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Supernatural | Recensione 10×21 – Dark Dinasty

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Supernatural | Recensione 10×21 – Dark Dinasty

Ho passato diverse ore a fissare lo schermo, seppur con lo sguardo praticamente perso nel vuoto, intenta a cercare di capire cosa dire e come e non credo di esserne ancora venuta a capo, ma per venti episodi mi sono lamentata di ‘questo’ che era noioso, ‘quest’altro’ che non andava bene, del fatto che procedesse tutto troppo lentamente, senza colpi di scena particolari o del fatto che scene meritevoli, così come personaggi e situazioni interessanti fossero state a volte oscurate da dettagli irrilevanti e inutili… Poi, ad un passo dalla fine della stagione, non solo viene introdotta l’ennesima genialata tra le tante di cui bisogna dar credito a Supernatural, ma succede anche ciò che mai avrei voluto vedere.

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Non ero affatto pronta ad assistere alla morte di Charlie, avvenuta in un modo così crudele, oltretutto, che per quanto in un certo senso si potesse immaginare dal momento in cui decise di diventare una sorta di cacciatrice, comunque non meritava una fine del genere. Questa ragazza mi entrò subito nel cuore, già nella sua primissima apparizione, risalente ad anni fa quando, ancora senza nemmeno conoscere i Winchester, si fidò di loro e li aiutò contro Dick. Si è sentita in famiglia con loro due sin da subito, si è affezionata ai Bros tanto quanto loro si sono affezionati a lei ed erano come una famiglia, perché come un vecchio saggio disse una volta: “Family don’t end with blood” e non supererò mai la sua morte, così come non ho ancora superato quella del vecchio saggio (ma questa è un’altra storia..).

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Per quanto dolorosa, per noi, e violenta, per lei, possa essere stata questa morte, andando oltre il fatto che abbia avuto senso nel contesto, e che sia comunque un aspetto da non sottovalutare se si considera tutto ciò a cui si è assistito negli episodi precedenti che di senso spesso scarseggiava, non ne avrei potuta immaginare una migliore per il fatto che sia avvenuta per la sua ostinatezza nel voler aiutare Dean. Si è spesso messa in prima linea, decisa ad aiutare i fratelli, anche oltre le sue possibilità, senza mai chiedere nulla in cambio e per puro, semplice affetto e rispetto nei loro confronti. Ciò, però, mi porta a due lecite domande:

1) Quanto passerà prima che i due fratelli si lascino andare all’ennesima gravità, rendendo vano il suo sacrificio?

2) Quanto peserà la sua morte su Sam e il suo rapporto con Dean?

Per la prima domanda, purtroppo, non possiamo nemmeno immaginare una risposta, pur sapendo che non è mai successo nella storia dello show che i due fratelli si limitassero a cacciare, senza mettersi in guai che porterebbe ad una definitiva morte chiunque altro con meno caparbietà; proprio perché dopo dieci anni, però, sappiamo qual è l’usuale andazzo della serie, mi sento troppo sicura nel dire che la morte di Charlie non passerà inconsiderata.

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Essendo pienamente consapevole delle capacità di Charlie e sapendo di poter contare sul suo aiuto, no matter what, Sam ha chiesto il suo aiuto senza nemmeno pensarci due volte – e per più di una volta. Non si è ‘solo’ limitato a mandarla dall’altra parte del mondo a cercare il Libro dei Dannati, ma l’ha poi messa anche nella condizione di scervellarsi per decifrare il codice per decifrare il Libro, all’insaputa di Dean che non aveva la minima idea di cosa stesse tramando Sam alle sue spalle.

Nelle passate recensioni, mi è capitato spesso di dover ribadire il mio contrariato pensiero riguardo l’atteggiamento di Sam, ma essendo questo un caso più particolare, rispetto ai precedenti, ci terrei a sottolineare quanto non sopporti che debba fare le cose alle spalle di Dean, nonostante mi faccia affogare nei sentimenti il solo immaginare quanto possa amarlo, se disposto a tutto per lui. L’affetto che lega i due fratelli è il vero filo conduttore della serie, così come il dover superare qualsiasi limite umano/sovrannaturale pur di tenersi l’uno al fianco dell’altro, ma era davvero necessario un simile atteggiamento proprio ora?

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Dean era stato piuttosto categorico con Sam, riguardo il Libro e la fine che sentiva fosse giusto fargli fare, seppur a discapito suo, ma proprio perché era ed è la sua unica possibilità per liberarsi del Marchio penso che, se Sam gli avesse rivelato la verità, col tempo lui l’avrebbe accettata, perché ne andava della sua vita e sarebbe stato grato al fratello per avergliela salvata, tra una litigata e l’altra per aver esposto entrambi ad un tale pericolo. Invece, no. Devono sempre complicarsi la vita e mettere a rischio quella degli altri, spesso causandone la perdita.

Ammesso che Dean riesca a restare Dean e a non tornare demone e/o impazzire sotto l’influsso del Marchio, incolperà Sam per la morte di Charlie, il quale già da solo non sarà mai in grado di perdonarsi per l’accaduto. Tra loro andrà sempre peggio e sappiamo fin troppo bene quanto peggio vadano le cose in generale quando tra loro due non è tutto a posto. Onestamente, questa consapevolezza mi mette parecchia ansia, soprattutto considerando che assisteremo a tutto ciò tra mesi e mesi…

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Ma come se ciò non bastasse, ecco che entrano in gioco dei nuovi bad guys. Nientepopodimeno che i discendenti di Frankenstein. A dir poco brillante sia l’idea in sé, che la scelta della modifica del nome per questioni di ‘popolarità’ non proprio positiva. Mi piace sempre parecchio quando, nei film e telefilm, un classico della letteratura viene ripreso e rimodellato con fantasia per creare qualcosa di originale, come in questo caso. Già odio a morte Eldon Styne per ciò che ha fatto a Charlie, ma non riesco proprio ad impedirmi di essere curiosa ed elettrizzata all’idea di vedere sia lui, che la sua famiglia come i nuovi villain.

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Mi sento molto scossa e piuttosto confusa da come si sono svolte le cose negli ultimi episodi e la morte di Charlie non ha fatto altro che peggiorare il mio sesto senso riguardo a come potrebbero concludersi nel season finale o, anche peggio, andare avanti poi nella prossima stagione. Considerando che gli angeli non hanno più alcuna rilevanza – e soprattutto Castiel su cui mi riservo il diritto di stendere un velo pietoso visto che, per una cosa che gli era stata chiesta di fare, non ha nemmeno saputa farla a dovere – e che a Crowley, ormai, non è rimasto nient’altro da fare se non sussurrare ai criceti, confido negli Styne affinché Supernatural ritrovi la diritta via; senza contare anche  che non sappiamo, ancora, come siano andate davvero le cose con Caino e che fine faranno Dean e il Marchio.

Arrivati a questo punto, comunque, non si può far altro che sperare non lascino in sospeso tutte queste cose in futuro e che, invece, approfittino dell’undicesima stagione proprio per chiarire i dettagli messi da parte nel corso del tempo.

Vi lascio con il promo della 10×22, dal titolo per niente rassicurante di “The Prisoner”.

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

2 COMMENTS

  1. Ho amato tantissimo Supernatural, ma ormai lo seguo solo saltuariamente, anche se mi riservo ancora il piacere di leggere recensioni attente e sentite come le tue. 🙂 Complimenti!
    A spegnere il mio interesse fu la stagione, per me orribile, dei Leviatani… e soprattutto una cupezza, disperazione, pessimismo e (vorrei scriverlo in caps lock) misoginia che sono andati ad aumentare esponenzialmente.
    Rimpiango i giovani fratelli Winchester delle prime stagioni, perché ormai sia Sam sia Dean mi sembrano danneggiati e torturati al di là di ogni possibile salvezza.
    Il triste destino di Charlie non mi ha sorpresa, perché se sei una donna non hai speranze di sopravvivere nel mondo di Supernatural. A questa triste legge non sono sfuggiti neppure personaggi femminili occasionali di stagioni passati come la povera Sarah e la vampira buona di cui non ricordo il nome, riapparse solo per essere crudelmente giustiziate.
    Una curiosità: tempo addietro avevo sentito dire che la decima stagione sarebbe stata l’ultima… ma mi pare di capire che così non sarà. C’è qualche indicazione su quante serie ancora aspettano i fratelli Winchester? Grazie mille! 🙂

    • Ciao Lory, grazie mille per i complimenti ^_^
      Concordo con te riguardo l’orribile stagione dei Leviatani. A partire dall’ottava stagione, infatti, ritengo ci sia stato un progressivo peggioramento della serie, più che altro per le varie falle lasciate qua e là nelle trame, ma per quanto riguarda le varie morti c’è da dire che in Supernatural praticamente nessuno sopravvive, oltre Sam e Dean. A prescindere dal sesso, è proprio innato nella serie il dover uccidere senza ritegno!! 🙁
      Per il momento si sa solo che lo show è stato rinnovato per un’undicesima stagione. Prima o poi finirà, ma non si sa ancora quando… Nella CW (il canale che manda in onda Supernatural) si basano molto sugli ascolti e, nonostante tutto, Supernatural resta uno degli show di punta del canale.

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