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Supernatural | Recensione 10×20 – Angel Heart

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Supernatural | Recensione 10×20 – Angel Heart

Dopo due episodi piuttosto intensi, lo show ritorna sulla strada del monster of the week con un palese ‘filler episode’ tanto per riempire uno spazio in cui non avrebbero potuto metterci altro, avendo questa tendenza da anni, ormai, ad alternare la trama orizzontale ad episodi autoconclusivi, per nulla inerenti alle sinossi precedenti, solo per allungare il brodo.
Non vorrei sembrare troppo critica quando dico che determinate scelte non mi sono piaciute – e non starò qui a ripetermi, avendolo spiegato più e più volte nelle passate recensioni -, ma essendo questa una serie tv in cui non manca, di certo, la fantasia, davvero non riesco a spiegarmi come sia possibile che buttino a caso idee random, per poi non farci più nulla.

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Vedendo questo episodio, non ho potuto fare a meno di lasciar vagare la mia fantasia e pensare a quante cose interessanti potrebbero fare includendo questa nuova specie angelica, i Grigori, che mai prima d’ora avevamo sentito nominare, nemmeno per sbaglio, anche se so già che come tantissime altre cose lasciate indietro – in primis, il bambino definito come l’Anticristo nella quinta stagione, cosa che mi è rimasta talmente impressa, che non riesco ad accettare ancora oggi! – questi ‘nuovi’ angeli non saranno nient’altro che un mero ricordo.

A parte questo, però, la creatura in se mi ha intrigato parecchio, per lo meno abbiamo assistito a qualcosa di nuovo, anche se il suo indurre le vittime in un sonno profondo, facendole sognare e alienare in un’allucinazione mentre si nutre di loro, mi ha ricordato molto i Djin; quindi, diciamo che da questo punto di vista l’episodio non è stato male. Il mio problema è che non sopporto Claire, proprio non riesco a tollerarla, di conseguenza, ho rischiato diverse volte di lanciare via il pc in un attacco d’ira durante la visione dell’episodio.

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La cosa brutta è che, al momento, Castiel si trova allo stesso livello di Claire e a parte le prime scene, in cui mi ha fatto molta tenerezza vederlo addossarsi delle colpe che per la sua natura di angelo, per venire sulla Terra, non poteva evitare, per il resto non l’ho sopportato. Soprattutto, mi ha infastidito molto sentirgli dire a Sam che Dean sta peggiorando; è vero, è palese, sorvolando sul fatto che per metà del tempo si è altamente fregato di lui per avanzare chissà quali pretese sugli angeli, cosa che oltretutto ha portato al nulla assoluto, che lo dica per via dell’episodio avvenuto nel bar, non mi è andata giù. Quando mai Dean Winchester ha trattato in maniera cordiale quelle persone dalle quali aveva bisogno di prendere informazioni? Magari, certo, per via del Marchio e la sua irascibilità particolarmente più sviluppata, ha esagerato un po’, ma non è mica la prima volta che Dean si comporta in questo modo. Etichettarlo come ‘pericoloso’ solo per questo, mi è sembrato alquanto oltraggioso, soprattutto considerando che sia Castiel che Sam hanno assistito in prima persona a cosa il Marchio sia capace di fargli fare e far sbattere il viso di un uomo, per niente innocente, su un tavolo per convincerlo a parlare non è minimamente paragonabile a ciò.

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Per quanto ci si possa lamentare dell’atteggiamento di Dean, che per carattere tende a ironizzare ogni cosa, cercando di farla apparire più superficiale e irrilevante di quanto non sia, c’è da dire che ha una pazienza immane nel sopportare l’essere tenuto d’occhio costantemente; si rende conto da solo di essere come una bomba ad orologeria e, credo, che solo per questo permetta a Sam e Castiel di impartirgli ordini e tenerlo a bada. Non che in questo, o anche altri casi, la decisione di mettersi da parte si sia rivelata un male, visto che comunque, alla fine, il suo intervento è risultato utile, se non necessario, ma essendo stato questo uno di quegli episodi centrici, il cui intento era di sottolineare non solo l’umanità di Castiel, ma anche il modo in cui la figlia di Jimmy si sia trovata coinvolta in un mondo al di fuori del normale, così da poter chiudere anche questo capitolo – che spero vivamente sia finito qui – diciamo che avrei preferito che certe accortezze inutili nei suoi confronti venissero evitate.

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Arrivati a questo punto, a soli due episodi dalla fine, non so davvero cosa aspettarmi. Sono state lasciate in sospeso tantissime cose, per dare spazio ad altre che potevano essere tranquillamente evitate, e sebbene sia stato assodato il potere del Marchio e che, pur essendo una maledizione, non sarà facile rimuoverlo, mi auguro solo che riescano a valorizzare questa idea almeno nel finale. Ricordo che, vedendo Dean demone nella season finale della nona stagione, mi ritrovai con gli occhi a cuoricino a fissare lo schermo, incredula per ciò che avevo appena visto ed entusiasta, con aspettative davvero alte per questa stagione che, purtroppo, sono state smontate come un castello di carte da una folata di vento già nel pilot. Proseguendo con gli episodi, mi sono ritrovata ben presto confusa tra l’entusiasmo scaturito da alcune scelte e l’angoscia, per via di altre. Questa stagione mi è servita molto per ricordarmi cosa io abbia amato dello show sin dal primo momento e non perché abbia riportato a galla quegli stessi sentimenti, anzi, è perché me ne ha fatto sentire la mancanza. La cosa che più mi deprime è proprio questa, ma per l’affetto che nutro nei confronti di questa serie, resto fiduciosa. Non voglio perdere le speranze e confido negli ultimi due episodi per assistere a qualcosa che sia degno di Supernatural.

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Vi lascio con il promo del prossimo episodio, dal titolo ‘Dark Dynsty’… Piuttosto allettante! Chissà…

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

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