di vita cambia radicalmente tornando ad uno stato pre-moderno, con soldati e miliziani che combattono con le spade, che vanno in giro a cavallo, con contadini e agricoltori che sono l’unica salvezza dell’umanità. Si creano delle città, comunque tenute sotto il controllo della giurisdizione a cui sono sottoposte, e la Repubblica di Monroe sembra quasi una tirannia.
La prima metà della prima stagione ruota intorno, per l’appunto, a Monroe e alla sua milizia; nella seconda parte iniziano a sciogliersi un po’ dei nodi intorno al mistero del blackout e scopriamo da cosa sia stato causato. La seconda stagione riprende la sua linea temporale sei mesi dopo l’ultimo avvenimento della prima stagione e si articola per ben nove episodi in una maniera che vi manderà fuori di testa e che vede protagonisti proprio i motivi per cui è avvenuto il blackout, insieme ad un intrigo politico a dir poco allucinante.

Revolution TV Series

Per l’importanza che viene data alla caratterizzazione dei PERSONAGGI:
Leggendo recensioni e commenti riguardo le puntate e la serie stessa, mi sono resa conto di quanto vengano sminuiti i dialoghi tra i personaggi. Sinceramente ritengo che sia stato fatto sempre un ottimo lavoro, tenendo i dialoghi tra l’ironia, la serietà, la saccenza e la presunzione di chi rispettivamente ha queste caratteristiche, ma non metto in dubbio che possa essere un giudizio prettamente personale. Ogni personaggio ha la sua importanza all’interno della storia, la loro presenza significa qualcosa che va al di là del personaggio stesso e che riguarda, invece, l’intera trama orizzontale. Viene dato molto spazio ad ognuno di loro e nessuno viene messo in secondo piano. L’attenzione per i dettagli psicologici riguardanti il carattere dei protagonisti è davvero affascinante.

Per la presenza di fantastici ATTORI:
Volti noti ai fan delle serie sopracitate e altre di culto. Un Giancarlo Esposito (Gus Fring, ‘Breaking Bad’) al suo meglio, in grado di incollarti allo schermo grazie alla sua inimitabile mimica facciale. Direttamente da LOST, ritroviamo Elizabeth Mitchell (Juliet Burke) e Mark Pellegrino (Jacob). Inoltre, conosciamo volti ‘nuovi’ come Zak Orth, David Lyons e Tracy Spiridakos in grado di farci emozionare (o infastidire, a volte, soprattutto nel caso di Tracy nei primi episodi 😛 ).

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Lost è inimitabile e non si discute, ma questa è la serie giusta per voi se sentite un po’ la mancanza dei FLASHBACK:
La serie tv parte con un gap di circa quindici anni dal blackout. Non sappiamo cosa sia successo in quel lasso di tempo e i pezzi del puzzle temporale vengono uniti con molta cura andando avanti di episodio in episodio. Tutto si scopre a tempo debito e tutto accade per un motivo. Niente è lasciato al caso, nemmeno l’amore che viene spesso tirato in ballo in diverse situazioni, o la politica che è praticamente parte integrante dell’intera trama orizzontale.

Revolution

In conclusione…Perché guardare Revolution? Perché è una serie tv ben fatta, curata, affascinante e intrigante. Superato l’ostacolo dei primi sei episodi che, purtroppo, procedono in modo lento e forse un po’ noioso (come accade spesso nei lavori di Kripke, che ‘sperimenta’ lentamente le sue idee, per essere certo al 100% di ciò che sta facendo), vi assicuro che non vi pentirete di aver scelto di iniziare a seguirla.

Ricordatevi di mettere ‘mi piace’ alle pagine italiane dedicate a Revolution, per non perdere mai anticipazioni e quant’altro.

REVOLUTION ITALIA – IL PRIMO SITO ITALIANO

REVOLUTION ITALIA (NBC)

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

2 COMMENTS

  1. Sicuramente la serie più sottovalutata! Ha una storyline avvincente e tra le diverse stagioni cambia abbastanza da non annoiare mai. Peccato che sia stata abbandonata!

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