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See – Recensione in anteprima della nuova serie di Apple TV +

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See – Recensione in anteprima della nuova serie di Apple TV +

Apple TV + verrà lanciata domani con un’ampia varietà di show patinati, con grandi star e budget enormi, e per gli appassionati di fantasy c’è una serie – See, di cui vi proponiamo questa recensione – che merita attenzione, una serie nel cui cast annovera un attore con la A maiuscola: Jason Mamoa.

SEE – RECENSIONE DELLA SERIE DI APPLE TV +

Dalla mente dello sceneggiatore di Peaky Blinders Steven Knight, See offre un avvincente dramma post-apocalittico ben congegnato con alcuni colpi di scena unici.

La serie inizia secoli dopo che un virus ha ucciso la maggior parte della popolazione globale. Coloro che sopravvissero persero la vista e le generazioni future furono condannate a vivere nella cecità. Nel nuovo mondo la popolazione è al di sotto dei due milioni.

Fulcro centrale di See è l’enorme guerriero Baba Voss (Jason Momoa), abitante di una piccola tribù che vive in quelle che sembrano le terre selvagge del Canada o forse del Pacifico nord-occidentale. La sua compagna, Maghra (Hilmar), viene mostrata per la prima volta nel pilot mentre dà alla luce due gemelli il cui padre non è Baba Voss ma un profeta itinerante di nome Jerlamarel (Joshua Henry).

Quando viene scoperto che i figli di Maghra, nati dopo secoli con il dono della vista, sono di interesse per uno stregone di nome Tamacti Jun (Christian Carmargo), Baba Voss convince la sua comunità a fuggire e trovare una nuova casa.

Dopo centinaia di anni di lavoro per ricostruire la società senza vista, See è ambientato in un paesaggio rustico e tribale in cui i fantasmi della società di un tempo si librano nell’ombra. A questo proposito, possiamo dire che la scenografia di See è una meraviglia senza precedenti, che aiuta anche a colmare alcune lacune narrative e ci salva da uno show a volte un pochino traballante.

L’attenzione per i dettagli è maniacale, tra l’uso frequente delle bottiglie di plastica, che come sappiamo impiegano anni a degradarsi, e i costumi e la scenografia che riflettono alla perfezione i modi in cui gli umani ciechi hanno dovuto recuperare il senso perduto. Abiti, armi, gioielli e persino le protezioni intorno ai villaggi includono accessori che fanno rumore o vengono accompagnati da corde guida. Anche i messaggi vengono inviati sotto forma di corde legate con nodi appositamente posizionati e tutto ciò mostra un’attenzione che aggiunge credibilità e peso alla serie. Tutte queste scelte sembrano i risultati naturali di una società tornata a uno stato preindustriale e costretta a innovare senza poter vedere.

La chiave di See non è solo la costruzione del mondo, però, ma le performance. Questo è uno show che dipende da un cast forte. Momoa interpreta probabilmente una versione di ciò che è nella vita reale: è il leader-guerriero dei tempi moderni con un cuore d’oro. Anche Hilmar e Woodard brillano nei loro ruoli, con la Hilmar particolarmente fiorente mentre si esibisce in una tenera ma feroce performance. Ma il vero MVP di See è senza dubbio la Hoeks nei panni della regina Kane, una monarca megalomane borderline intenzionata a mantenere il controllo. La Hoeks si spinge il più lontano possibile interpretando alla grande Queen Kane, aggiungendo un qualcosa in più a See.

Ma oltre a tutti i modi innovativi in cui See mostra come l’umanità si sia risollevata e ricostruita dopo che un virus ha cambiato il mondo, ci sono anche alcuni punti non proprio brillanti. Lo show ipotizza che, in assenza di vista, gli umani abbiano sviluppato capacità quasi sovrumane con gli altri sensi, soprattutto con l’udito. In una sequenza di battaglie avvincente e grintosa nel corso del primo episodio, Baba Voss chiede aggiornamenti sui movimenti e sulle emozioni dei nemici, che due soldati possono, rispettivamente, rilevare con gli altri sensi, pur essendo a centinaia di metri di distanza. È una svolta narrativa strana e leggermente rischiosa quella di confondere la perdita della vista con l’evoluzione di abilità quasi sovrumane. Trasformare le persone diversamente abili in persone quasi magiche è una linea difficile da seguire, specialmente quando il cast è in gran parte composto da attori che, in realtà, sono in grado di vedere. La serie dovrà camminare su una corda tesa se continuerà a inserire questo elemento nella storia. C’è bisogno che tutti siano bravi a non esagerare e rimanere all’interno di ciò che gli spettatori considereranno accettabile.

See è sicuramente uno dei nuovi show più forti di Apple TV + con il suo mondo ben disegnato e la trama avvincente ambientata in un mondo post-apocalittico. Con See, Apple TV + ha in mano un’importante novità fantascientifica e fantasy che può continuare a sviluppare grazie al rinnovo, già arrivato, per una seconda stagione. È di sicuro una serie che merita di essere vista.

I primi tre episodi di See verranno rilasciati su Apple TV+ domani, 1 Novembre. Nuovi episodi verranno, poi, pubblicati con cadenza settimanale.

1 COMMENT

  1. Ho guardato la prima puntata… na’ str***ata pazzesca.

    “C’è bisogno che tutti siano bravi a non esagerare e rimanere all’interno di ciò che gli spettatori considereranno accettabile.”

    Tutto assurdo!
    In primis, se nessuno vede non ha senso truccarsi, pettinarsi, farsi crescere barbe curate ne tanto meno “dipingersi il viso” con il fango prima della battaglia.
    Secondo… ok i sensi più acuiti, ma una battaglia come quella della prima puntata fatta da non vedenti è una assurdità, lanciano corde e catene e beccano “solo” i nemici… arrivano davanti ad un muro e comincoano a scalare ??? senza avere la minima idea della forma, di quanto sia alto ecc..

    MA DAIIIII…. dopo i primi 20 minuti ho smesso di vederla.
    E questa serie sarebbe l’erede del trono di spade?

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