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Supernatural | Recensione 10×13 – Halt and Catch Fire

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Supernatural | Recensione 10×13 – Halt and Catch Fire

Dopo dieci anni di Supernatural, anche i fantasmi hanno imparato ad usare la tecnologia più di quanto sia in grado di fare Dean Winchester, che sa accendere il mac solo per poter andare su BustyAsian.com e fare ricerche semplici, ma ciò che rende speciale questo episodio non è tanto l’argomento in se, bensì, così come nel precedente, il ritorno a quel vecchio stile delle prime due stagioni in cui la trama orizzontale si incastrava molto lentamente tra gli episodi autoconclusivi, in cui le uniche cose che importavano davvero erano il rapporto tra i due fratelli e gli affari di famiglia.

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Nel corso degli anni, abbiamo visto accadere di tutto nello show, che è cresciuto in contemporanea con i personaggi – e gli attori – che lo hanno reso il prodotto tanto amato che è attualmente, eppure, un ritorno al passato ben fatto, è sempre piacevole.

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Così come ormai ci siamo abituati a vedere da diversi episodi a questa parte, Dean cerca di deviare i suoi problemi, concentrandosi su ciò che gli riesce meglio: la caccia. La sfortuna vuole che ci sia davvero un caso da seguire nella notizia strana che trova, quindi non riesce a concedersi nemmeno un attimo di piacere con una delle tante splendide ragazze universitarie che gli passano vicino; uno dei chiari segnali che identificano, effettivamente, la sua crescita. Non che abbia smesso di concedersi certi piaceri della vita, ma un Dean più giovane non avrebbe esitato a fondere tale piacere col dovere ma ormai, è un uomo, è diventato più serio e responsabile e, considerando quanto sia difficile convivere con la consapevolezza che, probabilmente, dovrà tenersi il Marchio per sempre, sta imparando a dare la precedenza alle cose più importanti, seppur continuando ad ignorare quelle più difficili…

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Spesso mi ritrovo a criticarlo per questo suo atteggiamento fintamente menefreghista, perché dubito che ignorare i problemi porti ad una soluzione, ma è anche vero che in questo caso non gli si possono dare grandi torti. Capisco le buone intenzioni di Sam, e a quanto pare anche di Castiel, nel voler cercare Caino per partire da lui a cercare una soluzione che possa portare Dean a rimuovere il Marchio, ma così come egli, infine, ammette ad alta voce, le probabilità che esista una soluzione sono pari a zero, visto che nemmeno lo stesso Caino nel corso dei secoli è riuscito mai a fare nulla a riguardo. In compenso, sembra che involontariamente abbia già imparato a gestire gli attacchi d’ira, visto che in quest’ultima missione è riuscito a restare pacato e concentrato sul suo lavoro.

Proprio grazie a ciò, infatti, si rende conto di quanto andare a caccia gli sia d’aiuto a mantenere salda la sua sanità mentale, tenendolo occupato in qualcosa che non ha niente a che fare con se stesso o i suoi problemi personali, ma che va ben oltre. Quello di Sam e Dean sarà anche iniziato come un lavoro costretto per eredità paterna, ma salvare le persone è quello che gli è sempre riuscito meglio di qualsiasi altra cosa. Hanno sacrificato la possibilità di avere una casa loro, una donna da amare, una famiglia, per quanto in diversi periodi ci abbiano anche provato a vivere vite normali, ma ormai l’essere cacciatori ce l’hanno nel sangue e non riuscirebbero mai a fingersi qualcun altro, nonostante l’impegno; così come l’essere loro stessi, li rende, in un certo senso, più felici e spensierati.

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La cosa più bella di questi episodi fini a loro stessi, non è tanto ciò che raccontano, ma ciò che trasmettono. In questo momento, anche se durerà ancora per poco, Dean ha deciso di concentrarsi solo sulla caccia per non pensare a ciò che il Marchio lo renderebbe capace di fare se la smettesse di lottare, cosa che con la pace nel cuore e in piena onestà ammette a Sam che non farebbe mai, e non gli si potrebbe dare torto. Inoltre, non li ho mai ritenuti inutili perché ci mostrano sempre tanto del rapporto tra i due bros, perché si è importante la trama, come lo sono gli altri personaggi inerenti ad essa, ma non dimentichiamoci che questo show si basa sui Winchester e non c’è niente di meglio, secondo me, del buon vecchio “saving people, hunting things, the family business”.

E proprio perché Dean vorrebbe svolgere serenamente il suo lavoro senza pensare al Marchio, vi lascio con il promo del prossimo episodio, “The Executioner’s Song”, che ci mostra il ritorno del famigerato e ricercato Caino…

https://www.youtube.com/watch?v=gNc5sPZt1E8

 

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

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