Home Smash Smash | Andy Mientus parla [SPOILER] di Kyle, del parallelo fra Hit List e Rent e della redenzione di Jimmy

Smash | Andy Mientus parla [SPOILER] di Kyle, del parallelo fra Hit List e Rent e della redenzione di Jimmy

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Smash | Andy Mientus parla [SPOILER] di Kyle, del parallelo fra Hit List e Rent e della redenzione di Jimmy

86La puntata di sabato di Smash ha dato risposta al cliffhanger che nessuno – specialmente non l’ottimista e giovane autore Kyle Bishop – si aspettava.
La macchina che ha investito Kyle alla fine dell’episodio precedente l’ha anche ucciso, come apprendiamo in “The Phenomenon”, una puntata nella quale i suoi amici e colleghi ne piangono la scomparsa e rivivono attraverso dei flashback i momenti chiave del loro rapporto con lui.
La star teatrale Andy Mientus, che per la sua prima grande comparsa in TV ha interpretato il ruolo di Kyle, ha detto che inizialmente era molto triste per la dipartita del suo personaggio – questo fino a quando lo showrunner Josh Safran ha reso noto che il musical drama della NBC non stava facendo altro che raccontare la storia parallela del compositore e autore teatrale Jonathan Larson, morto appena prima dell’apertura del suo musical più famoso, Rent.
In questa intervista, Mientus racconta di come abbia ricevuto la notizia del destino di Kyle, come sia stato girare il suo ultimo numero musicale (sulle note di “The Last Goodbye” di Jeff Buckley), e quanto sia stato emozionante essere il protagonista di una storyline così vicina a una tragedia accaduta realmente a Broadway.

TVLine | “Oddio. Hanno ucciso Kyle!” Quando hai appreso del destino riservato al tuo personaggio, e come hai preso la notizia?
Mi hanno dato un buon preavviso, il che è stato bello da parte loro perché così non l’ho scoperto alla prima lettura del copione. Ma comunque ho avuto una reazione complessa. Ovviamente ero abbattuto per il fatto che non avrei potuto continuare a far parte dello show, ed ero anche triste per Kyle perché amo molto questo personaggio. Allo stesso tempo, sapere che il destino di Kyle era connesso alla storia di Rent mi ha messo molta pressione addosso perché il personaggio doveva essere amato e non uno di quelli che, alla sua morte, avrebbe scatenato una reazione del tipo “grazie al cielo”. Dopo il cliffhanger di settimana scorsa [nel quale Kyle è stato abbagliato dai fari di una macchina], le persone si sono preoccupate molto – su internet – e sono sembrate molto tristi. Questo mi ha fatto capire che eravamo riusciti a fare bene il nostro lavoro, perché se Kyle non fosse stato un personaggio che la gente avrebbe pianto, allora gran parte della storyline di questa stagione sarebbe stata rovinata.

TVLine | Negli ultimi tre o quattro episodi, Kyle è riuscito a trovare la sua strada e a diventare interessante. È passato dall’essere uno scrittore sfigato al riuscire a trovare una via professionale. Dal ruotare intorno a Jimmy, all’avere una relazione con Blake, il ragazzo delle luci, e poi un’avventura con Tom. E alla fine è riuscito a tener testa a Jimmy nell’atto finale. Come ti senti rispetto all’evoluzione del personaggio di Kyle e il punto nel quale ci ha lasciati?
Sono grato del fatto che siamo riusciti a vedere questo cambiamento prima della sua fine, l’ha resa una storia soddisfacente. Se fosse stato ancora frustrato sentimentalmente e sempre intento a scusarsi per se stesso e il suo lavoro, se fosse stato il ragazzo impacciato che abbiamo conosciuto all’inizio, [la sua morte] non avrebbe significato nulla. Ma fortunatamente l’abbiamo visto trovare la sua voce, creare il musical che aveva sempre voluto creare. E sono stato molto entusiasta del fatto che, anche se non si è trattato del The Kyle Show, gli abbiano dato così tanto tempo prima di usarlo come mezzo per scuotere tutti gli altri personaggi. Perché ora si tratterà di vedere come la sua morte influenzerà tutti quanti e il musical. Questa è la vera storia.

TVLine | Hai avuto l’occasione di cantare “The Last Goodbye” di Jeff Buckley poco prima della morte di Kyle. Da spettatori, abbiamo visto Kyle raccogliere le cose di Jimmy e portarle a casa del fratello spacciatore. Kyle sta prendendo una posizione, e dicendo addio al suo migliore amico. Ma tu mentre filmavi, sapevi già che quei fari avrebbero abbagliato Kyle. Che tipo di approccio hai avuto a questa scena? Ed è stato emozionante sapere che, in un certo senso, era il tuo addio a Smash?
Era notte fonda. E quel giorno le riprese erano state lunghissime. La cosa bella del recitare con la musica in uno show del genere, è che è la musica stessa a trasmettere le emozioni per te, è come avere dei sottotitoli ancora prima che questi vengano aggiunti. Stavo camminando lungo la strada, osservando la città e ascoltando nell’auricolare il playback della canzone, e questo ha reso l’insieme molto cinematografico già mentre stavamo effettuando le riprese.

TVLine | Jimmy, il migliore amico di Kyle nonché suo partner nella stesura del musical, è stato un personaggio polarizzante – impertinente ed egocentrico, ha preso tutta una serie di decisioni sbagliate. Kyle è dovuto morire per far redimere Jimmy?
Assolutamente sì. L’ultima battuta di Kyle è in un flashback nel quale lui e Jimmy stanno scrivendo lo show e cercando di capire come far morire – o se ci fosse bisogno di far morire – Amanda, il personaggio di Karen in Hit List. E questa ultima battuta di Kyle è: “Hai ragione, deve morire perché il tuo personaggio possa imparare qualcosa.” E poi si torna al presente e a Jimmy, e questo è il senso di ciò che Kyle ha detto: qualcuno doveva morire perché lui potesse imparare la lezione, come in un parallelo.

TVLine | Jimmy può redimersi?
Penso di sì. Noi abbiamo visto che c’è un bravo ragazzo dietro a tutti i casini dai quali sta cercando di tirarsi fuori. Abbiamo visto l’artista brillante, il buon amico e il suo lato umoristico. Sapendo che Karen l’ha conosciuto solo di recente, quando la gente si chiede “come fa a provare qualcosa per lui?” penso che si ponga una domanda lecita. Lei l’ha visto solo nei panni di uno spacciatore e di un ragazzo inaffidabile con un brutto carattere. Ma Kyle lo conosce fin dall’infanzia. Quindi se Kyle è un personaggio così bello, c’è da pensare che ci sia qualcosa in Jimmy – oltre al fatto che Kyle potrebbe essere innamorato di lui – che lo porta a esserci sempre per lui e che gli fa credere in lui. Quindi penso che Jimmy possa redimersi, e lo vedrete quest’anno.

TVLine | Hai scritto su twitter che l’episodio di sabato – che mostra Kyle in molti flashback – è il tuo preferito. Raccontaci di quei momenti, specialmente di quello in cui Tom fa una serenata a Kyle sulle note di “Vienna” di Billy Joel. Mi è parso quasi che potessimo vedere un lato più adulto di Kyle rispetto a quelli che erano stati mostrati in precedenza.
È stato un piacere da molti punti di vista. La maggior parte del tempo Kyle è stato usato [nel quadro generale dello show] per portare avanti la storia perché, come ho già detto, non è uno dei protagonisti principali. Ma queste scene sono davvero… beh, mi ricordo che Josh [Safran] era preoccupato a riguardo, dal momento che si trattava di scene molto delicate. Non avevano lo scopo di mandare avanti la trama e aveva paura che potessero costringerlo a tagliarle per dare più spazio ad altri personaggi di Smash. Ma fortunatamente sono sopravvissute ai tagli. Sono stati dei momenti molto calmi, e non ce ne sono tanti in uno show come questo dove accadono così tante cose una dopo l’altra. Quindi ho apprezzato questo aspetto di esse. Inoltre sono state con attori che ammiro molto e con i quali amo lavorare, come Christian [Borle]. Penso che la scena con lui sia un piccolo meraviglioso momento per Kyle e Tom. E spiega a molte persone che erano confuse circa questa coppia, il perché funzionasse. Amo l’episodio anche perché racconta una storia che mi piace molto, con il cast di Hit List che canta e lo show che diventa il fenomeno che merita di essere.

TVLine | Hai menzionato il parallelo fra la storia del tuo personaggio e l’autore di Rent, Jonathan Larson. Nei commenti al nostro recap della scorsa settimana, alcuni lettori hanno fatto notare che forse gli avvenimenti reali sono stati ricalcati un po’ troppo, risultando nel complesso irrispettosi. Ti sei mai preoccupato di una cosa del genere?
Non ho mai preso alla leggera Jonathan Larson e la sua storia. Era un genio. Rent è la ragione per la quale sto cercando di diventare un attore e un autore, e la tragedia [della sua morte] è ancora palpabile. Ho fatto Rent circa due anni fa con la regista Karen Azenberg che lo conosceva, che conosceva la sua famiglia e che era stata invitata a quel famoso sing-through la notte che lui è morto, e al quale non potè partecipare. E membri della sua famiglia hanno lavorato a Rent. Ha raccontato che [Jonathan] era presente [nello spirito] ogni giorno, e di come quella tragedia gravasse su di lei per via del tipo di persona che lui era. Quindi ero molto nervoso, ovvio, ma è una grande storia e qualcosa che è successo veramente e spero che Kyle possa aver mostrato l’entusiasmo di Jonathan Larson e la sua luce, la sua positività in una maniera tale da aver reso questo parallelo un tributo e nient’altro. Si tratta di un ragazzo che ama questa forma d’arte più di qualunque altra cosa, che ha lavorato sodo e ha lottato per portare lo show a essere ciò che è e che non potrà vederne il risultato. Spero che questo sia il messaggi che è arrivato al pubblico.

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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